Una delle più interessanti applicazioni della stampa 3D è sicuramente la realizzazione di modelli in metallo. Questa risulta un’enorme rivoluzione ed una efficace risposta verso l’attuale processo produttivo, soprattutto per quanto riguarda la produzione di modelli unici nel loro genere. Basti pensare alle protesi in campo medico, che in molti casi devono essere prodotte su misura. L’utilità di questa tecnologia tocca moltissimi ambiti, ad oggi però, il processo di produzione è estremamente costoso e quindi molto lontano dalla fascia consumer del mercato. Le attuali tecnologie di stampa di oggetti metallici hanno un costo minimo di circa 70.000 euro.
Per risolvere questo problema vengono in risposta tre scienziati della University of Southern California: Payman Torabi, Matthew Petros e Behrokh Khoshnevis. Il loro studio, recentemente pubblicato sul giornale “3D printing and Additive Manufacturing”, mostra un innovativo processo di stampa chiamato Selective Inhibition Sintering (SIS), ovvero, Inibitore selettivo di sinterizzazione.
Il funzionamento si basa su una soluzione chimica in forma liquida (C 12 H 22 O 11) nebulizzata nel perimetro della sezione. Grazie a questo speciale inibitore, si evita che le parti trattate vengano fuse durante la cottura. In pratica si stendono singoli strati di polvere di metallo, dopodiché il liquido viene applicato formando il contorno della sezione da stampare. In questo modo, un volta completato il processo per tutti i layer, il blocco viene inviato alla fornace, restituendo poi il prodotto finito.
[caption id=attachment_11028" align="aligncenter" width="600]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Selective-Inhibition-Sintering-SIS-stampa-3d-metallo-economica.jpg 1) stesura della polvere 2) deposito dell'inibitore 3) sinterizzazione del blocco nella fornace 4) rimozione delle parti trattate con l'inibitore[/caption]
http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Selective-Inhibition-Sintering-SIS-stampa-3d-metallo-economica-3.jpg
Il tutto risulta quindi un processo “opposto” rispetto al già conosciuto SLS, dove per ottenere il modello un laser fonde direttamente le sezioni.
Il prezzo, dovrebbe risultare inferiore ai 5.000 dollari, fatto che classificherebbe la macchina nella categoria delle stampanti 3D “commerciali”. Oltre il costo, l’utilizzo di questa nuova tecnologia presenterà numerosi vantaggi:
- la grandezza complessiva della stampante SIS sarà inferiore grazie all’utilizzo di testine di stampa commerciali al posto di costose tecnologie laser o a fasci di elettroni;
- la velocità sarà superiore in quanto verrà trattato solamente il contorno e non l’intera parte della sezione;
- le parti metalliche risulteranno incontaminate da qualunque tipo di sostanza. Le caratteristiche del metallo puro sono superiori rispetto a quelle di un metallo contaminato;
- essendo privi di legante, non contaminano la fornace;
- il modello non necessita di supporti perché viene sostenuto dalla parte residua del materiale, ovvero quella che non subisce fusione.
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Gli ideatori del progetto affermano che la tecnologia è praticamente pronta per entrare sul mercato e quindi vicinissima a fare felici i molti appassionati della tecnologia additiva che si sono dimostrati diffidenti rispetto le attuali tecnologie disponibili sul mercato. Purtroppo non è stata ancora definita una data di lancio del prodotto. Rimarremo in attesa.
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