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Come "parcheggiare" stampante e filamenti tra una stampa e l'altra


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3 ore fa, hokuro dice:

la tua scodella serve effettivamente? il buco da cui esce il filamento non vanifica la chiusura stagna? 

Qualsiasi alternativa ad un sacco di plastica ripiegato alla bell'e meglio e' molto meglio di un buco in una ciotola. Il buco da dove esce il filamento e' piccolo e soprattutto e' UNO, nel senso che non si formano "correnti" o altro: l'aria e' ferma e dentro la ciotola c'e' una busta di silicagel.

A meno che tu non lasci la stampante di notte fuori dalla finestra quello mi sembra un posto abbastanza asciutto. Puoi sempre riempire il foro con neoprene o quello che ti pare, ma non farai MAI di meglio di un banale sacchetto.

Se vuoi di meglio c'e' solo il sacchetto per indumenti con relativa pompa.
Fra l'altro quello e' un sistema per tenere la bobina in uso, non per conservarla ad libitum.
E sono sicuro che solitamente mentre stampi (3-4-8 ore?) scommetto che la lasci completamente esposta.



 

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scusa le domande, è per comprendere meglio la materia.

io lascio la stampante in garage aperto, non fuori dalla finestra ma quasi... ☺️ la bobina montata sulla stampante sta al naturale, le altre in una scatola di plastica ikea con sacchettini di silica.

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14 ore fa, hokuro dice:

la bobina montata sulla stampante sta al naturale, le altre in una scatola di plastica ikea con sacchettini di silica.

Ti parlero' della mia breve esperienza, visto che stampo poco e "da poco".

A casa mia in inverno c'e' molta umidita', diciamo stabile all'80%.
Non ci posso fare niente.

Ho molti filamenti ma sono tutti sigillati tranne pochi. Questi pochi sono in un armadio, nelle loro scatole, avvolte nel loro sacchetto originale e con il silicagel dentro.

Ultimamente ho avuto bisogno di un filamento PLA che non usavo da mesi, molto buono.
Appena l'ho tirato fuori e ho toccato (ma proprio toccato) il filo inserito negli appositi fori della rulla si e' spezzato di netto come uno spaghetto numero 5.
Ne ho acchiappato il capo ma appena l'ho afferrato si e' spezzato di nuovo.

La paura era quella di formare nodi se il bandolo fosse entrato dentro una o piu' spire (avvolgo cavi da 500m da 25 anni, ne so qualcosa) e per fortuna non e' successo.

Ora, dirai: bobina da buttare.
Invece no: soltanto la parte completamente esposta si e' deteriorata: il resto era ok.
Nessuno scoppiettìo, niente bolle, niente.

Quindi, il sacchetto ti evita problemi? No, se non e' completamente stagno (cioe' quelli per indumenti o quelli sigillabili per alimenti.
Il problema e' stato grave? No, perche' ho rovinato al massimo una spira.

Asciugare il filamento serve? Magari si, ma (secondo me) solo se lo lasci decine di ore esposto. Per questo ho costruito quel sistema con la ciotola per poter inserire il filamento all'interno anche mentre stampo. E trovandosi proprio sopra la stampante e immediatamente sopra 6 file di led molto caldi, e' il posto migliore.

Francamente pero' non lascerei il filo montato sulla stampante in garage ad libitum.
Per lo meno metticci un sacchetto sopra e chiudilo alla base...
 

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20 ore fa, Carsco dice:

Asciugare il filamento serve? Magari si, ma (secondo me) solo se lo lasci decine di ore esposto. Per questo ho costruito quel sistema con la ciotola per poter inserire il filamento all'interno anche mentre stampo. E trovandosi proprio sopra la stampante e immediatamente sopra 6 file di led molto caldi, e' il posto migliore.

Anche io ho le stampanti in una zona umida (60%). E' verissimo il fatto che le spire interne vengono protette dall'umidità da quelle esterne. Anche a me è successa la stessa cosa, filamento che si spezzava ed aveva una consistenza diversa rispetto a quando "aperto dalla scatola" ma solo per la parte esposta, pensavo di dover buttare la bobina e invece il danno era fortunatamente molto localizzato.
Per l'asciugatura, confermo che ha tempi molto lunghi, devi lasciarla 6-8 ore a 40 gradi, se sta di più meglio ancora. Si potrebbe ridurre il tempo aumentando la temperatura ma con il PLA è un rischio, già a 60° rischi di fare danni.

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Toh. Pomeriggio metto un po' in ordine le rulle, tiro fuori una rulla di PLA rosso da 1kg posteggiata a fine gennaio e usata per circa 10-15grammi, quindi nuovissima, aperta solo per stampare uno/due tappi di un contenitore di spezie.

Ecco qui: filamento spezzato in piu' punti senza nemmeno tirarlo fuori.
Uno spaghetto ha piu' resistenza di questo filamento.

Ovviamente chiuso nel suo involucro di plastica trasparente (bello spesso) e con silicagel dentro.

Filamento diciamo "di qualita'", per lo meno a giudicare da come e' stato avvolto in quanto l'avolgimenti non e' fatto a casaccio come le AmazonBasic o BasicFil ma le spire solo perfettamente allineate e compatte.

Il suo "omologo" nero e' perennemente installato sulla stampante, chiuso nella ciotola "col buco" ormai da novembre.

Image1.thumb.jpg.7703c17ad1289ff6f3253839b1887473.jpg

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Il 12/5/2020 at 18:37, Carsco dice:

Per la conservazione "in loco" io uso il mio solito sistema della ciotola stagna di plastica:

IMG_20191113_133037.jpg

 

IMG_20191113_133145.jpg

Interessante... ma il rullo nel contenitore stagno è inserito tramite un foro sul fondo?
Se è così, che soluzione hai adottato per "sigillare" quel punto specifico?

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3 minuti fa, Meldro dice:

Se è così, che soluzione hai adottato per "sigillare" quel punto specifico?

Il tubo ("tubo" perche' e' vuoto sebbene sia molto spesso) e' chiuso nella parte posteriore, non comunicante con l'esterno. Non c'e' nulla da sigillare.

Il solo fatto che viene stretto dal dadone posteriore lo sigilla sul fondo della ciotola.
La ciotola e' molto morbida, tipo polipropilene, e si appiattisce del tutto.

Dentro il tubo, all'interno, ho messo un paio di bustine di silicagel.

Pur essendo regolabile in altezza, praticamente non lo tocco da mesi.

Unica accortezza: si devono stampare dei rialzi per far ruotare la bobina in asse con la ciotola se il foro della bobina e' molto grande. la mia ciotola e' appena 1cm piu' larga delal bobina e ho dovuto metterle per forza.
Ne ho fatte 2-3 coppie a misura delle bobine maggiormente utilizzate.

Si applicano a incastro sul tubo.

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  • 9 mesi dopo...

Ciao @Carsco.

Molto interessante il tuo sistema con la ciotola.

Io sono talmente nuovo che non ho ancora nessun materiale (e manco la stampante...).

In parole poverissime: hai preso una ciotola tipo tupperware per alimenti, hai forato il fondo " a misura" per fare passare il braccetto che sorregge la bobina, hai fatto un forellino per far passare il filo che esce e hai messo il silicagel.

Fin qui ci sono.

Mi sono perso a questo punto:

Il 21/5/2020 at 13:16, Carsco ha scritto:

Unica accortezza: si devono stampare dei rialzi per far ruotare la bobina in asse con la ciotola se il foro della bobina e' molto grande. la mia ciotola e' appena 1cm piu' larga delal bobina e ho dovuto metterle per forza.
Ne ho fatte 2-3 coppie a misura delle bobine maggiormente utilizzate.

Si applicano a incastro sul tubo.

Mi pareva di aver capito che il dadone che serra il tubo blocca anche la ciotola e la fa girare unitamente alla bobina.

I rialzi dove li metti?

Nel senso che se il dadone stinge sempre il tupperware al tubo, se è sempre lo stesso, perché devi usare i rialzi.

Molto probabilmente la mia domanda è stupida o inutile perché non ho ancora la stampante, ma te la faccio lo stesso... 😁

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3 minuti fa, arringhio ha scritto:

Nel senso che se il dadone stinge sempre il tupperware al tubo, se è sempre lo stesso, perché devi usare i rialzi.

Li metto perche' la ciotola e' poco piu' grande della bobina stessa.
Siccome il foro della bobina a volte e' molto piu' grande del diametro del tubo, la bobina finisce per toccare la parete "inferiore" (cioe' il fianco, in questo caso) della ciotola per forza di gravita'.

Dei rialzi (in realta' dei centratori) fanno stare la bobina piu' centrata rispetto al tubo e quindi permettono che giri senza strisciare.

Si potrebbe modificare il sistema usando quei sistemi autocentranti con cuscinetto che trovi su Thingiverse.

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