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Misurare il diametro del filamento


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Devo risolvere un problema di sottoestrusione e a questo punto devo essere sicuro che il filamento sia quello che deve essere, da qui la domanda.

Domanda può sembrare banale, basta un calibro e via, ok e ho anche visto diversi video, come quello di help3d, che ti dice di non "pizzicare" il filo ma di "morderlo" per il tratto che il calibro consente.

 

Ora... i calibri più comuni/economici in commercio, che vanno dai 12 ai 30 euro, hanno dichiarate precisioni vanno da +- 0.01 a più realistici +- 0.03 mm.

Questo significa che il diametro di un filamento da 1.75, se fosse effettivamente 1.75, lo posso leggere 1,72 o 1.78.

Se poi questo varia di un o due decimi di millimetro e quindi se fosse realmente 1.73 anzichè 1.75 potrei leggere dalla misurazione con il calibro 1.70.

 

So che ci sono calibri da centinaia e migliaia di euro... ma qui stiamo tutti armeggiando con stampanti abbastanza economiche e un calibro che costa più di una stampante, per misurare il filamento sembra un controsenso... d'altro lato però tutto le guide sulle calibrazioni etc ti dicono di verificare il diametro del filamento ed eventualmente correggerlo nello slicer... ok...

ma se c'è tutta la differenza di cui sopra... sembra un pò un terno al lotto calibrare parametri di questo tipo. Sto sbagliando?


Voi come vi regolate? 

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4 minuti fa, akita dice:

io credo che la differenza di qualche centesimo...sulla misura e sulla quota effettiva siano ininfluenti.

Io avevo sottoestrusioni, ma il filo era 1,6....  che vuoi che facciano 2 centesimi in meno? 

Grazie per la risposta.

Ho chiesto proprio per regolarmi in merito.

Diciamo che una lettura più o meno costante sotto l'1.7 è una sentenza abbastanza chiara, il problema che mi pongo è su misure "ambigue".

Ad esempio, un filamento che fosse realmente da 1.70 o da 1.80 anzichè da 1.75... può creare problemi?

(perchè quelle misure, vista la tolleranza dei calibri economici le puoi leggere tranquillamente pari 1.73 nel primo caso e 1.77 nel secondo)

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19 minuti fa, akita dice:

la regola dice: fare 3 misure ( anche 5) su un metro di filo e poi fare la media... quello è il diametro teorico medio del tuo filo.

Grazie per la regola.

Riprendendo la domanda che ho lasciato sopra (un filamento che realmente è 1.7 o 1.8 può dare problemi?

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Precisione e calibri digitali economici non vanno d'accordo, come ti hanno detto fai più misurazioni e poi fai la media.

9 minuti fa, Meldro dice:

Riprendendo la domanda che ho lasciato sopra (un filamento che realmente è 1.7 o 1.8 può dare problemi?

Più i dati sono precisi meglio è, ad ogni modo puoi cambiare il valore del diametro del filo nello slicer così che coincida con le tue rilevazioni. 
Va detto però che questi sono settaggi "di fino", io all'inizio ho stampato senza fare settaggi precisi di step/mm o misure al micron e le stampe venivano comunque abbastanza bene. Certamente se vuoi migliorare le calibrazioni vanno fatte, ma non è che se gli step / mm sono sfasati di pochi decimi la stampa viene una schifezza mentre è perfetta se sono regolati al micron. Idem il discorso del diametro filo. Ovviamente il tutto salvo casi estremi (filamenti difettosi, stampanti con impostazioni messe a cazzo, ecc).
Sarà che non mi è mai capitato di avere filamenti con diametri completamente diversi dal dichiarato, almeno andando su marche note.

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10 minuti fa, invernomuto dice:

Precisione e calibri digitali economici non vanno d'accordo, come ti hanno detto fai più misurazioni e poi fai la media.

Più i dati sono precisi meglio è, ad ogni modo puoi cambiare il valore del diametro del filo nello slicer così che coincida con le tue rilevazioni. 
Va detto però che questi sono settaggi "di fino", io all'inizio ho stampato senza fare settaggi precisi di step/mm o misure al micron e le stampe venivano comunque abbastanza bene. Certamente se vuoi migliorare le calibrazioni vanno fatte, ma non è che se gli step / mm sono sfasati di pochi decimi la stampa viene una schifezza mentre è perfetta se sono regolati al micron. Idem il discorso del diametro filo. Ovviamente il tutto salvo casi estremi (filamenti difettosi, stampanti con impostazioni messe a cazzo, ecc).
Sarà che non mi è mai capitato di avere filamenti con diametri completamente diversi dal dichiarato, almeno andando su marche note.

Ok, ci sta.

Però concordi con me che per chi inizia tutto questo è frustrante ed è un mezzo delirio? 🙂

Nel senso che se cerchi la soluzione ad un problema... tutte le risposte riguardano calibrazioni e misure, regolazioni nello slicer (dove parliamo di regolare decimi se non centesimi di millimetro) ...salvo poi vedere che nella realtà non riesci neanche a leggerle quelle misure (stessa cosa per i livellamento del piano, passi dal foglio a4 a chi suggerisce uno spessimetro... ma poi sempre a "occhio" devi valutare l'attrito del nozzle sul foglio/spessimetro...).

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34 minuti fa, Meldro dice:

Però concordi con me che per chi inizia tutto questo è frustrante ed è un mezzo delirio? 🙂

E' un delirio se vuoi farlo diventare tale. NON serve uno spessimetro per le prime stampe, come metterei pure da parte il calibro digitale. Se uno è all'inizio dovrebbe puntare ad avere un assemblaggio "solido" e in quadro (nei limiti del non impazzire) e un piatto livellato: già se il nozzle non ti va ad arare il piatto o non ti stampa nell'aria a 2cm dal piatto è un successo. Regolando opportunamente lo slicer dovresti avere stampe discrete. Poi, dopo aver preso un po' di confidenza con la macchina, si passa alle regolazioni di fino, per arrivare (nei limiti della teconolgia FDM) a stampa migliori come precisione dimensionale e resa estetica, ma sempre senza impazzire alla ricerca della perfezione...
Anche perché se non ti estrude interi layer (esempio generico, non riferito al tuo caso che non conosco) il problema quasi sicuramente non te lo risolve un 5% di flusso in più o meno o fargli spingere qualche decimo di mm in più o in meno di filo. Se la stampante ha le impostazioni "di fabbrica", il problema è (spesso e volentieri), altrove...

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56 minuti fa, invernomuto dice:

E' un delirio se vuoi farlo diventare tale. NON serve uno spessimetro per le prime stampe, come metterei pure da parte il calibro digitale. Se uno è all'inizio dovrebbe puntare ad avere un assemblaggio "solido" e in quadro (nei limiti del non impazzire) e un piatto livellato: già se il nozzle non ti va ad arare il piatto o non ti stampa nell'aria a 2cm dal piatto è un successo.

Concordo in toto ed è il mio obiettivo

Cita

Anche perché se non ti estrude interi layer (esempio generico, non riferito al tuo caso che non conosco) 

Questo è il mio caso, l'ho descritto qui: https://www.stampa3d-forum.it/forum/topic/11120-geeetech-a20-la-mia-stampante-è-umorale/.

Non cerco la perfezione ma esattamente quello che dici tu, una stampa "solida".

Nel cercare una soluzione ad una stampa non dico perfetta, ma, appunto, solida, le risposte che si trovato puntano a controllare calibrazioni, diametri, spessori etc... e il cerchio quindi si richiude alla domanda che lasciato qui.

Non so se mi spiego...

 

 

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