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Prima stampante 3d


Junior73

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Salve a tutti,

come detto nella presentazione provengo dal mondo delle cnc/torni classici . Costruisco cnc e torni in cemento armato ma ho poca dimestichezza con le stampanti 3d. Mia figlia in questo periodo mi ha chiesto info su quelle a resina e quelle fdm. Così volevo prenderne una

entry level per farla giocare un po. Penso si stancherà subito ....visti i tempi di esecuzione e quindi è probabile che la userò io di tanto in tanto

Ho sempre rimandato l'acquisto di una stampante 3d in quanto l'estrusore a granuli diretto non è (al quanto ne so) nella grande produzione cinese ma solo in qualche azienda specializzata (direct3d) o UPEv4 a caro prezzo.  Anche se potrei costruirla usando guide e sistemi di movimentazione migliori ho pensato di prendere una entry level da 150-200 euro  con un area 250x250x250 per accontentare mia figlia sopratutto.

Il non  poter acquistare granuli in sacchi da 25kg al prezzo medio di 2 euro al kg con relativi coloranti  usandoli direttamente , riciclare i pezzi venuti male mi ha sempre frenato dal'usarle, come pure l'estrema lentezza di lavoro rispetto alle nostre frese. Faccio stampare da miei amici a volte i particolari ricambiando con pezzo fresati.

Quindi quale stampante prendere per pla tpu petg  (opzionali Nylon, abs) cui posso sostituire in futuro l'estrusore con uno diretto a granuli autocostuito o in futura  vendita a prezzi decenti ?

Pensavo alla ender 3 prima versione dove ho visto sostituire le guide e miglioramenti vari ma non sono in grado di valutare bene il mercato come faccio con le frese dove alla prima occhiata già so quanto vale.

 

Grazie per  le info

 

Saluti

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una Ender 3 prima versione è un' ottima scelta per iniziare, e soprattutto si trovano parecchie modifiche da poter fare in rete (non sempre tutte utili), oltre al fatto che siamo in parecchi a possederla ed in caso di problemi possiamo darti una mano molto più mirata (anche se in fondo in fondo le stampanti sono tutte uguali, almeno le cartesiane).

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Grazie vedo che la possiedi .

 

Faccio allora domande mirate:

- Cambiando le "guide" di X (estrusore)ed Y (piatto di lavoro)  con rail stile hiwin da 15mm e mantendendo le cinghie il maggiore attrito  delle nuove guide può causare perdita di passi con motori così piccoli ?

-Posso cambiare il piatto allungando la corsa di Y senza cambiare la scheda di controllo? Nel forum che frequento "cncitalia" mi hanno detto che sono sistemi chiusi al contrario delle nostre cnc dove non si può decidere di cambiare liberamente  le corse degli assi.

- L'estrusore diretto a granuli nessuno l'ha provato? Autocostruito o commerciale e non solo sulla ender 3

- Quali sono le modifiche realmente utili ai fini della stampa per la ender 3?

 

Saluti

 

 

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20 minuti fa, Junior73 ha scritto:

Grazie vedo che la possiedi .

 

Faccio allora domande mirate:

- Cambiando le "guide" di X (estrusore)ed Y (piatto di lavoro)  con rail stile hiwin da 15mm e mantendendo le cinghie il maggiore attrito  delle nuove guide può causare perdita di passi con motori così piccoli ?

-Posso cambiare il piatto allungando la corsa di Y senza cambiare la scheda di controllo? Nel forum che frequento "cncitalia" mi hanno detto che sono sistemi chiusi al contrario delle nostre cnc dove non si può decidere di cambiare liberamente  le corse degli assi.

- L'estrusore diretto a granuli nessuno l'ha provato? Autocostruito o commerciale e non solo sulla ender 3

- Quali sono le modifiche realmente utili ai fini della stampa per la ender 3?

 

Saluti

 

 

rispondo in ordine

  • ci sono già dei kit in vendita per la modifica di X con guide lineari, ma per ciò che hai giustamente detto tu, vengono utilizzate le hiwin MGN12H proprio perché le 15 farebbero troppo attrito. (io questa modifica non l'ho fatta perché ritengo che le ruote diano stabilità e precisione, ed in quasi 1 anno e mezzo di possesso della Ender 3 non ho mai dovuto fare sostituzioni di ruote o registrazione di eccentrici - ed io stampo praticamente tutti i giorni)
  • E' vero la Creality Ender 3 è un sistema chiuso, nel senso che per fare ciò che chiedi necessita di un aggiornamento del firmware che, sulla scheda stock, è alquanto complicato. C'è però in vendita qui questa scheda della BTT che è fatta apposta per la Ender 3, in effetti la rimpiazza in toto e non c'è niente da modificare, le dimensioni della scheda e la disposizione dei vari collegamenti sono gli stessi che sulla scheda originale. Il vantaggio della scheda che ti ho linkato è che, tramite VScode più un plugin che si chiama Platformio, è possibile caricarci sopra il firmware con le modifiche che ritieni necessarie (quindi allungare anche la corsa di Y).
  • l'estrusore diretto a granuli lo sento nominare da te per la prima volta, non sapevo nemmeno ci fosse questa possibilità, io acquisto bobine da 1Kg direttamente su Amazon del materiale che mi serve.
  • Le modifiche realmente utili, a mio modo di vedere e sono quelle che ho fatto io alla mia sono le seguenti: il blocco della barra trapezia in alto tramite questa modifica, questo guidafilo, anche questo guidafilo, il portabobina su cuscinetti, e lo spingifilo a doppio ingranaggio al posto di quello di fabbrica, che ti permette di stampare anche materiali morbidi come il TPU.

 

 

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Grazie ancora per le risposte molto precise. 

Per l'estrusore diretto intendo questi prodotti (forse mi sono espresso male)

https://www.direct3d.it/products/

https://www.youtube.com/watch?v=sI1aLV1nKKE

Ce ne sono altri chiaramente. Ho lavorato per alcuni anni nel reparto prototipi in plastica di una grande azienda e preparavamo mix di materiali plastici a scopo di test su presse ad iniezione.
Il materiale va a seconda del tipo da 0,80 se riciclato in granelli fino ai 2-3 euro /kg se proviente da materiale vergine. I coloranti costano molto di più ma si usano nell'ordine dell'1-2%.

Fin dagli inizi della stampa 3d ho aspettato l'implementazione di estrusori diretti ma è rimasta una cosa per pochi. Speravo nei cinesi ma hanno tirato fuori sola la vite e la parte esterna ma non l'estrusore completo di cui comunque esiste il progetto grauito.

https://www.banggood.com/8mm-Hardening-Steel-Version-Extruder-Micro-Screw-Throat-Feeding-Rod-For-3D-Printer-Parts-p-1447501.html?utm_source=googleshopping&utm_medium=cpc_organic&gmcCountry=IT&utm_content=minha&utm_campaign=minha-it-en-pc&currency=EUR&cur_warehouse=CN&createTmp=1&utm_source=googleshopping&utm_medium=cpc_bgs&utm_content=xibei&utm_campaign=xibei-ssc-it-en-all-newcustom-nca50-0628&gclid=Cj0KCQiAlsv_BRDtARIsAHMGVSaUj4Isz3PeYrSDJXhP39PAhhvi4ZFuOaZQWNPUo1A-3FVJME_oel8aAtm2EALw_wcB


Senza dubbio la regolarità dimensionale del filo è migliore, ma spesso nella stampa 3d non c'è bisogno di tolleranze estreme , aspetti estetici etc.
Si continua ad andare con il filamento che costringe ad acquistare diversi colori , non vengono usati scarti di stampa etc per non parlare della enorme quantità di plastica che potrebbe essere riciclata inserendola in piccola percentuale nel materiale vergine.
Nel tempo mi sono reso conto che la maggior parte dei possessori di stampanti 3d le usa pochissimo e quindi il discorso dei costi di stampa non viene considerato importante.

Saluti

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beh... con questa parte del discorso non concordo appieno, molti di noi, me compreso, progettiamo e stampiamo pezzi che hanno bisogno di tolleranze e dimensioni precise, per me la stampa a estrusione diretta con pellet è ancora prematura, nei video che ho visto da quando hai accennato a questo tipo di estrusore non si menziona mai la dimensione del nozzle ma da quello che ho visto minimo è uno 0.6mm che io non ho mai usato, utilizzo principalmente gli 0.4 o 0.2 quando devo fare lavori di estrema precisione o di estetica.

E le stampanti lavorano molto con riempimento e ritrazione e, a quanto mi par di capire, con questo estrusore la retrazione è impossibile, ed in effetti ora che ci penso i video che ho visionato erano tutte stampe ad estrusione continua.

1 ora fa, Junior73 ha scritto:

Senza dubbio la regolarità dimensionale del filo è migliore, ma spesso nella stampa 3d non c'è bisogno di tolleranze estreme , aspetti estetici etc.

 

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Si penso anch'io che ci siano problemi di ritrazione . Con la stessa logica quindi non fate uso nemmeno di estrusori per l'autoproduzione di filamenti ?

Ce ne sono moltissimi

https://www.youtube.com/watch?v=ckt-K7b1pJM

https://www.youtube.com/watch?v=bzK86U-dBNw


Mi aggancio un attimo al discorso di risparmio materiale e tempo di stampa.Essendo un chimico faccio molto uso delle tecniche di stampaggio a freddo  per ottenere N pezzi . Il cemento Mapefill o Kimia Betonfix Al per costruire macchine cnc deriva da qesto modo di operare. 
Usate riempire particolari che hanno vuoti interni (tramite riempimento o infill minimo) con resine  + inerti (opzionale) a posteriori? Pezzi che necessitatno di una buona resistenza.
Un esempio a caso e illogico un cubo del quale si fanno solo le pareti di 2-3mm per poi riempire con resina.

Saluti

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Ciao, l'autoproduzione di filamenti è un'idea stupenda che però si scontra con la realtà dei fatti, ovvero la necessità di filamenti molto costanti e la disponibilità di spazio da dedicare... ove quello spazio sia gratuito nel senso che il costo di tutto il gioco spesso non vale la candela. Personalmente stampo oggetti per casa e hobby, il che vuol dire che dopo circa 3 anno di stampe adesso la uso abbastanza poco.... diciamo 1 o 2  stampe al mese. Tutti gli oggetti che ho stampato da quando possiedo la stampante 3d penso che valgano meno di 1000 euro in risultati ovvero ho risparmiato 1000 euro senza considerare le varie (tante) stupidaggini stampate e le cose che in realtà servono alla stampante stessa.

Non ho idea di quanto costino i macchinari che hai indicato.... però un sistema vero di realizzazione di filamenti per la stampa 3d è un macchinario lungo molti molti metri, con molta elettronica e sensoristica nonché idraulica, oggetti che lavorano con forze e pressioni considerevoli e che a spanne, da quello che vedo, costa molti molti soldi, il tutto per ottenere un filamento di dimensione e qualità costante. 

Creare filamento dai pellets è interessante... ma devi conservare i pellets da qualche parte.... inoltre devi poter modificare la tua macchina estrusore se stampi pla,asa,abs,wood,tpu etc etc e non credo sia banale. Anche riutilizzare i propri filamenti è una idea simpatica ma tutti i mie scarti messi assieme di 2 anni di stampe saranno si e nò qualche chilo di roba ma di almeno 10 materiali diversi.. ovvero non ha senso.

Purtroppo comprare il filamento che serve è molto più pratico e comodo. Personalmente ho circa una dozzina di bobine in casa e occupano poco spazio e la qualità del prodotto è sicuramente migliore di un estrusore casalingo tutte le mie bobine messe assieme costano un frazione infinitesimale di quei sistemi di produzione. 

Ti metto un paio di link a video in cui puoi vedere un sistema di produzione reale.... dubito che i due macchinari  (per alcuni aspetti molto simili) li abbiano complicati e allungati senza un valido motivo:

https://youtu.be/BjoQw5fGk6Q?t=330

 

 

https://youtu.be/zPiwut-KU_E

 

28 minuti fa, Junior73 ha scritto:

 

Si penso anch'io che ci siano problemi di ritrazione . Con la stessa logica quindi non fate uso nemmeno di estrusori per l'autoproduzione di filamenti ?

Ce ne sono moltissimi

https://www.youtube.com/watch?v=ckt-K7b1pJM

https://www.youtube.com/watch?v=bzK86U-dBNw


Mi aggancio un attimo al discorso di risparmio materiale e tempo di stampa.Essendo un chimico faccio molto uso delle tecniche di stampaggio a freddo  per ottenere N pezzi . Il cemento Mapefill o Kimia Betonfix Al per costruire macchine cnc deriva da qesto modo di operare. 
Usate riempire particolari che hanno vuoti interni (tramite riempimento o infill minimo) con resine  + inerti (opzionale) a posteriori? Pezzi che necessitatno di una buona resistenza.
Un esempio a caso e illogico un cubo del quale si fanno solo le pareti di 2-3mm per poi riempire con resina.

Saluti

questo è un'altro ambito... francamente interessa anche a me in teoria ma spesso stampando pezzi unici non ha senso... peraltro il riempimento interno con la stampa 3d viene molto bene e occupa un tempo non così rilevante.. alla fine molti si noi fanno stampe da massimo 10/20 ore quindi togliere il riempimento per poi iniettarlo successivamente  forse crea più svantaggi (oltre ad odore e necessità di stock... chi sta in appartamento potrebbe avere diffcioltà) che vantaggi; inoltre un pezzo che deve essere iniettato immagino che avrà necessità di essere progettato diversamente, considerando dei condotti per il materiale e simili e credo che molti non progettano i propri pezza ma semplicemente li scaricano da internet e li stampano (quanto meno all'inizio). Diverso il discorso per creare molteplici pezzi....  quello mi piacerebbe farlo ma al momento non ho avuto concreta necessità... 

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Il tuo discorso generale calza perfettamente con quanto dicevo io qualche post fa. Non c'è un reale continuativo uso delle stampanti 3d da parte di hobbisti e quindi non si sente la necessità di risparmiare sulle materie prime, scarti etc. Ecco perchè forse tranne rarissimi casi sia gli estrusori diretti sia le macchine che producono filamenti non hanno avuto un grande sviluppo per gli utilizzatori saltuari .Noi nel settore delle cnc classiche invece facciamo molto uso di tale macchine e materiali attinenti per la produzione di pezzi sia per uso personale sia per altri per vendita o altro. Largo uso di fresatura/tornitura , plasma laser etc. I tempi sono molti ridotti rispetto alle tecniche di asportazione tranne che per i rilievi su legno o lavorazioni di materiali più ostici come allumnio ferro/acciaio etc.

 

Saluti

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sono ambiti diversi... diciamo che ogni oggetto ha una sua tecnica di produzione preferibile... certo che fare la testa di terminator con un tornio lo vedo abbastanza complesso...

comunque io vedo che anche la industria dello stampaggio plastico non ricicla direttamente nulla, per il semplice motivo che la materia prima costa molto poco e comunque gli  scarti sono prodotti lavorati la cui composizione non è più la stessa. Al massimo rimandando al produttore i materiali scartati che li rimette lui nel circolo produttivo rilavorandoli.

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