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filamento ultra resistente ad urti e agenti atmosferici


Belvis

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grazie ad entrambi per i consigli... Certo il fallimento è una componente che abbiamo preso in considerazione e non abbiamo certo la presunzione di riuscire al primo tentativo (vista anche la difficoltà del progetto), ma questo è anche il bello della sperimentazione e dell'autocostruzione... Magari prima di acquistare una bobina intera potrei prendere alcuni sample dei vari materiali per vedere con quale ci troviamo meglio... Dopo aver trovato il materiale farò sicuramente dei test con diverse percentuali e tipologie  di infill oltre che di perimetri... Un'ultima domanda, quali sono dei parametri di stampa base per il nylon? (sicuramente partirò da un preset nuovo) scusate la domanda stupida, ma è la mia prima volta con questo materiale...

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Guarda, per quanto riguarda le intemperie (caldo, acqua, gelo, sole etc) nulla e' meglio dell'ASA (per chi non ha accesso alla stampa a temperature oltre i 300°).

Ho stampato un semi-anello in ASA, l'ho allargato e incastrato nella ringhiera del mio balcone esposto a sud (e io sono del sud 🙂).
E' ancora li', in tensione, perfetto.
Da due anni!

Per la rigidita', per esperienza (vengo anche io dal modellismo di quel genere ma costruivo crawler), ti posso dire che qualsiasi cosa di rigido si spezzera', prima o poi (a volte anche prima di prima).

Alla mia epoca andavano di moda i ricambi aftermarker in alluminio (finto)ergal per sostituire i pezzi in plastica. Gente stupida spendeva centinaia di euro per sostituire pezzi critici dal costo di qualche euro con pezzi in ergal da 20-25 euro.

Risultato: alla prima botta o si piegavano (ma proprio alla PRIMA botta, anche un salto) o si spezzavano di netto.
I supporti dei ponti, quelli del motore, quelli delle (SIGH!) sospensioni, i braccetti, I MOZZI (terribile!).

Questi pezzi vanno fatti in plastica e della peggiore specie, quella che se la stringi nella morsa lasci il segno. Si deforma ma non si spezza.

OVVIAMENTE altro discorso sono i pezzi strutturali che DEVONO essere rigidi e preferibilmente in fibra.

Ora, se davvero tu vuoi fare uno scaler, non sottoporrai mai a nessuno sforzo nessuna parte del modello. A te serve solo realizzare "cose", "pezzi" quanto piu' simili all'originale, e la stampa 3d di tiene in aiuto (l'avessi avuta io...).

Difficilmente farai un salto da 2m o sottoporrai un semiasse a urti sopra i 50km/h.

Quindi, secondo me puoi usare l'ASA.
E' come l'ABS, ma resiste meglio agli agenti atmosferici come sole e freddo.
RImane rigido fino a oltre 100° ed e' piu' flessibile dell'ABS mentre quest'ultimo, piegato oltremodo, diventa immediatamente piu' chiaro fino a spezzarsi.

Si stampa facilmente a 245-250° e con bed a 100-110°.

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6 ore fa, Carsco ha scritto:

Guarda, per quanto riguarda le intemperie (caldo, acqua, gelo, sole etc) nulla e' meglio dell'ASA (per chi non ha accesso alla stampa a temperature oltre i 300°).

Ho stampato un semi-anello in ASA, l'ho allargato e incastrato nella ringhiera del mio balcone esposto a sud (e io sono del sud 🙂).
E' ancora li', in tensione, perfetto.
Da due anni!

Per la rigidita', per esperienza (vengo anche io dal modellismo di quel genere ma costruivo crawler), ti posso dire che qualsiasi cosa di rigido si spezzera', prima o poi (a volte anche prima di prima).

Alla mia epoca andavano di moda i ricambi aftermarker in alluminio (finto)ergal per sostituire i pezzi in plastica. Gente stupida spendeva centinaia di euro per sostituire pezzi critici dal costo di qualche euro con pezzi in ergal da 20-25 euro.

Risultato: alla prima botta o si piegavano (ma proprio alla PRIMA botta, anche un salto) o si spezzavano di netto.
I supporti dei ponti, quelli del motore, quelli delle (SIGH!) sospensioni, i braccetti, I MOZZI (terribile!).

Questi pezzi vanno fatti in plastica e della peggiore specie, quella che se la stringi nella morsa lasci il segno. Si deforma ma non si spezza.

OVVIAMENTE altro discorso sono i pezzi strutturali che DEVONO essere rigidi e preferibilmente in fibra.

Ora, se davvero tu vuoi fare uno scaler, non sottoporrai mai a nessuno sforzo nessuna parte del modello. A te serve solo realizzare "cose", "pezzi" quanto piu' simili all'originale, e la stampa 3d di tiene in aiuto (l'avessi avuta io...).

Difficilmente farai un salto da 2m o sottoporrai un semiasse a urti sopra i 50km/h.

Quindi, secondo me puoi usare l'ASA.
E' come l'ABS, ma resiste meglio agli agenti atmosferici come sole e freddo.
RImane rigido fino a oltre 100° ed e' piu' flessibile dell'ABS mentre quest'ultimo, piegato oltremodo, diventa immediatamente piu' chiaro fino a spezzarsi.

Si stampa facilmente a 245-250° e con bed a 100-110°.

ciao Carsco , ancora al giorno d'oggi esiste la moda di sostituire le parti in plastica con chincaglierie in alluminio colorate e luccicanti (addirittura ponti completi) e di aggiungere peso con pezzi in ottone un po' ovunque, c'è gente che si vanta di avere un modellino full metal, col risultato di un modello che pesa ben oltre i 3kg che sbrana semiassi ed ingranaggi come se non ci fosse un domani e che viene lasciato al palo sui passaggi un po' più difficili da vecchi Scx prima serie praticamente stock 😂😂😂. Per quanto riguarda l'ASA l'abbiamo già provato, ottimo per le condizioni atmosferiche, ma soprattutto per i ponti non ci siamo trovati bene (soprattutto per i ponti)... Tra l'altro ieri parlando con l'autore di uno dei modelli da me postati mi ha detto che lui utilizza nylon PA12 e PA6 per le parti stampate e che nel 2019 ci ha fatto un campionato intero con ben poche rotture... Quindi tenteremo anche con quei materiali, poi si vedrà...

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5 ore fa, Belvis ha scritto:

c'è gente che si vanta di avere un modellino full metal, col risultato di un modello che pesa ben oltre i 3kg che sbrana semiassi ed ingranaggi come se non ci fosse un domani

Beh, dipende che ci devi fare.
Uno dei miei primi crawler aveva le ruote anteriori piene per meta' di pallini di piombo, quelli da caccia, e sul paraurti c'erano qualcosa come 500g di pesi.
Anche i cerchi anteriori erano foderati di pesi piombo da gommista.
Inoltre il modello era stato rivoltato davanti-dietro, in modo da avere il motore e trasmissione davanti.

Se sei pratico di trattori capisci il perche' 🙂

Ma parliamo di una disciplina totalmente diversa e con cui, se sbagli una mossa, triti letteralmente la trasmissione, se giri le ruote da fermo, triti 2 servo, se starnutisci con la mano sugli stick fai danno 🙂.

Detto questo, e' ovvio che se puoi stampare il nylon e' 10 volte meglio, pero' parliamo di un altro livello di stampa, altri costi, altre capacita'.

Mi chiedo pero' quali problemi ti ha dato l'ASA sui ponti.
Si spezza? Si consuma?

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4 ore fa, Carsco ha scritto:

Beh, dipende che ci devi fare.
Uno dei miei primi crawler aveva le ruote anteriori piene per meta' di pallini di piombo, quelli da caccia, e sul paraurti c'erano qualcosa come 500g di pesi.
Anche i cerchi anteriori erano foderati di pesi piombo da gommista.
Inoltre il modello era stato rivoltato davanti-dietro, in modo da avere il motore e trasmissione davanti.

Se sei pratico di trattori capisci il perche' 🙂

Ma parliamo di una disciplina totalmente diversa e con cui, se sbagli una mossa, triti letteralmente la trasmissione, se giri le ruote da fermo, triti 2 servo, se starnutisci con la mano sugli stick fai danno 🙂.

Detto questo, e' ovvio che se puoi stampare il nylon e' 10 volte meglio, pero' parliamo di un altro livello di stampa, altri costi, altre capacita'.

Mi chiedo pero' quali problemi ti ha dato l'ASA sui ponti.
Si spezza? Si consuma?

io sono più per la filosofia del modello più leggero possibile, poi certo che se ce n'è bisogno metto pesi dove serve...  L'ASA non andava d'accordo con gli sfregamenti con le rocce (come anche l'ABS) tendeva a scalfirsi facilmente creando riccioli inoltre se dovevi fare un passaggio un po' d'incastro il ponte fletteva ed il più delle volte si snervava irrimediabilmente. Per quanto riguarda il nylon in teoria le caratteristiche della mia stampante mi permette di utilizzarlo...

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1 ora fa, Belvis ha scritto:

L'ASA non andava d'accordo con gli sfregamenti con le rocce

Per reggere a questo c'e' il PETG translucido Basicfil.
Ottima resistenza all'abrasione (lo lavoro facilmente per asportazione di truciolo e la "limatura" e' praticamente polvere), flessibile ma non troppo, fino al punto che si spacca (occhio, come ti dicono, che il 100% del riempimento non e' sinonimo di robustezza).
Finitura molto lucida e sulle rocce dovrebbe scorrere meglio.

Da non confondersi con quello opaco: non sono uguali.

OVVIAMENTE e' sempre una stampa 3d, quindi se e' ruvida ti intrupperai li', non si scappa. Hai pensato a levigare? Questo PETG reagisce in maniera meravigliosa alla cartavetro.
O passare al "buratto", come lo chiama @Marco-67 🙂

Pero'... e' PETG. Quindi a 70° si ammoscia.

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1 ora fa, Carsco ha scritto:

Per reggere a questo c'e' il PETG translucido Basicfil.
Ottima resistenza all'abrasione (lo lavoro facilmente per asportazione di truciolo e la "limatura" e' praticamente polvere), flessibile ma non troppo, fino al punto che si spacca (occhio, come ti dicono, che il 100% del riempimento non e' sinonimo di robustezza).
Finitura molto lucida e sulle rocce dovrebbe scorrere meglio.

Da non confondersi con quello opaco: non sono uguali.

OVVIAMENTE e' sempre una stampa 3d, quindi se e' ruvida ti intrupperai li', non si scappa. Hai pensato a levigare? Questo PETG reagisce in maniera meravigliosa alla cartavetro.
O passare al "buratto", come lo chiama @Marco-67 🙂

Pero'... e' PETG. Quindi a 70° si ammoscia.

avresti voglia di linkarmi il materiale di cui parli? 

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