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Essiccatore per filamenti durante la stampa


Killrob

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Io ho avuto un'occasione su AliExpress e ho preso a 35€ un SUNLU FILADRYER. Vorrei migliorarlo con una ventolina di ricircolo e un indicatore di umidità. L'ho già usato e ha migliorato di tantissimo l'umidità delle bobine che solitamente mi porto in busta sottovuoto ogni volta... Contate che vivo in Salento, qui se va bene l'umidità è al 60%... E alla brutta 90%!

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Il 8/3/2021 at 21:29, Mino ha scritto:

Il primo l’avevo visto, quello di Prusa mi mancava. Di quello che ti ho postato io mi ha attirato il fatto che, oltre alle parti stampate, non serve altro; inoltre puoi appenderlo al frame delle Prusa i3 e derivate.

Quello postato da te non è male, anche se la stampa immagino sia molto lunga (quello per la prusa sono 31h di stampa), ti fa partire mezza bobina di materiale e potrebbe essere un po' fragile (il mio timore è che specie con il tempo il PLA diventi un po' fragile sulle superfici ad incastro, che vedo un po' sottili, ma ribadisco che è solo una mia impressione).
Se non gli si mette una ventola e un riscaldatore, non è in grado di togliere l'umidità dalla bobina ma solo ritardare l'arrivo dell'umidità. Le buste di silica gel vanno periodicamente essiccate, altrimenti servono a poco.

In sintesi per me un prodotto dedicato che faccia da essiccatore rimane la scelta più valida, ma costa generalmente tanto, a meno di offerte strepitose. 
La modifica di un essiccatore da cucina fa rimanere la spesa contenuta, anche se è più ingombrante e meno "su misura". Questi portabobine evoluti sono idee interessanti, ma non mi convincono del tutto, sarei più per modificare una scatola di plastica trasparente tipo Ikea, ci metti molto di meno e la vedo una soluzione più "robusta". 

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1 ora fa, invernomuto ha scritto:

Quello postato da te non è male, anche se la stampa immagino sia molto lunga (quello per la prusa sono 31h di stampa), ti fa partire mezza bobina di materiale e potrebbe essere un po' fragile (il mio timore è che specie con il tempo il PLA diventi un po' fragile sulle superfici ad incastro, che vedo un po' sottili, ma ribadisco che è solo una mia impressione).
Se non gli si mette una ventola e un riscaldatore, non è in grado di togliere l'umidità dalla bobina ma solo ritardare l'arrivo dell'umidità. Le buste di silica gel vanno periodicamente essiccate, altrimenti servono a poco.

In sintesi per me un prodotto dedicato che faccia da essiccatore rimane la scelta più valida, ma costa generalmente tanto, a meno di offerte strepitose. 
La modifica di un essiccatore da cucina fa rimanere la spesa contenuta, anche se è più ingombrante e meno "su misura". Questi portabobine evoluti sono idee interessanti, ma non mi convincono del tutto, sarei più per modificare una scatola di plastica trasparente tipo Ikea, ci metti molto di meno e la vedo una soluzione più "robusta". 

Se valuti il costo del filamento, il tempo di stampa e il fatto che comunque è una semplice scatola, 50€ per un essiccatore dedicato non sono poi tanti.

Io ho acquistato prima l'Esun, invogliato dal fatto che pesa la bobina. Poi ho scoperto che alcune marche di filamento hanno bobine troppo larghe che non entrano nel box e ho acquistato anche un Sunlu.

Esun ha il vantaggio di pesare la bobina e di avere la ventola per il ricircolo dell'aria; per contro non accoglie bobine più larghe di 65mm

Sunlu ha il vantaggio di essere costruito meglio e di accogliere anche bobine larghe 75mm; per contro non ha la ventola per il ricircolo dell'aria.

P.S.

A differenza della maggior parte dei prodotti, entrambi gli essiccatori li potete trovare su Amazon a prezzi uguali, a volte anche leggermente inferiori, che su Aliexpress; con il vantaggio di riceverli il giorno dopo con Prime.

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  • 2 mesi dopo...

Ragazzi, sempre da profano che si sta avvicinando alla stampa 3D ed alla gestione dei relativi filamenti, mi chiedevo quali fossero i parametri buoni di conservazione dei fili... ovvero, non vivo e non ho la stampante in un posto umido... almeno non mi sembra... ma leggendo i molti post a riguardo all'argomento "essicatori" cercavo di capire meglio.

Inoltre, non mi è chiaro o meglio, da quello che ho letto nei post precedenti, i vari contenitori che è possibile stampare scaricando dalla rete i file STL non mi sembrano che siano essicatori ma semplicemente contenitori stagni. O sbaglio?

Ed infine, credo che modificare un essicatore alimentare, alla fine, tra lavoro e materiale, il costo è prossimo all'acquisto di un prodotto ad hoc.

P.S. Come rigenerate voi le bustine di silica gel?

 

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  • 3 settimane dopo...
Il 1/6/2021 at 11:08, il_cosmo ha scritto:

Ragazzi, sempre da profano che si sta avvicinando alla stampa 3D ed alla gestione dei relativi filamenti, mi chiedevo quali fossero i parametri buoni di conservazione dei fili... ovvero, non vivo e non ho la stampante in un posto umido... almeno non mi sembra... ma leggendo i molti post a riguardo all'argomento "essicatori" cercavo di capire meglio.

Inoltre, non mi è chiaro o meglio, da quello che ho letto nei post precedenti, i vari contenitori che è possibile stampare scaricando dalla rete i file STL non mi sembrano che siano essicatori ma semplicemente contenitori stagni. O sbaglio?

Ed infine, credo che modificare un essicatore alimentare, alla fine, tra lavoro e materiale, il costo è prossimo all'acquisto di un prodotto ad hoc.

P.S. Come rigenerate voi le bustine di silica gel?

 

Io ho il sun lu ( oggi era in offerta a 40 euro su amazon)e mi ha permesso di recuperare filamenti vecchi di 3/4 anni, normalmente lo accendo appena cambio il filamento e lo lascio andare per un ciclo (6h se non ricordo male). Ogni volta che ristampo lo riaccendo.

I fili che non uso li metto nei sacchetti ermetici con del silca gel, ma non mi sono mai preoccupato di rigenerare i sacchetti di sale.

Direi che è un acquisto consigliatissimo.

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Solamente se hai bobine vecchie o problematiche è meglio fargli fare un ciclo di 6 ore prima di stampare.

Se invece conservi i filamenti in sacchetti ermetici con dentro il silca gel ti basta accendere il dryer quando accendi la stampante.

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