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Inviato
1 hour ago, muffo said:

Quando ti diciamo di metterlo in forno intendiamo il forno della cucina.

.... e non oltre i 50/55 gradi (come ho fatto io 😞 ) altrimenti il filamento comincia ad "appiccicarsi" al filamento adiacente

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Nel frattempo ieri sera ho provato a lanciare 2 torri di retrazione a 190°, la prima lasciando costante la velocità a 60 mm/s (con distanze da 5.5 a 10 mm), la seconda lasciando costante la distanza (6 mm) e variando la velocità (da 55 a 100 mm/s).     La prima torre è stata stampata praticamente senza filamenti, ma mentre stavo per portarla sul tavolo a fare la foto, mi è caduta di mano andando in 5 pezzi.  A questo punto ho provato a far cadere a terra la stessa torre stampata a 195°, e non si è rotta.   Ho poi provato a lanciare in stampa la 2^ torre, ma questa si è sfasciata dopo la stampa del 1^ layer a una velocità di 60 mm/s (e 6 mm di distanza).    Mi pare confermato il fatto che oltre una certa temperatura in ribasso, la stampa acquista fragilità.

Adesso il mio prossimo passo sarà quello di acquistare un essiccatore di filamento.    A quel punto cambierò i parametri di retrazione sullo slicer, e aggiornerò la discussione.

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Il 14/7/2021 at 07:23, muffo ha scritto:

Quando ti diciamo di metterlo in forno intendiamo il forno della cucina.

Se ci metti anche un paio di pacchi di riso che e' igroscopico pure lui come contorno mi sa che si asciugherebbe pure prima.💦

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In attesa che arrivi l'essicatore (per il momento ho acquistato quello a consumo, non il box asciugatore che cmq posso sempre farmi arrivare in un 2^tempo), ho notato che il PLA della prima bobina che si sta esaurendo, in questi ultimi giorni di caldo secco, tende a spezzarsi molto più facilmente, creando ancora piu problemi (stampe interrotte) dei soliti.   Siamo sicuri che asciugare di più il PLA sia una buona soluzione? oppure è più semplicsmente un problema di qualità del PLA stesso, e relativamente dell'umidità contenuta..?

Inviato

mmmm se il PLA si spezza e' umido. La parte di filamento piu' interna (quelle appunto a fine bobina) e'piu' soggetta a trattenere l'umidita' perche' meno a contatto dell'aria asciutta. per asciugare il PLA, non sono sufficienti poche giornate calde, ecco perche' si usano essicatori o affini per creare un ambiente secco a temperatura costante. Con un essiccatore o con il forno di casa, solitamente sono sufficienti 4 ore a 50C per "ricondizionare" una bobina

Fa molto anche la qualita' del filamento. Es con Sunlu ho usato una sola volta l'essiccatore (ero andato in vacanza una settimana e me lo ero dimenticato sul rocchetto e ha piovuto tutto il tempo), con amazonbasic, appena arriva ls bobina si fa un giro in essiccatore perche' non e' mai sottovuoto e nel dubbio, lo asciugo

In entrambi i casi, dopo il trattamento non si sono mai spezzati

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13 minuti fa, dnasini ha scritto:

mmmm se il PLA si spezza e' umido. La parte di filamento piu' interna (quelle appunto a fine bobina) e'piu' soggetta a trattenere l'umidita' perche' meno a contatto dell'aria asciutta. per asciugare il PLA, non sono sufficienti poche giornate calde, ecco perche' si usano essicatori o affini per creare un ambiente secco a temperatura costante. Con un essiccatore o con il forno di casa, solitamente sono sufficienti 4 ore a 50C per "ricondizionare" una bobina

Fa molto anche la qualita' del filamento. Es con Sunlu ho usato una sola volta l'essiccatore (ero andato in vacanza una settimana e me lo ero dimenticato sul rocchetto e ha piovuto tutto il tempo), con amazonbasic, appena arriva ls bobina si fa un giro in essiccatore perche' non e' mai sottovuoto e nel dubbio, lo asciugo

In entrambi i casi, dopo il trattamento non si sono mai spezzati

Sottoscrivo tutto.

Ho dei filamenti che li ripongo nell'armadio (le stampanti da me sono in un locale abbastanza umido, con una sola parete lato strada e due pareti contro terra), chiusi con silica gel: quando li riapro dopo qualche mese mi filano peggio di una mozzarella su una pizza margherita appena sfornata. Ne sto essiccando un paio (peraltro, sono filamenti italiani) proprio per questo motivo.
Le bobine di PLA+ Sunlu, da mie evidenze empiriche che assolutamente non hanno pretese statistiche, potrei tenerli immersi in mare per 2 mesi e sono convinto che funzionerebbero quasi come appena aperta la bobina.
Questo spiega peraltro perché alcuni ritengono assolutamente inutile un essiccatore: non hanno problemi di umidità e /o probabilmente prendono marche di filamenti che non ne soffrono.
La mia esperienza è che se un filamento fa troppi fili (anche se appena aperto) e i settaggi della ritrazione, a occhio, sono corretti per la macchina, inutile impazzire mettendo settaggi estremi: spesso è solo un problema di filamento che ha preso umidità, che si risolve con un passaggio di 4-5 ore in forno / essiccatore.

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15 minuti fa, invernomuto ha scritto:

Le bobine di PLA+ Sunlu, da mie evidenze empiriche che assolutamente non hanno pretese statistiche, potrei tenerli immersi in mare per 2 mesi e sono convinto che funzionerebbero quasi come appena aperta la bobina.

Yep, anche io spesso e volentieri lo tengo giusto nel sacchetto stagno e verso fine bobina capita che lo lascio proprio fuori. Pero' tanto per dire l'altro giorno che era piovuto e avevo la bobina montata ho trovato il filamento (quasi finito quindi arrotolato stretto) spezzato in 2 punti.

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