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primo layer raggrinzito


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salve amici,dopo un pò che rispolvero la ender3 ho avviato la stampa di una placca ma al primo layer ha presentato un fenomeno molto più accentuato ( che un pò faceva anche in passato) ma non ho capito quale sia esattamente la causa,il piano a 50° , è perfettamente livellato ed è in vetro,pla 200°

🤷‍♂️

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Modificato da pino81
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6 ore fa, il_cosmo ha scritto:

Quando io lascio la stampante ferma per più tempo... ho l'impressione che l'ugello si incrosti e non si riesca a pulire correttamente... 😉

ciao,ma l'ugello è libero.... è possibile che non basti il letto riscaldato e ci voglia anche della lacca spruzzata? purtroppo il vetro è perfetto per la pianarità ma forse non è il massimo in fatto di adesione...

quando si stampa di continuo si tengono a mente tutti gli accorgimenti per la buona riuscita delle stampe,ma basta fermarsi per qualche mese che basta a tralasciare qualcosa....🙄 

Modificato da pino81
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guarda il caso.... adesso le immagini del post me le fa vedere, mentre prima no 🤔

Ad ogni modo, non ho mai avuto esperienza di stampa su vetro, da quel poco che ho visto/letto, su un vetro come il tuo, senza additivi (lacca, colla nastro da carrozzieri,...) la questione si fa dura

 

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Con il vetro nudo e crudo non ho mai stampato perché dubitavo che qualcosa potesse attaccarcisi sopra, forse sbagliando… comunque sia, da quando feci realizzare il piano di stampa per la mia stampante, dal vetraio sotto casa, con un semplice pezzo di vetro da 3 mm. di spessore, sono sempre andato di lacca per capelli senza problemi di adesione.

Adesso, sto aspettando di avere una mezz’ora di tranquillità per installare il piatto in PEI.

Riguardo l’ugello, poi, ti riportavo la mia esperienza e le mie impressioni.

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ok ,certo ci mancherebbe..  ognuno può esprimersi per esperienze personali..  magari il mio dubbio era se la colpa poteva essere ad un flusso errato,oppure la temperatura del piano di stampa.. perché se fosse un problema di offset non sarebbero dovuti aderire nemmeno le linee di perimetro...

io la lacca la uso anche.. ma solo nel caso in cui volessi stampare a letto freddo,non pensavo fosse necessaria anche a letto caldo..

la stampa in foto l'ho completata comunque..

erano solo 2 layer,ma il 2° l'ho fatto fare ad una velocità dimezzata in frequenza (da cura impostata a 25 mm/s) così riusciva meglio a spianare i dossi nelle linee trasversali..

Modificato da pino81
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In linea di principio, se non usi la macchina da un po' di tempo e quando riprendi hai "problemi", spesso e volentieri sono noie "meccaniche" dovute all'inutilizzo. Difficilmente devi cambiare i parametri di stampa, al massimo li devi adeguare alle nuove condizioni. Nozzle e gole incrostate potrebbero essere una delle cause piu' probabili. In questi casi, se sai che la macchina rimarra' ferma per un po', e' sempre meglio scaricare il filamento (nn lasciarlo in macchina) e, nel caso, alla ripartenza tenere la temperatura piu' alta del nozzle e far fare un po di spurgo prima di iniziare la stampa. Questo vale se stampi lo stesso materiale (es PLA/+). Se stampi materiali diversi, ad esempio prima ABS, ASA, PETG, spegni la macchina e la riaccendi dopo un lungo periodo per stampare PLA, alllora si che potresti avere rogne. Questo perche' mediamento PLA/+ so stampi tra i 200C e i 220C, mentre gli altri materiali oltre i 230C. Questo fa si che se hai residui nella gola e nel nozzle, con uno spurgo a 200C ciaone che li elimini......

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ciao dnasini,no,veramente ho sempre stampato pla bianco classico, (adesso ho comprato 500 g di tpu nell'eventualità servisse.. ma mai usato) quindi non dovrei avere problemi di questo tipo... avviene sempre uno spurgo di pla che  rimuovo repentinamente prima di traslare alla stampa.. 

mi chiedo come facciano a stampare a 50 - 60 - 80 mm/s cioè il problema non è solo di meccanica, estrusione,stepper stratosferici, ecc ma ci vuole il tempo materiale che il nozzle irradi il calore anche sul bed o il layer sottostante per poter aderire "decentemente" quello estruso,

mah...!

Modificato da pino81
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