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Artillery Sidewinder X2 - Problemi ASA ApolloX


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Saluti!

Ovviamente scrivo perchè ho problemi da risolvere.
Qui ho indivituato l'ambiente italiano più competente di tutti. Sinceri complimenti.
E' il mio primo post, un po lunghetto, ma necessario per fornire quante più informazioni possibili.

Ne approfitto per presentarmi brevemente.
Mi chiamo Mario, sono ai miei primi 20 giorni di stampa 3D:
sto studiando più ora che quando andavo a scuola ...30 anni fa 🙂
Da oltre un mese giro tra forum, youtube, siti di venditori di materiali, e quant'altro per
istruirmi meglio.
Devo dire che ho letto tanto, tantissimo, ho acqusito una grande mole di informazioni, anche se la
prima sensazione che ho avuto è che in giro sia tutto un copia-incolla: sempre le stesse cose ripetute,
tante recensioni uguali, con decine di migliaia di visualizzazioni, in cui gli approfondimenti sono
meno di zero, e, per tagliare corto, tutti che stampano e mettono in mostra "opere d'arte" fatte in
PLA, ovvero con la minima probabilità, in rapporto ad altri materiali, di insorgere in eventuali problemi.
E quando le cose si complicano un po, tutti magicamente, propongono soluzioni lette e copiate
altrove e magari utilizzando stampanti di fascia di prezzo ben più alta delle entry level.

Sono consapevole che l'esperienza in questo campo la si acquisisce ...sul campo, e soprattutto,
collezionando fallimenti. Sotto questo aspetto ho già un palmeres fiorente.

Ho acquistato una Artillery Sidewinder X2.
La mia scelta è dovuta al prezzo (molto fluttuante) che ho pagato, 240 euro, alle recensioni,
in generale non negative, ma soprattutto, per la dimensione XY del piano di stampa
(l'altezza do 40 cm non era importante, perchè stamperò pezzi bassi da integrae in mie piccole
costuzioni meccaniche ed elettroniche, ma per avere quel piano mi è sembrato di dovermi per forza
orientare verso questo genere di modelli.
Tuttavia ero (e sono) fiducioso,,.

Per le mie esigenze stampo in ASA.
Non ho provato (e non mi serve) nessun altro tipo di materiale.
Ho acquistato due filamenti di colore nero e bianco naturale Formfutura ApolloX.

La stampante, dopo avere montato le famose "4 viti" non presentava alcun gioco o traballamento
di alcunchè. Tutto perfettamente solido, stabile e fluido e non ho eseguito nessun altro intervento
di taratura iniziale.
Il letto è stato perfettamente livellato e l'asse Z dopo un paio di tentativi l'ho portato alla sua
altezza ottimale.

Fatta questa premessa, per chiarire a chi mi consiglierà di stringere qua e la e di controllare la meccanica,
ho cominciato a modificare (un po alla volta, stampa dopo stampa) un profilo
generico ABS di Cura. (C'è anche un profilo generico ASA, ma Cura non mi permette di usarlo con la
Sidewinder perchè ritiene la stampante incompatibile per questo materiale).
Devo cambiare Slicer?

Già questo mi ha fatto pensare che forse ho sbagliato la scelta della stampate
ma ApolloX non è esoso di temperature alte e nemmeno di un letto rovente.

Le specifiche di ApolloX sulla confezione e sul Datasheet sono le seguenti:
Letto: 80°~90°
Estrusore: 220°~260°
Ventole: 0-25%
Enclusure: consigliata ma non necessaria

Premetto che non utilizzo nessuna custodia, al momento è l'unico dubbio che mi rimane.

Al momento le temperature che mi hanno dato migliori risultati sono:
Estrusore 220°/225° anche 230
Letto: 80° / 90° (non noto cambiamenti
ventole: spente
velocita: 30 per tutto, oppure 30 e 15 per gli strati iniziali e le pareti
              Anche velocità di 50 o 60 mi hanno dato gli stessi  risultati, ma non ho fretta.

Ho sempre usato un Brim solo attaccato al bordo esterno ...tanto mi costa solo 3 minuti in più.
Per gli altri parametri allego nel file .zip il Gcode di Cura così da consentire a chi vuole,
di poterlo esaminare in completezza.

 

I problemi che insorgono sulla stampa sono i seguenti:
arricciatura degli strati agli spigoli, spigoli e dettagli pastrocchiati, perchè una volta che lo
spigolo si arriccia viene toccato dall'estrusore e la plastica viene portata in giro per il pezzo,
ritiro del materiale sulle pareti (non tutte) come una specie di "effetto barile" al contrario e
con superficie della base e dell'ultimo strato leggermente più ampie.
Il pezzo rimane sempre ben incollato al piano e quando lo stacco la base è perfetta, liscia,
solida, senza buchi e senza parti distaccate o sollevate.

Ho provato a stampare con ventole spente portando l'estrusore fino a 255, ma già a 245 notavo
materiale troppo sciolto.
Ho acceso le ventole al minimo, ho portato il letto anche 110 (superando la transizione vetrosa),
Ho provato anche lo skirt antivento.
Ma cambia sempre poco, molto poco, spesso in peggio.
Mai usato Raft, ma per un pezzo così piccolo mi sembra esagerato e comunque voglio ottimizzare
i parametri per evitare di usarlo.

ovviamente tutte prove fatte toccando un parametro ala volta.
E' da 20 giorni che stampo a vuoto per 5-7 ore al giorno sempre lo stesso pezzo.
Un pezzo piccolo, non  complesso ma che già mi fa capire che c'è ancora molto da ritoccare...
Non ho mai stampato la barchetta, una sola volta il Cubo calibrazione assi XYZ, ma sempre con i
medesimi difetti che preferirei correggere su un pezzo più piccolo e più semplice prima di
dedicarmi ai difetti del cubo.
(Del cubo allego alcune foto, con sovraestrusione fatto a temperatura un po alta, ma i difetti, oggetto di questo post, sono tutti evidenti)

Ho visto nella sezione download che ci sono altri oggetti finalizzati ad eseguire i test, ma non so ancora come farle, non so se con Cura posso fare la torre di temperatura (non mi ricordo il nome).
Chiedo di nuovo, devo cambiare Slicer?

Per alzare la temperatura attorno alla zona di estrusione, dopo alcune stampe fallite, ho acceso
una stufetta alogena da 400W che riscalda l'aria intorno al pezzo in stampa senza arroventare
nulla. Ho tenuto la mano per 5 minuti, arriva un tepore ben caldo, ma non mi scotto minimamente.
Finestre chiuse, nessuno spostamento d'aria nemmeno causato dai miei movimenti.
E'chiaro che è solo una soluzione di test usata per stampe brevi e di test inferiori ad 1 ora e
costantemente presidiate.
Questo per capire se una eventuale "casetta" avrebbe potuto migliorare i risultati.
Ma non ho riscotrato differenze ed ho subito riposto, dopo una decina di "giri", la stufetta nella scatola.
Quindi la domanda: potrebbe essere stata, questa della stufetta alogena, una soluzione valida per
simulare una Pseudo-Enclosure?



Prima che mi arrivasse la stampante avevo già la Splend'or pronta ad assolvere il suo compito.
L'ho usata da subito senza fare mai stampe con piano senza lacca.
La lacca si comporta egregiamente. Non ho distacchi del pezzo, il primo livello ed i successivi
non si staccano e non si sollevano minimamente dal piano in nessun punto.
A fine stampa, (ho fatto anche una stampa di 6 ore) il pezzo risulta ancora saldamente incollato,
quando poi il piatto scende a 50°, con una vecchia scheda bancomat affilata su un lato, si stacca al
solo vedersela avvicinare.

Insomma le ho provate tutte, ora sono nel pallone perchè non so piu cosa settare.
E' chiaro che le combinazioni dei parametri sono infinite, ma non è possibile che il risultato sia
sempre lo stesso, identico, quasi sempre una copia di uno dell'altro.

Aggiungo, ho letto qui, ma anche altrove, che c'è chi stampa ApolloX senza problemi,
senza enclosure, addirittura anche in garage!
E' questo che mi fa andare un po fuori di testa.
Invece, non ho trovato nessuna corrispondenza di ASA o ApolloX stampato con Sidewinder.
Continuo a pensare che la stampante davvero non sia idonea. Ma non vorrei crederci.
Forse serve qualche upgrade hardware specifico all'hotend?

Il pezzo che stampo misura sul lato più lungo soltanto 35mm e 65mm con il brim.
Le foto sono state fatte in macro ed il pezzo da l'impressione di essere più grande
Pur sapendo che il letto della Sidewinder non ha una temperatura costante su tutta la superficie, qui stiamo
parlando di un pezzo di dimensioni minimali, che il bordo del piatto non lo vede nemmeno col
cannocchiale.


Una cosa che non ho capito molto sono i settaggi della ventola e, soprattutto, i settaggi
dettagliati delle ritrazioni che secondo me contribuiscono non poco ai fallimenti.

Se qualcuno ha un profilo Cura per ApolloX da farmi provare come base di ripartenza,
gli sarei pienamente grato.

Allego un po di foto, ed i file SDL, Gcode di Cura e Curaprofile, tutti per il medesimo pezzo.
Li ripartisco in più post perchè sforerei il limite,
Perdonatemi la lunghezza e la mole di file, ma ho solo cercato di dire tutto e subito quello che ho da dire, evitando di innescare al minimo giri di domande e risposte chiarificatti.

Potrei anche allegare video, ma non ho account Youtube, inoltre il movimento dell'hotend fa
impazzire il fuoco automatico dello smartphone compromettendo la chiarezza dei dettagli.


...Spero di aver aiutato a far trascorrere qualche minuto a chi soffre di noia 🙂
Ma spero, soprattutto, di non aver omesso nessun dettaglio descrittivo.

Grazie per aver letto.
Mi affido a voi.

01.jpg

02.jpg

03.jpg

04.jpg

05.jpg

06.jpg

File Gcode-STL-Curaprofile.zip

seconda tranche di foto....

07.jpg

08.jpg

09.jpg

Cubo_01.jpg

Cubo_02.jpg

Cubo_03.jpg

ultima tranche (ripeto, il cubo sono consapevole di averlo overestruso,
ma gli arricciamenti  sono tutti ben evidenti.

Grazie!

Cubo_04.jpg

Cubo_05.jpg

Modificato da MDS
piccoli errori ortografici
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Premetto che non hai scelto il piu' semplice dei materiali per cominciare, ma detto questo, ecco alcune considerazioni:

Dalle foto sembra che estruda piu' materiale del necessario, hai calibratto il flusso di stampa?

Per le temperature materiale, i dati di targa del produttore sono un riferimento, tu dovresti calibrare la temperatura di estrusione con una temptower, lo hai fatto? Io stampo ABS e non ASA ma da quello che leggo sono materiali piuttosto simili. Io stampo ABS a 255C quindi, a sensazione ma nn temo di essere smentito, le tue temperature mi sembrano basse ecco perche' ti chiedo se le hai calibrate.

Per l'aderenza al piatto, per ABS uso solo il brim, nn meno di 10 linee stampate a 8-10mm/s poi velocita' di stampa intorno ai 40mm/s con ventole spente tranne se devo stampare pareti piccole in cui azzardo un 30%

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1 ora fa, dnasini ha scritto:

Premetto che non hai scelto il piu' semplice dei materiali per cominciare

Si, ne sono consapevole, ma se avessi iniziato con un materiale più semplice, anche mettendo la stampante a puntino, prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui avrei dovuto ricominciare tutto d'accapo per trovare il profilo giusto per i miei scopi reali, tantovale...
Da inesperto, l'ho pensata così.

 

1 ora fa, dnasini ha scritto:

hai calibratto il flusso di stampa?

No! Ho letto la procedura e devo prendermi il tempo per farla. Devo capire meglio come impartire i comandi via software. Sarà la prima cosa che devo fare. Al più presto possibile.

 

1 ora fa, dnasini ha scritto:

dovresti calibrare la temperatura di estrusione con una temptower, lo hai fatto?

No. Volevo farlo, l'ho anche scritto (l'ho chiamata torre di temperatura) .
Avrei chiesto informazioni dettagliate in un altro post, ...ma giacchè ci siamo...
perchè mi pare che con Cura non posso impostare temperature diverse per "blocchi" di layer diversi. Mi sbaglio?

Riguardo ai restanti  tuoi consigli: comunque ho fatto davvero molte prove ed a temperature più alte ho avuto fallimenti peggiori. L'ApolloX è un ASA "modificato" per scopi specifici ed è un po più semplice e permissivo dell'ASA "puro".

Non ho problemi di aderenza. Era il mio peggior timore prima dell'acquisto della stampante, invece adesso è una cosa a cui ormai non bado proprio perchè questo problema, sin dall'inizio, non è mai sussistito nemmeno in mimima parte (...per ora).
Per sciogliere il dubbio ho provato un paio di volte anche con pezzi (15x15x15)cm con  base completamente piana ed alta. Purtroppo, pur restando saldamente attaccati in tutti i punti della superficie, e senza sollevamento alcuno, tutti i pezzi si arricciano e piu si sale e più si arricciano. Sono solidi, ho  provato a fracassarli  e mi stavo facendo male io, non si sfogliano, nemmeno quelli più deboli, Ma si arricciano. Sempre.

Ripeto, avendo letto  che in molti stampano ApolloX tranquillamente senza "casetta" allora do per scontato che possa farlo anche io, quindi, intanto, devo capire bene come e cosa calibrare bene
affinchè ciò possa essere possibile.

Grazie per aver risposto.

Effettivamente ho scritto tanto  ed è difficile ricordarsi dopo aver letto il papiro tutte le cose che ho fatto e quelle che non ho fatto.
Ogni consiglio è gradito, ma forse chi utilizza ApolloX nello specifico, ne sa qualcosa in piu.

Modificato da MDS
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Come avrai notato, la stampante 3d non e' plug and play ma piu' plug and pray....

Detto questo, partire da un materiale piu' semplice (PLA o PLA+) ti mette nelle condizioni di limitare al minimo le rogne, poterti concetrare sui pochi difetti che compaiono e farti le ossa. E' come voler imparare ad andare sulla Ducati Panigale senza aver neanche mai guidato il Garelli.... sicuramente si puo' fare, va vuoi mettere quante rogne devi gestire?

detto questo, se non fai prima le calibrazioni di base, perdi solo del gran tempo, come hai potuto costatare, in prove che rischiano di non portare a nulla. Per questo, ti giro la mia lista di calibrazioni da fare prima di cominciare a stampare

3D Printer
    * Bed Calibration (Bed Leveling)
    * Z-Axis Calibration (Z-offset)
    * Extruder Calibration (E-Step/mm)
    * PID Calibration (optional)
        o Hotend
        o Heated Bed
Filament
    * Filament Calibration (Average filament size with Caliper)
    * Flow Rate Calibration (Hollow Cube or Thin Wall)
    * Temperature Calibration (Temp Tower)
    * Calibration Cube: in case of difference in size
        o X-Axis Step/mm Calibration
        o Y-Axis Step/mm Calibration
        o Z-Axis Step/mm Calibration
    * Retraction Calibration (Retraction Tower)

3D Printer – fine tuning
      * Check max extrusion speed
      * Calibrate print optimal acceleration (M201 Pxxx)
      * Calibrate X and Y optimal Jerk (M205 Xx Yx)

Il primo ed il secondo blocco ti consiglio di seguirli nell'ordine in cui sono scritti, e per il momento salta pure la calibrazione degli assi ed il fine tuning che per ora nn sono necessari

una volta fatti questi posta le foto del cubetto cosi' almeno partiamo da delle basi solide

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7 minuti fa, Killrob ha scritto:

qui un esempio di pezzi multipli stampati in ASA Azurefilm

Dove sono i difetti? Sembra uscito dalla fabbrica 🙂

8 minuti fa, Killrob ha scritto:

quel tipo di problemi l'ho avuto anche io all'inizio con Apollox, è bastato calibrare il flusso di stampa e si risolve.

Grazie. ci voleva un po di conforto.

 

1 minuto fa, dnasini ha scritto:

detto questo, se non fai prima le calibrazioni di base, perdi solo del gran tempo, come hai potuto costatare, in prove che rischiano di non portare a nulla.

Grazie di nuovo dnasni.

Domatina sveglia presto 🙂

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3 minuti fa, MDS ha scritto:

Dove sono i difetti? Sembra uscito dalla fabbrica 🙂

Grazie. ci voleva un po di conforto.

 

Grazie di nuovo dnasni.

Domatina sveglia presto 🙂

in quella stampa infatti di difetti non ce ne sono 😉 era per farti capire e vedere che con una buona calibrazione si possono raggiungere risultati eccellenti, tieni presente però che io stampo dal 2018

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