Cubo Inviato 31 Marzo Condividi Inviato 31 Marzo (aggiornato) 21 ore fa, dnasini ha scritto: Larghezza_X(mm) x Larghezza_Y(mm) / 200 = Power in W Io sapevo che consigliavano da 0.5W a 0.7W per cm quadrato. Se metti 1cm (10mm) su quella formula viene 0,5W che quindi dovrebbe essere il minimo (minimo per non perdere troppo tempo). 21 ore fa, dnasini ha scritto: L'omino spiegava di nn esagerare con la potenza in quando, scaldandosi molto velocemente il pad, la differenza di temperatura tra il sotto ed il sopra del piatto potrebbe causarne una deformazione dovuta alle dilatazioni non uniformi dell'alluminio Buona fortuna a scaldare non uniformemente lungo la profondità un piatto di alluminio da 4mm (se ricordo bene) come quello della ender 5 plus. Forse se ci accendi una fiamma sotto arrivi ad un delta di temperatura significativo sulla profondità 😅 Da ex possessore di ender 5 plus ricordo che quello che faceva imbarcare moltissimo il piatto era la non uniformità della temperatura tra centro e lati. Il centro infatti era coibentato sotto, mentre i lati scoperti 😑 Mi ricordo di quando provavo a stampare subito appena il piatto (centro) entrava in temperatura: se la stampa era grande e ci metteva molto a salire con z, mentre la temperatura si uniformava il piatto si alzava al punto da bloccare il nozzle spinto contro il primo layer... Aaaah che belle le Creality... Modificato 31 Marzo da Cubo 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dnasini Inviato 31 Marzo Autore Condividi Inviato 31 Marzo 30 minuti fa, Cubo ha scritto: Da ex possessore di ender 5 plus ricordo che quello che faceva imbarcare moltissimo il piatto era la non uniformità della temperatura tra centro e lati. al momento nn ho ancora fatto stampe larghe per poterti dire la mia. Vero e' anche che uno dei primissimi upgrade fatto e' quato quello di aggiunger l'isolamento anche sul perimetro quindi magari una pezza ce l'ho messa. Ad ogni modo, con l'aggiunta del pad conto di provare a non mettere alcun isolamento Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cubo Inviato 31 Marzo Condividi Inviato 31 Marzo 25 minuti fa, dnasini ha scritto: con l'aggiunta del pad conto di provare a non mettere alcun isolamento temo sarebbe peggio per la differenza di temperatura fra centro e lati (e quindi per l'imbarcamento) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dnasini Inviato 23 Giugno Autore Condividi Inviato 23 Giugno Ci ho messo un po', lo ammetto, ma avendo a che fare con la 220 ho preferito prendermela comoda e togliermi tutti i dubbi. Ad oggi ho montato sia il pad magnetico dopo aver fatto i fori per le viti che il pad in silicone per il riscaldamento e proprio con quest'ultimo avrei una domanda: il pad siliconico sborda di circa 1mm sulla parte posteriore del piatto (dove ci sono i cavi di alimentazione per intenderci). Dopo il montaggio sara' sul retro della stampante quindi tendenzialmente non dovrebbe darmi fastidio. La domanda e' se fosse possibile "rifilare" questa parte che sborda ad esempio carteggiandola o tagliandola con un cutter. Ora mancano: - il montaggio del fusibile termico con cablaggio - il cablaggio del cavo di terra - cavo bed <--> printer - messa a terra del piatto su chassie stampante - installazione e cablaggio SSR Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cubo Inviato 23 Giugno Condividi Inviato 23 Giugno Non credo sia un problema rifilarlo di quel poco se la serpentina è distante dal bordo. Ma, come hai fatto a fare i buchi senza tagliare la serpentina? I fori si allineavano perfettamente? 🤔 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dnasini Inviato 23 Giugno Autore Condividi Inviato 23 Giugno 7 minuti fa, Cubo ha scritto: Ma, come hai fatto a fare i buchi senza tagliare la serpentina? I fori si allineavano perfettamente? potrei fare il brillante dicendo che e' stato un lavoro di alta precisione che mi ha richiesto ore di studio, studio di funzioni interpolanti e traformate di Fourier..... la verita' e' che il pad l'ho comperato gia' forato 🙂 per la rifilatura, in realta' non ho idea di dove passino le serpentine, e' per quello che chiedevo, per evitare di fare cavolate. Del resto il riferimento e' talmete spesso che anche al tatto sembra tutto uniforme 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cubo Inviato 23 Giugno Condividi Inviato 23 Giugno Sui miei pad le serpentine si riescono a scorgere per via della protuberanza. Altra cosa, attaccandoli direttamente con una spina alla 220 per provarli, i tracciati "comparivano" come linee nere. Non so esattamente perché. Non posso più vedere nulla ora perché ho la coibentazione che copre ma magari si notano anche col piatto acceso comandato dalla stampante (quindi non al 100% fisso). 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dnasini Inviato 25 Giugno Autore Condividi Inviato 25 Giugno Ieri ho rimontato anche i supporti in alluminio posti sotto il piatto e i buchi fatti si sono rivelati perfetti 😄 Ora, vista la mia "fissa" per la modularita' nei progetti che realizzo, stavo valutando dove installare il fusibile termico. Nei pochi tutorial trovati che lo installano, spesso vengono incollati con resine termiche o nastro Kapton sotto lo strato isolante. Questo pero' diventa un problema nel caso in cui salti e si debba sostituire, perche' bisogna smontare letteralmente lo strato isolante, tagliare e rigiuntare i cavi per il nuovo fusibile e rimontare tutto. Per evitarmi sto sbatti ho disegnato e stampato in ABS questo L'idea e' di alloggiare il fubile al suo interno il e farlo sbordare di qualde decimo di millimetro dal fondo dell'alloggiamento Appoggiare il fusibile sul pad in silicone ed ancorare il supporto al telaio in alluminio del piatto garantendo cosi' il contatto del fusibile al pad in modo stabile i fili del fusibile verrebbero poi collegati ad un connettore di questo tipo per andare in serie al cavo di alimentazione del piatto. Queste le caratteristiche del connettore che risultano abbondanemente nei parametri del mio progetto * Tensione nominale: <300V (piatto alimentato a 220V) * Amplificatore nominale: <10A (pad da 1000W 220V quindi corrente max di 5A) * Area trasversale minima: 0.34-0.75 mm² * Tipo di cavo lavorabile: filo solido/filo di perline 22-18 # AWG * Rame ad alta precisione (Cu) * Temperatura di lavoro normale: -20 - + 80 ℃ * Livello di resistenza alla fiamma: UL94v-0 Questa soluzione mi permetterebbe una sostituzione veloce del fusibile, senza dover smontare la copertura isolante ne dissaldare cavi 🙂 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
eaman Inviato 25 Giugno Condividi Inviato 25 Giugno L'idea e' semplicita' e avere meno failure points nei punti critici: un fusibile saldato e fissato con il kapton o una goccia di epox non si inventera' mai un casino, non hai connettori, falsi contatti o strain relief aggiunti. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cubo Inviato 25 Giugno Condividi Inviato 25 Giugno A me l'idea piace, l'unica cosa che non mi convince sono quei connettori dove clampi il filo senza spelarlo prima. Temo si possano creare contatti incerti che non vanno certo bene su fili che portano tanta potenza e tensione. (io comunque ho tagliato una "U" nella coibentazione e mi basta alzare quel lembo per accedere al fusibile) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.