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Antialiasing


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Buongiorno

Premesso che utilizzando pixels luminosi per polimerizzare una resina, l'antialiasing sia necessario per rendere meno spigolosi i voxel perché, la fetta generata dallo slicer non è bidimensionale ma , tridimensionale per cui, utilizzando l'antialiasing non creeró una fetta, fatta di cubetti della dimensione dei pixels e dell'altezza del layer che stampo ma, elissoidi della dimensione del pixels aventi la stessa altezza. Fatta questa premessa ,trovo difficile la regolazione dell'antialiasing perché i vari software di slicer non offrono la regolazione fine dello strumento di antialiasing,  in più i produttori di resina non danno schede dettagliate su come regolare questo importante strumento . Ora vorrei chiedere a chi ha delle informazioni dettagliate se gentilmente volesse descriivermele per arrivare non a una buona stampa ma, ad una stampa perfetta. Andando per logica se stampo un voxel elissoidale dovrei anche ritoccare l'intensità dell'emissione luminosa perché il voxel elissoidale non fa ta tappo ermetico per la filtrazione della luce come il voxel a cubo e quindi dovrei diminuire leggermente l'esposizione e diminuire anche l'emissione della radiazione uv generata dai LED perché altrimenti avrei obbligatoriamente una sovraesposizione del voxel stampato. Vorrei aprire proprio una discussione su questi concetti che ripeto mi sembrano coerenti a logica.  Qual'è la vostra opinione ?

Grazie per le vostre risposte.

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Il 11/05/2024 at 06:56, Slevin19 ha scritto:

Qual'è la vostra opinione ?

che hai oltrepassato il mondo della stampa 3d trattata nel forum(ma in tutti i forum) di anni luce 😅

 

Il 11/05/2024 at 06:56, Slevin19 ha scritto:

non offrono la regolazione fine dello strumento di antialiasing

è un concetto che diverge molto dalla stampa 3d hobbystica, ne le stampanti ne le resine comunemente usate per queste stampanti hanno mai approfondito questo aspetto perche' essenzialmente non importa a nessuno ed anche volendo non sarebbero in grado di sfruttarlo.

è un discorso che all'atto pratico perde di significato perche' ne la resina,ne la macchina,ne il suo hardware sono in grado di esprimere realmente queste potenzialita' anche volendo.

non lo so' per certo ma con buona pace credo che l'anti alising presente nella stampante non sia altro che un derivato/residuo di quello che è stato fornito dal produttore dello schermo che pensava sarebbe stato usato su un tv. La gestione hardware della sorgente luminosa anche, piu' che un vero controllo in potenza hai una cosa del tipo on\off...

se usciamo dal mondo hobbystico,le stampanti non hanno impostazioni da smanettare ed usano solo resine proprietarie...

c'è una fascia di resine professionali per stampanti "aperte" che son sicuro abbiano fatto ricerche in questo senso, liqcreate,siraiatech,basf,bluecast.

 

non avevo visto il post senno' avrei risposto prima 😅, pero' devo chiederti, come mai sei anche tu cosi' "ossessionato" dalla precisione? sono 15 anni che lavoro nel settore, ho conosciuto tantissima gente ossessionata ben oltre ogni sano liimite dalla precisione di questo mondo additivo che preciso non è..che cambia 0,1mm in + o in - su l'anello? o su una dentiera, o su una protesi...per quanto ne so' solo i mattoncini lego rispecchiano questi standard in questo mondo 😂

 

Modificato da FoNzY
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FoNzy ti ringrazio per la spiegazione dell'antialiasing di fatto non conoscendo i dettagli costruttivi delle macchine , a naso e per esperienza ho capito che anche nelle stampanti professionali, certi argomenti sono utilizzati sostanzialmente come gadget per permettere ai venditori di raccontare tante cose. Di fatto il mercato offre DLP chiamate 8k ma, sostanzialmente sono proiettori 4k che con un po' di hardware e un buon software posso fregiarsi del famoso 8k. Tu dici bene che a livello industriale le tolleranze sono maggiori ma, in alcuni settori vedi l'alta gioielleria purtroppo , queste tolleranze non vanno assolutamente bene. Un oggetto deve essere disegnato con la consapevolezza dell'assemblaggio e purtroppo deve essere diviso anche in 8 o 10 parti per minimizzare il tempo al banco ecco perché c'è la ricerca spasmodica delle accuratezza e precisione e di avere una polimerizzazione assolutamente liscia assottigliando sempre più i layer stampati . Tra una stampa a 50 micron ed una stampa a 10 micron di layer c'è una differenza di circa due ore di oreficeria , per eliminare le stratificazioni ed a volte ti rendi conto che le decine di migliaia di euro spese per una macchina professionale non restituiscono gli investimenti fatti. Se ho bisogno di stampare fili che siano perfettamente cilindrici a una dimensione di 0, 70 mm apriti cielo . E seguire annualmente la tecnologia con i prezzi proposti, sarebbe da fuori di testa e bisogna stare anche molto attenti al plagio visto che io produco linee dedicate e pezzi esclusivi . 

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2 ore fa, FoNzY ha scritto:

stampanti ne le resine comunemente usate per queste stampanti hanno mai approfondito questo aspetto perche' essenzialmente non importa a nessuno ed anche volendo non sarebbero in grado di sfruttarlo.

Ma perché,  ragionamento assurdo, non si leva il Fep dalle LCD e si utilizzano le vasche con fondo rigido magari in vetro borosilicato o in policarbonato ??

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12 ore fa, Slevin ha scritto:

che le decine di migliaia di euro spese per una macchina professionale non restituiscono gli investimenti fatti.

Come sicuramente gia' sai il mondo è pieno di imprenditori che sono andati a gambe all'aria per aver acquistato stampanti nella fascia 80-100k, le professionali hanno costi di gestione altissimi e allo stesso tempo non sono adatte per un utilizzo service quindi concordo in pieno, bisogna stare molto lontani dalle stampanti per uso interno perche' nel 99% dei casi son soldi buttati

12 ore fa, Slevin ha scritto:

non si leva il Fep dalle LCD e si utilizzano le vasche con fondo rigido magari in vetro borosilicato o in policarbonato ??

allora, nel professionale industriale si usa un tipologia di stampa diversa, la stampante è essenzialmente rovesciata dove la piastra affonda nella resina e l'oggetto viene creato dal basso verso l'alto direttamente sulla pistra. AL primo layer la piastra è sotto la superficie di 0,05mm, al secondo layer 0.1mm etc...in questo modo sul pezzo le uniche forze sono quelle indotte dalla resina.

le stampanti a resina ad alta precisione usano tecnologie proprietarie ed il sistema è totalmente diverso.

per quanta riguarda le "semi professionali" l'unica esperienza (pessima) che ho avuto è con le dws, usano una vaschetta in plexiglass rigido con fondo in silicone anti-aderente, i pezzi vengono separati dal fondo vasca con un movimento verticale ma anche orizzontale, la vaschetta si muove in senso orizzontale rispetto alla piastra in modo da dividere le forze su due direzioni ed assicurare una piu' omogenea usura su tutta la superficie della vaschetta.

c'è anche formlab con la tecnologia "low-force" che è lunga da spiegare qui...

12 ore fa, Slevin ha scritto:

Tra una stampa a 50 micron ed una stampa a 10 micron di layer c'è una differenza di circa due ore di oreficeria

Ormai mi hai catturato, se mi permetti vorrei mandarti un prototipo (ovviamente gratuito) almeno mi dici che ne pensi 😅 , scommetto che non hai mai visto niente di simile 😁

Modificato da FoNzY
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Non parliamo di DWS il pezzo più dritto uscito da quel piatto era storto 🤣🤣🤣 non me ne voglia l'azienda vicentina ma, per averlo dritto non devo spendere 100k e spendendone SOLO 40k non ti dà l'optional adatto alla squadratura 🤣🤣🤣

Formlab..... spot laser da 80 micron , focalizzato a 25 micron , più o meno .....forse meno, buona  per dentale ma sui sottosquadri grandi limiti e che non si muova dallo squadro della macchina se no non esce niente , costa poco ma, con le resine proprietarie a centinaia di euro ,con un litro di castable si va a fare un week end 5 stelle. Possiedo la Formlab 3+ e per le stampe a singolo elemento fa il suo lavoro con scarti dimensionali minimi .

Solidscape buona macchina ma, stampa una tavola di STL asci a 0,0001 di risoluzione in circa 3 giorni e non potevi stampare pezzi di uno stesso gioiello su macchine diverse, per cui in ditta ne avevo 6 che costavano come una squadra corse di formula uno.

Su kickstarter hanno provato a fare una low cost con il piatto che scende ma, non ha avuto successo.

Ero tentato da Asiga ma ho trovato che ha grossi limiti.

Per quando riguarda la tua offerta sono lusingato , in privato mandami la tua mail così ti posso inviare un file di prova e li mi specifichi il formato object che preferisci e se non sei distante vengo a vedere anche le macchine.

Grazie infinite per le tue spiegazioni sulle macchine e sui materiali, uso molto blue cast e la model hr per produrre pezzi da gommate dopo un immersione in nano tubi, la trovo molto buona.

Slevin19

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Il 16/5/2024 at 13:31, FoNzY ha scritto:

Come sicuramente gia' sai il mondo è pieno di imprenditori che sono andati a gambe all'aria per aver acquistato stampanti nella fascia 80-100k, le professionali hanno costi di gestione altissimi e allo stesso tempo non sono adatte per un utilizzo service quindi concordo in pieno, bisogna stare molto lontani dalle stampanti per uso interno perche' nel 99% dei casi son soldi buttati

allora, nel professionale industriale si usa un tipologia di stampa diversa, la stampante è essenzialmente rovesciata dove la piastra affonda nella resina e l'oggetto viene creato dal basso verso l'alto direttamente sulla pistra. AL primo layer la piastra è sotto la superficie di 0,05mm, al secondo layer 0.1mm etc...in questo modo sul pezzo le uniche forze sono quelle indotte dalla resina.

le stampanti a resina ad alta precisione usano tecnologie proprietarie ed il sistema è totalmente diverso.

per quanta riguarda le "semi professionali" l'unica esperienza (pessima) che ho avuto è con le dws, usano una vaschetta in plexiglass rigido con fondo in silicone anti-aderente, i pezzi vengono separati dal fondo vasca con un movimento verticale ma anche orizzontale, la vaschetta si muove in senso orizzontale rispetto alla piastra in modo da dividere le forze su due direzioni ed assicurare una piu' omogenea usura su tutta la superficie della vaschetta.

c'è anche formlab con la tecnologia "low-force" che è lunga da spiegare qui...

Ormai mi hai catturato, se mi permetti vorrei mandarti un prototipo (ovviamente gratuito) almeno mi dici che ne pensi 😅 , scommetto che non hai mai visto niente di simile 😁

 

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Adesso, Slevin ha scritto:

Ho letto la tua mail e lunedì ti manderò qualche file, non riesco però a leggerla sul Forum perché dice che non ho le autorizzazioni. I file te li mando in formato STL in asci a 0,001 di accuratezza i file pesano da 150 a 600 MB per cui dovresti dirmi quale programma usi per queste dimensioni. Grazie infinite per la tua spiegazioni sul inspessimento della zattera e ho trovato la minkiata fatta nello slicer . Avevo dato piattaforma 0,4 ma , non avevo controllato la base dei coni di appoggio che avevano spessori enormi , questo con un valore di esposizione normale intorno a 3 secondi e calcolando la base 8/10 volte l'esposizione normale ha portato ad un riscaldamento eccessivo della base per cui anziché indurire a sufficienza, rimane gommosa e da lì l'allungamento. Ho anche notato che se per pulire le stampe uso una potente insaponatrice ultrasuoni da 400 watt abbassando la temperatura a 50 gradi,  immergendo le stampe in contenitori permeabili agli ultrasuoni riempiti di IPA le stampe pur rimanendo formate rimangono gommose per molto tempo ed è una chicca per staccare i piantoni .

Ormai mi hai catturato, se mi permetti vorrei mandarti un prototipo (ovviamente gratuito) almeno mi dici che ne pensi 😅 , scommetto che non hai mai visto niente di simile 😁

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9 ore fa, Slevin ha scritto:

Ormai mi hai catturato, se mi permetti vorrei mandarti un prototipo (ovviamente gratuito) almeno mi dici che ne pensi 😅 , scommetto che non hai mai visto niente di simile 😁

ti ho mandato un pm, non so' qui che sia successo 😅

i pm li trovi in alto a destra sopra il tuo nome, c'è una busta delle lettere

Modificato da FoNzY
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