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Consiglio acquisto e dubbi sulle cose più importanti


Giorgio479

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Ne ogni scheda ha il suo nome, gli schedini vengono chiamati o Pololu dalla marca più nota o Stepstick. Ti spiego come capire facilmente se una scheda li monta o meno.

Questi sono gli schedini

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Se guardi hanno due file di piedini paralleli col dissipatore in mezzo. Nelle foto delle schede è facile vedere se ci sono le file di piedini. Tieni anche presente che in una scheda ce ne sono almeno 4. Ed ecco la foto di una scheda che li monta

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Se manca la corrente non si rompe niente ma il lavoro in corso lo butti di certo.

Infine materiale flessibile e senza problemi credo che siano due cose che non vanno molto d'accordo.

 

 

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10 ore fa, Adryzz dice:

La seconda ha pochissimo peso sulla base al contrario delle altre perche' tutta l'elettronica e i comandi sono esterni, si dovrebbe fissare ad  un piano rigido e rinforzare sicuramente l'asse verticale, secondo me oscillerebbe, e le barre libere in alto decisamente non sono una bella idea, pero' anche li potresti disegnarti e stamparti un pezzo "ad hoc".

Il bello di queste stampantine economiche e' proprio quello di poterti stampare da solo i pezzi che ti servono per migliorarle, poi migliorarli , ristamparli e cosi' via, riducendo la spesa al solo materiale necessario alla stampa.

Il passaggio da bowden a diretto non ha nessun impatto su nessun materiale a parte le gomme e i polimeri elastici che ne traggono giovamento, per la perdita di spazio su X come dice Alep io ho risolto disegnandomi da solo il gruppo estrusore e sviluppandolo in altezza e non in larghezza, quindi con il motore sopra e non a fianco, pero' parliamo sempre di un solo estrusore, se ne vuoi 2 o piu' allora il bowden e' una scelta obbligata.

Ultima cosa che mi viene in mente visto che parlavi di grandezze, ho sentito di molti utenti che dopo la gavetta hanno deciso di costruirsi da soli un nuovo telaio, e recuperare tutta l'elettronica, motori, viti etc, facendo macchine che stampano anche 50x50x50.

 

Quindi fissandola a una base e rinforzando l'asse verticale la qualità sarebbe al pari delle altre?

Secondo te quale se la cava meglio tra quelle dette sopra?(anche se c'è da fare qualche miglioramento, se possibile da gearbest se la differenza è minima). La anet a8 è peggio delle altre? 

Ma con due estrusori bowden l'area di stampa diminuirebbe?

Per aumentare l'area di stampa è così difficile? E quanto costerebbe all'incirca di materiali?

 

 

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3 ore fa, Alep dice:

Infine materiale flessibile e senza problemi credo che siano due cose che non vanno molto d'accordo.

Una soluzione esiste e si chiama TPU, morbidissimo e facilissimo da stampare al pari del PLA anche a piatto freddo maaaaaaaaaaaaaa

$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$

Costa un botto

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Il 7/2/2017 at 18:52, Alep dice:

Ne ogni scheda ha il suo nome, gli schedini vengono chiamati o Pololu dalla marca più nota o Stepstick. Ti spiego come capire facilmente se una scheda li monta o meno.

Questi sono gli schedini

driverdissipato.png.e7e9efb053ec69444cec3dc6449e14d2.png

Se guardi hanno due file di piedini paralleli col dissipatore in mezzo. Nelle foto delle schede è facile vedere se ci sono le file di piedini. Tieni anche presente che in una scheda ce ne sono almeno 4. Ed ecco la foto di una scheda che li monta

58030cfdbef45_elettronicadeltadriver.png.601ae0bd56ab45f7645a8a1cf6a30b60.png

Se manca la corrente non si rompe niente ma il lavoro in corso lo butti di certo.

Infine materiale flessibile e senza problemi credo che siano due cose che non vanno molto d'accordo.

 

 

Ah ok, quindi l'idea di mettere un UPS economico non sarebbe così malvagia, visto il costo dei materiali.

Ma se per caso finisce la bobina mentre stampa cosa succede? 

Per il senza Problemi intendevo la trasformazione al sistema diretto visto che da come dici si può fare senza comprare pezzi in più.

Per quanto riguarda la verniciatura di ABS e simili sai qualcosa?

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Per l'ups devi tenere presente che queste stampanti assorbono sui 20 amper a 12 volt il che vuol  dire circa 300 watt. Se sei in una zona dove la corrente manca spesso può essere saggio, se no quello che perdi è più il tempo che il materiale. Quanto costa una bobina di materiale lo vedi da solo. Le mie stampe attuali classiche pesano 125 grammi e richiedono sulle 8 ore di stampa, Se rischi di buttare 100 grammi una o due volte all'anno l'ups non credo ne valga la pena. Per altro se la corrente ha solo sbalzi da commutazione un ups sarebbe molto utile, se invece manca per ore un Ups economico non avrebbe l'autonomia sufficiente. 

Se finisce la bobina e non te ne accorgi ci butti la stampa. se no può essere sospesa e ripresa, ma è abbastanza acrobatico. Il sistema più conveniente e quello di stimare il peso del materiale che ti serve in una stampa ( e questo si fa con discreta precisione perchè lo slicer ti dice quanti metri di filo servono per la stampa, quindi da una precedente stampa grandetta ti segni la lunghezza, poi pesi l'oggetto finito e hai il peso al metro), pesi la bobina e sottrai il peso della bobina vuota e vedi prima di iniziare la stampa con discreta precisione se il materiale ti basta. In genere dopo un po di pratica lo capisci ad occhio ma se hai dubbi fai cosi.Io butto si e no gli ultimi tre metri di bobina con questo sistema, ossia pochissimi grammi.

Alcune stampanti prevedono un interruttore che controlla la presenza del filo e fermano la stampa se il filo termina (facile anche da realizzare casalingamente). Questo mi fa supporre che il Marlin (il firmware di queste stampanti) lo preveda ma ripeto solo supporre, non ho mai controllato.

Esistono anche delle tecniche semplici per recuperare le code dei materiali e unire due filamenti diversi assieme, o con un tubetto di ptfe (che nelle nostre stampanti è di casa) o meglio ancora usando un cubetto di teflon forato con una punta di trapano da 1,75 ma  io non sono riuscito a reperire queste due oggetti, dove sto io è come stare al centro del Sahara per molte cose.

 

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Sulla post lavorazione dell'abs non ne so assolutamente niente anzi mi piacerebbe saperne qualcosa, si parla molto del pla e molto poco dell'abs. Gli oggetti che faccio io vanno per lo più a finire 10 metri sott'acqua in mezzo al mare e fin'adesso nessun pesce o mollusco ha reclamato sulla qualità della rifinitura ma in futuro chissà  

 

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1 ora fa, Alep dice:

Sulla post lavorazione dell'abs non ne so assolutamente niente anzi mi piacerebbe saperne qualcosa, si parla molto del pla e molto poco dell'abs. Gli oggetti che faccio io vanno per lo più a finire 10 metri sott'acqua in mezzo al mare e fin'adesso nessun pesce o mollusco ha reclamato sulla qualità della rifinitura ma in futuro chissà ? 

Tutti i materiali rigidi possono essere post lavorati allo stesso modo, carteggiatina, stucco spray, carteggiatina, finitura a piacere, io per certe cose uso le bombolette spray sintetico o acrilico, per altre colori acrilici a mano o aerografo.

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7 ore fa, Alep dice:

Per l'ups devi tenere presente che queste stampanti assorbono sui 20 amper a 12 volt il che vuol  dire circa 300 watt. Se sei in una zona dove la corrente manca spesso può essere saggio, se no quello che perdi è più il tempo che il materiale. Quanto costa una bobina di materiale lo vedi da solo. Le mie stampe attuali classiche pesano 125 grammi e richiedono sulle 8 ore di stampa, Se rischi di buttare 100 grammi una o due volte all'anno l'ups non credo ne valga la pena. Per altro se la corrente ha solo sbalzi da commutazione un ups sarebbe molto utile, se invece manca per ore un Ups economico non avrebbe l'autonomia sufficiente. 

Se finisce la bobina e non te ne accorgi ci butti la stampa. se no può essere sospesa e ripresa, ma è abbastanza acrobatico. Il sistema più conveniente e quello di stimare il peso del materiale che ti serve in una stampa ( e questo si fa con discreta precisione perchè lo slicer ti dice quanti metri di filo servono per la stampa, quindi da una precedente stampa grandetta ti segni la lunghezza, poi pesi l'oggetto finito e hai il peso al metro), pesi la bobina e sottrai il peso della bobina vuota e vedi prima di iniziare la stampa con discreta precisione se il materiale ti basta. In genere dopo un po di pratica lo capisci ad occhio ma se hai dubbi fai cosi.Io butto si e no gli ultimi tre metri di bobina con questo sistema, ossia pochissimi grammi.

Alcune stampanti prevedono un interruttore che controlla la presenza del filo e fermano la stampa se il filo termina (facile anche da realizzare casalingamente). Questo mi fa supporre che il Marlin (il firmware di queste stampanti) lo preveda ma ripeto solo supporre, non ho mai controllato.

Esistono anche delle tecniche semplici per recuperare le code dei materiali e unire due filamenti diversi assieme, o con un tubetto di ptfe (che nelle nostre stampanti è di casa) o meglio ancora usando un cubetto di teflon forato con una punta di trapano da 1,75 ma  io non sono riuscito a reperire queste due oggetti, dove sto io è come stare al centro del Sahara per molte cose.

 

MergeFilament.png.585323482bbbc3c9bd75024f967e1fbc.png

Sulla post lavorazione dell'abs non ne so assolutamente niente anzi mi piacerebbe saperne qualcosa, si parla molto del pla e molto poco dell'abs. Gli oggetti che faccio io vanno per lo più a finire 10 metri sott'acqua in mezzo al mare e fin'adesso nessun pesce o mollusco ha reclamato sulla qualità della rifinitura ma in futuro chissà ? 

 

Si, un UPS da 500-600 watt si dovrebbe trovarlo anche per 50-60 euro,nel caso la spesa si recupera col tempo. La corrente ogni tanto manca o per un attimo o per qualche secondo, ma capita più spesso che il contatore salti per i troppi apparecchi attaccati.

Quindi i sistemi per cambiare filamento e non buttare la stampa ci sono, ed era quello che volevo sapere, ma non ho ben capito come usare il tubetto in PTFE, ci infili dentro il filamento e? Non ho capito l'accendino e immagino venga sciolto solo il filamento o anche il PTFE.

Cosa costruisci? Resistono bene in ABS in acqua salata?

 

6 ore fa, Adryzz dice:

Tutti i materiali rigidi possono essere post lavorati allo stesso modo, carteggiatina, stucco spray, carteggiatina, finitura a piacere, io per certe cose uso le bombolette spray sintetico o acrilico, per altre colori acrilici a mano o aerografo.

Il mio dubbio maggiore era su che colori usare e dove reperirli, colori che sia possibile dare a pennello anche per particolari "minuscoli".

Che colori usi te?

 

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Direi che resistono benissimo in acqua salata, certo non sono contenitori stagni ma questo non è un problema esistono altri sistemi per proteggere i circuiti che sono dentro le scatole che metto in mare. Funzionano bene e non vengono ricoperti dal alghe o molluschi vari, almeno nel giro di un mese.

Per unire i fili il problema è garantire che il diametro nella giunzione sia lo stesso , quindi la tecnica sta nel fondere il filo e giuntarlo dentro una guida che garantisca il diametro. Il sistema migliore credo che sia quello del cubo di teflon forato con punta da 1.75, fondi il filo fuori, lo riporti dentro il pezzo di teflon ed infili veloce veloce l'altro filamento e lo pressi sopra quello fuso, invece col tubetto riscaldi e fondi dentro il tubetto, devi stare attento a non fondere il tubetto ma se sei accorto ci riesci, ptfe fonde a temperature più alte 

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8 ore fa, Giorgio479 dice:

Il mio dubbio maggiore era su che colori usare e dove reperirli, colori che sia possibile dare a pennello anche per particolari "minuscoli".

Che colori usi te?

Ferrario, pen color per l'aerografo, bombolette cinesi del supermercato a 3 euro ......dipende dal risultato che voglio

Per farvi un esempio .. a volte la pigrizia prende il sopravvento, questo non ha nessun fondo, stampato e 4 mani di bomboletta color oro a 30 minuti tra 1 mano e l'altra.

Non e' bellissimo ma a volte serve la velocita', poi per altre cose si lavora di fino e viene perfetto.

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