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Quale stampante 3D per service a clienti?


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Ciao a tutti!


il tema "Quale stampante 3D per service a clienti? " è molto interessante, ma affrontarlo solo scegliendo o consigliando questa o quella macchina credo che ci mandi un pò fuori strada:


Il "service di stampa" implica:


Qualità: (ok scegliamo una stampante col miglior rapporto qualità prezzo)


Tempo: (non è un lavoretto che si fà avanza tempo ..... Ci vuole tempo.....il tempo è manodopera che "Teoricamente" dovrebbe esser pagata)


              vedi perfezionamento modello 3d, errori di modellazione del cliente, creazione del gcode, controllo della stampa (complessa), etc...


Ripetitività: (ok scegliamo una stampante che ci crei meno problemi possibili) ricordiamoci la legge di Murphy che vale anche per le Stratasys


Guadagno:a che prezzo quanto e quanti pezzi potremmo realizzare......


 


Esempio a capocchia:


 


-un cliente mi invia un file


-il 30% delle volte và sistemato per esser stampato correttamente....intendo rotazioni, sezionamenti, ridimensionamenti, riparazioni di mesh, composizione del piatto di stampa, valutazione sull'effettiva stampabilità di alcuni particolari.....(aggiungete per voi)


-se si raggiunge l'obbiettivo ovvero avere un buon file da stampare... si passa all'operazione successiva, altrimenti torna al "via"


-viene realizzato il file gcode (come ....si fà una bozza, si controlla, si affina, si riprova...ok ci siamo)


-intanto abbiamo preparato la stampante temperatura, filo, pulito il piano....


-il cliente vuole un colore particolare .....apri un'altra bobina o gli suggerisci una bobina aperta.....ovviamente vuole il colore che non hai (l'unico dei 30 tipi che hai a magazzino)normalmente si trova un compromesso


-finalmente si stampa!!! ok assicuriamoci che il primo strato sia perfetto...altrimentio si ricomincia.


-dopo ad esempio 10 h di stampa si rimuove l'oggetto si controlla che tutto sia fatto correttamente


- si rimuove i supporti


- prima si fanno le foto da inviare al cliente per una prima valutazione.


- si impacchetta e si spedisce.....


 


ora, per tutte queste operazioni (più o meno uguali per tutti), abbiamo realizzato un oggetto di 100gr di PLA che di materiale vien da ridere solo a pensarci.


Valore di vendita pel pezzo stampato ad esempio  50€ (prendiamolo come valore indicativo).


il service di stampa 3d con 50€ a mattinata....una volta ogni tanto, và bane per farsi conoscere, per dare un servizio in più, ma non come fonte di reddito. A meno che non sia uno studente che stampa a casa senza costi fissi....


Altra cosa è avere 5-6-10 stampanti che stampano continuativamente......la cosa diventa interessante.....ma entrano in gioco altri fattori.


Primo tra tutti il numero di clienti.


 


quindi dopo questa supercazzola,


fai bene comprare due stampanti, quelle che ti sembrano meglio.


Inizia, stampa, e poi chissà magari butti via le 2D e compri le 3D


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La complessità del processo dipende dagli strumenti utilizzati e dalle procedure adottate.


 


Se ad esempio la validazione del modello viene fatta via software (es. Netfabb) le tediose operazioni di bonifica si riducono a zero.


L'orientamento della parte per un esperto è questione di un'occhiata.


Eventuali servizi aggiuntivi vengono ovviamente fatturati a parte (es. modifiche al modello)


 


Il resto lo fa la stampante.


Certo che se si utilizza una stampante nella quale si stara la calibrazione anche mentre stampa, se bisogna ricorrere ad alchimie per evitare il distacco del pezzo (lacca, vinavil, kapton, nastri, colle etc.), se la qualità è bassa e richiede finiture o i supporti non si staccano, allora il service diventa una tortura anziché un business.


 


Io passo il file con NetFabb, lo calcolo con Z-Suite che non richiede alcuna parametrizzazione e lo mando in stampa, direttamente sul piano microforato, senza metterci proprio nulla. Dopo un'ora (o quaranta, non fa differenza) lo stacco, rimuovo i supporti a mano e lo consegno. La stampa viene sempre bene. Tre stampanti in funzione, calibrate una ad Agosto, una a Ottobre e una a Novembre 2014, soltanto la prima volta. Ho in magazzino tutti i colori disponibili a catalogo, e non mi è mai capitato di dover "asciugare" una bobina, neanche quelle aperte da sei mesi.

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La complessità del processo dipende dagli strumenti utilizzati e dalle procedure adottate.

 

Se ad esempio la validazione del modello viene fatta via software (es. Netfabb) le tediose operazioni di bonifica si riducono a zero.

L'orientamento della parte per un esperto è questione di un'occhiata.

Eventuali servizi aggiuntivi vengono ovviamente fatturati a parte (es. modifiche al modello)

 

Il resto lo fa la stampante.

Certo che se si utilizza una stampante nella quale si stara la calibrazione anche mentre stampa, se bisogna ricorrere ad alchimie per evitare il distacco del pezzo (lacca, vinavil, kapton, nastri, colle etc.), se la qualità è bassa e richiede finiture o i supporti non si staccano, allora il service diventa una tortura anziché un business.

 

Io passo il file con NetFabb, lo calcolo con Z-Suite che non richiede alcuna parametrizzazione e lo mando in stampa, direttamente sul piano microforato, senza metterci proprio nulla. Dopo un'ora (o quaranta, non fa differenza) lo stacco, rimuovo i supporti a mano e lo consegno. La stampa viene sempre bene. Tre stampanti in funzione, calibrate una ad Agosto, una a Ottobre e una a Novembre 2014, soltanto la prima volta. Ho in magazzino tutti i colori disponibili a catalogo, e non mi è mai capitato di dover "asciugare" una bobina, neanche quelle aperte da sei mesi.

 

Confermo

Vedi Pietro anche io la penso come te....con la pratica e l'impegno e gli strumenti giusti si arriva ovunque (spesso).

Ma il mio era un discorso più ampio.

In italia non esiste uno solo che fà prototipizzazione rapida, strano ma vero c'è tanta concorrenza.

Se poi uno riesce a farsi pagare in modo congruo, Bravo.

Purtroppo è da spiegare meglio che non è che uno prende una stampante l'accende è fà i soldi (detta brutalmente).

Non sei il solo a caricare, elaborare, stampare, consegnare, riscuotere.

Ripeto era un discorso ad ampio spettro ...un mio punto di vista nel quale lungi da me dire:

OK prendi la stampante ed è un gioco da ragazzi......nella media delle persone con cui parlo si capisce che non è così.

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Certo. Se il service viene fatto per professione, come per qualsiasi professione è necessaria competenza, adeguati strumenti, struttura. Qualcuno si avvicina al service con un kit autocostruito, magari un'infarinatura di modellazione, e può sfruttare piccoli ordini per pagarsi (piano piano) la macchina e i filamenti e fare un po' di esperienza stampando oggetti altrui. Questo va benissimo, ma certo non si può pretendere che diventi un mestiere redditizio. Al contrario, chi può esprimere una vera professionalità ed è in grado di fornire modelli di qualità in tempi rapidi, può proporsi ad altre tipologie di clienti sicuro che la "concorrenza" di è costretto a fornire mediocri stampe in PLA non lo preoccuperà poi troppo.


Insomma, al momento c'è spazio per tutti: chiaramente le ambizioni vanno commisurate in base a cosa si è in grado di offrire.


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Migliorare un prodotto è sempre possibile, e mi auguro che siano state apportate migliorie. Nel caso di entrambe le macchine da me vendute (l'ultima ad ottobre 2014) i clienti hanno poi acquistato anche delle Zortrax, non del tutto soddisfatti della qualità di stampa delle 3NTR.

In particolare la seconda macchina (V2) ha inoltre evidenziato diversi problemi, proprio con i profili Kisslicer forniti dal produttore. Ad esempio, ad inizio stampa veniva estrusa una certa quantità di materiale per pulire gli ugelli, a temperatura di 15 gradi superiore rispetto a quella del primo raft. La testina si riposizionava quindi in Home, ed attendeva la riduzione della temperatura. All'avvio della stampa vera e propria il materiale depositato risultava già solidificato, e veniva urtato dall'estrusore, trascinando il piano magnetico (privo di spine) a spasso per la macchina mentre iniziava la deposizione del materiale, con risultati che si possono immaginare. Anche manipolando i parametri di stampa, i risultati sono rimasti piuttosto deludenti. L'estrusore per elastomeri era un kit a trazione diretta da fissare sul gruppo di stampa per utilizzare dei filamenti flex.

Come ripeto, grande robustezza, ma a mio avviso diversi problemi di progetto, e poco adatta a causa dell'imprevedibilità dei risultati ottenibili con slicer Open Source, per l'impiego in un service dove la prima esigenza è l'affidabilità delle stampe. Presentarla come "unica alternativa alla Stratasys Dimension" mi sembra eccessivo.

 

La tua osservazione puo' essere condivisa per alcuni contesti già evidenziati.. Studi tecnici abbastanza rigidi, dove una macchina+una materiale= risultato sicuro ma solo con quello.

 

Ma per chi vuole iniziare una nuova attività in un service di stampa3D, e tasferendo la professionalità acquisita nel pasato, avere a disposizione una macchina come A2 ( 600x350x500) Open con estrusori a 420 gradi

che praticamente puo' stampare tutto quello che è in commercio...

Avere anche a disposizione dei software di slice che a saperli usare bene ci fai davvero cose impensabili..

 

Diventa vincente, a chi ho venduto A2 hanno applicato questo..

Avendo a disposizione macchina+professionalità+materiali a prezzi concorrenziali in pochi mesi si sono trovati ad avere un portafoglio clienti non indifferente.

 

Con macchine instituzionali dal risultato quasi certo.. ma dai costi di gestione decisamente superiori al 100%

A parità di risultati devi lavorare sottocosto!

 

A chi ha un service dico. Think about it.....

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Rilevo diverse contraddizioni:


 


"Ma per chi vuole iniziare una nuova attività in un service di stampa3D, e tasferendo la professionalità acquisita nel pasato"


 


Una nuova attività trasferendo la professionalità acquisita in passato??? Ma che vuol dire? Qualcuno che già aveva un service di stampa 3D e ne apre uno nuovo? Mah...


 


"estrusori a 420 gradi che praticamente puo' stampare tutto quello che è in commercio"


 


Ovvero? Quali sarebbero i materiali stampabili che superano i 300 gradi, disponibili su molte comuni stampanti 3D? (Zortrax raggiunge per inciso i 360°).


 


"Avere anche a disposizione dei software di slice che a saperli usare bene ci fai davvero cose impensabili"


 


Immagino tu ti riferisca a software Open Source, e in particolare a Kisslicer. Con i software di slicing al massimo puoi farci delle stampe 3D. Ma appunto, li devi saper usare bene, e spesso non basta. Quando una stampa viene male (spesso con gli Open source, basta guardare nel forum), non è facile neppure per un esperto capire se ci sono stati problemi di temperatura, spessori, velocità, materiale, etc. Quando si tratta di manipolare quaranta parametri che controllano un processo in modo interrelato, il più delle volte è una cabala. Ovvero, tradotto in pratica, non si sa mai se la ciambella verrà col buco o meno. O se - nel caso di una A2, non ho buttato qualche chilo di materiale in una stampa che è durata qualche giorno.


 


"Diventa vincente, a chi ho venduto A2 hanno applicato questo.."


Mi piacerebbe sentire qualcuno che, avendo acquistato questa macchina, è diventato vincente, non il parere di chi vende macchine. Purtroppo sino ad ora sia miei clienti, sia clienti diretti 3NTR che si sono rivolti a me per supporto tecnico non ricevuto dalla casa, hanno riportato esperienze opposte.


 


"Con macchine instituzionali dal risultato quasi certo.. ma dai costi di gestione decisamente superiori al 100%". Non so a quali macchine ti riferisci. Le bobine Zortrax costano 30€. Dubito che si possano ottenere risultati decenti senza ammalarsi di cancro con bobine da 15€.


 


Aggiungo anche altre considerazioni. Le macchine di grande formato - es. 3NTR, LeapFrog etc. - si scontrano con problemi legati alla natura intrinseca dei termoplastici e alle problematiche meccaniche che divengono esponenziali. I ritiri, la difficoltà di assicurare la planarità di una superficie 650x350 rendono le grandi stampe un vero e proprio terno al lotto, con tassi di insuccesso prossimi al 100%, e disastrose perdite di materiale (e clienti). L'unico vantaggio che presentano macchine simili è quello di poter stampare un maggior numero di piccole parti nel corso della stessa sessione. Oltre ai suddetti problemi di ritiri che rendono impensabile stampare oggetti di così grandi dimensioni, qualora volessi realizzare un parallelepipedo solido con il volume massimo, ci vorrebbero circa centoventi chilogrammi di ABS, o circa centoquaranta chilogrammi di PLA. Considerando che il taglio massimo delle bobine è di 2,3 Kg circa.... la stampa di volumi di oltre 100 litri in un pezzo unico è una vera e propria chimera.


E anche nel caso in cui le macchine vengano usate per stampa in serie multipla di parti di modeste dimensioni, soluzioni di grande formato non mi sembrano proprio la scelta più furba. Con il costo di una 3NTR A2 (oltre 9000€) si comprano cinque validissime macchine che offrono una superficie di stampa paragonabile, ma svariati vantaggi: tempi di esecuzione 5 volte minori, il rischio di subire un ritardo a causa di un guasto è ridotto di 5 volte, i costi di gestione sono inferiori poiché posso coinvolgere in un lavoro solo le macchine necessarie e non dover accendere per un piccolo lavoro una centrale elettrica, etc.

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Aggiungo anche altre considerazioni. Le macchine di grande formato - es. 3NTR, LeapFrog etc. - si scontrano con problemi legati alla natura intrinseca dei termoplastici e alle problematiche meccaniche che divengono esponenziali. I ritiri, la difficoltà di assicurare la planarità di una superficie 650x350 rendono le grandi stampe un vero e proprio terno al lotto, con tassi di insuccesso prossimi al 100%, e disastrose perdite di materiale (e clienti). L'unico vantaggio che presentano macchine simili è quello di poter stampare un maggior numero di piccole parti nel corso della stessa sessione. Oltre ai suddetti problemi di ritiri che rendono impensabile stampare oggetti di così grandi dimensioni, qualora volessi realizzare un parallelepipedo solido con il volume massimo, ci vorrebbero circa centoventi chilogrammi di ABS, o circa centoquaranta chilogrammi di PLA. Considerando che il taglio massimo delle bobine è di 2,3 Kg circa.... la stampa di volumi di oltre 100 litri in un pezzo unico è una vera e propria chimera.

E anche nel caso in cui le macchine vengano usate per stampa in serie multipla di parti di modeste dimensioni, soluzioni di grande formato non mi sembrano proprio la scelta più furba. Con il costo di una 3NTR A2 (oltre 9000€) si comprano cinque validissime macchine che offrono una superficie di stampa paragonabile, ma svariati vantaggi: tempi di esecuzione 5 volte minori, il rischio di subire un ritardo a causa di un guasto è ridotto di 5 volte, i costi di gestione sono inferiori poiché posso coinvolgere in un lavoro solo le macchine necessarie e non dover accendere per un piccolo lavoro una centrale elettrica, etc.

Scusa Pietro leggevo qua e là e magari solo per informazione ti allego questi link:

>https://www.youtube.com/watch?v=zLPgOi7YB9Y

>https://www.youtube.com/watch?v=KXjqW_pMb1I

se desideri ti scrivo i dettagli, ma non concordo sui seguenti punti:

-se hai una stampante da 650lt non devi stampare un frangiflutti di pla, sarebbe controproducente.

-gli insuccessi prossimi al 100%, è relativo, subordinato a molti fattori (non sono legate ad avvenimenti esoterici ma solo alla nostra negligenza o disattenzione)

-provare a fare uno oggetto singola parete di dimensioni 800x800x800mm mi sembrava poco professionale fare un pacthwork col vinavil

- per le stampe grandi che ho realizzato mi ricordo di aver buttato alla prima stampa che ho fatto con questa stampante (il duomo di Firenze da 5kg) solo e si fà per dire (1kg) di pla trasparente. da lì ho capito che non si stampa per vedere se và bene il gcode ma si stampa per ottenere il modello finito...con tutte le accortezze del caso.

-per fare un piatto di stampa con 300 pezzettini, bisogna essere fuori strada, per fare una cosa del genere, e condivido comprare 5 stampanti nel quale il fattore medio al guasto si riduce sensibilmente.

-per le bobine 2,3kg a 30mm/40mm/sec fai tranquillamente tutta la notte circa 18h poi non ti è mai capitato di giuntare per bene due bobine?

...

ma stampa così piano ....successivamente avverrà una riduzione dei tempi di costruzione di 3 volte

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"Ma per chi vuole iniziare una nuova attività in un service di stampa3D, e tasferendo la professionalità acquisita nel pasato"

 

Una nuova attività trasferendo la professionalità acquisita in passato??? Ma che vuol dire? Qualcuno che già aveva un service di stampa 3D e ne apre uno nuovo? Mah...

 

"estrusori a 420 gradi che praticamente puo' stampare tutto quello che è in commercio"

 

Ovvero? Quali sarebbero i materiali stampabili che superano i 300 gradi, disponibili su molte comuni stampanti 3D? (Zortrax raggiunge per inciso i 360°).

 

"Avere anche a disposizione dei software di slice che a saperli usare bene ci fai davvero cose impensabili"

 

Immagino tu ti riferisca a software Open Source, e in particolare a Kisslicer. Con i software di slicing al massimo puoi farci delle stampe 3D. Ma appunto, li devi saper usare bene, e spesso non basta. Quando una stampa viene male (spesso con gli Open source, basta guardare nel forum), non è facile neppure per un esperto capire se ci sono stati problemi di temperatura, spessori, velocità, materiale, etc. Quando si tratta di manipolare quaranta parametri che controllano un processo in modo interrelato, il più delle volte è una cabala. Ovvero, tradotto in pratica, non si sa mai se la ciambella verrà col buco o meno. O se - nel caso di una A2, non ho buttato qualche chilo di materiale in una stampa che è durata qualche giorno.

 

"Diventa vincente, a chi ho venduto A2 hanno applicato questo.."

Mi piacerebbe sentire qualcuno che, avendo acquistato questa macchina, è diventato vincente, non il parere di chi vende macchine. Purtroppo sino ad ora sia miei clienti, sia clienti diretti 3NTR che si sono rivolti a me per supporto tecnico non ricevuto dalla casa, hanno riportato esperienze opposte.

 

"Con macchine instituzionali dal risultato quasi certo.. ma dai costi di gestione decisamente superiori al 100%". Non so a quali macchine ti riferisci. Le bobine Zortrax costano 30€. Dubito che si possano ottenere risultati decenti senza ammalarsi di cancro con bobine da 15€.

 

Aggiungo anche altre considerazioni. Le macchine di grande formato - es. 3NTR, LeapFrog etc. - si scontrano con problemi legati alla natura intrinseca dei termoplastici e alle problematiche meccaniche che divengono esponenziali. I ritiri, la difficoltà di assicurare la planarità di una superficie 650x350 rendono le grandi stampe un vero e proprio terno al lotto, con tassi di insuccesso prossimi al 100%, e disastrose perdite di materiale (e clienti). L'unico vantaggio che presentano macchine simili è quello di poter stampare un maggior numero di piccole parti nel corso della stessa sessione. Oltre ai suddetti problemi di ritiri che rendono impensabile stampare oggetti di così grandi dimensioni, qualora volessi realizzare un parallelepipedo solido con il volume massimo, ci vorrebbero circa centoventi chilogrammi di ABS, o circa centoquaranta chilogrammi di PLA. Considerando che il taglio massimo delle bobine è di 2,3 Kg circa.... la stampa di volumi di oltre 100 litri in un pezzo unico è una vera e propria chimera.

E anche nel caso in cui le macchine vengano usate per stampa in serie multipla di parti di modeste dimensioni, soluzioni di grande formato non mi sembrano proprio la scelta più furba. Con il costo di una 3NTR A2 (oltre 9000€) si comprano cinque validissime macchine che offrono una superficie di stampa paragonabile, ma svariati vantaggi: tempi di esecuzione 5 volte minori, il rischio di subire un ritardo a causa di un guasto è ridotto di 5 volte, i costi di gestione sono inferiori poiché posso coinvolgere in un lavoro solo le macchine necessarie e non dover accendere per un piccolo lavoro una centrale elettrica, etc.

 

Se rivendevi 3ntr o Sharebot e ora non le rivendi piu', è evidente che per te nn sono dei prodotti validi è un giudizio insito nella scelta.

Sono valutazioni che qualsiasi rivenditore si trova a fare, me compreso sia da un lato tecnico che economico.

 

Il resto sono tue valutazioni soggettive, con delle valutazioni errate e PLA a 15 EURO forse lo rivendi tu non io..!!

I materiali che fornisco sono allineati con i prezzi dei materiali Zortax.... Prezzi che giustificano la qualità.

 

Assistenza, noi la diamo con 3ntrA2 ma anche con macchine da 1500 Euro, e ci sono problemi li risolviamo.

 

I prezzi da quando rivendevi tu sono saliti e molto probabilmente i clienti sono anche soddisfatti altrimenti un cliente nn starebbe per ordinarmi terza A4.

 

Dimenticavo chi ha A2 e fa service di stampa 3D ha anche una Zortax.. Lavora si 3ntr che Zortax, fanno due cose differenti..

Con Zortax uno stampo per fonderia da 500x300x350 non te lo fai, e se dovessi scomporlo non lo fai con quel materiale..

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"Se rivendevi 3ntr o Sharebot e ora non le rivendi piu', è evidente che per te nn sono dei prodotti validi è un giudizio insito nella scelta."


Le ShareBot le ho comprate, ma non le ho mai rivendute, non ho avuto il coraggio. Le 3NTR le ho vendute, ma il prezzo a mio avviso non è giustificato in relazione alla qualità/benefici che offrono. Sono comunque due cose diverse.


 


 


"Il resto sono tue valutazioni soggettive, con delle valutazioni errate e PLA a 15 EURO forse lo rivendi tu non io..!!"


 


Veramente il PLA non lo vendo affatto. Sei tu che hai sostenuto che le altre macchine hanno costi di gestione superiori del 100% rispetto alla 3NTR. Quindi pensavo che fossi tu a suggerire bobine che costano la metà delle altre.


 


Quanto alle dimensioni, ho clienti che hanno stampato fusioni in bronzo (direttamente da ABS) di 2,50 mt. di altezza, stampate in parti con le Zortrax con layer di 0,14 mm. Se dovessi produrre un modello per fonderia di qualità, di qualsiasi dimensione, lo stamperei con questa macchina. Se poi ci si accontenta di stampare con un ugello da 1 mm e layer da 0,4 per evitare di arrivare alle calende greche è un altro discorso.


Continuo a ribadire che la stampa di grandi dimensioni (oltre 300x300x300 mm) secondo le mie esperienze è una chimera: ho visto ben poche stampe andare a buon fine. 

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