Furious92 Inviato 5 Aprile 2018 Condividi Inviato 5 Aprile 2018 Ciao a tutti, mi presento sono Manuel e finalmente (grazie allo staff per questo) posso prendere parte anche io a questo forum. Il mio esordio sarà con una domanda forse banale..non lo so. Dopo diverse ore e tante b...mie ho capito perchè lo stesso file con le stesse configurazioni.. con repetier riuscivo a stamparlo e con cura no.. l'inghippo era sul tipo di gcode.. su cura era impostato di default "marlin volumetric" impostandolo su marlin ora va tutto.. e pensare che davo la colpa al materiale.. puffui. Ok da qui la domanda.. ma sto marlin volumetrico che sarebbe? qualche brava persona da farmi una cultura rapida? thx Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Aldebaran94 Inviato 6 Aprile 2018 Condividi Inviato 6 Aprile 2018 Premetto che non sono un genio, comunque se il Gcode viene calcolato volumetrico, significa che il valore del filamento è espresso non più in mm^2 per layer, bensì è espresso in mm^3, di conseguenza cambia la scrittura del .gcode relativa all'estrusore, poiché per esempio anzi che calcolare i passi sul filamento di diametro 1.75mm lui lo calcolera al mm^3. @Alep è un informatico, sicuramente conosce meglio di me il .gcode poi se il gcode te lo vuoi studiare, ho notato che lo stesso Marlin, però scritto meglio e con diverse feature in più è stato sviluppato da Alberto Cotronei, che spiega bene il .gcode. Il suo si chiama Marlin Kimbra, lo trovi anche col nome di MK4DUO, io personalmente te lo consiglio. https://www.marlinkimbra.it/ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alep Inviato 7 Aprile 2018 Condividi Inviato 7 Aprile 2018 La differenza tra il Marlin nomale e quello volumetrico è che nel secondo il software si preoccupa come scopo principale ( o meglio cerca) di tenere costante la pressione del materiale fuso dentro l'ugello assicurando una velocità di avanzamento del filamento nell'estrusore costante e di conseguenza tutta la stampa non si basa più sui parametri di velocità di avanzamento dell'estrusore impostato e di flusso ma sul dettaglio di tenere costante la pressione all'interno dell'ugello. Questo tipo di funzionamento dovrebbe facilitare la stampa con alcuni materiali tipo il Nylon. Quindi quello che cambia è il tipo di concetto di stampa e non tanto il calcolo che viene fatto del materiale per lo slicing. Naturalmente questa è la teoria per quello che ho visto, poi nell'uso pratico questo richiede regolazioni diverse da quelle a cui siamo abituati ma su questo non saprei proprio dare indicazioni. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Furious92 Inviato 7 Aprile 2018 Autore Condividi Inviato 7 Aprile 2018 22 hours ago, Aldebaran94 said: Premetto che non sono un genio, comunque se il Gcode viene calcolato volumetrico, significa che il valore del filamento è espresso non più in mm^2 per layer, bensì è espresso in mm^3, di conseguenza cambia la scrittura del .gcode relativa all'estrusore, poiché per esempio anzi che calcolare i passi sul filamento di diametro 1.75mm lui lo calcolera al mm^3. @Alep è un informatico, sicuramente conosce meglio di me il .gcode poi se il gcode te lo vuoi studiare, ho notato che lo stesso Marlin, però scritto meglio e con diverse feature in più è stato sviluppato da Alberto Cotronei, che spiega bene il .gcode. Il suo si chiama Marlin Kimbra, lo trovi anche col nome di MK4DUO, io personalmente te lo consiglio. https://www.marlinkimbra.it/ 1 hour ago, Alep said: La differenza tra il Marlin nomale e quello volumetrico è che nel secondo il software si preoccupa come scopo principale ( o meglio cerca) di tenere costante la pressione del materiale fuso dentro l'ugello assicurando una velocità di avanzamento del filamento nell'estrusore costante e di conseguenza tutta la stampa non si basa più sui parametri di velocità di avanzamento dell'estrusore impostato e di flusso ma sul dettaglio di tenere costante la pressione all'interno dell'ugello. Questo tipo di funzionamento dovrebbe facilitare la stampa con alcuni materiali tipo il Nylon. Quindi quello che cambia è il tipo di concetto di stampa e non tanto il calcolo che viene fatto del materiale per lo slicing. Naturalmente questa è la teoria per quello che ho visto, poi nell'uso pratico questo richiede regolazioni diverse da quelle a cui siamo abituati ma su questo non saprei proprio dare indicazioni. Grazie ad entrambi per le delucidazioni. Ora proverò a cercare una guida fatta bene per quanto riguarda il marlin volumetrico.. Sembra interessante ma voglio capirci di più sulle regolazioni da fare in quanto ho avuto dei problemi per ora. Mi informo anche su questo kimbra grazie ancora Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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