mga Inviato 1 Maggio 2018 Condividi Inviato 1 Maggio 2018 Chiedo consiglio su un estrusore per il riciclo di stampe non utilizzate o scarti. Vorrei riciclarle in filamento. Quale prodotto potete consigliarmi per un utilizzo domestico senza spendere troppo? Insomma Filabot lo scarto a priori perché fuori dalle mie possibilità. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro Tassinari Inviato 27 Maggio 2018 Condividi Inviato 27 Maggio 2018 Conosco Filabot, Felfil (italiano) e l'estrusore di Ewe Indistries (che non vedo in giro da un po'. A Technology Hub ho visto un estrusore a pellet collegato direttamente alla stampante 3D, dotata di un blocco estrusore apposito. A breve ti aggiorno, delle foto Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mga Inviato 28 Maggio 2018 Autore Condividi Inviato 28 Maggio 2018 grazie per le indicazioni. Conosco Felfil e Filabot. Concretamente io ho parecchi scarti e vorrei recuperarli. Ma magari faccio un gran lavoro di riciclo che non porta i frutti sperati quando magari è più semplice acquistare un filamento nuovo… Io sono per il riciclo e se potessi putereri proprio su quello. Mi dicono che non si può riciclare lo stampato al 100%, ma che va mescolato nella misura del 20% rispetto ad un pellet nuovo perché i polimeri perdono le loro caratteristiche una volta utilizzati. Non solo, ma alcuni parlano di lavarli pure prima… insomma… Magari diventa un lavoro fuori della portata di un "comune mortale". Non solo, ma uno dei problemi è quello di frantumare in piccoli pezzi le stampe da riciclare e anche qui ci sono problemi perché io ho provato con un frullatore da 800 w e posso dire di aver frantumato il frullatore. No esagero… ma un pezzo effettivamente si è rotto. Per utilizzi minori sarebbe bello che esistesse una profilatrice economica che preveda anche la frantumazione. Per ora mi pare molto pionieristico e alcuni esperti mi riferiscono che fare il filamento in proprio comporta parecchi problemi (ma non me li hanno elencati) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro Tassinari Inviato 28 Maggio 2018 Condividi Inviato 28 Maggio 2018 Concordo sulle varie problematiche che hai elencato. Sicuramente il riciclo non è una cosa immediata e probabilmente è per questo motivo che, come pratica, fa fatica a prendere piede. Esistono produttori che forniscono filamenti in bobina che provengono da scarti rimacinati. In genere sono venduti a costo inferiore rispetto le normali bobine e il filo rispecchia, più o meno, le caratteristiche dell'originario (parlo di PLA). E' un prodotto che viene venduto soprattutto ai FabLab. Gli estrusori di filo casarecci sono lenti e ci si ritrova a dover trovare un modo per avvolgere il filo in bobina (senza creare nodi)... non è una cosa immediata. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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