unclerhino Inviato 1 Gennaio 2015 Condividi Inviato 1 Gennaio 2015 Buonasera a tutti, dopo la presentazione di rito ecco il primo quesito: sento parlare di diversi tipi di hotend tipo bowden, standard,ecc..., senza entrare in merito a chi gli produce vorrei sapere che differenze ci sono ed inoltre il nozzle, se ho ben chiara la cosa, è quello che definisce il diametro, quindi la precisione, di estrusione. E' sufficiente sostituire quest'ultimo per avere una risoluzione differente?Ho letto un post ove si fa riferimento alla relazione tra precisione e velocità: http://www.stampa3d-forum.it/forum/topic/395-velocit%C3%A0-di-stampa-risoluzione/?hl=bowden#entry3441quindi a parità di nozzle cambiando la velocità posso inficiarne anche la risoluzione? E possibile conoscere a che velocità è ottenibile una determinata risoluzione? Perdonatemi ma è il periodo in cui sto fagocitando più informazioni possibili e ho l'impressione di fare un poco di confusione..... Grazie mille Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ZIOLele Inviato 2 Gennaio 2015 Condividi Inviato 2 Gennaio 2015 L'argomento é complesso, prima di tutto l'hotend è solo la parte che si scalda e che fonde il filo e lo deposita, il cold end la parte che spinge/tira il filo e l' insieme delle due si chiama estrusore. Ti dico questo perchè un cold end può essere di tipo bowden o standard, ma un hot end, di per se può montare sia su cold end bowden che su cold end standard ( purché abbiano un attacco compatibile,ma ci torniamo dopo).Dicevamo cold end bowden: in pratica,non è direttamente connesso al suo hot end, la connessione si fa tramite un tubo di teflon/ptfe che serve da canale per il filo. Perchè esistono? Perchè alleggeriscono il peso che insiste sul' asse x (sul cold end si monta il motore,che pesa,e inoltre muovendosi altera l'equilibrio delle forze in gioco sull'asse x) in quanto di solito si montano ancorati alla struttura portante. Questo, come dicevo rende l'asse x più leggero e meno soggetto all'inerzia,quindi corri di più in stampa a parità di precisione. Ha un difetto, dovuto dall'introduzione del canale,è più difficile controllare il filo(ritrazione).Cold end standard: è montato sull'asse x generalmente è un derivato del greg Wade caratteristiche particolari,nessuna.Cold end diretto: generalmente si usa con architettura bowden perchè imprime più forza al filo per controbilanciare la pressione dell'hot end.diretto,significa che a trascinare il filo è direttamente un ingranaggio montato sul pignone del motore, anziché un hobbed bolt collegato tramite ruota dentata di demoltiplica.Passiamo agli hot end senza entrare nel dettaglio, la cosa che li caratterizza maggiormente è il tipo di attacco verso il cold end: ne esistono tanti...pure troppi, ma quello che va per la maggiore è il j-head 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Inviato 2 Gennaio 2015 Condividi Inviato 2 Gennaio 2015 Hai ricevuto un ottima risposta da parte di @ZIOLele, una piccola aggiunta: con un estrusore di tipo bowden è veramente difficile (per non dire impossibile) stampare la gomma o materiali comunque flessibili. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
unclerhino Inviato 2 Gennaio 2015 Autore Condividi Inviato 2 Gennaio 2015 Grazie ZioLele. Quindi il tipo di attacco tra i due può fare la differenza? La faccenda si complica..........c'è un esploso per capire meglio? Ma in sostanza l'uno e meglio dell'altro o dipende sempre dal materiale che si usa? Mi sembra di capire che alle stampanti tipo "prusa" si può dar da mangiare qualunque filamento o è meglio organizzarsi con un estrusore aggiuntivo? E il nozzle quindi si avvita all hotend? E' lui che ne determina la risoluzione? Sicuramente avendo in mano il kit, le istruzioni e una sana dose di pazienza la cosa risulterebbe di più facile comprensione ma è per capire, in fase di acquisto, quale sia il miglior compromesso tra definizione e velocità ed avere qualche informazione in più di carattere teorico. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
unclerhino Inviato 2 Gennaio 2015 Autore Condividi Inviato 2 Gennaio 2015 Hai ricevuto un ottima risposta da parte di @ZIOLele, una piccola aggiunta: con un estrusore di tipo bowden è veramente difficile (per non dire impossibile) stampare la gomma o materiali comunque flessibili. Grazie Leouz, sicuramente il primo materiale che userò sarà il PLA, però sono molto interessato anche a filamenti alternativi tipo: http://colorfabb.com/special-filaments, oppure: http://www.proto-pasta.com/ che, dopo in necessario apprendistato, mi piacerebbe provare..... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Inviato 2 Gennaio 2015 Condividi Inviato 2 Gennaio 2015 Qui un esempio con un immagine presa dal Web , la parte sotto è l'hotend che riscalda il filamento mentre la parte sopra è adibita al trascinamento del Filo, nel complesso è il sistema estrusore.tra i due pezzi sono staccati per far capire che sono due corpi diversi ma unendoli si ottiene l'estrusore non Bowden, nello specifico è un greg's Wade e il motore fa girare la ruota di demoltiplica che fa girare la hobbed bolt (vite dentata che spinge il filo. (Quindi non è di tipo diretto) Solitamente consiglio:Estrusore NON bowden nelle normali prusa i3 perchè crea più rogne che quante ne risolva, se poi un giorno che hai la tua stampantina funzionante potrai passare quando vuoi al sistema bowden aggiungendo pochi componenti e stampandone qualcuno! Utilizzando il filo da 1.75 sta andando di moda il sistema diretto, che comunque permette una buona precisione e meno problemi con certi materialiMentre se sei vincolato all'utilizzo di filo da 3mm ( se non lo sei evitalo) è quasi d'obbligo il sistema con vite di demoltiplica Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
unclerhino Inviato 2 Gennaio 2015 Autore Condividi Inviato 2 Gennaio 2015 Qui un esempio con un immagine presa dal Web , la parte sotto è l'hotend che riscalda il filamento mentre la parte sopra è adibita al trascinamento del Filo, nel complesso è il sistema estrusore. Estrusore_RepRap.jpg tra i due pezzi sono staccati per far capire che sono due corpi diversi ma unendoli si ottiene l'estrusore non Bowden, nello specifico è un greg's Wade e il motore fa girare la ruota di demoltiplica che fa girare la hobbed bolt (vite dentata che spinge il filo. (Quindi non è di tipo diretto) Solitamente consiglio: Estrusore NON bowden nelle normali prusa i3 perchè crea più rogne che quante ne risolva, se poi un giorno che hai la tua stampantina funzionante potrai passare quando vuoi al sistema bowden aggiungendo pochi componenti e stampandone qualcuno! Utilizzando il filo da 1.75 sta andando di moda il sistema diretto, che comunque permette una buona precisione e meno problemi con certi materiali Mentre se sei vincolato all'utilizzo di filo da 3mm ( se non lo sei evitalo) è quasi d'obbligo il sistema con vite di demoltiplica Perfetto! Ti stamperò un boccale di birra! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ZIOLele Inviato 3 Gennaio 2015 Condividi Inviato 3 Gennaio 2015 Perfetto! Ti stamperò un boccale di birra! Occhio che il pla non va bene per gli alimenti..... 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Inviato 3 Gennaio 2015 Condividi Inviato 3 Gennaio 2015 @ZIOLele Ci sono in commercio dei PLA adatti all'utilizzo con contatto alimentare. Ovviamente il prezzo sale Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
welby1977 Inviato 11 Marzo 2015 Condividi Inviato 11 Marzo 2015 leggendo questo forum mi sembra di capire che il direct drive e sconsigliato per sistemi con fili da 3mm ho capito male?ed è meglio demoltiplicare il motore? Povero me che mi ero stampato un direct driver per nema 17 Bowden...speso una piccola fortuna in cuscinetti ! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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