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iLMario

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Ho trovato, per caso, un tizio che vende lamiere di alluminio 250x250 da 3, 4 o 5mm su ebay. Costo 5 euro, per il 3mm

Visto che quello standard della mia stampante è meno di 1mm, la Ender3 invece lo monta da 3mm, a parte una maggiore stabilità dimensionale, ci sono altri vantaggi ad avere una base più spessa ?

Tecnicamente come funziona, c'è la lastra di alluminio con incollata sotto la resistenza, la lastra poi si scalda tutta per conduzione ? 

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1 ora fa, iLMario dice:

Ho trovato, per caso, un tizio che vende lamiere di alluminio 250x250 da 3, 4 o 5mm su ebay. Costo 5 euro, per il 3mm

Visto che quello standard della mia stampante è meno di 1mm, la Ender3 invece lo monta da 3mm, a parte una maggiore stabilità dimensionale, ci sono altri vantaggi ad avere una base più spessa ?

Tecnicamente come funziona, c'è la lastra di alluminio con incollata sotto la resistenza, la lastra poi si scalda tutta per conduzione ? 

se prendi la lamiera d'alluminio senza pcb integrato poi ci devi attaccare sotto la resistenza, le si trovano in giro in silicone. Più spessa è la piastra e meno si deforma, quindi se è perfettamente piana andando ad armeggiare sulle viti del frame della stampante riorienti il piano senza deformarlo

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1 minuto fa, I3D&MLab dice:

se prendi la lamiera d'alluminio senza pcb integrato poi ci devi attaccare sotto la resistenza, le si trovano in giro. più spessa è la piastra e meno si deforma, quindi se è perfettamente piana andando ad armeggiare sulle viti del frame della stampante riorienti il piano senza deformarlo

Però se la prendo senza PCB ma con la semplice resistenza da attaccare, più è spessa la piastra, più tempo impiega a scaldare, presumo. Quindi mi pare di capire che il vantaggio sia una semplice stabilità dimensionale. Avendo il vetro da 4mm fissato con le mollette, è impossibile che un lamierino da 0.8 lo possa piegare, impossibile. Avendo anche il sensore, è già la quinta stampa di fila che riesco a far partire con una aderenza perfetta ed uno skirt uniforme. non avrei vantaggi tangibili quindi.

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1 ora fa, iLMario dice:

Però se la prendo senza PCB ma con la semplice resistenza da attaccare, più è spessa la piastra, più tempo impiega a scaldare, presumo. Quindi mi pare di capire che il vantaggio sia una semplice stabilità dimensionale. Avendo il vetro da 4mm fissato con le mollette, è impossibile che un lamierino da 0.8 lo possa piegare, impossibile. Avendo anche il sensore, è già la quinta stampa di fila che riesco a far partire con una aderenza perfetta ed uno skirt uniforme. non avrei vantaggi tangibili quindi. 

certo più è spessa la piastra, a parita di superficie e materiale, più massa ha e più tempo ci mette a scaldare. se hai il piatto che si muove su y significa pure avere più inerzia

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1 ora fa, Joker78 dice:

Il top sarebbe mettere una lastra di vetro con tanto di resistenza sotto, tipo lunotto auto.

il vetro è un materiale che non ha tanta resistenza a torsione e flessione perchè è fragile, quindi bisognerebbe stare attenti quando lo si regola

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Adesso, I3D&MLab dice:

il vetro è un materiale che non ha tanta resistenza a torsione e flessione perchè è fragile, quindi bisognerebbe stare attenti quando lo si regola

Si vero magari se a ha quel punto lo accoppi con un piano in alluminio di 5mm dovrebbe compensare, con la differenza che la resistenza scalderebbe direttamente il vetro, certo sono finezze per utenti molto ma molto precisi e con esperienza, rompere un vetro ci vuole poco.

Mi correggo non attaccata ma la resistenza sarebbe direttamente affogata nel vetro.

Anche se un vetro ceramico (Che vetro non è ma ceramica 😁) di uno spessore di 8mm la vedo dura spezzarlo, almeno di non essere dei cinghiali in orto di pomodori.

È che costerebbe minimo 80 euri un piano cosi, ma sono sicuro che darebbe ottimi risultati, anche se sembrerebbe che la vetronite sia il miglio materiale, che ha quanto ho capito non ha bisogno di lacchè o collanti vari.

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1 ora fa, Joker78 dice:

Si vero magari se a ha quel punto lo accoppi con un piano in alluminio di 5mm dovrebbe compensare, con la differenza che la resistenza scalderebbe direttamente il vetro, certo sono finezze per utenti molto ma molto precisi e con esperienza, rompere un vetro ci vuole poco.

Mi correggo non attaccata ma la resistenza sarebbe direttamente affogata nel vetro.

Anche se un vetro ceramico (Che vetro non è ma ceramica 😁) di uno spessore di 8mm la vedo dura spezzarlo, almeno di non essere dei cinghiali in orto di pomodori.

È che costerebbe minimo 80 euri un piano cosi, ma sono sicuro che darebbe ottimi risultati, anche se sembrerebbe che la vetronite sia il miglio materiale, che ha quanto ho capito non ha bisogno di lacchè o collanti vari.

io ce l'ho un piano di vetronite ma non è propriamente drittissimo, meglio il vetro da 3mm secondo me

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34 minuti fa, iLMario dice:

Ho trovato, per caso, un tizio che vende lamiere di alluminio 250x250 da 3, 4 o 5mm su ebay. Costo 5 euro, per il 3mm

Visto che quello standard della mia stampante è meno di 1mm, la Ender3 invece lo monta da 3mm, a parte una maggiore stabilità dimensionale, ci sono altri vantaggi ad avere una base più spessa ?

Tecnicamente come funziona, c'è la lastra di alluminio con incollata sotto la resistenza, la lastra poi si scalda tutta per conduzione ? 

1: devi considerare quale lega è e quale spessore

2:se sopra ci metti un vetro da 250*250*4 aumenti il peso arrivi minimo ad 1.4 kg e se consideri il peso del carrello del piatto su cui poggia , il relativo attrito seppur minimo ti ritrovi con troppa massa in movimento (altro che effetto ghost ti ritrovi pure Demi Moore e quello che morto, Tanto per citare un film) .poi per scaldare tutto e tenere una temperatura stabile diventa un problema

3:se metti 3mm di alluminio non metti il vetro ma una membrana magnetica come nella ender .Hai il vantaggi della buona conducibiltà termica dell' alluminio ma gli svantaggi delle membrane

4:soluzione ideale: quella adottata da zortax o quella della original prusa (ha anche dei punti magnetici con cui la sonda riesce a mantenere tramite firmware l' ortogonalità degli assi)

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