lorenzoG Inviato 9 Dicembre 2019 Condividi Inviato 9 Dicembre 2019 Sarebbe possibile la costruzione di queste tipologie di "sculture Energetiche" in 3D? Sarebbero le UNICHE in circolazione realizzate con la vostra tecnologia se ci fosse la possibilità di installarle su punto girevole Grazie per la vostra risposta se di vostro interesse. Dynamo_Brochure_D12_italiano (1).pdf Dynamo_Brochure_D8_italiano (3).pdf Dynamo_Brochure_Monolite_italiano (2).pdf Dynamo_Brochure_D8_italiano (3).pdf Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
FoNzY Inviato 9 Dicembre 2019 Condividi Inviato 9 Dicembre 2019 ma cosa intendi di preciso? ho visto i file e praticamente sono "oggetti" grandi anche due metri che si potrebbero anche stampare.... il pannello ovviamente deve essere montato su una struttura pre-esistente e se ho capito bene a te interessa la struttura principale stampata in 3d... considerando che sono per esterni questa struttura "portante dovrebbe essere in metallo....ma il prezzo per la stampa 3d di metallo è su i 70 euro\grammo....se la produzione supera le 10-20 unita' la stampa 3d ti costa esponezialmente di piu' rispetto ad una forgiatura.... 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lorenzoG Inviato 9 Dicembre 2019 Autore Condividi Inviato 9 Dicembre 2019 No ho sentito una intervista a radio24 che con l'aiuto della chimica potremo fare delle sculture leggerissime per tutti i componenti TRABECULAE PAVILION: Il padiglione è un prototipo dimostrativo a grande scala completamente stampato in 3D con un biopolimero ad alte prestazioni sviluppato assieme al partner industriale Filoalfa, che ha permesso di elevare la stampa a deposizione fusa (FDM) ad applicazioni strutturali. La produzione dei componenti a geometria complessa è realizzata con una printing farm di stampanti Wasp, in grado di assicurare una produzione continuativa e di precisione, anche attraverso l’utilizzo di un estrusore sperimentale che permette di fabbricare strutture resistenti dimezzando i tempi di produzione. Una sinergia di progetto, materiali e tecnologie che hanno permesso di concepire un’innovativa tecnica di costruzione additiva, in cui l’organizzazione materiale di forme architettoniche complesse viene definita in modo adattivo. “Abbiamo guardato alla Natura e a come questa costruisca forme leggere e resistenti al tempo stesso per minimizzare l’uso di risorse materiali. Studiando la struttura interna delle ossa, abbiamo creato degli algoritmi che ci permettono di ottenere strutture cellulari tridimensionali con la precisione dei decimi di millimetro per realizzare architetture complesse, sempre diverse e ad alta efficienza”. Visto questa possibilità potremo impiegarla per questa tecnologia Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
FoNzY Inviato 10 Dicembre 2019 Condividi Inviato 10 Dicembre 2019 mi pare di aver capito che è un articolo preso in rete giusto? bisogna capire quanto ci sia di "marketing" in questo articolo e quanto poi nell'atto pratico ci sia di veramente funzionale, dire "bio-polimero" puo voler dire qualsiasi cosa e visto che la situazione è volutamente poco chiara probabilmente si parla di PLA o simili (materiali che esistono da diversi anni) e se cosi fosse la vita del "padiglione" è destinata ad essere molto breve.... è possibile stampare una struttura ideonea al supporto di quei pannelli solari in fdm? ad oggi probabilmente si... ma sicuramente non con materiali "bio", infatti credo che l'unico candidato idoneo possa essere il polietilene(potrebbero essere presi in considerazione asa e hips).bisogna anche considerare la finitura superficiale delle parti stampate che risulta sicuramente non compatibile con "un oggetto" di arredamento e stile come quello che hai allegato... bisognerebbe analizzare il singolo caso e verificare come si potrebbe comportare il polietilene in queste particolari circostanze tenendo comunque presente che la scelta della stampa 3d per una produzione in serie è un suicidio economico rispetto alle realizzazioni classiche. in parole povere: se uno studio dimostra che il polietilene (o x materiale che io non conosco) è idoneo e si realizza un disegno della struttura portante (idoneo alla stampa), la parte effettiva di stampa è sicuramente la parte piu' semplice del progetto e non presenterebbe particolari problemi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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