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comparazione PLA-PETG-ASA


marcottt

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il link porta ad un nuovo video di CNCkitchen (vi consiglio di seguirlo) , in particolare una comparazione breve tra i tre tipi di filamenti.

La comparazione è basilare, un solo filo per ogni tipo, tutti e tre per conformità generale dal negozio di Prusa.... ciò nondimeno lo trovo interessante

https://youtu.be/ycGDR752fT0

 

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In pratica pla vince a mani basse su quasi tutto, solo nelle prove di calore asa fa la differenza, ad essere sincero lo sospettavo da tempo.
Beh non proprio. Impact test peggiore parecchio. In pratica è il più duro ma anche più fragile. E la temperatura la regge proprio male.

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Avevo già notato una cosa simile, infatti non ho mai compreso appieno tutta questa moda (secondo me è proprio una moda) di voler stampare PET/PETG a tutti i costi nascondendosi dietro il "pezzi strutturali"

Proprio per pezzi strutturali il PLA è molto più adatto, oltretutto è molto più rigido del PET.

Cambia però il modo il cui si spacca, ho notato. Il PLA si spacca di netto all'istante, il PET si comporta come una plastica (essendo tale), si spacca per fatica, si piega si piega si piega (non sempre è un bene) e poi si spacca. 

Per intenderci, il portabobine della mia BLV è stampato in PETG, quando metto una bobina piena flette. Lo stesso pezzo stampato in PLA resta dritto. Continuando a caricare, sono certo che il porta bobine in PLA si spaccherebbe all'improvviso, quello in PET continuerebbe a deformarsi fino a cedere

Altra cosa: il PLA sono riuscito a trapanarlo più volte con punta da ferro senza danneggiarlo (andando piano, altrimenti la punta me lo scioglie per il calore), il PET, tutte le volte, l'ho spaccato, o partono schegge di plastica o si spacca proprio lui.

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Avevo già notato una cosa simile, infatti non ho mai compreso appieno tutta questa moda (secondo me è proprio una moda) di voler stampare PET/PETG a tutti i costi nascondendosi dietro il "pezzi strutturali" Proprio per pezzi strutturali il PLA è molto più adatto, oltretutto è molto più rigido del PET. Cambia però il modo il cui si spacca, ho notato. Il PLA si spacca di netto all'istante, il PET si comporta come una plastica (essendo tale), si spacca per fatica, si piega si piega si piega (non sempre è un bene) e poi si spacca. 

Per intenderci, il portabobine della mia BLV è stampato in PETG, quando metto una bobina piena flette. Lo stesso pezzo stampato in PLA resta dritto. Continuando a caricare, sono certo che il porta bobine in PLA si spaccherebbe all'improvviso, quello in PET continuerebbe a deformarsi fino a cedere

Altra cosa: il PLA sono riuscito a trapanarlo più volte con punta da ferro senza danneggiarlo (andando piano, altrimenti la punta me lo scioglie per il calore), il PET, tutte le volte, l'ho spaccato, o partono schegge di plastica o si spacca proprio lui.

 

 

 Il limite grosso del PLA è che si ammolla a 60 gradi motivo per cui ad esempio per i pezzi delle stampanti meglio PETG o ABS. Se metti la stampante in un box riscaldato ed hai i pezzi in PLA come il tuo portabobina rischi di trovartelo piegato perché la resistenza strutturale del PLA viene rapidamente meno al salire delle temperatura. Idem per pezzi a contatto con parti calde, tipo motori (e ci sono passato personalmente) o hot end. Per alcune applicazioni l'elasticità del petg è meglio, vedi parti che devono prendere urti. Per tutto il resto meglio il PLA, senza dubbio, non a caso è il materiale più diffuso. Non ho mai stampato ASA o ABS, dovrebbero essere migliori per la post produzione essendo solubili in acetone (si possono levigare molto bene a quello che ho visto), mentre per sistemare i difetti estetici di PLA e, peggio, PETG, è molto più complicato.

 

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1 ora fa, invernomuto dice:

 Il limite grosso del PLA è che si ammolla a 60 gradi motivo per cui ad esempio per i pezzi delle stampanti meglio PETG o ABS. Se metti la stampante in un box riscaldato ed hai i pezzi in PLA come il tuo portabobina rischi di trovartelo piegato perché la resistenza strutturale del PLA viene rapidamente meno al salire delle temperatura. Idem per pezzi a contatto con parti calde, tipo motori (e ci sono passato personalmente) o hot end. Per alcune applicazioni l'elasticità del petg è meglio, vedi parti che devono prendere urti. Per tutto il resto meglio il PLA, senza dubbio, non a caso è il materiale più diffuso. Non ho mai stampato ASA o ABS, dovrebbero essere migliori per la post produzione essendo solubili in acetone (si possono levigare molto bene a quello che ho visto), mentre per sistemare i difetti estetici di PLA e, peggio, PETG, è molto più complicato.

 

 

Questo è vero, ma non è che il PLA si ammolla a 60 ed il PET a 120. il primo a 60, il secondo 65..... non è che ti cambia la vita.

Se ti serve resistenza al calore, ti serve ABS o ASA

PLA: https://fe1aba16-49b0-42e9-aa7b-fbf740e4b0ff.filesusr.com/ugd/0932d2_2e8ad780100e4ac2b01806614c486f10.pdf
PET: https://fe1aba16-49b0-42e9-aa7b-fbf740e4b0ff.filesusr.com/ugd/0932d2_18ee4db3e2704e2791a90a873e18ca15.pdf

guarda il valore di transizione vetrosa.

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Anche secondo me il pla al momento rimane il migliore, (escludendo le prove di impatto e di calore), anche come velocità di stampa e dettaglio di stampa secondo me il pla batte tutti, l'unico materiale che a parte la velocità di stampa  e l'umidità assorbita è il migliore sotto quasi tutti gli aspetti è nylon, però ripeto sono materiali che vanno stampati a velocità veramente basse, altrimenti le stampe risultano fragili, io lo stampo sui 290° ma si può salire tranquillamente fino i 330° in questo modo si guadagna qualcosa in velocità,  ma i tempi di stampa rimangono comunque lunghi.

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3 minuti fa, Joker78 dice:

Anche secondo me il pla al momento rimane il migliore, (escludendo le prove di impatto e di calore), anche come velocità di stampa e dettaglio di stampa secondo me il pla batte tutti, l'unico materiale che a parte la velocità di stampa  e l'umidità assorbita è il migliore sotto quasi tutti gli aspetti è nylon, però ripeto sono materiali che vanno stampati a velocità veramente basse, altrimenti le stampe risultano fragili, io lo stampo sui 290° ma si può salire tranquillamente fino i 330° in questo modo si guadagna qualcosa in velocità,  ma i tempi di stampa rimangono comunque lunghi.

Per non parlare della difficoltà e del costo del materiale stesso

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