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dnasini

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  1. per determinare la temperatura hai fatto una temptower? Lo chiedo xche' 207C e' un valore "particolare" e relativamente alto x PLA (io al max lo stampo a 200). Per il piatto, anche se poco influente per il tuo problema, potresti provare 55C per i primi 3 layer e poi scendere a 50C. PLA nn richiede temperature del piatto alte Il coasting e' una funzione degli slicer che aiuta a diminuire la pressione del materiale nel nozzle quando si arriva ad una curva o cambio di direzione per evitare il "gocciolamento" di materiale che crea appunto depositi indesiderati. Se tu hai un firmware stock (non modificato quindi) al 99.9% la funzione di linear advance non e' configurata e quindi l'unico meccanismo per indirizzare la pressione del nozzle e' il coasting. Io avevo configurato 0.32mm, che significa che 0.32mm prima di un cambio direzione o layer, l'estrusore smette di spingere filamento. Il nome di questa funzione puo' cambiare da slicer a slicer, prova a cercarlo nel tuo e cerca di capire se e' configurato o meno
  2. Il panno in microfibra e' l'ideale, per la linea sullo schermo, ecco spiegato il "solco" che si nota sulla stampa fallita di una delle foto che hai postato in precedenza. A mio avviso, se fai la procedura di pulizia del fep della Elegoo ( cioe' il processo che illumina tutto lo schermo per crearti un unico strato di resina) dovresti trovarti un solco in corrispondenza di quella riga 😞
  3. non conosco Prusa slicer, quindi prendi quanto ti dico con il beneficio del dubbio. Io modificherei i seguenti parametri nel seguente modo velocita' perimetri e perimetri esterni a 50mm/s velocita' di riempimento 50mm/s Larghezza riempimento solido superiore 0.45mm sovrapposizione riempimento/perimentri 50% queste le cose macroscopiche viste, ma per la sottoestrusione sono importanti da calibrare temperatura (temptower) e flowrate del materiale (hollowcube). Io il PLA Sunlu, x esempio, lo stampo a 200C con primo layer a 210C mentre il piatto lo tengo a 55C per i primi 3 layer e poi lo faccio scendere a 50C per il resto della stampa
  4. Che materiale stampi e a che temperatura? Sembra che tu abbia un "eccesso" di materiale in alcuni punti: hai avuto modo di calibrare il flusso di estrusione per il tuo materiale? Hai il costing attivato? e se si, quale valore ha?
  5. Wow, quante domande..... 🙂 . qui di seguito i miei 2cts su come ho affrontato io le questioni da te citate. Sia chiaro, ne devo ancora mangiare di michette per diventare bravo, ad ogni modo non mi posso troppo lamentare delle mie stampe 🙂 per la prima, io appena ho montato il secondo asse Z, ho messo in squadra l'asse X e "sincronizzato i motori, utilizzando una livella (posta su X) e regolando a mano le viti trapezie. Fatto questo, ho fatto salire e scendere un paio di volte l'asse Z per gran parte della sua escursione e ho fatto il fine tuning finale attaccando un comparatore all'asse X e misurando la tolleranza tra lato destro e sinistro di X. Dopo questo ho livellato il piatto per la seconda, dopo il pid del piatto, la regola del pollice che utilizzo da piu' di un anno per PLA e PLA+ e': primi 3 layer a 55C ed il resto a 50C. Le uniche problematiche di adesione riscontrate sono per tutti quegli oggetti che hanno parti sottili soggette a warping o spigoli lunghi con angoli netti. In questo caso, aggiungo brim e passa la paura per il terzo, non ho esperienze a riguardo quindi mi astengo per il quarto, se lo slider e' un typo ed intendevi slicer, i settaggi sono un'alchimia che va affinata sperimentando e facendo prove. In linea di principio, i profili standard negli slicer per un dato materiale dovrebbero permetterti di stampare "decentemente" e sono un buon punto di partenza per poi affinarlo. Io utilizzo ideamaker ed il primo profilo per il PLA l'ho scaricato dal loro sito. Poi, con le varie temp tower, retraction tower, hollow cube, etc, ho affinato i parametri principali, mentre per i difetti di stampa ho chiesto aiuto puntuale al forum
  6. mmm dalla prima foto io lo vedo opaco, se ci guardi attraverso vedi un'immagine nitida attraverso il FEP? Come lo pulisci dopo una stampa fallita? Mi auguro nn con lo scottex che vedo sullo sfondo della seconda foto 😄
  7. Dopo la sottostrusione, e' stata la seconda cosa che ho notato 😄 BTW sottoestrusione che si nota sulla parete laterale ma piu' evidente sul top layer
  8. Ciao, una volta ripulito il FEP, se lo guardi in controluce lo vedi opaco nelle zone dove hai il deposito di resina sul piatto? Noto che il piatto e' piuttosto segnato, al tatto senti dei solchi pronunciati oppure e' pressoche' liscio?
  9. La riga in mezzo che si vede e' il riflesso dell'asse Z? da questa angolazione nn si capisce bene Altra cosa, quando sostituisci il FEP rifai anche l'homing del piatto? in linea di principio e' buona norma farlo soprattutto se sposti la stampante (prestata e poi restituita). Altri curiosita'.... il tuo socio aveva problemi di stampa?
  10. non sono un esperto, io quando livello cerco di stare nn oltre gli 0.08mm per quanto possibile. Devo dire che io nn ho mai usato piani in vetro perche' li ho sempre visti come un enorme sbattimento (MHO). Io sono passato dal piatto magnetico ruvido (quello stock) al piatto in acciaio rivestito in PEI e nn tornerei piu' in dietro. Ne ho comperato anche un secondo (di riserva) nel caso il primo si rovini.
  11. Confermo, stampe piu' lisce uniformi, tanta roba rispetto a quello stock single gear
  12. vista cosi' nn sembra livellato uniformemente. Sembra come se in un punto tu abbia una "piega" (lato sx dell'immagine) che renda il piano piu' alto. Si nota anche come se all'interno del piatto fossero iscritti gli spigoli di un quadrato
  13. domanda ovvia: hai fatto prima il PID autotune del piatto?
  14. Problematiche del genere nn sono cosi' nuove x chitubox. Quando ho preso io la stampante Elegoo questa primavera, la nuova versione del sw dava problemi alle elegoo mars 2p con fw non aggiornato. Il tutto si risolveva aggiornando il fw, cosa che cmq mi sembra piuttosto assurda.....
  15. Come ti ha detto @Killrob, hai una regolazione del piatto non uniforme. Come regola d'oro, la regolazione del piatto va fatta sempre manualmente (con foglio di carta o meglio ancora con spessimetro o comparatore). Su piatti piccoli (< 300x300) l'auto bed leveling ha poco senso ma e' cmq utile. Il suo obiettivo nn e' livellare il piatto al posto tuo come si e' portati a credere, quando "compensare" quelle piccole differenze (centesimi di mm) che su macchine consumer ci saranno sempre spostandosi sui vari punti del piatto. Io ho un piatto 235x235, il livellamento lo faccio con il comparatore e lo Z offset lo faccio con lo spessimetro. Fatto questo, esegui l'auto bed leveling giusto per le compensazioni minime. Con questi 2 passaggi mi tolgo tutti i dubbi introdotti dalla "percezione" della resistenza del foglio di carta. BTW, questa e' un'altra storia e ci arriverai con un po' di esperienza, per il momento concentrati sulle cose macroscopiche. Anche io ho notato che hai il primo layer irregolare, sintomo, come gia' detto nei post precedenti, di una nn corretta livellazione del piatto e relativo Z offset. Rilivella il piatto e stampati un quadrato 30x30 di un solo layer per verificare se aderisce. Risolto il primo layer, puoi passare alle prime stampe e capire se c'e' ancora qualcosa da sistemare
  16. puoi fare due verifiche su X - verificare che la testina non abbia gioco lungo l'asse tenendo la testina ferma e ruotando il polso a dx e sx - fare la sessa prova ma fronte retro (lungo l'asse di Y) se hai movimenti significativi, verifica il serraggio degli eccentrici del carrello altra cosa da verificare e' se la cinghia non abbia perso denti o sia rovinata in corrispondenza dei due punti da te individuati ed infine controllare che non ci siano detriti o polvere sul percorso del carrello in X
  17. fai una Temp Tower x verificare, in quel range, qual'e' la temperatura piu' indicata
  18. Io nn stampo PETG ma 200C e' troppo bassa, quale range di temperature riporta il produttore sulla scatola? Il filamento deve raggiungere il nozzle per poter stampare, se lo innesti solo all'inizio dell'estrusore e' normale che per i primi layer non stampi nulla.... l'estrusore iniziera' a spingere il filo nel tubicino che collega estrusore e hotend, e fino a che nn raggiunge il nozzle, non stampera' nulla 🙂
  19. Ciao, premetto che il PETG per cominciare non e' il materiale piu' semplice. Ad ogni modo, a che temperatura lo stampi?
  20. mmmm mi e' sorto un dubbio, ma come esegui il test? Cura ha un plugin per cambiare i parametri al cambio layer. l'idea e' quella di stampare una retraction tower e ad altezze prestabilite cambiare il parametro sulla quantita' di retrazione. Parti impostando la retrazione a 0.5mm e incrementandola ogni x di altezza di 0.5mm fino ad arrivare ad esempio a 5mm. Una volta stampata tutta la torre, verifichi la sezione con meno stringing e imposti la retrazione corrispondente. tu il test lo fai in questo modo? PS. x la temptower vale lo stesso, ma vari la temperatura invece della retrazione
  21. Ciao, giusto per darti un'idea, io x PLA Sunlu e gola bore (quella stock per intenderci) avevo una retraction fino a 4 in bowden con velocita' di 50mm/s. Lo stringing dipende anche dalla temperatura, hai fatto una temptower per trovare la temperatura ottimale nel tuo caso? anche io stampo questo PLA a 200C senza troppi problemi di stringing, ma ogni macchina fa storia a se. per il bed leveling automatico, guarda in cura quali comandi hai configurato nello start gcode. Che io sappia non esistono parametri nello slicer x questa funzione se nn lo start gcode
  22. Ciao, e' la prima volta che ti accade? su quale asse hai lo sfasamento e a che temperatura e velocita' stampi? il layer shift puo' essere causato da tante cose e, in alcuni casi, e' semplicemente sfortuna (a me capito' xche' il nozzle urto' una "caccola" di PLA e il motore salto' un passo) x non sapere nulla, farei il controllo piu' semplice: verificherei, muovendoli lentamente per nn creare correnti indotte, gli assi X e Y per verificare che nn ci siano impedimenti meccanici (sporco, ostruzion i sulle guide, eccentrici ballerini, cinghie lente,....)
  23. I supporti, come buona parte degli aspetti della stampa 3D, non sono una scienza esatta quanto un'alchimia ancora misteriosa a molti (me compreso). L'unico modo per uscirne con meno acciacchi possibili e' quello di fare prove dedicate come suggerito da @Tanbruk, creati 2 modelli (ponte piano e ponte ad arco) veloci da stampare che ti possano dare un riscontro immediato dei parametri utilizzati. Quando l'ho fatto io, ricordo che alla fine ho agito su 3 parametri - quanti dense layer prima del modello - flowrate dei dense layer (quanto deve essere fitta la maglia di stampa prima di toccare il pezzo) - geometria di stampa dei dense layer (io avevo visto che con il concentric avevo ottenuto il miglior compromesso tra finitura e facilita' di rimozione)
  24. Verifica la sequenza dei colori dei fili. A me passando da MB creality a SKR E3 v3 si e' reso necessario "cambiare" l'ordine dei cavi nel connettore nero perche' la MB nuova aveva un pinnaggio differente. Altra cosa da tenere in considerazione e' che BLTouch e 3DTouch non sono la stessa cosa in fatto di pinnatura......
  25. Piatto in acciaio rivestito in PEI e passa la paura 🙂
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