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dnasini

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  1. Si, sembra proprio lui 🙂
  2. Regoli l'altezza del finecorsa. Con le vibrazioni puo' capitare che le viti che fissano il finecorsa si allentino e che questo si muova non venendo cosi' piu' ingaggiato dal carrello. Verifica se spingendo a mano il piatto fino a fine corsa senti il "click" del microswitch (suppongo tu abbia un finecorsa meccanico e non ottico). Se questo non accade, con buona probabilita' devi regolare e fissare l'altezza del finecorsa
  3. Queste in sunto le calibrazioni che faccio (seguendo l'ordine) 3D Printer * Bed Calibration (Bed Leveling) * Z-Axis Calibration (Z-offset) * Extruder Calibration (E-Step/mm) * PID Calibration (optional) o Hotend o Heated Bed Filament * Filament Calibration (Average filament size with Caliper) * Flow Rate Calibration (Hollow Cube or Thin Wall) * Temperature Calibration (Temp Tower) * Calibration Cube: in case of difference in size o X-Axis Step/mm Calibration o Y-Axis Step/mm Calibration o Z-Axis Step/mm Calibration * Retraction Calibration (Retraction Tower)
  4. Parto dal presupposto che tu abbia gia' fatto le calibrazioni di rito (step/mm, livellamento piano e flowrate), quindi il modo migliore per trovare la temperatura e' quello di stampare una temp tower con le temperature minime e massime proposte indicate dal fornitore. Se vai per tentativi a cercare la temperatura ottimale, non ti passa piu' con il rischio di non avere neanche la sicurezza di averla trovata
  5. Ciao, nelle condizioni che hai descritto io sarei gia' contento che abbia terminato la stampa 😄 ABS e' un materiale piuttosto rognoso in quanto ad ambiente di stampa, soffre molto gli sbalzi di temperatura e le correnti d'aria. L'ideale sarebbe stamparlo all'interno di una enclosure per garantirne appunto le condizioni di temperatura costanti. Detto questo, si riesce a stamparlo anche senza enclosure a patto che si rispettino i "limiti" di cui sopra. La temperatura di 230C l'hai trovata stampando una temptower o a "sentimento"? Cosi' su due piedi mi sembra bassa, io ABS lo stampo a 255C. Per il piatto direi che va bene. Warping e delaminazione con ABS si verificano solitamente con i cambi di temperatura (es correnti d'aria). Eliminando queste condizioni, un aiuto per limitare il warping puoi averlo utilizzando il Brim (prova con una decina di linee visto l'ambiente in cui stampi) stampate moooolto lentamente (max 10mm/s) e schiacchiate al piatto il piu' possibile. Stampa molto lentamente anche il primo layer per massimizzare l'aderenza
  6. Ciao, cosi' su due piedi, verificherei i finecorsa del piatto. Verifica se muovendo a mano il piatto verso il finecorsa, questo viene ingaggiato o meno dal piatto. Se nn viene ingaggiato, molto probabilmente devi nuovamente regolarlo.
  7. Ciao, io ho la mia lista quindi prendila come tale, ma come dice sempre il mio nonno "piuttosto che niente, meglio piuttosto" 😄 Calibration ToDo List 3D Printer * Bed Calibration * Z-Axis Calibration (Z-offset) * Extruder Calibration (E-Step/mm) * PID Calibration (optional) o Hotend o Heated Bed Filament * Filament Calibration * Flow Rate Calibration * Temperature Calibration * Calibration Cube: in case of difference in size o X-Axis Step/mm Calibration o Y-Axis Step/mm Calibration o Z-Axis Step/mm Calibration * Retraction Calibration
  8. Parto da questo principio: Se l'alimentatore in dotazione e' una schifezza cosmica e mette a repentaglio oltre la stampante anche la casa e gli occupanti, DEVE essere sostituito non solo per dovere morale. Detto cio', io sono del parere che la spesa deve essere commisurata al risultato. Io ho verificato che il mio PSU e' nella media, quindi investire in un UPS anche x soli 200e x avere quei 15 min in cui vado in panico e vivo un'inferno nella speranza che ritorni la corrente in tempo, non e' cosa x me. Ho preso una stampante che mi permette il resume delle stampe se manca corrente, snocciolo il rosario se dovesse accadere e incrocio le dita che tutto riparta a dovere. Male che vada rimedio un'incazzatura e della plastica da cestinare (200e sono circa 6-7 bobine di PLA, quindi mi rimarrebbe solo l'incazzatura). L'idea che poi anche l'UPS abbia bisogno di manutenzione (vedi obsolescenza delle batteri) e che magari, dimenticandomi di farla, mi abbandoni proprio quando ne avrei bisogno... altro che snocciolare il rosario.....
  9. Cerca sul tubo i due video fatti da Dazero su come compilare Marlin. Nel privo video ti spiega quali programmi ti servono e nel secondo ti spiega cosa controllare/configurare
  10. Se non hai bisogno di nulla di particolare e' sufficiente cosi'. La mia prima compilazione l'ho fatta in questo modo, l'ho caricata e l'ho "testata" per qualche stampa. Visto che tutto funzionava, ho cominciato ad informarmi su funzionalita' aggiuntive come installare il sensore di fine filamento e la possibilita' di stampare a piu' colori. Mi sono riguardato i file di config appena compilati, ho aggiunto le configurazioni relative al controllo di fine filamento e relativi parametri e anche il comando di pausa con M600 e i parametri per il cambio filamento. Ricompilato e riflashato In questo modo il fw era gia' pronto e, qualche mese dopo, ho implementato le due funzioni in piu'
  11. Quando ti scarichi il pacchetto Marlin, sotto la cartella example, trovi i file Configuration.h e Configuration_adv.h per le piu' comuni stampanti. Questi file contengono i parametri specifici per la singola stampante. Questa e' un'ottima base di partenza per le successive configurazioni dei parametri che ti interessano. Questo significa che se tu selezioni sotto la cartella example le cartelle della tua stampante e della tua scheda, all'interno trovi i files Configuration.h e Configuration_adv.h specifici per la tua stampante che monta quella scheda. Li copi nel repository di Marlin dove sono contenuti i file Configuration.h e Configuration_adv.h generici sovrascrivendoli. A questo punto li apri e customizzi i parametri che ti interessano
  12. dnasini

    Livellamento ballerino

    Ciao, sul livellamento la svolta l'ho fatta abbandoanndo il classico foglio di carta e passando allo spessimetro da 0.2mm e al comparatore digitale. Ho disegnato e stampato un supporto per agganciare il comparatore al carrello dell'estrusore. Mi sono poi scritto un semplice gcode che sposta il comparatore sui 4 angoli piu' il centro del piatto. Prendo come riferimento la misura del comparatore sul primo angolo e adeguo, agendo sulle rotelle, gli altri angoli di conseguenza per avere la stessa misura. Questa operazione la eseguo 2 volte e, se il piano non e' completamente sballato, dovrebbe essere piu' che sufficiente per il livellamento. Fatto questo, rimisuro lo Z-Offset al centro del piatto e lo verifico con i 4 angoli. Solo a questo punto lancio l'autolivellamento con il BLTouch per compensare le minime variazioni. Qui di seguito il risultato del mio ultimo livellamento fatto 2 settimane fa
  13. io ho trovato molto interessante il video di help3d (youtube) su come fare un test sul bridging. Da li ho impostato i miei parametri di base che mi sono serviti anche per fire il tuning x l'overhang
  14. Ciao, hai fatto qualche test sul bridging e sull'overhang per verificare le capacita' della tua stampante? cosi' ad occhio non sembra correttamente impostata per farli visto che, su distanze cosi' brevi, non dovrebbero esserci problemi. I parametri di bridge da verificare/impostare sono principalmente: - Bridging flowrate - Bridging Speed - Bridging fan speed e parametri analoghi li trovi per l'overhang. L'ultimo parametro presuppone che la macchina sia in grado di raffreddare adeguatamente il filamento quando questo e' sospeso in modo da dargli sufficiente rigidita' per arrivare fino al supporto successivo (da qui il nome bridge). Se hai una ventola poco potente o un fan duct non adeguato, non sarai in grado di terminare bridge lunghi con risultati accettabili
  15. Purtroppo cura non lo conosco quindi lascio a chi ne sa piu' di me. In Ideamaker, sotto il menu' Layer se non ricordo male, ho l'opzione di scegliere da quale parete cominciare la stampa. Di default dovrebbe essere prima parete esterna, poi parete interna infine riempimento. Io ho configurato prima parete interna, poi parete esterna ed infine riempimento. Dipende molto dagli oggetti ma se hai perimetri con almeno 2 pareti, stampando prima quella interna e poi quella esterna , offri al filamento della parete esterna una superficie maggiore a cui aggrapparsi. Questo e' un ulteriore aiuto per gli overhang in cui il filamento dello strato superiore appoggia molto poco sul filamento sottostante. Facendo cosi', la chance di appoggiarsi poco sul filamento sottostante e' "aiutata" dalla possibilita' di aggrapparsi a quello interno aumentando la superficie di contatto e riducendo la caduta
  16. Per gli overhang, io tendenzialmente stampo prima le pareti interne e poi quelle esterne cosi' dal permettere al filamento di ancorarsi meglio a qualche cosa. Tu in che ordine stampi le pareti? Io in questo modo arrivo comodamente al 70% e comincia ad essere meno bello dagli 80%
  17. Per evitare che si formi quell'escrescenza all'estrazione, estrudi qualche mm di filamento e poi estrailo
  18. @FoNzY hehehe chiamala forrtuna del nabbo ma a me e' capitato proprio questo, non uscivano stampe da provetto stampatore ma nn mi potevo lamentare.. Poi, all'improvviso, sono comparse le rogne tra cui questa 🙂 ora ho rifatto tutte le calibrazioni compreso i PID di Hotend e Bed e sono pronto per la prima stampa della mia "nuova vita" 😄
  19. ..... la stampa 3d e' la parabola della vita.... non importa quanto ti impegni o quanto impari.... il padulo e' sempre dietro l'angolo.....
  20. @Mino ho finito le calibrazioni e seguito il tuo consiglio di abbassare la velocita' ed in effetti la resa e' notevolmente migliorata. Non ho potuto fare il test con lo stesso filamento (vedro' di farlo prossimamente) ma anche solo la riduzione di velocita' ha dato i suoi frutti. Grazie ancora
  21. @Truck64 grazie per la spiega, in effetti questo aspetto non lo avevo considerato e mi fa tornare le ultime considerazioni fatte al termine del mio ultimo post. Il flusso d'aria sembra essere diretto prevalentemente sul pezzo, ma avendo due radiali 5015 e' possibile che eventuali turbolenze si riperquotano sull'heatblock che, senza copertura, si raffredda piu' rapidamente. A suo tempo avevo fatto il PID con la copertura in silicone ma avevo ancora la config Bore. Ora sono passato a Bi-Metal quindi in effetti una ricalibrezione andrebbe fatta. Grazie ancora per la dritta 😉
  22. Allora, ho provato a smontare e rimontare il tutto ed in effetti la vite che serrava il termistore era leggermente molle. Rimontato il tutto e serrato la vite del termistore ho rifatto la prova e il problema si e' ripresentato. Non sapendo che pesci prendere, ho notato che tutte le prove fatte ieri erano state fatte senza il "cappuccio" in silicone che copre il blocchetto riscaldante. Ho quindi rimontato il cappuccio in silicone ed in effetti la prova di stampa sta proseguendo..... Riassumendo: - Senza cappuccio in silicone: la temperatura da 200 del primo layer passa a 190 del secondo. Il termistore segnala una rapida discesa della temperatura fino a 177 per poi risalire (lentamente) verso i 190. Arrivata ai 186 circa da l'errore -Con cappuccio in silicone: la temperatura da 200 del primo layer passa a 190 del secondo. Il termistore segnala una rapida discesa della temperatura fino a 182 per poi risalire (lentamente) verso i 190, ma in questo caso li raggiunge e la stampa prosegue. In effetti i test di ieri non prevedevano abbassamenti sensibili di temperatura se nn per la temp tower che ha un decremento di 5C ogni volta, quindi molto probabilmente il problema nn si presentava anche senza cappuccio. Conclusione: Potrebbe quindi essere l'assenza del cappuccio in silicone e il decremento di 10C a "mettere in crisi" la macchina che nn riesce a ripristinare la nuova temperatura entro la soglia che fa scattare il Thermal Runaway?
  23. Questa e' la mia speranza..... ma volevo capire se potevo fare "qualcosa" d'altro prima, visto che ho un fan duct piuttosto ingombrante e per fare questa verifica devo smontare un po' di roba quindi la terrei proprio come ultima spiaggia 😕
  24. Ciao, visto alcuni problemi di stampa, ieri ho rieffettuato tutte le calibrazioni per ogni filamento (flowrate, Temp Tower, Retraction test). Uso prevalentemente 3 marche diverse di filamento PLA piu' 1 di ABS con 2 nozzle (0.4mm e 0.6mm) e l'intero ciclo di test ha occupato buona parte della giornata. A fine giornata, terminati i test, ho fatto una stampa di piccole dimensioni ed ecco che, dopo pochi layer, mi appare THERMAL RUNAWAY error e conseguente stampante da resettare. Ho ritentato 3 volte con medesimo errore nello stesso punto. Il PLA che sto usando lo stampo a 190 con primi 2 layer a 200 e qui di seguito quello che accade: - Nozzle 190 e bed 60, dopo Homing il nozzle e' impostato a 200 - comincia la stampa senza problemi - finito il 2 layer, il nozzle e' impostato a 190 - il nozzle si raffredda rapidamente (la ventola dal 3 layer si attiva al 30% come ho sempre fatto) arrivando sotto i 180 (circa 177) per poi ricominciare a riscaldarsi. - non ricordo che in passato scendesse cosi' tanto la temperatura e cmq la risalita e' piuttosto lenta rispetto al riscaldamento del nozzle "tradizionale" tanto e' che a 186 si pianta mostrando l'errore Ho googolato un po' in giro e la stragrande maggioranza degli articoli/video reputano il problema al termistore che deve essere sostituito. Mi dareste un vostro parere in proposito? Le tre cose che mi vengono in mente da fare in ordine (e che se riesco faro' questo pomeriggio) sono - Rifare PID Hotend - attivare la ventola dal 4 layer per vedere se cambia qualcosa, ma la cosa mi fa cmq strano e' che' sono 9 mesi che uso questa impostazione senza problemi - smontare il termistore, vedere che nn sia danneggiato, rialloggiarlo e rifare la prova Grazie
  25. Ciao, il comando per spegnere la ventola e' M107 https://marlinfw.org/docs/gcode/M107.html mentre per riaccenderla e' M106. Quale slicer usi? Secondo me hai meno sbatti se lo fai direttamente da slicer ma dipende fortemente da quale usi (es con con Ideamaker e' molto semplice)
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