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dnasini

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  1. dnasini

    Gringo

    Se l'aggiornamento è rilasciato da creality, dovresti poterlo fare. Uso il condizionale xchè al solo pensiero di dover dipendere dai rilasci del vendor io ho mollato il colpo e mi sono preso una Ender 5 plus della generazione precedente che felicemente moddato a tempo 0
  2. La domanda che ti devi porre e: voglio utilizzare il display per comandare la stampante o ne posso fare a meno? Se la risposta è la prima, hai solo l'opzione Marlin, i display sotto klipper sono pressoché inutili (nn ci comandi praticamente nulla) Se la risposta è l'altra, io andrei con klipper ma senza octoprint visto che già di suo klipper ha ben due frontend grafici, fluidd e mainsail
  3. dnasini

    Gringo

    Parlo da ignorante ma se ho ben capito, le ultime generazioni di stampanti Ender adottano un "sistema chiuso", cioe' customizzazioni di Fw e componenti proprietarie. Così su due piedi, temo tu nn riesca a farlo. Lo scorso anno mi informai per acquistare una cr10 smart pro che usciva appunto con display grafico e touch. Volendo sostituire la mb e aggiornare Marlin mi informai in proposito trovando appunto un articolo che metteva in guardia sul fatto che compilazioni custom di Marlin avrebbero reso inutilizzabile lo schermo. Se guardi nelle cartelle del download di creality, se risultano nuove release di Marlin X la tua stampante unitamente all'upgrade del display, rischi di essere in questa casistica
  4. in tutta onesta', su un forum come questo (prevalentemente di hobbisti e appassionati) il confine tra consiglio e opinione e' molto labile. Per poter consigliare, e' necessario avere un'esperienza oggettiva su piu' prodotti cosa che non e' fisicamente possibile per un hobbista per questioni di tempo da dedicare alla propria passione e di spazio e finanze per provare piu' prodotti. A parte alcuni di noi che lavorano nel campo e che quindi hanno l'esperienza per dare consigli, la stragrande maggioranza si diletta e quindi fornisce opinioni (talvolta mascherate da consigli 🙂 ). Sta a ognuno di noi che pone la domanda "valutare" la sensatezza e l'utilita' della risposta. Io sono sul forum da 3 anni e molto di quello che so ora e' frutto di consigli/opinioni ricevute dagli altri utenti. Ovviamente nn tutto di quello che mi e' stato risposto era corretto o quello che "volevo" sentirmi rispondere, ma come diceva sempre il mio nonno "piuttosto che niente, meglio piuttosto". 🙂
  5. attualmente ho i backslash che dovrebbero adempiere a questa funzione, ma dovrei sostituire le molle con qualcosa di piu' rigido ma nn ho idea di dove recuperarle
  6. Secondo me se il tuo metro di misura e il mero costo, non ha molto senso. Tra sbattimento, resa, tempo di stampa e potenziali fail, X me nn ne vale la pena Se invece vuoi stamparli X personalizzarli o adeguarli alle tue esigenze, allora e tutto un altro discorso Per quanto riguarda il materiale, anche qui dipende molto dalla resa che vuoi ottenere, se l'obiettivo è la resistenza, ABS e l'ideale ma più impegnativo da stampare, altrimenti pla+
  7. in effetti nn ho precisato che uso 2 contenitori separati, il primo per il lavaggio grossolano ed il secondo e' quello della washing machine
  8. La risposta veloce e': nn lo sai!! Su una corexy nn ragioni in termini di motore X E motore y ma in termini di motore A e motore B. A memoria il motore A e quello di sx e B e quello di dx. Se cerchi sul sito voron, trovi lo schema su come regolarli se si muovono nelle direzioni sbagliate ecco appunto... ricordavo male.....
  9. io ti rispondo da ignorante perche' nn sono un grande stampatore a resina, ma concordo con te. Nelle mie poche stampe, do' una lavata grossolana a tutto (uso resine ad acqua) per eliminare il "viscidume" della resina, ma poi tolgo i supporti che riesco a togliere, faccio il lavaggio di fino nella washing machine, elimino i supporti rimanenti e poi curo il pezzo
  10. Secondo me no. Guarda questo schema https://github.com/bigtreetech/Manta-M8P/blob/master/V2.0/Hardware/BIGTREETECH MANTA M8P V2.0 PinOut.png nel riquadro verde sulla dx trovi i vari PIN relativi ai singoli motori, Step, Dir, Enable..... io la tabella verde la leggo cosi': in alto hai i motori M1, M2, M3.... e sulla prima colonna hai i Pin corrispondenti x le varie funzioni Il riquadro viola identifica i motori, il riquadro verde i driver, almeno, cosi' e' come interpreterei questo schema. Anche perche', quando ho montato la EBB36 sulla mia macchina, nella doc avevo una tabella uguale a quella verde ma per un solo motore
  11. in linea di principio si, sono i parametri sotto NEOPIXEL se nn ricordo male ma, a memoria, nn era la fine del mondo quando ci avevo provato a suo tempo. Io avevo optato per lo sfondo nero e i menu' verdi, anche arancione rende bene. Giocaci un po' direttamente da menu' perche' da fw, ogni volta che cambi un parametro ti tocca ricompilare e nn ti passa piu' ....questo e' uno dei motivi per i quasi sono passato a Klipper 😄
  12. A memoria era una 2.0.9.x Semplicemente ruoti di 180 gradi il connettore e lo forzi nello slot
  13. ed infatti sto provando a fare in questo modo M190 S[bed_temperature_initial_layer_single] ; wait for bed temp to stabilize M104 S150 ; set initial nozzle temp G28 ;Home BED_MESH_CALIBRATE METHOD=automatic ADAPTIVE=1 ;Adaptive Bed Mesh M109 S[nozzle_temperature_initial_layer] ; wait for nozzle temp to stabilize che in sostanza e' - scaldo il piatto fino a farl oarrivare in temperatura - preriscaldo il nozzle a 150C - faccio home e mesh - finisco di scaldare nozzle devo gestire la retrazione a fine stampa e a caricamento filamento, perche' con questo primo test una colata me l'ha cmq fatta, ma non drammatica come prima
  14. piccolo aggiornamento, ho sostituito i motori 42-34 con i 42-40 e a distanza di un giorno dalla calibrazione, il piatto risulta comunque leggermente scalibrato. Non posso trarre soluzioni definitive ma il bilancio' ad ora sembra che il problema sia "mitigato" ma non risolto. Lo tengo sotto monitoraggio ancor aun po'
  15. Non e' un vero e proprio problema, ad ogni modo vorrei capire se c'e' una soluzione a quanto mi accade. Quando avevo ancora montato l'hotend stock creality, potevo permettermi il lusso di scaldare piatto e hotend contemporaneamente senza avere percolazioni significative di materiale. Essendo passato al Paethus Rapido, la cosa e' praticamente infattibile. Scaldandosi alla velocita' della luce, in pochi secondi l'hotend raggiunge la temperatura target mentre il piatto e' ancora li a macinar criceti. Risultato e' che ora che il piatto raggiunge la temperatura, dall'hotend percola un sacco di materiale che, se mi va bene, si stacca dal nozzle e riesco ad eliminarlo, altrimenti si appiccica e rischia di rovinare la stampa. La soluzione ad oggi e' quella di scaldare il piatto e quando arriva in temperatura, scaldare l'hotend. Cmq sia nn e' una grossa soluzione, perche', avendo attivato l'adaptive bed mesh prima di ogni stampa, il tempo che impiega a farla, mi trovo cmq materiale percolato. Qualcuno ha pensato a qualcosa in tal senso?
  16. Parti dal presupposto che molti del gruppo hanno cominciato con macchine che montavano fw Marlin e che, spesso e volentieri, le case costruttrici fornivano configurazioni di base minimali ed in release vecchie come il cucu'. La mia CR20 presa nel 2020 montava Marlin 1.1.9 quando disponibile c'era gia' la 1.9.x. Non avevo neanche la possibilita' di fare il PID del bed o il cambio filamento. Se il sistema non fosse stato "aperto", ad oggi avrei meta' dell'esperienza che mi sono fatto ricompilando fw e abilitando nuove funzioni (vedi tra gli altri l'Universal Bed Leveling). Riconosco che cmq, oggi, con fw come Klipper questo potrebbe essere un non problema, ad ogni modo, io rimango per i sistemi "aperti". Con questo non voglio dire che con un sistema aperto DEVI fare le mod, ma che PUOI farle. Qui sta alla natura dello stampatore. A me affascina e gratifica di piu' moddare che nn stampare di perse. Ma l'opportunita' di fare le Mod, ti da' l'opportunita' di capire alla fine cosa vuoi dalla tua stampante. Quando ho comperato la E5P, e' rimasta stock giusto il tempo di disimballarla xche' sapevo gia' che cosa volevo da quella stampante e ho sostituito subito tutto uello che non era come volevo io (mollami che mi e' costata un rene). Tornando al Topic, la tua preoccupazione e' lecita ma allo stesso tempo poco influente. Come tutte le scelte ha aspetti positivi e negativi. Quello che mi sento di consigliari e' 1) stabilirti un obiettivo raggiungibile sul cosa vorresti fare con una stampante 3D 2) sulla base di quello definire un budget 3) identificare il prodotto che meglio soddisfa i primi 2 punti A cambiare stampante sei sempre in tempo, non stiamo parlando di investimenti astronomici nella nostra fascia di interesse. La mia E5P e' passata da cosi a cosi nel giro di un mese, ma l'esterienza e l'idea l'ho maturata in 3 anni stampando con una piccola CR20 Pro. E ci ho messo questo tempo non perche' e' stato difficile il passaggio o la realizzazione, ma perche' le esperienze fatte mi hanno fatto capire cosa avrei voluto da una stampante e cosa sarei stato in grado di costruire. Non vuol dire che sara' il tuo caso, e' solo un esempio di come la mia esperienza maturata in questi anni mi ha portato a decidere quale strada intraprendere. Se hai modo, leggiti la sezione "Nuove idee e progetti" li trovi uno dei primi post di un utente che ha deciso di condividere il suo progetto per costruirsi da 0 una CoreXY e le sfide che ha dovuto affrontare per realizzarla
  17. concordo con @eaman. Quando nel giugno scorso ho deciso di acquistare una seconda stampante, ne ho dovuto scartare un sacco (vedi la CR10 Smart Pro) che mi piacevano semplicemente perche' erano stampanti chiuse (soprattutto nel sw). Alla fine ho dovuto "ripiegare" su una vecchia generazione semplicemente perche' in cima alla lista delle mie desiderata c'era la possibilita' di customizzare la macchina. Ho scelto infatti una Ender 5 Plus che nel giro di pochi mesi e' diventata una CoreXY
  18. Altro consiglio, visto che hai cosi' tanti problemi di aderenza, concentrati su stampe piu' "semplici" e piccole cosi' risparmi filamento e vedi subito il problema. Una volta corretto il difetto, passi progressivamente a stampe piu' complesse. Altra cosa: i supporti ad albero sono una figata, ma piu' sali in altezza e piu' sono soggetti a saltare perche', di default, orca li stampa con me flow per risparmiare materiale. Se devi salire in altezza, o li imposti con base ampia oppure passi ad altri tipi di supporto
  19. Oggettivamente le CoreXY sono belle e danno soddisfazione a fronte di una maggior complessita' e cura da tenere. Non prendere quanto ti sto dicendo come un consiglio, quanto come un'alternativa perseguibile ad un prezzo "ragionevole". Potresti investire su una ender 5 o ender 5 pro della "vecchia" generazione, farti un po' le ossa e quando ti senti confidente trasformarla in una CoreXY con il progetto Mercury One.1 Io ho fatto cosi' con la mia Ender 5 Plus, qui trovi il prima e il dopo. Tra le altre cose, per la Ender 5 c'e' questo progetto su thingiverse per la camera chiusa con i tavolini LACK Ho premesso che il mio non e' un consiglio in quanto sono uno di quei "pochi" sul forum che ha preso le stampanti x strusarci e non tanto per stampare, quindi interpreta come meglio credi quello che ti ho scritto e sulla base dello scopo che vuoi raggiungere con la stampante 🙂
  20. Premesso che volendo materiali come ABS e ASA riesci a stamparli anche senza camera chiusa previo le giuste accortezze, se hai spazio, e se hai manualita', una camera chiusa te la puoi costruire con 4 soldi. Ad esempio, per tutte quelle stampanti che hanno un ingombro < di 50x50cm, esistono tanti progetti su thingiverse che sfruttano i tavolina LACK di IKEA. Io ne ho costruita una x la mia CR20 e funziona bene CoreXY chiuse con il tuo budget nn me ne vengono in mente, forse QIDI. Il piu' che altro mi focalizzerei sul cosa ci vuoi fare. Le Bed Slinger sono quelle con il rapporto qualita' prezzo migliore anche con piatti medio grandi e sono anche le piu' diffuse, quindi piu' semplice trovare soluzioni in rete. Tiene anche conto che piu' il piatto e' grande, "maggiori" sono i problemi (livellamento piatto, sollecitazione della meccanica, costi delle componenti,....). Poi molto dipende da che preparazione hai in campo elettronico, informatico e meccanico. Qui nn ci piove, DEVI scendere a compromessi. Con il budget che hai, scordati una stampante plug-n-play, le stampanti consumer non lo sono affatto. L'unica che ci si avvicina e' la Bambulab ma parliamo di altro prodotto. Non fraintendermi, non e' difficile, ma non ti aspettare di usarla come un elettrodomestico. Una volta messa in piedi, tutte necessitano calibrazioni di piatto, componenti e profili di stampa, il che significaa che prima della prima stampa ci devi dedicare un po' di tempo
  21. Io a suo tempo avevo preso la Mercury plus 2 devo dire che nn e' male specialmente se nn hai molto spazio. Devi si "armeggiare" tra una fase e l'altra ma nulla di fuori dal mondo. L'unico neo, a mio avviso, e' la lampada del processo di cura che, essendo in un unico punto, magari e' meno efficace. Anche il fatto che illumini solo un lato e non anche sopra e sotto non e' il max. Io ho preso anche una lampada esterna e poi gli do una passata ulteriore sopra e sotto
  22. se con la tua distribuzione e' arrivata gia' attiva allora si, io me la sono dovuta configurare a manina. Ad ogni modo, se la mesh adattiva te la fa correttamente, il piano e' livellato e non e' sporco, non dovresti aver troppi problemi di primo layer Io su una delle due stampanti ho un piatto da 370x370 che si scalibra velocemente, ma da quando ho implementato la le mesh adattive posso permettermi di calibrare il piatto una volta a settimana
  23. quello che puoi provare a fare e' configurare l'adaptive bed leveling che ti permette di creare una mesh appena prima della stampa e solo nella zona interessata dalla stampa stessa
  24. Io ho comperato questa come prima e mi sono trovato molto bene, semplice da fare il setup iniziale e prime stampe. Inoltre, se ti piace customizzare le stampanti, si Thingiverse per questo modello ci sono diversi "accessori" interessanti. Il primo che ho realizzato e' un filtro ulteriore per i fumi in uscita ai carboni attivi Io ho sempre e solo usato queste. A livello di resa non sono il top (come potrai leggere in altri post) ad ogni modo sono quelle che hanno il minor "impatto" a livello di costi di post produzione e di odori nel complesso io l'ho messo e devo dire.... mai piu' senza!!!! staccare i pezzi diventa moooolto meno laborioso. Per i lcosto che hanno ne ho presi 2 cosi' se voglio ricominciare a stampare mentre curo il primo pezzo posso farlo. Stai solo attento alle dimensioni che siano corrette e che la "linguetta" per strapparlo non sporga troppo perche' nn hai molto spazio aggiutnivo nella vaschetta. E va da se, occhio quando lo monti sempre la questione di ingombri di cui sopra, verifica che non lo monti storto o troppo decentrato
  25. le stampanti consumer non sono per nulla plug-n-play. Il fatto che abbiano un prezzo abbordabile non significa che siano per tutti. In realta' la preparazione che sta dietro una buona stampa e' veramente tanta e bisogna investirci tempo. Ti dico solo che sulla mia ho appena cambiato il nozzle da 0.4mm a 0.6mm per fare una stampa un po' grossa e sono dietro da 3h per ricalibrare tutti i parametri del profilo PLA+ che uso di solito. E la stampa nn e' ancora iniziata (e saranno 8 ore). E proprio perche' la complessita' e' tanta e le variabili in gioco non sono da meno, una richiesta di supporto scritta male o poco dettagliata, porta, quando va bene, ad una risposta altrettanto vaga
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