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dnasini

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  1. concordo con @eaman. Quando nel giugno scorso ho deciso di acquistare una seconda stampante, ne ho dovuto scartare un sacco (vedi la CR10 Smart Pro) che mi piacevano semplicemente perche' erano stampanti chiuse (soprattutto nel sw). Alla fine ho dovuto "ripiegare" su una vecchia generazione semplicemente perche' in cima alla lista delle mie desiderata c'era la possibilita' di customizzare la macchina. Ho scelto infatti una Ender 5 Plus che nel giro di pochi mesi e' diventata una CoreXY
  2. Altro consiglio, visto che hai cosi' tanti problemi di aderenza, concentrati su stampe piu' "semplici" e piccole cosi' risparmi filamento e vedi subito il problema. Una volta corretto il difetto, passi progressivamente a stampe piu' complesse. Altra cosa: i supporti ad albero sono una figata, ma piu' sali in altezza e piu' sono soggetti a saltare perche', di default, orca li stampa con me flow per risparmiare materiale. Se devi salire in altezza, o li imposti con base ampia oppure passi ad altri tipi di supporto
  3. Oggettivamente le CoreXY sono belle e danno soddisfazione a fronte di una maggior complessita' e cura da tenere. Non prendere quanto ti sto dicendo come un consiglio, quanto come un'alternativa perseguibile ad un prezzo "ragionevole". Potresti investire su una ender 5 o ender 5 pro della "vecchia" generazione, farti un po' le ossa e quando ti senti confidente trasformarla in una CoreXY con il progetto Mercury One.1 Io ho fatto cosi' con la mia Ender 5 Plus, qui trovi il prima e il dopo. Tra le altre cose, per la Ender 5 c'e' questo progetto su thingiverse per la camera chiusa con i tavolini LACK Ho premesso che il mio non e' un consiglio in quanto sono uno di quei "pochi" sul forum che ha preso le stampanti x strusarci e non tanto per stampare, quindi interpreta come meglio credi quello che ti ho scritto e sulla base dello scopo che vuoi raggiungere con la stampante 🙂
  4. Premesso che volendo materiali come ABS e ASA riesci a stamparli anche senza camera chiusa previo le giuste accortezze, se hai spazio, e se hai manualita', una camera chiusa te la puoi costruire con 4 soldi. Ad esempio, per tutte quelle stampanti che hanno un ingombro < di 50x50cm, esistono tanti progetti su thingiverse che sfruttano i tavolina LACK di IKEA. Io ne ho costruita una x la mia CR20 e funziona bene CoreXY chiuse con il tuo budget nn me ne vengono in mente, forse QIDI. Il piu' che altro mi focalizzerei sul cosa ci vuoi fare. Le Bed Slinger sono quelle con il rapporto qualita' prezzo migliore anche con piatti medio grandi e sono anche le piu' diffuse, quindi piu' semplice trovare soluzioni in rete. Tiene anche conto che piu' il piatto e' grande, "maggiori" sono i problemi (livellamento piatto, sollecitazione della meccanica, costi delle componenti,....). Poi molto dipende da che preparazione hai in campo elettronico, informatico e meccanico. Qui nn ci piove, DEVI scendere a compromessi. Con il budget che hai, scordati una stampante plug-n-play, le stampanti consumer non lo sono affatto. L'unica che ci si avvicina e' la Bambulab ma parliamo di altro prodotto. Non fraintendermi, non e' difficile, ma non ti aspettare di usarla come un elettrodomestico. Una volta messa in piedi, tutte necessitano calibrazioni di piatto, componenti e profili di stampa, il che significaa che prima della prima stampa ci devi dedicare un po' di tempo
  5. Io a suo tempo avevo preso la Mercury plus 2 devo dire che nn e' male specialmente se nn hai molto spazio. Devi si "armeggiare" tra una fase e l'altra ma nulla di fuori dal mondo. L'unico neo, a mio avviso, e' la lampada del processo di cura che, essendo in un unico punto, magari e' meno efficace. Anche il fatto che illumini solo un lato e non anche sopra e sotto non e' il max. Io ho preso anche una lampada esterna e poi gli do una passata ulteriore sopra e sotto
  6. se con la tua distribuzione e' arrivata gia' attiva allora si, io me la sono dovuta configurare a manina. Ad ogni modo, se la mesh adattiva te la fa correttamente, il piano e' livellato e non e' sporco, non dovresti aver troppi problemi di primo layer Io su una delle due stampanti ho un piatto da 370x370 che si scalibra velocemente, ma da quando ho implementato la le mesh adattive posso permettermi di calibrare il piatto una volta a settimana
  7. quello che puoi provare a fare e' configurare l'adaptive bed leveling che ti permette di creare una mesh appena prima della stampa e solo nella zona interessata dalla stampa stessa
  8. Io ho comperato questa come prima e mi sono trovato molto bene, semplice da fare il setup iniziale e prime stampe. Inoltre, se ti piace customizzare le stampanti, si Thingiverse per questo modello ci sono diversi "accessori" interessanti. Il primo che ho realizzato e' un filtro ulteriore per i fumi in uscita ai carboni attivi Io ho sempre e solo usato queste. A livello di resa non sono il top (come potrai leggere in altri post) ad ogni modo sono quelle che hanno il minor "impatto" a livello di costi di post produzione e di odori nel complesso io l'ho messo e devo dire.... mai piu' senza!!!! staccare i pezzi diventa moooolto meno laborioso. Per i lcosto che hanno ne ho presi 2 cosi' se voglio ricominciare a stampare mentre curo il primo pezzo posso farlo. Stai solo attento alle dimensioni che siano corrette e che la "linguetta" per strapparlo non sporga troppo perche' nn hai molto spazio aggiutnivo nella vaschetta. E va da se, occhio quando lo monti sempre la questione di ingombri di cui sopra, verifica che non lo monti storto o troppo decentrato
  9. le stampanti consumer non sono per nulla plug-n-play. Il fatto che abbiano un prezzo abbordabile non significa che siano per tutti. In realta' la preparazione che sta dietro una buona stampa e' veramente tanta e bisogna investirci tempo. Ti dico solo che sulla mia ho appena cambiato il nozzle da 0.4mm a 0.6mm per fare una stampa un po' grossa e sono dietro da 3h per ricalibrare tutti i parametri del profilo PLA+ che uso di solito. E la stampa nn e' ancora iniziata (e saranno 8 ore). E proprio perche' la complessita' e' tanta e le variabili in gioco non sono da meno, una richiesta di supporto scritta male o poco dettagliata, porta, quando va bene, ad una risposta altrettanto vaga
  10. I preset per i vari filamenti sono una base di partenza, non un profilo da usare pronti via. Le calibrazioni vanno sempre fatte, se vuoi qualche cosa pronto all'uso, l'unica macchina attualmente disponibile (a prezzi ancora "accettabili") e' la bambulab Premesso questo, PLA e PLA+ hanno lo stesso nome ma "sono" filamenti diversi quindi usare i preset PLA per stampare PLA+ non e' un buon modo di cominciare. Il problema nella seconda foto, potrebbe essere dovuto al piatto non bel livellato o al piatto sporco. Nel secondo caso, sembra tu abbia un pad magnetico ruvido, puoi usare l'isopropilico o acqua calda e tersivo piatti con spugna x piatti dalla parte ruvida
  11. onestamente di quello che hai scritto ho capito poco e su tutti non mi e' chiaro su cosa cerchi consigli. Dalle informazioni condivise quello che posso dirti e' che a mio avviso, a meno che nn usi PLA+, 210C di temperatura sono troppi, il PLA tradizionale si stampa tra i 190C e i 200C normalmente. I 210C li hai scelti o li hai calibrati con una temp tower? Guardando invece la foto, le superfici sembrano leggermente sovraestruse e quindi rifarei una calibrazione del flusso. Per quanto riguarda il brim del primo layer, potresti risolvere anche qui con la calibrazione del flusso o alzando leggermente lo z-offset. Tra le due propendereidi piu' per una sovraestrusione e, dopo questa calibrazione, verificherei nuovamente lo z-offset. usare il foglio di carta va bene, ma se vuoi toglierti il pensiero comprati uno spessimetro ed utilizza quello da 0.2mm cosi' vai sul sicuro
  12. Hai provato a ristamparlo per capire se e' un problema sistematico o transitorio? Le stampanti Consumer nn sono plug-n-play, i parametri di default (e dipende anche da dove arrivano) sono un riferimento nn un profilo pronto all'uso. I parametri vanno calibrati e regolati sul proprio hw: step/mm estrusore, calibrazione del flusso, calibrazione temperature,.... anche qui stesso discorso di cui sopra. Il range di temperature e giustappunto un range, prendere il valore mediano non e' il metodo corretto. Devi stamparti una temptower che v dal valore massimo fino a quello minimo e, una volta finita, devi giudicarne l'aspetto estetico e la resistenza e sulla base di questi due parametri scegli la temperatura di estrusione corretta
  13. adesso sono riuscito a vederla a me non sembrano layer che "non si attaccano", sembra quasi che in quei punti l'altezza layer cambi per poi tornare a quella corretta. te lo fa solo con questo modello o anche con altri di pari altezza? cosi' su 2 piedi guarderei queste cose: - regolazione degli eccentrici delle ruote che spostano Z per vedere che nn ci siano giochi - viti trapezie che, in corrispondenza di quelle altezze, non abbiano problemi (stortura, sporcizia, impedimenti di qualche genere) - che tu non abbia dei modificatori layer attivi su questo modello (poco probabile ma nn impossibile) - ultima, ma nn meno importante, che tu nn abbia fluttuazioni di temperatura durante la stampa da rendere il filamento piu' o meno "liquido" da dariarne la resa Domandina bonus: come hai scelto la temperatura di estrusione dell'ASA?
  14. altrimenti con un kit come questo... ma tutto sta a capire "come" e' rimasta incastrata
  15. a me continua a rispondere che nn ho accessi, hai modo di allegarla al post trascinandola nella finestra o usando il link x fare browsing del tuo disco?
  16. Dalle foto sembra appunto che il tuo estrusore abbia una parte di PTFE (tubicino Bianco) che arrivi in battura sul nozzle. Questa config puo' dare il problema che hai postato, principalmente per 2 motivi (oltre a quelli gia' citati da @eaman) - stampi ad alte temperature (>240C) quindi il PTFE in battura su nozzle si deforma e crea fuoriuscite nella gola del materiale - stampi a basse temperature (max 225/230C) ma il PTFE nn e' tagliato perfettamente a 90 gradi non rimanendo perfattamente in battura sul nozzle e provocando il problema come sopra Una soluzione "veloce" sarebbe sostituire la gola Bore con una gola bi-metal o full metal. Questo eviterebbe al PTFE di arrivare fino al nozzle scongiurando i 2 prob di cui sopra.
  17. nn riesco a vedere la foto
  18. te lo auguro, anche perche', a seconda di come hai configurato i supporti, la distanza tra pezzo e top layer del supporto e' di 1 layer che nel tuo caso e' 0.2mm. Questo significa che, cmq, i supporti nn forniscono un ancoraggio "solido" al pezzo. Meglio di niente .... mm questo nn so che effetti avra', sul PEI nn ho mai sentito di lacca x aumentare aderenza..... mae che vada scartavetrerai... 🙂
  19. guarda le ventole che hai ora che voltaggio hanno
  20. 😩 che che' se ne dica, spesso ci dimentichiamo di controllare il layer 1 come prima cosa... @eaman docet.....
  21. mmmm a memoria mi sembra di avere la tua stessa config, prova con un altro oggetto, ad esempio un cubo e verifica se li il brim te lo stampa (ti e' sufficiente vedere se lo vedi in anteprima) direi di no, oltre a diminuire la superficie di appoggio, avresti degli overhang vicini ai 90 gradi instampabili
  22. I supporti nn aumentano la superficie e influiscono molto marginalmente sulla stabilità. Se guardi le impostazioni di orca, infatti, i supporti sono stampati con un flow ridotto proprio perché l'obiettivo è quello di supportare gli overhang sprecando meno materiale possibile Devi cercare nelle prime linee dell'ultimo Tab del menù di sinistra. Non mettere brim auto ma outer only poi specifica l'estensione del brim Io uso piatti in pei da 3 anni con risultati molto buoni. Se il tuo e a foglio di pei (nn verniciatura al pei) puoi usare della carta vetrata grana 600 e dargli una leggera passata. Fatto questo usa alcool (meglio se isopropilico) X pulire e sgrassare. Con questo procedimento a me torna come nuovo, e uso lo stesso da più di 2 anni
  23. ma hai visto la base di aderenza al piatto quanto e' piccola? a me stupisce che sia durata cosi' tanto....... tieni conto che tutti gli oggetti con pattern Voronoi hanno uno grossa rogna..... Avendo tanti "buchi", la maggior parte della stampa e' fatta in overhang (a sbalzo) e se il raffreddamento nn del materiale nn e' ottimale, su ogno overhang parziale, il materiale tende ad arricciarsi per via delle tensioni divute alle differenze di temperature tra layer gia' stampato e ayer appena depositato. Se la superficie del singolo layer che stai stampando e' piccola (vedi sommita' del tuo busto), queste tensioni aumentano perche' il materiale, tra un passaggi oed il successivo non ha tempo di raffreddarsi naturalmente e quindi questo fenomeno si accentua. Risultato e' che il layer x invece di essere alto 0.2mm (se il tuo layer height e' 0.2mm) risulta essere, in alcuni punti, magari 0.3mm per via dei "riccioli". Il nozzle pero' stampa il layer x+1 alzandosi di 0.2mm dal precedente e quindi, nei punti riccioluti, colpisce il pezzo. Se ti va bene, la base e' sufficientemente ampia per resistere a questi urti, altrimenti, il risultato e' quello che hai visto..... Morale di questo pippone: come suggerito da @eaman, aggiungi brim (io metterei almeno 20mm) e configura, con dei modifciatore, di fare z-hop da una certa altezza in poi (stai piu' basso rispetto all'altezza dove il pezzo si e' staccato). Tieni conto che questa soluzione (soprattutto z-hop) ti aumentera' decisamente il tempo di stampa.....
  24. nella barra in alto, e' la quinta a partire da destra
  25. puoi postare qualche foto cosi' da farci una idea?
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