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dnasini

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  1. per abbassare i tempi di riscaldamento del piatto, hai 2 soluzioni: 1) poco costosa e facile (l'ho implementata sulla mia E5P) - se fattibile, isoli il fondo del piatto con materiale isolante come questo. Io ci ho guadagnato 3-5 min su un piatto da 370x370 con foglio piatto PEI 2) costosa e piu' complessa - passare ad un piatto alimentato a 220V (so che e' fattibile ma nn saprei come) per l'hotend nn credo sia troppo complesso, a seconda del sw che monti (Marlin o Klipper) dovresti poterlo fare impostando il valore max della temp raggiungibile. Io l'ho fatto in Klipper aggiornado il valore dai 270C di default a 300C per fare delle prove con nozzle in acciaio Inox e nn ho dovuto modificare altro. Per Marlin dovrebbe esserci un parametro analogo che ora mi sfugge e che ha a che fare con un valore di alert. Tieni conto che se fissi il valore a 200C in Marlin, in realta la temp Massima e' 200C - x% che a memoria dovrebbe essere 15%
  2. Adotto questa tecnica sia con bowden che con direct, ma in effetti, con direct e' un eccesso di scrupolo
  3. io forse faccio poco testo perche' te tendo a testare sempre 2 volte le calibrazioni che faccio. Ad ogni modo, x l'estrusore utilizzo 20cm di lunghezza, apporto gli aggiustamenti del caso e testo con 30cm
  4. un'altra opzione potrebbe essere quella di aggiungere del custom g-code a partire dal layer voluto. Il concetto e' simile a quello del cambio filamento, una volta fatto lo slicing, nella barra a dx selezioni l'altezza layer, premi il tasto destro del mouse e selezioni l'opzione per inserire il g-code. Prendi il procedimento x "buono", nn ho sottomano lo slicer e sto andando a memoria 🙂
  5. Dalle foto, hai un problema di estrusione diffuso e piu' evidente nel punto che hai citato. Se noti, il diversi punti del pezzo hai dei piccolo "buchi". Hai fatto le calibrazioni degli step-mm dell'estrusore e del flusso del filamento? Se nn li hai fatti, fai prima queste due calibrazioni e poi ritenta la stampa
  6. io farei in questo modo: con un calibro digitale, misurerei l'altezza del pezzo stampato. Nello slicer, importerei il pezo per intero e lo "taglierei" all'altezza misurata. Fatto questo, nello slicer cancellerei la porzione di modello misurata (quella inferiore) e riposizionerei la porzione rimanente (superiore) sul piatto. Manderei in stampa quindi solo la porzione superiore e, a stampa ultimata, unirei i due pezzi. la buona riuscita del lavoro dipende da tanti fattori, in primis dall'accuratezza delle misure. Successivamente potrebbe essere necessario un po' di lavoro in post produzione per eliminare eventuali disall'ineamenti dei due pezzi
  7. per curiosita', di che stampa si tratta? e di che tempi di stampa parliamo? lo chiedo perche' tecnicamente la cosa e' fattibile ma e' un bagno di sangue da fare........... quindi nel 99% delle volte si evita.....
  8. ???? onestamente nn ho ben compreso il problema.... stai dicendo che hai stampato un pezzo che poi si e' staccato ma tu vorresti "riattaccare" il pezzo al piatto per proseguire la stampa? ho capito bene?
  9. Domanda sciocca, ma visto le cappellate gia' fatte, meglio essere irriso e ischerzato che fare danni 🙂 I cinesi maledetti nn mi hanno ancora consegnato i motori NEMA 17 x completare la migrazione della mia E5P in Mercury 1.1, ad ogni modo ho gia' ricablato il tutto e sto rivisitando anche il printer.cfg. A questo proposito, immagino che dovro' modificare sotto [printer] il parametro kinematics da cartesian a corexy, corretto? BTW, x la cronaca, le guide lineari farlocche HIWIN non sembrano malaccio, sono anche arrivate in un lampo e sembrano muoversi bene. Come consigliato da @FoNzY, ho anche controllato la quantita' di sfere mancanti nelle guide e sembra che lo spazio vuoto (ad occhio) sia di sole due sfere.
  10. mmm l'unico altro punto in cui mi viene in mente di guardare e' sotto il profilo di stampa, menu Other, in fondo c'e' il reparto G-code output.....
  11. ti ringrazio x la fiducia e mi fai sentire un po' come Steve Jobs dei tempi migliori con il suo "sistema di distorsione della realta'" 😄 In realta' ci sto ancora paciugando con OrcaSlicer, ma mi sono imposto di usare solo questo quindi, nn ho molta alternativa. Questo slicer ha 2 "livelli" per passare parametri al gcode generato. Il primo e' a livello di profilo di stampante definita (sotto Machine G-code) ed il secondo a livello di profilo del filamento (sotto Advanced) Hai provato a vedere se li sotto ci sono istruzioni "indesiderate"? Io START_PRINT nn l'ho ancora configurato perche' nn ci ho trovato tutto questo "vantaggio"
  12. Quoto quanto ha detto @Killrob. Le impostazioni x quanto riguarda i supporti sono piu' un alchimia che una scienza. La configurazione One-Fit-All non esiste, fai prima a partire dai parametri di default dello slicer e fare prove. Io mi sono disegnato due bridge, uno a campata piatta e l'altro a campata tonda. Non importa che sia grandi, sufficienti per stampare dei supporti e terminabili in un tempo accettabile per i test. Stampa con quelli base e vedi il risultato. Dalla mia esperienza, che contano milto per il distaccamento sono: - distanza tra supporto e oggetto finale (io lascio un layer) - numero di top layer prima del pezzo (io ne lascio 3) - flow dei top layer (x%, piu' e' basso, piu' le linee del top layer sono rade) - Tipo di top layer (io ho impostato rectilinear ma anche qui, devi vedere quello che ti da risultato migliore tra finitira del pezzo e rimozione)
  13. Se questa e' la direzione che intendi seguire (tanta roba), guardati il tutorial su OrcaSlider fatto da Help3d. Si parla delle funzionalita' dello slicer, ad ogni modo ci sono tante caratteristiche che chiamano in causa le Bambu che possono aiutarti a meglio decidere quali componenti aggiungere
  14. e' normale e dipende da come hai definito i supporti. Se la testa di innesto del supporto sul pezzo e' grande, tendera' a fare piu' "bitorzoli". Prova a lavorare sulla dimensione dei supporti (piu' piccoli e piu' fitti) e sull'inclinazione del pezzo (piu' inclinato). la combinazione di questi due fattori dovrebbe migliorare la resa
  15. bhe, allora xche' impazzire tanto? se hai un raspberry o similare o cmq un laptop anche sgrauso passa direttamente a Klipper, Se devi "far fatica" ad imparare a configurare un fw, fai fatica una volta sola e togliti rogne e limiti della tua scheda e delle funzionalita'. In questa sezione c'e' un tread apposta per chi ha deciso di passare a Klipper. Siamo principalmente in 3 ad aver fatto "ufficialmente" il passaggio a Klipper, ad ogni modo i contributi nn mancano 🙂
  16. nn significa che le facce siano chiuse..... togliti il dubbio, installa ideamaker e importa l'stl, se in basso a dx ti da un triangolo giallo, significa che l'stl ha quanche problema, dal menu' in altro premi sulla funzione ripara e vedi se riesce a sistemarlo
  17. Visto che hai gia' fatto il grande balzo..... perche' non passare alla 2.x? La versione in cui sei ha non pochi limiti sia come impostazioni di menu' che come funzionalita'.
  18. prova con un altro slicer, il mio sospetto e' che tu abbia generato un stl con dei problemi (es facce aperte) e che il gcode risultante sia "fallato"
  19. 2 domande 1) Se stampi un altro oggetti hai lo stesso problema? 2) se dallo slicer fai il preview lo vedi? se parti dal primo layer e prosegui layer per layer la "stampa" procede regolarmente altra cosa che puoi provare e' fare lo slice con altro slicer e vedere se cambia qualcosa
  20. wow thx e da dove richiami questa macro, da [idle_timeout]?
  21. Il reset della eeprom va fatto ogni volta che cambi il fw. Il suo scopo principale e' fare si che, al boot del nuovo fw, vengano presi i parametri effettivi del fw e non parametri rimasti dal vecchio sistema
  22. L'idea e' buona, appena ho un attimo provo a guardarci anche io per capire come definire la condizione dell'if
  23. condivido pienamente e, a dirla tutta, sembra che l'idle timeout nn sia configurabile, puoi solo configurare un idle timer che ritarda l'idle timeout.....
  24. non dico sia corretto, dico solo che secondo me la pausa non e' stampa in corso. A me quello che descrivi e' capitato anche con marlin. Al cambio filamento ( stessa procedura del fine filamento) il toolhead e' andato in parking, ha scaricato il filo, io nn sono intervenuto subito ma dopo qualche minuto e mi sono accorto che non caricava il filamento perche' l'hotend si stava raffreddando (temperatura di stampa 215C, era sotto i 200C).Quando ho dato il comando di caricamento, ha ricominciato a riscaldare e la stampa e' proseguita. @Killrob sembra sia come sospettavo, esiste un idle timeout che "spegne" la stampa in corso ad esempio se in pausa https://klipper.discourse.group/t/print-pause-resume-and-idle-timeout/5339 Questa la definizione nella documentazione [idle_timeout]¶ Idle timeout. An idle timeout is automatically enabled - add an explicit idle_timeout config section to change the default settings. [idle_timeout] #gcode: # A list of G-Code commands to execute on an idle timeout. See # docs/Command_Templates.md for G-Code format. The default is to run # "TURN_OFF_HEATERS" and "M84". #timeout: 600 # Idle time (in seconds) to wait before running the above G-Code # commands. The default is 600 seconds.
  25. non dico sia corretto, dico solo che secondo me la pausa non e' stampa in corso. A me quello che descrivi e' capitato anche con marlin. Al cambio filamento ( stessa procedura del fine filamento) il toolhead e' andato in parking, ha scaricato il filo, io nn sono intervenuto subito ma dopo qualche minuto e mi sono accorto che non caricava il filamento perche' l'hotend si stava raffreddando (temperatura di stampa 215C, era sotto i 200C).Quando ho dato il comando di caricamento, ha ricominciato a riscaldare e la stampa e' proseguita.
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