il_cosmo

Avendolo installato, ho fatto una prova con Cura ed ho abilitato lo Slicing Tollerance sul valore inclusive.
Devo dire che la cosa è migliorata notevolmente... a discapito dell'adesione sul piatto... ma tutto non si può avere! 🤣
Scherzi a parte, la cosa è migliorata notevolmente.
Grazie @Cubo della dritta! E grazie anche a @FoNzY per il supporto.
P.S. I problemi di adesione, riguardando il pezzo più piccolo, credo di poterli risolvere con un Brim intorno ai pezzi da stampare. 😉
 

Aggiornamento del sabato sera: dopo aver pulito e ripulito il piano con più lavaggi in acetone, una quantità industriale di stracci per togliere lo sporco fatto ovunque e isopropilico per rifinire, ho lanciato al volo la stampa di un cubetto di prova dal lato ruvido del piatto e... sorpresa! Adesione eccezionale ed effetto warping assente!
A questo punto, è d'uopo la prova dal lato liscio per capire cosa succede da quel lato... anche se, dopo una piccola ricerca di approfondimento che riporto in calce, sono sempre più convinto che quello che ho rimosso era la pellicola di PEI. 🥴
 
 
Riguardo il PEI, a beneficio di tutti:
 

FINALMENTE! Ho trovato una mezz'ora di tempo ed ho installato il piatto PEI!
Come procedimento di installazione (almeno per la mia stampante che è un clone della Ender 3 v2!) ho seguito questa "tecnica": ho misurato e comparato il piatto in vetro con il piatto PEI, riscontrando una differenza di spessore (in meno per il PEI) di circa 1,2 mm.; ho quindi, smontato il piatto di vetro, abbassato il fine corsa del piano Z di circa un mm. e mezzo; incollata la base magnetica al piano di alluminio della stampante, facendo attenzione a non far formare bolle d'aria. Posizionato la lastra PEI sulla base magnetica dopo aver rimosso la pellicola protettiva e rifatta la calibrazione del piano.
Adesso ho lanciato una stampa di prova... e vedremo come evolve, anche se da una prima analisi, sembrerebbe tutto a posto.
P.S. Come pulite la superfice usata per la stampa? Acqua e semplicemente acqua? Oppure qualche detergente?

L'ugello (o nozzle), purtroppo per le nostre tasche 🙄, si intasa con l'uso e, se non si riesce a disostruirlo adeguatamente, comincia a creare schifezze in fase di stampa. Si tende quindi a cambiarlo di tanto in tanto...
L'esperienza mia, poi, mi dice che se non stampassi per lungo tempo, non capisco perché, ma le incrostazioni dell'ugello diventano più difficili da rimuovere e, personalmente, tendo a preferire il cambio.
Comunque, prima di tutto, farei i test che ti hanno suggerito gli altri due amici... personalmente inizierei da una temp-tower e proseguire con il thin wall test.

Sempre nella logica di condivisione delle esperienze, aspettando il piatto PEI, ho fatto qualche altra prova e, diminuita la temperatura di stampa dell'hot-end, così come data una maggiore distanza tra ugello e piano, sembrerebbero completamente sparite le ondulazioni.
Ergo... ero troppo basso con l'ugello e la temperatura di stampa forse era troppo elevata per il materiale in uso (seppur da temptower sembrava esser quella).
P.S. L'ho preso e dovrebbero consegnarmelo oggi... 😉
 

Ragazzi, dopo essermi scervellato e buttato diversi metri si filamento... ecco la soluzione! 🥴

Se non avessi guardato, per caso, la leva del cuscinetto che preme sulla ruota godronata... e quando avrei capito che dipendeva da lei?! 🤯
@dnasini mi sa che me la sono chiamata... e devo ordinare un estrusore all metal o dual gear! 🤷‍♂️
Il fatto che la cricca fosse sotto la rendeva praticamente invisibile!