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Cubo

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  1. Teoricamente si può anche mentire allo slicer dicendogli che il nozzle è da 0.4 e stampare poi col 0.6. Alla fine stampare a 0.6 con 80% di flusso oppure stampare a 0.48 con 100% flusso dovrebbe produrre lo stesso risultato (lo spingifilo gira sempre della stessa quantità...) 🤔 Se funziona uno, funziona anche l'altro... credo.
  2. Dove posso guardare dei valori di riferimento ? Posso vedere in qualche modo le Vref attuali ? Thanks !
  3. Grazie mille delle informazioni. A me alla fine il problema di "occlusione" dell'all metal lo causava il tubo di teflon che si alzava di qualche decimo di mm permettendo quindi a del pla (teoricamente già freddo in quella zona... ma neanche troppo a quanto pare 🙄) di intrufolarsi tra tubo di teflon e testa dell'heat breack formando un anellino che poi si saldava al filamento bloccandolo completamente. Ho tagliato il tubetto che va da spingifilo a hot end (ho un DDE della trianglelab con attaccato direttamente sotto un V6) 1-2mm più lungo di prima in modo che facesse interferenza e restasse pressato alle due estremità. Da allora, più nessun problema. (heatbreack all metal cinesissimo da aliexpress a 1-2 euro tipo) Comunque ridurrò anch'io la velocità della retraction (ero già sceso a 2mm di lunghezza). Non avevo pensato a quella variabile e prevenire è sicuramente meglio 👍
  4. Proverei con un compressore a separarci dentro aria compressa. Magari il tubicino si allarga un minimo e con l aiuto dell'aria che eventualmente ci passerebbe attorno ti sputa fuori il pezzo incastrato. 🤔
  5. Sarebbe meglio, però io non l'ho mai fatto 😅 non ho cambiato diametro dell'ugello molto spesso (3-4 volte forse) ma mi è sempre andata bene cambiando solo la larghezza linee 😬 Bene, però magari è solo merito del nozzle da 0.4. Non è detto che tutti gli estrusori debbano fare la stessa resistenza alla rotazione o che più resistenza sia meglio... 🤔
  6. Ah si sono d'accordissimo, mi era venuto in mente anche a me quel post (ma anche un altro video su youtube dove stampavano con lo stesso gcode e ugelli diversi). Comunque era per dire che non c'è necessariamente da ristudiare tutto quando si cambia nozzle e proabilmente nel suo caso basta mettere 0,6 di larghezza linee nello slicer.
  7. Li conoscevo e mi son sempre chiesto come mai invece di incastonarci un rubino, non ci mettono qualcosa di meno costoso ma comunque resistente, tipo un inserto in "vidia". Non so se sia il termine corretto, intendo il materiale dei denti delle seghe circolari o degli inserti per il tornio (carburo di tungsteno forse).🤔 Forse i volumi sono troppo bassi per creare gli stampi (immagino li facciano per sinterizzazione) 🤔
  8. In realtà non c'è molto da calcolare, un gcode fatto con linee da 0,6 lo si può stampare con ugello da 0,5 0,6 e probabilmente pure 0,7 o addirittura 0,8 e 0,4. Ovviamente meglio avere nozzle pari o di poco inferiori alla larghezza delle linee, ma non ci sono regole specifiche o parametri particolari che dipendono dal diametro del nozzle.
  9. Però è col pla normale
  10. Proverei a fare un cubetto di calibrazione per il flusso 🤔
  11. Deve anche andare bene in battuta contro la "testa" dell'heatbreack in metallo. Possibilmente dovrebbe farci un po' di pressione addosso. Altrimenti può essere che un po' di pla fuso (che risale con le ritrazioni o si ammorbisice se il taglio termico non è ottimale o chissà...) si insinui tra tubo ptfe e heatbreack, si solifichi e impedisca del tutto o parzialmente l'estrusione. A me era accaduto così la prima volte che ho montato l'all metal. Una volta "mandato in pressione" il tubo conto l'heatbreack si è risolto tutto.
  12. Ti ricordi la marca del petg? Più flessibile ed elastico del pla+ è l esatto opposto della mia esperienza 😅 (petg e pla+ sunlu)
  13. Ho trovato questo video, mi pare fatto molto bene. Alla fine nelle conclusioni dice quello che ho "scoperto" pure io. Il Petg è meglio del pla, ma non del pla+. Anzi, dai test che fa prima delle conclusioni, il pla+ sembra anche meno fragile. Gli unici vantaggi del petg restano la resistenza alla temperatura e la adesione tra gli strati.
  14. Ma quando poi li hai stampati erano ancora buoni, non erano diventati più fragili immagino... Il mio unico dubbio era che avessi potuto "rovinare" il filamento scaldandolo troppo prima di stamparlo... Ma mi sembra impossibile.
  15. Ah wow... quindi ho vissuto in una menzogna sino ad ora 😄 Grazie dell'informazione. Magari è pure possibile fare lo smoothing al pla con l'acetone 🤔 Mi sembra che una bobina l'avevo lasciata a 62°C per 24 ore... può essere troppo ? Non dovrebbe in teoria, ma prendendola in mano adesso ho notato che il filo era leggermente appiccicato a quelli adiacenti. Poco poco, ma si sentiva. Forse l'ho scaldato troppo ? Mi sembra impossibile che perda così le porprietà meccaniche comunque (dovrebbe resistere fino a 80°C almeno).
  16. Non per fare il saccente, ma mi pare che abbiano scritto due fesserie: - il pla non resiste all'acqua, che sapevo essere solo un mito perché in molti lo considerano biodegradabile (e lo è, ma solo se ridotto in truccioli piccoli e mischiato con altre sostanze organiche mi pare) - il pla si scioglie con l'acetone, anche questo, non mi risulta proprio. Quello dell'acteone dovrebbe essere l'abs. Per il pla servono solventi particolari molto più pericolosi se non erro (non ricordo i nomi). Dicono anche loro però che il pla+ è più flessibile. Ps. Poi magari dipende anche da cosa ci mettono nel pla per fare il plus. Probabilmente non sono tutti uguali neanche quelli.
  17. Io avevo preso 3kg in offerta a 48euro su amazon... Ora non so se restituirli o meno 😅 Tolta la resistenza meccanica (peggiore), cosa resta al petg rispetto al pla ? Resistenza alla temperatura e basta ?
  18. Avevo visto su youtube e sentito un po' ovunque che il PETG dovrebbe essere più resistente agli impatti del PLA. Forse è vero, ma sicuramente non più resistente del PLA+. Non penso in molti lo sappiano e quindi volevo farvelo sapere, o magari scoprire che non è vero (ma da quello che ho visto penso sia proprio così). Avevo stampato una specie di tappo in pla che si inseriva nella sua sede con un po' di interferenza (andava battuto un po' per entrare) e non ha mai avuto problemi. Ne ho fatto un altro in Petg, convinto che sarebbe stato più resistente e meno fragile ma invece al primo "colpetto di invito" si è crepato in due. 😳 Anche togliendo i supporti avevo notato che il petg si spezzava più facilmente del pla+ che invece si piega ma non si spezza tendenzialmente. Entrambi erano marca sunlu.
  19. Da non possessore di delta, mi verrebbe in mente che con l'anello vicino al nozzle guadagni spazio di stampa su z, mentre con l'anello in alto lo perdi. Se non erro le stampanti delta devono già essere belle alte di loro e vicino al limite superiore il volume di stampa si restringe a cono... Quindi meglio sfruttarlo bene quel volume e prendere il modello con l'anello posto in basso vicino al nozzle 🤔
  20. Cubo

    Questioni di hotend

    Potresti farci un brevetto se scopri come si è incollato il ptfe 😁 Scherzi a parte, forse del materiale sciolto è risalito e lo ha bloccato... Ma mi pare comunque molto difficile...🤔 Ti lascio la mia esperienza coi bimetal: Kps3 pro con hotend v6. Tolto l heatbrake con il ptfe e messo il bimetal. Intasato alla prima stampa con pla 😅 Praticamente il tubo di ptfe che guida il filo dallo spingifilo alla testa dell heatbreack si era alzato mezzo millimetro, del pla si era intrufolato (durante qualche retraction immagino) e si era risolidificato formando un piccolo anello che bloccava il filo. Ho rimesso il ptfe un millimetro più lungo di prima, in modo che venisse compresso tra spingifilo e heatbreack e da allora non ho mai avuto problemi. Ho stampato abbastanza pla petg e tpu (un kg di pla mezzo di petg e forse 300g di tpu) senza il minimo problema. Ps. L heatbreack bimetal era il più economico trovato su aliexpress. Sui filetti dove si avvita sul dissipatore ho messo la pasta termica per cpu.
  21. Il migliore dovrebbe essere l'orbiter come spinta/peso Come rapporto qualità prezzo io pensavo di andare su - nozzle volcano (o super volcano aggiungendoci i bulloni sotto dove sporgerebbe il filetto, in teoria funziona uguale) - cartuccia CHC (già preso, però non so se posso testarlo sulla kp3s pro senza cambiare firmware) - dissipatore stile V6 (avevo visto questo) Ps. Come elettronica avevo visto la scheda "octopus" della bigtreetech o la "mks monster8". Se non erro ci si può installare sia marlin che klipper 🤔 Ma non so minimamente la differenza ne quale sia la migliore, è un problema che mi porrò più avanti 😅
  22. È una cartesiana normale, quindi con un motore e due cinghie per muovere y ed un motore sopra l'asse x per muovere x. Riesco a stampare più velocemente (a parità di qualità) con la kp3s pro 😅 che non è strano dato che, pur essendo una bed slinger, il suo letto (200x200) pesa meno di tutto l'asse x della ender. Comunque per la velocità non è troppo difficile ottimizzare la stampante secondo me. Cioè, quando hai fatto una coreXY con l'asse x in carbonio non resra molto altro da fare e non hai comunque speso molto di più. Quindi il problema non si pone per me... Ps. Un altra cosa che mi era venuta in mente, forse potrebbe avere senso usare un estrusore con il filo più grande del classico 1,75mm. So che c'è una misura più grande ma non ricordo. Non so quali vantaggi avresti, ma se esiste il diametro più grande un motivo ci sarà 🤔
  23. Solitamente per modelli grandi e quindi con linee spesse e alte è il flusso il primo fattore limitante. Se invece stampi basso e stretto il primo "muro" saranno le accelerazioni/velocità massime credo. Nel bridging credo influisca soprattutto il raffreddamento del pezzo, che deve essere buono (ma neanche troppo intenso avevo letto da qualche parte) ma non ho mai fatto prove 🤔
  24. Come ti hanno detto, dipende praticamente solo dal flusso il tempo di stampa. Se devi stampare 6kg di plastica, il tempo che ci metti a fare il modello dipende da quanta plastica fondi ogni secondo. Poi come la disponi (se con layer alti o bassi larghi o stretti) sul tempo non influisce in pratica. Per le formule, quella del flusso è : Flusso = larghezza layer x altezza layer x velocità (facendo finta che i layer siano rettangolari, è una approssimazione) Per una buona estrusione, se ricordo bene, l'altezza non deve superare l 80% della larghezza. Inoltre la larghezza non deve essere meno dell' 80% del nozzle.
  25. In quel caso penso converrebbe comunque x corto. Intendi il parallelismo tra il piatto e il piano su cui si muove la testina di stampa? Ci sono sistemi che autocompensano come quello della ratrig e mettono in automatico il piatto in parallelo (o meglio, il piano ideale che passa per i tre punti che sonda). Oppure ti affidi al mesh bed leveling, che già dovresti comunque usare per un piano così grande. Questo sistema compensa le irregolarità in z del piano e quindi anche una eventuale inclinazione. Più che altro un piano di stampa così grande, non saprei bene come supportarlo. Cioè si potrebbe fare un telaio, ma poi il piatto al telaio non lo puoi (o non si dovrebbe) attaccarlo in maniera fissa. Bisogna lasciare spazio alle dilatazioni termiche. La soluzione che c'è sulle rat rig vcore è la più semplice ed efficace. Risolve il problema del parallelismo e della dilatazione termica con 3 guide lineari e dei contatti "a sfera". Bisognerebbe ovviamente scalarla in grande ma credo si potrebbe fare (intendo cinghie più larghe, riduzioni più piccole per i motori, supporti più spessi... tutto per il peso maggiore ovviamente). Non è la soluzione più economica. Quella forse sarebbe mettere 2/4 aste filettate con 4 guide lineari cilindriche (come sulla mia ender 5 plus) e attaccare il letto ad un telaietto tramite circa 8 o più "viti con le molle" classiche.
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