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Alessandro Tassinari

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  1. A questo link trovi i profili di stampa per usare il Kit Clay, da caricare su Cura. Dentro al pacchetto c'è anche una guida, che ti consiglio di leggere. Per quanto riguarda il montaggio del Kit Clay, riporto qui una video-guida di WASP:
  2. Ciao @annalisa, è sempre un piacere leggere di qualcuno che attiva macchine dentro le scuole. Da tua descrizione ho capito che la macchina è una Delta 2040 che monta l'estrusore standard per la plastica in filamento. In più, avete da montare il kit clay. Correggimi se sbaglio, ma questo è importante per capire l'esatto modello con cui ti interfacci. In seguito, non ho capito: vuoi stampare un modello 3D in plastica o in argilla? Se vuoi riattivare velocemente la macchina, ti consiglio di partire con qualche pezzo in PLA. Facci sapere!
  3. Mi metto in coda a @FoNzY. Per questo tipo di pezzi, sempre verificare che il materiale sia certificato!
  4. Tutto dipende dalla licenza con cui sono rilasciati i modelli. Anche se digitali e gratuitamente scaricabili (ad esempio da un servizio come Thingiverse) questo non significa che sia ammesso lucrarci sopra. Quindi, innanzitutto benissimo che tu ti sia posto questo problema! Ti consiglio di verificare dalla fonte: se acquisti il modello, che licenza d'uso acquisti? Questo devi verificarlo tu.
  5. Benvenuto Maurizio. Ci sono altri utenti interessati all'incisione laser, credo troverai validi amici! https://www.stampa3d-forum.it/forums/forum/47-off-topic/ Trovi qui qualche discussione a riguardo 😉
  6. Ciao! Abbiamo diverse guide introduttive da cui puoi iniziare oppure, chiedi aiuto nella community! Benvenuto 😉
  7. Ciao Ivan benvenuto!
  8. Ciao Enrico, benvenuto. Ho spostato il tuo commento in una nuova discussione, così che non fosse in coda alla presentazione di altri. Buon divertimento qui sulla community!
  9. @Junior73 grazie! Mi accodo, con una precisazione: la pulizia dei pezzi, specie se fatta con alcol isopropilico, è da fare con molta cautela. L'isopropilico è molto volatile ed è nocivo alla salute, oltre che facilmente infiammabile. Per questo motivo indossare SEMPRE guanti e mascherina e MAI fare la pulizia dei pezzi in ambienti con altre persone. Il luogo deve essere ben arieggiato (cappa o finestra spalancata). La resina può irritare se a contatto con la pelle. I guanti sono d'obbligo. Se finisce su superfici, può penetrare e lasciare macchie.
  10. @Whitedavil che il PEEK sia stampabile anche con temperature di piano e camera più ridotte non lo nego. Temperature di piano intorno ai 150° e camera a 100° direi siano sufficienti. I miei parametri di temperatura fanno riferimento alla condizione ideale di stampa. Attenzione però a: delaminazione -> se la camera non è ben riscaldata e il materiale non è estruso a temperatura idonea, i pezzi rischiano di delaminare; cristallizzazione -> si ottiene in due modi: estrudendo ad alte temperature (oltre i 400°); cuocendo i pezzi a fine stampa.
  11. Vi lascio qui il link a un ulteriore approfondimento, scritto da me ma pubblicato su LinkedIn: https://www.linkedin.com/pulse/stampa-3d-peek-un-asset-per-i-settori-aerospaziale-e-tassinari/ In questo articolo ho elencato velocemente le caratteristiche della stampa 3D FDM col PEEK. Credo che nel prossimo futuro farò una guida molto più approfondita da mettere a disposizione qui sulla community. Fatemi sapere cosa ne pensate!
  12. @Drvo assolutamente. Personalmente non terrei neanche la FFF in camera da letto, sarebbe difficoltoso dormire con le stampe notturne in produzione! 😄 Ma più che coi fili, con le resine non si scherza: protezioni come guanti e mascherina sono d'obbligo (o quantomeno vivamente consigliati)
  13. La mia esperienza con la stampa 3D a resina è più che altro di tipo professionale, ma qualche spunto interessante posso darlo anche a chi ne fa uso diverso dal mio. E' sconsigliato perché solitamente la resina viene riscaldata e dei fumi vengono rilasciati nell'aria. Come al solito, se l'ambiente ogni tanto viene arieggiato e si presta attenzione, a mio avviso non succede niente a tenere una stampante a resina in una stanza dedicata, in uno studio o in un ufficio. Personalmente, non la terrei mai in cucina o in camera da letto. La Formlabs Form2 con cui lavoro è piazzata in una stanza dello studio dove lavoro. In quella stanza ci sto io come anche altre persone durante la giornata. Formlabs fornisce un sistema di monitoraggio in rete. Non ho mai avuto interesse a interagire con la macchina a distanza. Pulire ogni volta mi sembra eccessivo, ma ogni 3-5 stampe è da fare. Essenzialmente c'è da assicurarsi che non vi siano residui dentro alla vaschetta della resina. La resina viene filtrata tramite filtri mesh da vernice. Si può recuperare circa un 50-70% della resina in questo modo. Inoltre, è bene assicurarsi che la vaschetta sua ben pulita da residui nella parte sottostante. Servono circa 15 minuti per fare questa operazione. Uso alcol isopropilico, lasciando a bagno i pezzi per circa 20-30 minuti. Uso lo stesso bagno di isopropilico più volte, circa per 5-10 stampe a seconda delle dimensioni. Una volta esaurito, è bene recuperarlo nella sua confezione originaria e lo recapitarlo in discarica. Circa 30-60 minuti a seconda del pezzo. Il metodo più economico è acquistare una lampada UV per estetista. E' corretta la tua affermazione, in parte. I supporti lasciano inevitabilmente piccoli segni sul pezzo. Se vuoi ottenere un risultato estetico ottimo puoi: fare attenzione a come fai lo slicing e a come posizioni il pezzo secondo i supporti. Fai in modo che i supporti vadano dove non si vedranno, per quanto possibile; agisci sui parametri di gestione supporti, riducendone il numero o riducendo la dimensione della superficie di contatto tra supporto e pezzo. Attenzione a non ridurre troppo questi parametri, altrimenti il pezzo rischia di staccarsi; se restano segni visibili sulla superficie, puoi agire delicatamente con carta vetrata.
  14. Ciao @MARCO72, i filamenti "scoppiettano" perché hanno assorbito umidità dall'aria. Questo accade per forza col passare del tempo, dopo che il filo è stato aperto dalla sua confezione originaria. Un modo veloce per risolvere, come dici tu, è essicarlo mettendolo vicino a una fonte di calore. C'è chi usa il forno di casa e chi usa essicatori da cucina. Se il filo si spezza, forse l'hai scaldato troppo. Oppure, sicuro che la penna 3D che usi non abbia qualche residuo all'interno? Hai provato a usare un filo nuovo?
  15. Alessandro Tassinari

    Ciao a tutti

    Sembra proprio tu ti stia divertendo! Ben arrivato!
  16. Buon inizio a tutti! Godetevela e stampate!
  17. Ciao Luigi, benvenuto tra altri comuni mortali 😉
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