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Alessandro Tassinari

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Tutti i contenuti di Alessandro Tassinari

  1. Ciao @Andreabonny, molto strano quello che ti accade. Io proverei a escludere alcuni problemi, procedendo in questo modo: -> con estrusore freddo (e senza filo dentro), fai girare tutti motori e verifica che i movimenti avvengano correttamente; -> con estrusore caldo, procedi come al punto precedente; Se tutto si muove come deve, allora puoi dare una letta al gcode aprendolo col blocco note. Verifica che ci siano i movimenti che la stampante deve fare. Domanda bruciapelo: a inizio stampa, la macchina fa l'homing degli assi?
  2. FoNzY ha colpito in pieno! Io lavoro nel settore dell'architettura e posso confermare che, per fare omini o modelli in scala di piccoli arredi, una stampante dlp o sla sono l'ideale. Io ho una Formlabs Form 2. La macchina é abbastanza costosa, come anche le resine, ma per queste applicazioni é ideale.
  3. Ciao community! A questo link segnalo la Guida alla Calibrazione del Flusso di Stampa. Allegato a questo post trovate un GCode, utile per impostare correttamente il flusso di stampa delle vostre macchine. Potete scaricarlo e utilizzarlo liberamente. Buon weekend 😉 100mm extrusion.gcode
  4. Ciao @giannipe, devi tenere in considerazione che senza saper correttamente disegnare in 3D, non sarai in grado di stampare oggetti tuoi. Se la tua intenzione è quella di produrre oggetti disegnati da te, il mio consiglio è senza dubbio quello di seguire un corso di modellazione 3D, magari su un software che sia più vicino alle tue esigenze. Per la modellazione meccanica, Autocad 3D, Inventor, Fusion 360 o Rhinoceros sono i software che ti consiglierei. Non escludere però un buon corso dedicato all'uso della stampante 3D. Ci sono tante piccole accortezze da tenere in considerazione per riuscire a tirare fuori il meglio dai nostri macchinari, un corso sicuramente può aiutarti a fissare delle basi solide con cui partire al meglio nelle tue realizzazioni. Se dovesse interessarti, ti segnalo questo corso che si terrà nel mese di settembre.
  5. Alzi la mano chi non ha mai avuto un problema con la propria stampante 3D 🙋‍♂️ Niente da fare, credo che nessuno sia mai stato così fortunato! Proprio così, perché non è raro cadere in inconvenienti con le nostre macchine additive. Per non parlare dei difetti che possono colpire i pezzi che vogliamo stampare 😵 Non temere, una soluzione esiste. In questa guida ho raccolto per te 5 consigli che ti permetteranno di ottenere una stampa 3D perfetta! Attenzione però, nessuno fa miracoli: molto sta a te e all'attenzione che poni nell'uso della tua stampante 3D. Se seguirai i miei consigli, sicuramente potrai risolvere diversi problemi che affliggono le tue stampe. Usando l'indice di questa guida puoi saltare da un consiglio all'altro. Dacci una letta e usufruisci dei contenuti aggiuntivi che trovi nei link. Sono sicuro che ti saranno utili! In questa guida: > Come ottenere una stampa 3D perfetta > Consiglio n.1: scegliere un buon filamento > Consiglio n.2: livellare bene il piano di stampa > Consiglio n.3: migliorare l'adesione al piano di stampa > Consiglio n.4: assicurati di avere la meccanica a punto > Consiglio n.5: affinare le impostazioni dello slicer > Consigli bonus! Come ottenere una stampa 3D perfetta Se hai acquistato da poco la tua stampante 3D, sappi che il setup iniziale è sempre un momento cruciale per un neofita. Impostare al meglio la stampante è un passaggio fondamentale per ottenere una stampa 3D perfetta. Inoltre, non sottovalutare mai la manutenzione. Molti problemi però sono davvero molto comuni e facilmente risolvibili. Potremmo dividerli in due gruppi: problemi che derivano dall'uso di materiali scadenti o componenti di bassa qualità; problemi che derivano da poca attenzione e poca manutenzione nell'uso della stampante 3D. I motivi per cui non riesci a ottenere dei modelli ben fatti, precisi e con superfici pulite ricadono probabilmente in una di queste due categorie. Per aiutarti, ho quindi deciso di fare un elenco di consigli che potrebbero salvarti da ore e ore di lavoro senza trovare una soluzione. In questa guida andiamo a verificare velocemente alcune procedure che devi fare con la tua stampante, ma oltre a questo ti darò qualche utile consiglio che potrebbe fare la differenza, soprattutto sui materiali e sulle componenti che stai utilizzando. Coraggio allora, iniziamo! Consiglio n.1: scegliere un buon filamento Scegliere un buon filamento è fondamentale per avere una stampa 3D perfetta. Proprio a causa del materiale di stampa potresti rischiare di perdere tempo a maneggiare i parametri dello slicer senza trovare una soluzione. È vero, acquistare materiali economici piace a tutti. Però devi fare attenzione, perché risparmiare qualche euro all'inizio potrebbe rivelarsi in seguito un cattivo affare, al punto da dover essere costretti a buttare tutto nel cestino. I problemi che derivano dall'uso di un materiale di stampa 3D di bassa qualità sono di diverso tipo: estrusore otturato; mancata estrusione; filo mangiato dalla rotella godronata che spinge il filo; risultati estetici scadenti; deposito di filamenti indesiderati; parametri di stampa non congrui alle reali modalità di stampa del materiale. Questi problemi sono causati da caratteristiche o proprietà del materiale: diametro del filo poco costante; temperature di stampa sballate; impurità; bassa qualità della plastica; umiditià assorbita; esposizione ai raggi solati o raggi UV. Viene da sé che deve essere tua premura assicurarti che il materiale sia trattato con modalità consone, ad esempio evitando che assorba l'umidità nell'aria. E qui ti offro la possibilità di fare una prima ammissione di colpe... 😰 Se pensi di aver mantenuto in malo modo i tuoi materiali di stampa, o se ritieni che le condizioni ambientali dove puoi tenerli non siano ottimali per il mantenimento delle loro caratteristiche - magari li tieni in garage, in officina, in uno studio - ho una soluzione molto comoda da segnalarti: un essiccatore per filamenti da stampa 3D. Si tratta di un piccolo macchinario, dentro al quale puoi posizionare le tue vecchie bobine. L’essiccatore riscalda il materiale al suo interno, eliminando l’umidità e riportandolo (più o meno) alle sue caratteristiche originarie. L’essiccatore per filamenti è un gadget essenziale per tutti quelli che, proprio come me, hanno vecchie bobine aperte da finire. Trovi l'essiccatore SUNLU Dryer Box su Amazon, al costo di appena 49,99 €. Essiccatore per filamenti - Vedi offerta su Amazon L'uso di un essiccatore per filamenti è molto utile anche se hai acquistato un filamento imballato male. Mi spiego meglio. Un filamento prodotto in atmosfera inadatta oppure imballato in modo sbagliato può facilmente assorbire umidità al suo interno. Il risultato sarà un filamento che ‘scoppietta’ quando viene estruso - a causa dell’acqua che evapora al suo interno - e una stampa piena di buchi. Più una bobina ha raccolto umidità, più questo problema sarà presente. In questo caso l'essiccatore può salvare la bobina che hai appena acquistato. Ma con tutta sincerità, se ti capita di ricevere delle bobine in sacchetti aperti e non sotto vuoto... beh, ti consiglio vivamente di cambiare produttore! Ormai la vendita di bobine in sacchetti sotto vuoto è lo standard e rappresenta un'attenzione fondamentale per assicurare il mantenimento dei materiali per la stampa 3D. Questa accortezza, come anche tante altre, dipendono esclusivamente dal produttore. Ad esempio, se il filamento è prodotto con plastiche scadenti o con una tolleranza di diametro esagerata, ti porterà ad avere l'estrusore bloccato. Oltre a questo, potresti andare incontro a fenomeni di wobble, filamenti che si annodano perché avvolte male, ecc. Tutto questo dipende esclusivamente dal produttore e dalla qualità del materiale che hai acquistato. In sostanza, quello che voglio dirti è che acquistare un buon filamento è importante e ripaga nel tempo. Uno dei filamenti più apprezzati per il suo basso costo e la facilità di stampa è il filamento eSUN PLA PLus. E' un materiale che garantisce ottime caratteristiche estetiche, disponibile in tanti colori e venduto a soli 22,99 € al Kg. Su Amazon è uno dei materiali più recensiti. Insomma, una certezza! eSUN PLA Plus - Vedi offerta su Amazon Se vuoi cercare altri materiali di buona qualità, di seguito ti lascio la mia guida aggiornata ai 5 filamenti più economici per la stampa 3D. Si tratta di filamenti che io stesso mi sento di consigliare perché li ho provati direttamente, oppure perché ho sentito pareri molto positivi a riguardo. Nel selezionarli ho tenuto conto della qualità e del prezzo, cercando il giusto compromesso per farti risparmiare il più possibile. Se abbiamo risolto la "questione filamento", allora possiamo proseguire e entrare nel dettaglio di altre accortezze a fondo meccanico, necessarie per raggiungere la famigerata stampa 3D perfetta 😄 Consiglio n.2: livellare bene il piano di stampa Un piano livellato bene è un aspetto cruciale per garantire l’adesione del primo layer delle tue stampe. Per ottenere una stampa 3D perfetta è necessario avere il nozzle alla corretta distanza dalla superficie: questa operazione può essere fatta manualmente, guidati dal firmware, o con appositi sensori. Se la tua stampante non ne è provvista, basterà posizionare l’ugello nei quattro angoli del piano e regolare per ognuno la vite sottostante, in modo che la distanza col piano lasci passare un po' a fatica un foglio di carta o un biglietto da visita. Un ugello troppo vicino al piatto di stampa ti porterà ad uno schiacciamento eccessivo del filamento. Se ti trovi in questo caso, il primo layer della stampa potrebbe risultare trasparente. Nel caso peggiore invece, il materiale potrebbe anche non fuoriuscire, così da far girare a vuoto la ruota dentata dell’estrusore. Al contrario, un ugello troppo lontano dalla superficie porta a problemi di adesione. Il primo layer in questo caso, avrà le linee di materiale separate tra loro. Mi raccomando, regola sempre al meglio il tuo piano di stampa e assicurati di farlo ogni volta prima iniziare a stampare un nuovo modello. Se non lo fai, potrebbe essere la volta buona che qualcosa non si attacca per bene. Lo so, non lo fa mai nessuno... ma quella volta che capiterà, avrò diritto a dirti "te l'avevo detto!" 😇 Consiglio n.3: migliorare l'adesione al pianto di stampa Il livellamento del piano da solo non basta fissare per bene i tuoi modelli al piatto di stampa. Ho infatti da darti qualche consiglio in più. Usa una stampante 3D con piano riscaldato Una soluzione utile e funzionale sarebbe quella di avere una stampante 3D con piano riscaldato. Ormai tutte le stampanti, anche quelle più economiche, ne sono dotate. E questa è un'ottima cosa, almeno per due motivi: ti permette di stampare materiali più tecnici, come l'ABS; aiuta a tenere i pezzi saldi al piatto, anche nel caso di PLA o PETG. Se stai per acquistare la tua prima stampante 3D, dovresti assolutamente comprarla dotata di piano riscaldato. Te ne segnalo una, un modello ormai consolidato sul mercato ed estremamente economico: la Geeetech Prusa I3 Pro B. Il modello Prusa I3 non ha bisogno di presentazioni. In più Geeetech offre la stampante in kit da assemblare, dotata di tutto quello che serve, anche del piano riscaldato, a meno di 200 €. Geeetech Prusa I3 Pro B - Vedi offerta su Amazon Il piano riscaldato da solo però potrebbe non bastare. Inoltre, non tutte le stampanti ne sono provviste. E' quindi normale utilizzare anche altri sistemi, alcuni più conosciuti altri meno, che permettono di risolvere una volta per tutte i problemi di adesione. Usa la lacca per capelli o colle apposite Probabilmente uno dei metodi più diffusi tra i makers, per efficacia e semplicità di utilizzo. Un paio di secondi per applicarla e si rimuove facilmente con carta e detergente. La lacca per capelli non è altro che una colla spray, disponibile in tutti i supermercati. Spruzza sul piatto in vetro un sottile strato, attendi uno o due minuti, giusto il tempo che si asciughi completamente. Se la tocchi con mano, non deve restarti la patina collosa sulle dita. Lo spray più utilizzato in assoluto è la lacca per capelli Splend'Or, la classica lacca della nonna. A mio parere però è meglio andare su prodotti leggermente più ricercati. La colla spray 3DLAC ha riscosso diverso successo perché adatta all'uso con qualsiasi filamento. Basta applicarne uno strato sottilissimo e la presa è veramente forte. Se hai dubbi, leggi le recensioni del prodotto. Vedrai che confermeranno quello che ti sto dicendo 😉 Colla spray 3DLAC presa forte - Vedi offerta su Amazon La lacca per capelli o le colle spray sono particolarmente indicate per chi monta piatti in vetro. A fine stampa, non devi fare altro che togliere il piano e pulirlo con uno sgrassatore e acqua calda. Un consiglio in più: se devi fare più stampe una dietro l'altra, potresti pensare di non pulire ogni volta il piano. Questa è una buona idea, infatti i tuoi pezzi si attaccheranno meglio ad un piano ruvido e leggermente sporco rispetto ad un piatto perfettamente lucidato. Usa il nastro adesivo di carta Leggermente più macchinoso da applicare ma è anch’esso molto utilizzato. Il nastro adesivo di carta si attacca al piano per creare una superficie ruvida perfetta per l’adesione. È sicuramente una soluzione molto economica, ma devi fare molta attenzione alla qualità del nastro adesivo e alla sua capacità di "incollarsi" al piatto. Ti avviso: se utilizzi un nastro adesivo estremamente economico, tenderà a staccarsi dal piano durante la stampa! Continuerai quindi ad avere problemi di distacco dei pezzi e il fastidio sarà ancora maggiore. Parlo per esperienza personale 🤐 Io ormai da anni acquisto esclusivamente il nastro adesivo blu della 3M. Ha una presa eccezionale, spesso mi capita di stamparci sopra più volte senza doverlo cambiare. Può essere usato su qualsiasi piano di stampa, io lo uso soprattutto sui piani in vetro e metallo. Nastro adesivo 3M - Vedi offerta su Amazon Questa soluzione è tra le mie preferite, perché sporca molto meno della colla spray ed è comunque immediata. Usa un piano di stampa forato Se vuoi fare un upgrade alla tua stampante 3D, puoi pensare di montare un piano di stampa forato. Si tratta di una soluzione sempre più utilizzata, queste basi sono appositamente studiate per migliorare l’adesione. In pratica, il materiale depositato nel primo layer entrerà nei forellini del piano, aggrappandosi e creando una tenuta veramente forte. Piano di stampa forato Creality - Vedi offerta su Amazon È una soluzione ideale per qualsiasi materiale e molto versatile in quanto si può montare praticamente su qualsiasi modello di stampante 3D. Il costo poi è davvero irrisorio e a lungo andare ti farà risparmiare un sacco di soldi tra colle e nastri adesivi. In alternativa puoi anche usare un piano in PEI. L'adesione è garantita e in aggiunta avrai la comodità di usare un piano flessibile, molto comodo per rimuovere i pezzi senza romperli. Corretto uso di Brim e Raft Skirt, Brim e Raft sono impostazioni dello slicer che favoriscono l'adesione al piano di stampa. Di queste, il Brim e il Raft le due impostazioni che devi assolutamente conoscere e imparare a gestire. Ti spiego come funzionano in pochissime parole. Il Brim aumenta la superficie del primo layer. Aumentando la superficie di adesione del primo layer, il pezzo resterà più saldo al piano di stampa. Il Raft è composto da una serie di strati di materiale, su cui l'oggetto viene poi stampato. Il pezzo aderisce allo stesso materiale di cui è fatto lui stesso, questo garantisce l'adesione. Se vuoi imparare a gestire al meglio Skirt, Birm e Raft, ti consiglio di leggere la mia guida di approfondimento: Consiglio n.4: assicurati di avere la meccanica a punto Di stampanti 3D in commercio se ne contano a centinaia, con prezzi che variano dai 150€ ai 5-6000€ per quanto riguarda le FDM più diffuse. Il principale fattore che influenza questa oscillazione di prezzo è la qualità costruttiva. Qualunque sia però la tua stampante 3D, devi sempre assicurarti che tutto funzioni correttamente. È chiaro che se hai tra le mani una stampante 3D economica questa avrà maggiore bisogno di manutenzione. In generale devi assicurarti che la struttura sia ben rigida e che non tenda a flettere se sollecitata da movimenti. Capita spesso, infatti, che nelle macchine a basso costo ci siano movimenti e vibrazioni indesiderate. Uno dei problemi più frequenti in queste stampanti 3D sono le stampe che peggiorano con l’alzarsi dell’asse Z. Quando le masse si spostano dalla base e il peso dell’estrusore sale, si verificano delle oscillazioni e si presentano dei difetti nella stampa. Per questo motivo, tanti produttori hanno iniziato ad aggiornare i propri modelli più venduti aggiungendo dei sostegni di irrigidimento della struttura. Questo è il caso della stampante Creality 3D CR-10 V2, una macchina molto venduta perché economica e con volume di stampa spazioso. Lo sviluppo in verticale del volume di stampa causava delle vibrazioni che, nei pezzi più alti, si facevano notare. Nella V2 questo problema è stato risolto aggiungendo delle barre diagonali a sostegno del telaio. Un upgrade minimo quanto fondamentale! Personalmente apprezzo molto la costante attenzione che Creality pone ai suoi prodotti. Sono un assiduo utilizzatore del modello CR-10 e mi sento di consigliartelo, se stai valutando l'acquisto di una nuova stampante 3D. Creality CR-10 V2 - Vedi offerta su Amazon Andando al di là della struttura della macchina, una cosa che devi fare ogni tanto è manutenere i suoi meccanismi. Uno degli accorgimenti più importanti per arrivare alla stampa 3D perfetta è controllare la tensione delle cinghie. Queste dovrebbero essere tese, ma non troppo. Fai una leggera pressione delle dita, devi riuscire a far toccare i due lembi in prossimità del centro della cinghia stessa. Una corretta tensione ci permette di evitare problemi di layer shifting. Altra buona regola è quella di tenere lubrificati i cuscinetti e le barre lisce. Tutte le parti in movimento devono scorrere senza impedimenti e per evitare problemi è necessario lubrificarle periodicamente. Come ultimo consiglio, ma non per importanza, è bene che sia la scheda che l’estrusore siano sempre ben raffreddati. Sarà quindi necessario controllare che le ventole funzionino correttamente e che siano libere da polvere e altri ostacoli. Una ventilazione insufficiente può causare il surriscaldamento della scheda e il malfunzionamento dei motori. Un problema frequente in questi casi è il ‘tac tac’, rumore di saltellamento del motore dell’estrusore che restituisce una erogazione incostante. Questo problema può essere dovuto anche ad una velocità di stampa troppo elevata. Se ti interessa, a questo link parliamo più nel dettaglio del parametro di velocità di stampa: Consiglio n.5: affinare le impostazioni dello slicer Una volta che sei sicuro di avere un riscontro positivo sui precedenti punti, puoi concentrarci sui parametri di stampa. La chiave, in questo caso, è affinare i parametri per far rendere al meglio la tua stampante 3D. Per fare ciò possiamo seguire due strade: provare per gradi a modificare ogni parametro finché non si raggiunge la configurazione ottimale; caricare nello slicer un profilo di stampa esistente e lavorare su quello. Se scegli di seguire la prima strada, avrai modo di imparare a gestire in completa autonomia tutti i parametri del tuo slicer. Ci metterai più tempo, mane uscirai ricco di informazioni. Se invece hai fretta di stampare, puoi scaricare un profilo di stampa dalla sezione download della community o chiedere aiuto sul forum. Qualcuno potrà condividere il suo profilo e tu sarai pronto a stampare. Infatti, in tutti gli slicer puoi caricare pacchetti di impostazioni creati da altri utenti che possiedono la tua stessa stampante. In ogni caso, non esistono impostazioni che facciano magie per ottenere una stampa 3D perfetta. Tutto dipende da molti fattori come materiale, grandezza e complessità dell’oggetto che dovrai stampare. Abilità ed esperienza maturate insieme alla propria macchina contano. Questo, ricordalo sempre!🙃 Consigli bonus per la stampa 3D perfetta Bene, siamo arrivati a conclusione di questa guida. Spero che ti sia stata utile e che ti possa finalmente arrivare alla stampa 3D perfetta. In questa parte conclusiva lascio i link ad alcune guide che potrebbero interessarti, così da migliorare ancora più i tuoi risultati di stampa. Mi raccomando, unisciti alla community e condividi i tuoi risultati di stampa nella galleria della community!
  6. @sem81 al momento no, ma appena riesco vorrei fare delle prove in più. Al momento ho provato solo con forme umane. Devo dire che mi aspettavo risultati peggiori. In alcuni punti fa fatica (orecchie, naso, capelli) ma, se si rileva bene con lentezza, riesce a risolvere in modi vagamente decenti. Al momento è una buona soluzione low cost per quello che devo fare. Vi faccio avere aggiornamenti 😉
  7. Sono a segnalarvi questo corso di stampa 3D che si terrà a Bologna nel mese di settembre. Il corso si concentrerà sull'utilizzo delle stampanti 3D FDM e DLP, passando attraverso tutte le altre tecnologie, i materiali e le buone pratiche di modellazione 3D. Saranno realizzati dei modelli in tempo reale, in modo da poterli analizzare e verificare cosa si ottiene al cambiamento dei parametri di stampa. Il corso è aperto a tutti, specialmente indirizzato ad aziende e professionisti che intendono integrare questa tecnologia nei propri processi lavorativi. Qui maggiori dettagli! Ci vediamo lì una volta tornati dalle ferie 😉
  8. @alvaro_freelabster da regolamento, non sono ammessi post con finalità commerciali. Chiudo la discussione.
  9. Habemus scanner 3D! Anche se a distanza di qualche settimana, ecco gli utlimi aggiornamenti. Sono riuscito ad attivare il tutto su un computer che gira su Windows 7. Ho dovuto scaricare i driver CUDA per la scheda video e una versione di driver Microsoft un po' vecchiotta (la 1.6, sono andato a caso) per riuscire a far rilevare il Kinect al computer. Fatto questo, ora tutto funziona e riesco a fare scansioni 3D usando Skanect.
  10. Chiudo la discussione in quanto è evidente il tono promozionale di un prodotto. Ricordo che: è ammessa la pubblicazione di recensioni senza alcun fine promozionale. Una recensione, in quanto tale, deve essere documentata con foto e dati oggettivi (qui un esempio). su questo forum è ammessa la creazione di profili aziendali. L'attività di questi profili deve sempre e comunque seguire il regolamento - niente post commerciali, niente sponsorizzazioni, solo contenuti che possono aiutare la community. se si desidera portare avanti attività di sponsorizzazione, è possibile scrivere al contatto email di Stampa 3D forum.
  11. Bella discussione, sono felice sia saltata fuori. Qualche giorno fa anche su Stampa 3D forum è stato pubblicato un articolo dedicato alle nuove ipotesi di legge dell'Unione Europea, indirizzate a normare principalmente la proprietà intellettuale del design e la riproduzione di oggetti potenzialmente pericolosi. Come stampatore 3D, queste restrinzioni mi fanno un po' paura. Sicuramente è chiaro che la tendenza sia quella di portare la stampa 3D a una regolamentazione che difenda le proprietà intellettuali. Resta da dire, però, che in questo contesto si intende parlare di stampa 3D low-cost. Fa parte di questo filone anche tutto il contesto "maker" e open-source... quindi, è difficile da definire come agire. Il movimento maker, di per se, non viola i diritti di proprietà intellettuale dei design: questo perché, come principio, parte dall'idea di una licenza open-source (o chiamatela Creative Commons se volete). Come progettista, d'altro lato, mi rendo conto di quanto sia necessario fare attenzione per valorizzare il lavoro delle persone. Se un design non è rilasciato in CC o in modalità open-source sicuramente ci sono dei motivi (economici o no). Con le modalità lavorative d'oggi - cloud, rete, ecc - è facilissimo appropriarsi di modelli 3D per vie traverse. Anche qui, però, le legislazioni che difendono le proprietà intellettuali ci sono. E' un tema delicato ed è giusto parlarne!
  12. La velocità di stampa è probabilmente uno dei parametri più importanti nella stampa 3D. Se impostato male, otterremo senza alcun dubbio risultati di bassa qualità. Eppure, si tratta di una di quelle impostazioni a cui, prima di ogni altra cosa, viene da pensare: lo stampatore 3D vuole sempre poter toccare con mano il proprio modello il prima possibile. Ed è proprio in questi casi che, facendosi prendere dalla "voglia di velocità", iniziano a saltare fuori i problemi. Prima di entrare nel dettaglio di questo parametro di stampa, voglio specificare che, in questa guida, facciamo riferimento alle stampanti 3D FDM. Le stampanti che operano con altre tecnologie non utilizzando un parametro di velocità come di seguito descritto. Detto questo, se sei alle prese con una stampante 3D FDM che vi sta dando risultati poco soddisfacenti, probabilmente stai leggendo la guida giusta! In questa guida: > La velocità di stampa - Caratteristiche > Velocità di stampa e temperatura > Velocità di stampa, accelerazione, qualità e materiali > Velocità di stampa - Conclusioni La velocità di stampa - Caratteristiche I movimenti delle stampanti 3D possono raggiungere velocità molto elevate. Eppure, quando entriamo nella fase di stampa, siamo sempre costretti a ridurre notevolmente questo parametro. Questo accade perché, facendo muovere molto velocemente le componenti della stampante 3D, si perderà della precisione. Dobbiamo sempre tenere a mente che abbiamo a che fare con del materiale che viene estruso da un ugello. Il materiale stesso ha necessità di depositarsi in modo uniforme e preciso. Stampare a velocità ridotte permette di evitare problemi come lo "stringing", ossia filamenti sottili che vengono rilasciati quando l'ugello si deve spostare da un punto all'altro del modello effettuando la retraction. Stampare ad alte velocità può anche causare problemi di precisione dei perimetri, soprattutto a causa dell'inerzia di movimento. Infatti, se pensiamo a un brusco movimento effettuato ad alta velocità (come nel caso dello spigolo di un parallelepipedo), sappiamo per certo che il filamento, che stava andando a tutta velocità verso una certa direzione, ne subirà una deformazione per un piccolo tratto. Quello che accade è lo stesso che proviamo quando correndo cambiamo direzione. Quella sensazione di sbilanciamento che proviamo per un secondo "sporca" la nostra corsa. Stesso discorso vale per il materiale che viene estruso. Il modello presenterà come dei piccoli rigonfiamenti dopo gli spigoli, che saranno evidenti lungo tutta la parete. Se questa circostanza si verifica, e la qualità è un fattore importante, non c’è altro rimedio che ridurre la velocità di stampa. Torna all'Indice Velocità di stampa e temperatura - Una relazione che non finirà mai La velocità e la temperatura di stampa sono due parametri che vanno a braccetto. Non a caso, la regola generale vuole che all'aumentare della velocità di stampa, aumenti anche la temperatura di estrusione e viceversa. La relazione tra questi due parametri è facilmente spiegata: se la velocità di stampa aumenta, il materiale dovrà essere estruso più velocemente. Per permettere al materiale di scaldarsi per tempo, è quindi necessario aumentare la temperatura di estrusione; se la velocità diminuisce, il rischio è di surriscaldare la superficie con la presenza dell’estrusore sul materiale, ottenendo una superficie deformata. Per limitare queste deformazioni, si tende quindi a diminuire la temperatura di stampa. Torna all'Indice Velocità di stampa - La relazione con accelerazione, qualità e materiali Se sei vicino all'acquisto della tua prima stampante 3D, probabilmente avrai notato che i produttori forniscono sempre delle velocità di stampa massime raggiungibili. Magari, ti sarai fatto invogliare da macchine se sembra possano sostenere velocità superiori alle altre. Ebbene, sappi che i valori presentati sono solamente indicativi e poco attendibili, essenzialmente per 3 motivi: Innanzitutto, dobbiamo parlare di "accelerazione", e possiamo farlo prendendo come esempio un'automobile. Se sappiamo che la velocità massima di un'automobile è di 300 Km/h, questo non ci garantisce che potrà sempre andare a questa velocità. Possiamo anche guidare una Ferrari, ma se la guidiamo in città, sarà impossibile raggiungere la velocità massima. Parlando di stampanti 3D, quello che accade è esattamente lo stesso. La macchina è in movimento e deve effettuare spostamenti molto precisi, a volte seguendo geometrie travagliate: raramente potrà arrivare alle velocità massime indicate. In secondo luogo, bisogna essere consapevoli del fatto che le velocità presentate non sono (quasi) mai messe in relazione con la qualità di stampa. Sostenere che una macchina può stampare a 150 mm/sec senza specificare con che qualità stamperà non ha alcun senso. Infine, è necessario ricordare che le velocità di stampa sono legate alle caratteristiche termoplastiche del materiale. Questa regola fisica varia per qualsiasi materiale utilizzato ed ha una forte relazione con le caratteristiche meccaniche della stampante 3D. In generale, possiamo affermare che non potremo mai stampare l'ABS alla stessa velocità del PLA. Torna all'Indice Velocità di stampa - Conclusioni Arrivati a questo punto, possiamo tirare alcune conclusioni. Presupponendo di essere a conoscenza che si dovranno stampare materiali che non permettono di stampare a velocità elevate, come ad esempio l'ABS, sarebbe opportuno ragionare sull'acquisto di una stampante 3D che prediliga la precisione o l'affidabilità. In ogni caso, tieni sempre a mente che stampare ad alte velocità significa inevitabilmente perdere precisione e qualità nell'oggetto finito. Detto questo, la scelta resta sempre al progettista: si può scegliere di prediligere le prestazioni di esecuzione o le qualità meccaniche ed estetiche del pezzo prodotto. A te la scelta! Torna all'Indice
  13. Bella macchina! Vorrei sapere qualcosa in più sul sistema a doppio canale che hai integrato... La stampante è una delta Anycubic standard, se non sbaglio!
  14. Ciao @Claudio Carabelli, ben trovato qui sul forum. Se hai domande da porre riguardo l'acquisto di una stampante 3D o sulle caratteristiche tecniche, dovresti aprire una nuova discussione nell'apposita categoria del forum "La mia prima stampate 3D". Questo ci permette di tenere ordinate le convesazioni. Grazie!
  15. Ciao @onire. Come prima cosa ti segnalo questa guida di base a Cura, può tornarti utile per capire le funzioni di base. Penso di non aver capito bene dove stai riscontrando il problema. Posso però dirti che la selezione del materiale ha valore fino a un certo punto: sono i parametri di stampa a definire il tutto. Quindi, se per esempio devi stampare PLA e imposti i parametri correttamente, riuscirai a stampare PLA senza problemi.
  16. Ultimamente sto acquistando PLA Verbatim (avrò preso 6 bobine fino ad oggi), il filo ha diametro costante e con bella colorazione piena. Altrimenti, ho usato i PLA di EUMakers - trovi qui la recensione. Nella recensione trovi le mie considerazioni; in generale il filo merita, soprattutto se cerchi colori particolari. Se vuoi spendere molto poco, i filamenti cinesi che trovi su Amazon sono la soluzione. Al giorno d'oggi problemi di nodi nel filo non si trovano più, anche se avrai meno costanza nel diametro. Comunque, sono una buona soluzione per spendere poco (soprattutto sul PLA).
  17. @3dLover per chiedere infornazioni di questo tipo devi aprire una nuova discussione nell'apposita categoria del forum, cosí da non perdere infornazioni. Questo post serve solo per presentarsi. Grazie!
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