
stampa3D
Membri-
Numero contenuti
8 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Articoli
Introduzione alla stampa 3D
Database materiali
Forum
Calendario
Blogs
Gallery
Download
Store
Tutti i contenuti di stampa3D
-
Esistono diversi tipi di software CAD, ognuno di essi funziona in modo diverso anche se tutti hanno come obiettivo quello di riuscire a farci modellare l'oggetto che desideriamo. La differenza tra i software di modellazione 3D sta nel modo in cui avviene la modellazione stessa e la scelta di utilizzare un software rispetto un altro dipende da cosa dobbiamo modellare. Le tipologie di software CAD sono: solido, scultoreo, parametrico. MODELLAZIONE 3D SOLIDA I software di modellazione 3D solida si basano sulla tecnologia CSG, ossia "geometria di costruzione dei solidi". Questa tecnologia offre la possibilità di avere delle forme prestabilite, chiamate "primitive", attraverso le quali si andranno a definire oggetti più complessi grazie all'unione o alla modifica di una o più primitive. Per primitive si intendono cilindri, cubi, piramidi, sfere, ecc. Questi software risultano più intuitivi per chi si trova alle prime armi, semplificando notevolmente l'attività di modellazione e produzione del modello 3D. I programmi gratuiti più famosi che utilizzano il metodo di modellazione dei solidi sono Google SketchUp, Autodesk 123D, Tinkercad e Blender. Tra i programmi a pagamento vi segnaliamo 3D Studio Max, Rhinoceros e Cinema 4D. Tutti questi sono software con enorme potenziale. Mentre SketchUp è un software gratuito, 3D Studio Max offre una maggiore capacità di calcolo, oltre che la possibilità di gestire maggiormente il proprio modello. La scelta di un software rispetto un altro deve stare nelle necessità di chi lo utilizzerà. [gallery link=file" columns="7" ids="3769,3767,3770,3771,3765,3766,3768] MODELLAZIONE 3D SCULTOREA I software di modellazione 3D scultorea permettono di creare oggetti scolpendo forme tridimensionali di base. Di solito le forme di base vengono scolpite a mano libera, permettendo di ottenere superfici più aggraziate e naturali. Si può quindi intuire come questa tipologia di modellazione 3D sia adatta per disegnare figure, facce, oggetti naturali o organici. Superfici piatte e regolari risulteranno meno precise rispetto all'utilizzo di altre tipologie di modellazione. I software più famosi di questa tipologia sono ZBrush, Sculptris, FreeForm, Mudbox, 3D-Coat. Esistono poi diversi modellatori poligonali che integrano strumenti per scolpire oggetti e figure, come Blender, Maya, Rhinoceros, 3D Studio Max, Modo, Cinema 4D e SketchUp. [gallery link=file" columns="7" ids="3774,3775,3776,3777] MODELLAZIONE 3D PARAMETRICA Esistono poi i software di modellazione 3D parametrica. Questi permettono di disegnare oggetti tridimensionali usando programmi di scrittura contenenti i parametri dell'oggetto. Vengono quindi combinate diverse forme tra di loro, definendo in modo estremamente preciso ogni minima variazione di superficie o volume grazie all'impostazione dei parametri. Alcuni software di modellazione parametrica sono Grasshopper e OpenSCAD. [gallery link=file" columns="7" ids="3780,3781] Attraverso i software CAD andremo quindi a salvare il nostro modello 3D nel formato STL (stereolitografia) da dare in pasto al software slicer. Hai ancora dubbi su questo argomento? Chiedi aiuto sul forum! VAI ALLA GUIDA AI SOFTWARE SLICER TORNA ALLA GUIDA AI SOFTWARE PER LA STAMPA 3D TORNA ALL'INDICE
- 4 commenti
-
- software
- modellazione 3d
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
Crescita della stampa 3D: questione reale o visione futuristica? Per capirlo non esiste modo migliore che analizzare dei dati attendibili. Ogni mese 3D Hubs rilascia dei dati provenienti da un'analisi dei propri database. Questi dati, oltre a servire all'azienda per capire come e con che velocità sta crescendo, interessano anche a noi per vedere come il mondo della stampa 3D si sta evolvendo. Dopo un primo sguardo ai dati di agosto 2014 una cosa è certa: sì, la crescita della stampa 3D è reale. I TRENDS Se alla settimana numero 10 dall'apertura 3D Hubs ospitava 290 stampanti 3D, oggi - ossia alla settimana numero 67 - vanta 6377 stampanti 3D a livello globale. Questo significa che nel giro di un anno abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del fenomeno, dimostrando a chi era scettico che il mercato è in crescita e che, confermando le previsioni, lo rimarrà ancora per almeno qualche anno (come si raccontava in questo articolo qualche mese fa). CRESCITA DELLA STAMPA 3D: LA QUALITA' CONTA Lo sappiamo, 3D Hubs permette l'incontro tra una domanda e un'offerta. La domanda proviene da chi richiede il servizio di stampa 3D e il prossimo dato riguarda proprio questa tipologia di consumatori. Secondo gli utenti di 3D Hubs, le stampanti 3D Projet 660 e Zcorp sono quelle che stampano con maggiore qualità. Si parla di macchine professionali, poco comuni sul territorio, questo dato però ci dimostra come i professionisti che utilizzano queste stampanti per il proprio lavoro si siano aperti ad una nuova tipologia di clientela. Dopo tutto, se il mercato chiama, l'imprenditore risponde. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/crescita-della-stampa-3d-QUALIT%C3%A0.jpg LE STAMPANTI 3D PIU' COMUNI Ecco sorgere una prima domanda. Sull'offerta di oltre 6000 stampanti 3D di 3D Hubs, quali sono le stampanti 3D più comuni? Potete vedere la risposta nel prossimo grafico: http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/CRESCITA-DELLA-STAMPA-3D-UTILIZZO-2.png Makerbot è in testa alla classifica delle stampanti più comuni su 3D Hubs con la Replicator 2, a ruota troviamo la Ultimaker 1 e, al terzo posto, la Prusa i3. Notiamo anche altri dati significativi: nelle cinque prime posizioni, quattro sono occupate da Makerbot e Ultimaker, le quali si guadagnano il primato di aziende più comuni su 3D Hubs; RepRap arriva a ruota in sesta posizione, ma in quanto a quantità rimane indietro; sono ben due le italiane in classifica: la Sharebot NextGeneration e la PowerWASP. Makerbot domina globalmente con le sue Original, 5° generazione, Replicator 2 e 2X, rappresentando complessivamente 1206 hubs. Un quinto dell'offerta totale. La Replicator 2X domina il Sud America mentre la Repicator 2 gli USA e l'Asia. L'Europa rimane invece di Ultimaker. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/CRESCITA-DELLA-STAMPA-3D-UTILIZZO-23.png CHI VENDE DI PIU'? Ma se si sta assistendo ad una "crescita della stampa 3D", allora ci sarà anche una crescita nella vendita di queste macchine. Allora quali sono le stampanti che stanno vendendo di più? http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/Trending_Printers_August.jpg La Da Vinci 1.0 è in forte crescita, probabilmente grazie all'azione di marketing di XYZprinting che lancia la Da Vinci con un prezzo low cost rispetto ad altre concorrenti. La Replicator 5° generazione rimane in classifica ma scende, perdendo la gara con la Robo 3D printer e l'Afinia H480. Le stampanti 3D economiche stanno dando del filo da torcere alle grandi ormai conosciute, dimostrando che comunque il prezzo conta. CRESCITA DELLA STAMPA 3D: UTILIZZO Se siete curiosi da sapere per cosa sono utilizzate le stampanti di 3D Hubs, ecco la risposta. Oltre la metà delle richieste riguardano prototipi e oggetti di hobbistica, il resto sono gadget, modelli, oggetti per la casa, oggetti d'arte o fashion. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/CRESCITA-DELLA-STAMPA-3D-UTILIZZO-2-4.png STAMPANTI 3D NELLE CITTA' Ultima chicca: secondo voi, qual'è la città con più stampanti 3D al mondo? http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/Top_Print_Cities_August_0.jpg Milano! Sappiamo che 3D Hubs sta lavorando molto bene in Italia, ma bisogna ammettere che il nostro paese è stato molto ricettivo per quanto riguarda queste nuove forme di business, anche nei privati. Insomma, ad un primo impatto sembra che le cose si muovano a grande velocità. Da un lato troviamo le aziende produttrici di stampanti 3D, le quali procedono con la battaglia per accaparrarsi più clienti possibili; dall'altra la richiesta di consumatori che si avvicinano sempre di più a stampanti professionali, probabilmente perché offrono un rapporto qualità/prezzo maggiore. Intanto, se anche voi volete rimanere aggiornati sui dati pubblicati da 3D Hubs, basta inserire il vostro indirizzo email a questo link. Impossibile prevedere come si evolveranno le cose nei prossimi mesi, ma di sicuro noi saremo qui a raccontarvi cosa starà succedendo.
-
- stampanti 3d
- news
-
(and 2 più)
Taggato come:
-
Solidoodle ha da poco annunciato tre nuove stampanti 3D, già da oggi disponibili in prevendita. I tre modelli in questione si chiamano Solidoodle Press, Solidoodle Workbench e Solidoodle Workbench Apprentice. Solidoodle Press La Solidoodle Press è una stampante di tipo consumer-ready e tende a rendere il più possibile semplice la vita a chi la utilizza. Con un volume di stampa è di circa 20x20x20 centimetri, piatto in vetro riscaldato, risoluzione da 0,1mm e tecnologia software SoliTouch 8.0, questa stampante funziona in un ambiente chiuso e proprietario che dovrebbe garantire di lanciare la stampa di un oggetto con un click. La struttura della stampante è chiusa per garantire la massima sicurezza in casa. Potete trovarla in prevendita vendita a 399$, mentre il prezzo di mercato sarà 599$. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3086,3085,3084] Workbench Series Queste macchine vanno a coprire la richiesta di esperti e professionisti della stampa 3D. Due modelli, due estrusori per ognuna. Entrambe sono dotate del nuovo Solidoodle a doppio estrusore, contenuto in una struttura in acciaio aperta. Con un volume di stampa di circa 30x30x30 centimetri, il modello Workbench si guadagna il primato di stampante con volume maggiore in casa Solidoodle. Piatto riscaldato e due estrusori per stampare più materiali o più colori. 1299$. Il secondo modello è la Workbench Apprentice, più economica e caratterizzata da un volume di 15x15x20 centimetri, piatto non riscaldato. 799$, due estrusori. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3095,3094,3093,3096,3092,3091] Il nuovo software: SoliPrint Nuove stampanti, nuovo software! SoliPrint arriverà insieme alle nuove stampanti semplificando all’utente le modalità plug-and-play e l’installazione delle stampanti. La tecnologia SolidTouch sarà compatibile con tutte queste nuove stampanti e dovrebbe permettere di ottenere stampe di qualità anche se la stampante non è stata calibrata a dovere. La tecnologia sviluppata da Solidoodle consente alla stampante di sapere la posizione esatta ed eventuali inclinazioni del piatto, adattandosi quindi a queste caratteristiche durante la stampa. Se acquistate in prevendita, sappiate che la spedizione non avverrà prima di metà-fine settembre.
-
- guida aggiornata al 23.06.2018 - Dopo anni di fiducia dimostrata nei confronti di questa utile guida alle stampanti 3D economiche, è venuto oggi il momento di aggiornarla. Nel mercato della stampa 3D i cambiamenti sono veloci, aziende si affermano, alcune spariscono, escono nuovi materiali e tecnologie, al punto da essere difficile starci dietro. Ma meno male che ci siamo noi e che, con questa guida, andremo a farvi vedere quelle che sono, ad oggi, le stampanti 3D economiche più conosciute. Vorrei però fare ancora un piccolo preambolo: alcune delle stampanti 3D economiche presentate nella vecchia versione di questa guida hanno avuto storie poco piacevoli, essendo sparite tutto d'un tratto dal mercato. Non siete curiosi di sapere come mai? In fondo a questa guida troverete una breve descrizione di quello che è accaduto. Stampanti 3D economiche in ordine di prezzo 1. Tronxy X1 Volume di 150 x 150 x 150 mm, definizione tra i 100 e i 300 micron, per un costo di € 130. E' venduta in kit da assemblare, dotato anche di schermo LCD e tutto il necessario per farla partire con velocità. Un prodotto versatile ed estremamente economico che non deluderà i più squattrinati! 2. Tevo Tarantula Un modello che dura dal 2016. Volume di stampa di 200 x 200 x 200 mm espandibile a 200 x 280 x 200 con un upgrade del piano. Tevo Tarantula vende molto in europa, attestandosi come una delle economiche più conosciute e vendute. Il costo è di $ 198. 3. New Matter Mod-t http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/05/new-matter-mod-t-3d-stampante-3d-super-economica-stampa-3d-forum.jpg Una delle poche stampanti 3D sopravvissute e che, oltretutto, ha visto alcuni aggiornamenti. La Mod-t è riuscita a sopravvivere alla grande richiesta ottenuta su Kickstarter, dovuta soprattutto al prezzo di lancio pari a soli $ 199. E' riuscito a sopravvivere il prodotto, ma non l'azienda, in quanto è stata acquisita da Robo 3D, società americana che oggi detiene i diritti di vendita e offre servizio di assistenza. Un volume di stampa pari a 150 x 100 x 125 mm, per una risoluzione su Z di 0.05 - 0.4 mm. Il costo è di $ 233. 4. LumiPocket LT Ne ho parlato pochi giorni fa in questo articolo in quanto, tra le macchine economiche, presenta caratteristiche molto interessanti. Per prima cosa, LumiPocket LT è una stampante 3D a resina. In secondo e terzo luogo, è un incisore laser e fotoincisore per circuiti. Insomma, l'oggetto dei balocchi per chi non ha solo necessità di produrre modelli 3D. Oggi in offerta a € 299 + iva. 5. Anycubic Kossel Plus Probabilmente uno dei modelli delta più riusciti fino ad oggi. Venduta tramite Amazon, Anycubic vende il modello Kossel da ormai due anni, apportando costanti miglioramenti e offrendo un servizio di spedizione veloce. Si tratta di un kit preassemblato in parte, volume di stampa pari a 23 cm di base per 30 di altezza. Oggi in sconto a 270 €, prezzo pieno intorno i 300 €. 6. Geeetech I3 Pro Il modello si basa sulla ben conosciuta Prusa I3, da cui ne recupera il funzionamento e le basi di componentistica. Volume di stampa da 200 x 200mm x 170mm, risoluzione da 100 micron e LCD di controllo. In vendita in kit a 221 € su Gearbest. 7. Creality CR-10 Uscita circa 6 mesi fa, ha riscosso sin da subito molto successo grazie alla dimensione del volume di stampa, pari a 300 x 300 x 400 mm ad un costo di 430 €. Il kit è venduto in parte preassemblato e assicura di arrivare a fare la prima stampa in pochissimo tempo. Qui trovate le opinioni della nostra community. In vendita su Gearbest. 8. Anycubic Photon Di nuovo Anycubic, questa volta con una macchina a resina che sfrutta tecnologia DLP. Risoluzione dei layer fino a 25 micron e volume di stampa pari a 115 x 65 x 155 mm. Anche in questo caso, Anycubic vende attraverso Amazon, sfruttando l'ottimo servizio di distribuzione offerto dal famoso ecommerce. A 479 € è una delle DLP più economiche sul mercato. Link su Amazon. 9. Printrbot Play v2 Con un volume stampabile di 150mm x 200mm x 150mm e una risoluzione massima raggiungibile di 50 micron, Printrbot resta in classifica col nuovo modello Play v2. Una macchina entry level, di piccole dimensioni ma sicuramente ben fatta: Printrbot è una certezza, come anche il sistema di livellamento del piano integrato. La trovate a partire da $ 499. In vendita a questo link. 10. 3DRag http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/07/3DRAG_7.jpg Continua a far parte di questa guida a distanza di oltre 4 anni la famosa 3Drag. La macchina è molto conosciuta in Italia grazie alla sua versatilità; non è difficile, infatti, vederla montare estrusori per il cioccolato o piccoli utensili per fresare. Il volume di stampa è pari a 200 x 200 x 200 mm per un costo di 499 euro. Disponibile su Futura shop. Stampanti 3D economiche - I fallimenti Peachy Printer http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/07/peachy-3d-printer-stampa-3d-forum.png Tecnologia SLA, volume di stampa da 7,6 x 7,6 x 15 cm, risoluzione massima di 20 microns e soli $ 100 per portarsela a casa. Peccato che, dopo una campagna Kickstarter di successo, in pochi mesi si annunciò il ritiro del progetto a causa di troppe complicazioni dovute alla realizzazione di una SLA così piccola. Tiko http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/stampante-3d-delta-economica-piccola.pngVenduta su Kickstarter a soli $ 179, Tiko 3D raccolse la cifra di 1 milione di dollari a 72 ore dal lancio. Con un volume di stampa di 12,5 x 12,5 cm di altezza, la macchina doveva essere basata sul cloud. Peccato che, dopo mesi e mesi di rinvii, il progetto non vide mai la luce e ne venne annunciato il fallimento. Solidoodle http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/07/solidoodle-3-3d-printer-stampa-3d-forum.jpg Solidoodle fu una delle prime aziende di stampanti 3D economiche a nascere. A seguito di un primo successo, questo si rivelò acerbo e poco duraturo. La società ha chiuso i battenti nel 2016 a causa di pochi introiti economici.
- 78 commenti
-
- stampanti 3d
- stampanti 3d
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
Con il continuo sbocciare di nuovi materiali per la stampa 3D spesso si tende a perdersi nei meandri delle leggende metropolitane. Capita di sentir parlare di stampa 3D in oro, carbonio o platino, senza però entrare nel dettaglio di cosa si intenda per "stampa 3D" in questi determinati casi. Esistono però servizi di 3D printing molto interessanti e ben progettati, i quali non deludono le aspettative e propongono sempre nuovi materiali per la stampa. Uno di questi è Shapeways, noto portale online che permette ai designer di caricare i propri progetti e di venderli, stampandoli nel materiale richiesto. Ad oggi i materiali offerti da Shapeways sono ben 48 e in continuo aggiornamento. Gli ultimi aggiunti? Oro bianco a 14 carati, oro rosa a 14 carati, oro a 18 carati e platino. Ma quanto costa? Il prezzo dipende dal materiale richiesto: - per l'oro a 14 carati, l'oro rosa a 14 carati e l'oro bianco a 14 carati il costo è di 50$ per la gestione e 600$ per centimetro cubo di materiale; - per l'oro a 18 carati la spesa sale a 100$ per la gestione e 800€ per centimetro cubo di materiale; - per il platino il costo è di 100$ per la gestione e 1750$ per centimetro cubo di materiale. Per tutti questi materiali, la spedizione dell'oggetto avverrà entro 11 giorni dall'invio dell'ordine. Ovviamente siamo su cifre diverse da quelle proposte per la stampa in plastica, la quale si aggira sui 2$ per la gestione e 3$ a centimetro cubo di materiale. [gallery link=none" ids="2831,2830,2829] Come marketplace, Shapeways riesce a stupire nella possibilità di scelta di oggetti e materiali, permettendo a chiunque di rendersi conto delle potenzialità della stampa 3D vendendo pura realtà. Da oggi, grazie a questo servizio, chiunque può acquistare direttamente dalla community oggetti stampati in materiali costosi, nobili e di valore come l'oro, materiali che fino a poco tempo fa sembravano impossibili da utilizzare con le tecnologie di stampa 3D. La vera innovazione sta nell'aver reso accessibile a chiunque questa tecnologia. A questo LINK potrete trovare tutte le informazioni necessarie per utilizzare questo utilissimo servizio digitale, fino al compimento dell'ordine dell'oggetto desiderato.
-
Ecco quì la continuazione delle nostre guide all'acquisto con la guida alle stampanti 3D che la nostra redazione ha preparato per voi. Elencheremo le principali stampanti 3D lanciate durante il primo semestre 2014, comprese le loro caratteristiche più importanti come il prezzo, volume di stampa e risoluzione del layer, affinché possiate farvi un'idea delle varie stampanti attualmente in commercio. Guida alle stampanti 3D pubblicate e messe in vendita nel primo semestre 2014. La lista è in continuo aggiornamento fino alla fine del periodo di riferimento (gennaio-giugno 2014). SHAREBOT KIWI Nei primi giorni di aprile, Sharebot ha presentato una nuova macchina: la Kiwi 3D. Questa piccola stampante si può costruire seguendo le istruzioni del suo kit, il quale è stato pensato per fare cultura intorno al mondo della stampa 3D. L’obiettivo del progetto Kiwi 3D è quello di far conoscere a tutti le fasi e i trucchi di montaggio della propria stampante 3D. Piccola e versatile, ha un volume di stampa di 100 x 140 x 100 millimetri, stampa in PLA e può funzionare un paio d’ore grazie ad una batteria integrata! Attualmente in vendita sia nei Fablab sia nello store di Sharebot, (la versione assemblata costa 699 euro). [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="2195,1774,2719,2199] KENTSTRAPPER GALILEO SMART Piccola ed economica, la Kentstrapper Galileo Smart è una stampante 3D capace di stupire. Se seguite le guide per Cura e Repetier Host (fornite insieme alla stampante) e imparate ad impostarla nel modo giusto, questa piccola stampante potrà stampare piccoli miracoli. Con un volume di stampa di 200 x 200 x 160 millimetri e spessore degli strati di 0,09 millimetri, potrete stampare in ABS, PLA e altri materiali similari per 799€. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="628,629,668] BTEK STRATO Se volete un prodotto interamente italiano questa è la stampante che fa per voi. Strato è la prima stampante di BTEK, azienda italiana che lavora nel settore dell’automotive e che si è lanciata nel mondo delle stampanti 3D per produrre i propri prototipi. Strato offre un volume di stampa di 280 x 170 x 170 millimetri, per una dimensione totale di 590 x 330 x 390 millimetri. Il gruppo estrusore, che può essere singolo o doppio, raggiunge temperature tra i 180 e i 280 °C ed ha diametro diametro da 0,35 / 0,50 / 0,70 millimetri, il quale può raggiungere una definizione di 0,1 millimetri. La stampante è conforme alla normativa CE e funziona con un processore a 32bit ARM Cortex-M4 F, motori da 1/32 step, hardware e firmware dedicati, display LCD, lettore schede SD e chiavi USB. Dispone di un contatore per le ore di stampa effettuate, il quale permette di ottimizzare la manutenzione ordinaria e valutare correttamente il valore in caso di rivendita. L'illuminazione è RGB variabile: arancione quando la stampante è in stand by, bianco durante la stampa, lampeggiante rossa in caso di malfunzionamenti. 1550€ + iva. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1781,1782,1779] GIMAX 3D 1.0 Uscita a febbraio 2014, GIMAX 3D è un'azienda italiana che produce stampanti 3D di altissima qualità e totalmente personalizzabili (su specifiche richieste del cliente). Con la GIMax 3D 1.0 oltre ai classici PLA e ABS si riesce a stampare con estrema facilità anche i materiali gommosi. La macchina è sempre dotata di doppio estrusore e il volume di stampa standard è di 30 x 25 x H25 cm, con la camera aperta il prezzo è di 3000 euro mentre con la camera chiusa si devono aggiungere circa 300 euro in più. Per chi ha problemi con le dimensioni, GIMAX 3D offre una versione più grande con un volume di stampa da ben 40 x 40 x H40 cm, disponibile sono con camera chiusa ad un prezzo di 4500 euro. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="683,682,681] SDM 3D1 http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/06/sdm-3d-printer.jpg Direttamente dalla Brianza una nuova stampante 3D basato su sistema open source. Il volume di stampa è di X 19 cm - Y 19cm - Z 12cm, per una risoluzione massima di 100 micron. Guardando le caratteristiche fornite dalla casa questa stampante è in grado di variare la velcità di stampa tra 10mm/s fino a 180mm/s con gestione delle accelerazioni tramite firmware. Il diametro dell'ugello è di 0,4 mm. Il piatto è riscaldato così si può stampare tranquillamente l'ABS. KTECH 3D GENESIS Nuova stampante 3D completamente realizzata in Italia dalla startup fiorentina Ktech 3D. Il prodotto si presenta davvero bene con un corpo unibody in alluminio anodizzato di colore nero. La connessione via wi-fi per poter inviare i file di stampa senza utilizzo di schede di memoria o fastidiosi cavi è sicuramente un plus di questa stampante. Con questa stampante è possibile realizzare oggetti nei più comuni materiali per la stampa 3D, compreso l'ostico ABS. Degna di nota è anche l'equipaggiamento di un filtro apposito per ridurre i fumi ed odori legati alla fabbricazione con il materiale ABS e non solo. Il massimo volume di stampa è di 20 x 20 x H 20 cm ad una risoluzione massima di 100 microns. Le dimensioni di questa stampante sono relativamente compatte: 37,9 x 38,9 x H 60 cm. La potete acquistare ad un prezzo di 2079 €. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3850,3851] MAKERBOT REPLICATOR MINI La più piccola della famiglia MakerBot, ma non per questo meno potente. Presentata al CES di Las Vegas 2014, la MakerBot Replicator Mini è versatile, facile da usare ed economica. Offre un volume di stampa di 10 x 10 x 12,5 centimetri con risoluzione di 100 micron, un ugello magnetico e removibile, connessione Wi-Fi e una camera incorporata con la quale si più tenere monitorato il processo di stampa. Se volete, potete mandare in stampa oggetti anche dal vostro smartphone grazie ad un’applicazione apposita. Disponibile a circa 1250€ da questa primavera (tenete monitorato il sito diMakerBot). [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="87,86,85,84] MAKERBOT - REPLICATOR 5TH GENERATION Diretta evoluzione della ben nota Replicator 2 è stata completamente ridisegnata, dal frame al nuovo estrusore magnetico. Un'altra grande novità è sicuramente l'introduzione della telecamera interna, in pratica si potrà controllare l'avanzamento della stampa anche tramite il proprio smartphone o tablet (grazie a Makerbot Mobile). Finalmente si potrà usufruire della connessione wi-fi per mandare in stampa i propri oggetti senza l'utilizzo di noiosi cavi o schede SD. Come col modello precedente, si può stampare senza problema il PLA, mentre purtroppo niente ABS. Il volume di stampa è di 25.2 x 19.9 x 15.0 H cm. La massima risoluzione è di 100 microns. Il prezzo è di circa 3200 euro. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="221,222,220,218,223] MAKERBOT - Z18 Oltre alla Replicator Mini, Makerbot ha presentato un'altra grande novità: la Z18. Questa stampante 3D spicca per il suo volume di stampa che è di circa 30.5 x 30.5 x 45.7 H cm. Sicuramente una macchina per tutte quelle persone a cui non basta il classico cubo da 20 cm di lato. Quel che è certo che non sarà alla portata di tutti, infatti il prezzo è di circa 7000 euro. Come per la nuova generazione di modelli anche la Z18 monta una telecamera interna, connessione wi-fi e raggiunge una risoluzione del layer di 100 microns. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="224,227] MAKERDREAMS INVENT ONE “Progettata per essere semplice, sicura, più precisa, elegante ed economica”. Sono queste le risposte che cerca di dare MakerDreams con la sua iNvent One. Lanciata su Indiegogo, questa stampante intende essere un prodotto di qualità con alte caratteristiche tecniche, senza però pregiudicare il prezzo finale. Il volume di stampa è di 280 x 210 x 200 mm, notevole considerando le stampanti della stessa fascia di prezzo. La qualità di stampa arriva a 100 micron. L'involucro è pensato come n vestito che assicuri la sicurezza durante l'utilizzo... caratteristica che però pregiudica in parte la visibilità del modello durante la stampa. 999$ su Indiegogo. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="592,601,593,594] bq WITBOX Arrivano dalla Spagna con furore, portando con loro un prodotto estremamente interessante. bq è un marchio spagnolo che produce dispositivi elettronici di qualità accessibili a tutti. Oltre a produrre smartphone e tablet, ecco che l'azienda spagnola che utilizza esclusivamente componenti spagnole mette in vendita la sua prima stampante 3D. La stampante bq Witbox offre un volume di stampa fuori dalla norma: 21 x 29,7 x 20 centimetri. Si tratta una superficie di dimensione A4, conforme alle norme UNI del disegno tecnico. Saranno contenti i progettisti! A parte queste sottigliezze, il volume di stampa è notevole considerata la dimensione totale della stampante. Il case della stampante la racchiude completamente eliminando il rischio di accessi accidentali durante la stampa, ed è fornita di una porta frontale con sistema di bloccaggio che la rende particolarmente sicura in ambienti praticati dai più piccoli. Il design chiuso contribuisce anche a ridurre al minimo il rumore. Inoltre, evita la dispersione di calore e i flussi d'aria, mantenendo costante la temperatura all'interno della stampante. Il design ottimizzato permette di impilare fino a tre Witbox una sull'altra. I software per l'utilizzo sono quelli open source. Vostra a 1690€. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="674,673,672,676] 3D-PR COOBO Questa volta restiamo in Italia, più precisamente a Parma. E' qui che troviamo 3D-PR e Coobo, una stampante dalle dimensioni allargate ma che racchiude al suo interno tanta qualità. Il progetto nasce da due ragazzi parmensi, i quali decidono di dedicarsi alla costruzione di una stampante 3D più solida e affidabile di quelle che si trovano quotidianamente. Coobo presenta un case in metallo estremamente rigido, offre un volume di stampa di 300 x 300 x 300 mm e una risoluzione massima sull'asse Z di 0.08 millimetri. 2700€. Coobo è la stampante per chi vuole spendere un po' di più per un macchinario solido, destinato a durare nel tempo. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="688,687,686] M3D MICRO Piccola...e super economica! Il prezzo della prevendita era di soli 299 dollari. Perché questo numero? M3D ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di riuscire a portare una stampante 3D in tutte le case. In effetti, se si considera che questa mini stampante 3D è dotata di una sistema di auto calibrazione del piatto di stampa (chiamato Micro Motion Technology) i problemi di chi la utilizza sono dimezzati. Con questa stampante super-economica si possono stampare oggetti in PLA o ABS (1,75 mm) ad una risoluzione di stampa che va dai 50 ai 350 micron per un volume massimo di 109 x 113 x 116 mm (attenzione però che oltre i 74 mm di altezza l’area alla base diminuisce fino a 91 x 84 mm). Le dimensioni esterne sono anch’esse mini, 18,5 cm per lato. La scocca sembra essere di un materiale plasticoso, ovviamente economico per contenere i costi finali. Un’altra chicca è il software proprietario il quale promette una user experience molto semplice e una rapidità di stampa ottimale per tutti gli utenti. L‘interfaccia è ovviamente minimalista e sfruttabile tramite touch input. Gli utenti potranno cercare un oggetto direttamente online, scaricarlo per poi stamparlo in pochi minuti e organizzare tutti i propri modelli in librerie. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="726,727,734,735,733] Bonsai Mini 3D printer La startup giapponese Bonsai Lab ha rilasciato qualche settimana fa la piccola stampante 3D Bonsai Mini. Lanciata sul sito di crowdfunding giapponese "kibidango" nel mese di dicembre 2013, è stata fondata in meno di 3 settimane con più di 100000$. Progettata per entrare nel settore dell'eduzione, è destinata a chi cerca una stampante economica e semplice da usare. La sua dimensione totale è di 150 x 100 x 130 mm, ideale per stampare piccoli oggetti o giocattoli. Ideale per stampe veloci, la risoluzione di stampa è impostata a 100 micron. Il case in MDF (Medium Density Fiber) presenta un'interessante finitura liscia e colorata con vernici ecologiche. La Bonsai Mini offre la possibilità di avere diversi nozzle da 0.2mm, 0.3mm, 0.4mm, 0.5mm. Caratteristiche: Volume di stampa: 150 x 100 x 130 mm Dimensioni esterne: 250 x 275 x 250 mm Peso: 5.04kg (PLA Model), 5.6kg (ABS/PLA Model) Velocità di stampa: Print 100mm/sec, Travel 200mm/sec Software: Repetier Host, Slic3r [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3204,3205,3206,3207] FOODINI FOOD 3D PRINTER Stampare cibo con una stampante 3D sembra fantascienza. Da qualche mese non lo è più grazie a Foodini, la stampante 3D per alimenti. Foodini Food 3D printer è una stampante 3D ideata in Florida che permette di creare dei piatti sensazionali dal notevole impatto estetico; l'unico limite sono la fantasia e la creatività umana. Per stampare bisogna avere ingredienti freschi, usando pastelle o comunque riducendo tutti gli alimenti allo stato liquido. Foodini non cuoce l’alimento, infatti dopo la stampa è necessario porre tutto in forno per poi essere servire il piatto a tavola. La stampante 3D si presenta con un case metallico che potrebbe ricordare un forno a microonde, mentre le sue dimensioni esterne sono di circa 48,3 x 43 x 43 cm per un peso complessivo di 10,3 kg. E' dotata di un display touch da 7 pollici, Wi-Fi e un sistema operativo basato su Android. Il volume massimo di stampa è di 25 x 16,5 x 12 cm abbastanza per creare un piatto particolare oppure una mini infornata di biscotti. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="582,581,584] SOLIDATOR DLP DESKTOP 3D PRINTER Le stampanti DLP stanno piano piano diminuendo di prezzo. Considerata la qualità che offre questa tecnologia di stampa 3D, queste macchine iniziano ad essere estremamente interessanti per i consumatori. La Solidator è una delle prime stampanti "economiche" a DLP - per chi non conoscesse questa tecnologia, ecco il link ad una semplice spiegazione - ed è veloce abbastanza per riuscire a stampare 6 modelli della Tour Eiffel alti 20 cm in 5 ore e 30 minuti, tutti in contemporanea, con una definizione di 0,1 millimetri. Il volume di stampa è di 280 x 210 x 200 mm, la definizione massima raggiungibile sull'asse Z è di 10 micron mentre quella normale è di 100 micron. La definizione dipende dal materiale utilizzato: se utilizzate la resina consigliata da Solidator, l'azienda garantisce una definizione da 30 micron o superiore. Sulla superficie X-Y è possibile stampare oggetti fino alla dimensione di 270 micron... una definizione eccezionale per le stampanti di oggi. Il software è proprietario (Solidator Studio). Vostra a 4950$. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3208,3209,3210] PEGASUS TOUCH LASER SLA 3D PRINTER Tecnologia SLA a stereolitografia (per chi non la conoscesse, approfondite qui), questa stampante è una delle prime a offrire ottima definizione e grandi prestazioni. La Pegasus arriva a 405 micron di definizione per un volume di stampa di 177 x 177 x 228 mm. Il cuore funziona con un processore da 1GHz basato su Linux con 512 mb di memoria, con quale ci si può interfacciare grazie ad uno schermo touchscreen da 4.3”. Collegamenti ethernet, usb e Wi-Fi integrati. Il software proprietario permette di ottimizzare la fase di slicing dei modelli da stampare. La velocità di stampa è di circa 3000 mm/s, nettamente superiore alle stampanti FDM. La precisione sulla superficie X-Y è di circa 3 micron, mentre sull'asse Z ci raggiungono i 5 micron (la definizione normale è di 25-100 micron). 2501$ su Kickstarter. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3220,3221,3222] LEAPFROG CREATR XL Dopo essersi fatta conoscere con la stampante 3D Creatr, ecco che LeapFrog butta fuori la sorella maggiore: la Creart XL. La stampante si presenta similare, ma offre quasi tre volte l’altezza di costruzione rispetto la precedente. Il volume della Creatr XL è 230x270x600 mm, rendendo il volume di stampa massima di 37,2 litri. La dimensione considerato il case esterno è di 500x600x900 mm. Spessore sull'asse Z varia dai 0.05 ai 0.35 mm, piatto riscaldato e doppio estrusore di serie. I materiali stampabili sono diversi, tra i quali ABS, PLA, PVA, Laybrick e Nylon. La velocità di stampa può superare i 350 mm/sec. La Creatr XL ha un prezzo di 3.999 €, iva esclusa. Comparata con la sorella minore Creatr 3D, costa più del doppio (considerando il doppio estrusore: € 1,500 più iva). [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3223,3224,3225,3226] STRATASYS OBJET500 CONNEX3 Volete stampare più colori allo stesso tempo? Volete creare superfici sfumate o che cambiano colore con continuità? Stratasys ha la stampante giusta per voi. La stampante 3D Object500 Connex3 permette di stampare in 46 colori, dal nero al giallo, dal magenta al blu più profondo. I colori possono essere brillanti, opachi, simil vetro, simil laminati o traslucidi. Se la possibilità di stampare diversi colori con altrettante diverse finiture non vi ha stupiti, beh, ecco un'altra sorpresa: questa stampante può stampare più materiali, rigidi, flessibili o trasparenti, in contemporanea nello stesso modello. Insomma, con una sola stampante, Stratasys vi promette che potrete stampare in più colori e con più materiali, grazie alla combinazione di ABS digitale e di fotopolimeri PolyJet. I materiali consigliati sono: Vero family of opaque materials, Tango family rubber-like flexible materials, MED610 per il medicale, Digital ABS and Digital ABS2 in ivory and green, DurusWhite RGD430, High Temperature RGD525 white, VeroClear and RGD720 per le superfici trasparenti. Il volume di stampa è di 490 × 390 × 200 mm, la definizione orizzontale può scendere sotto i 16 micron, mentre sull'asse Z si raggiungono i 200 micron. Non crediate però che questa stampante sia alla portata di tutti, infatti non è indirizzata alla categoria consumer ma a quella dei professionisti e delle aziende. Potrete acquistare questo gioiellino a circa €241,200. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3227,3228,3229,3230] TINKERINE DITTO PRO 3D PRINTER Con sede a Vancouver, Tinkerine ha messo sul mercato la sua stampante 3D dedicata al settore dell'educazione. Il case è composto da un unico pezzo di lamiera piegata che contiene un volume di stampa di 225 x 165 x 205 cm con una risoluzione di 50-300 micron. La Ditto Pro può stampare un solo colore alla volta e stampa esclusivamente in PLA. Il piatto estraibile è progettato per offrire una maggior aderenza col modello. 1899$. Caratteristiche: Dimensiione 35 x 37.5 x 48 cm Peso 7 kg (15.4 lb) Volume di stampa 225 x 165 x 205 mm Definizione di stampa 50-300 micron (0.05-0.3 mm) Diametro del filamento 1.75 mm Power Input AC 110-220V, 50-60 Hz PLA Power Output DC 12V, 15A Connettività USB, SD Card Elettronica RAMPS 1.4, ATmega2560, A4988 Stepper Drivers Software Coordia One Sistema operativo compatibile con Windows (XP or higher), Mac OS X (10.6.8 or higher) Motore 1.8° step angle, 1/16 micro-stepping Linear Motion Linear bearings, bronze bushings [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3231,3232,3233,3234] CYRUS 3D PRINTER Lo scorso anno fu lanciata su Kickstarter la prima stampante 3D Cyrus, ma non raggiunse la quota richiesta per finanziare il progetto. Quest'anno, sempre su Kickstarter, Sasan Seyedi ha lanciato la nuova Cyrus dotata di nuove funzionalità. La nuova Cyrus è una stampante compatta preassemblata con piatto riscaldato, sistema di movimento silenzioso, ingresso per SD card, Wi-Fi, uno schermo LCD e volume di stampa di 195 mm x 195 mm x 200 mm. Cyrus può stampare diversi materiali come PLA, ABS, Laywood, Hips, Bendlay, PVA, PET e alcuni SmartABS. La definizione di stampa dovrebbe raggiungere i 20 micron. Caratteristiche: Tecnologia di stampa: Fused filament fabrication (FFF) Nozzle Temperature: 180° – 300° C Heated Bed: 40° – 100° C Power: 400watt Dual head ready Software: Repetier Host Printer size: 370 mm x 400 mm Resolution: up to 20 micron Nozzle diameter: 0.4 mm Travel speed: 10mm/s – 350mm/s Print Speed: 10mm/s – 300mm/s Filament : 1.75 mm Microstepping: 1/32 Build volume: 195 mm x 195 mm x 200 mm Potrete averla al costo di circa 1,399.99 €. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3235,3236,3237] GUARDA LA GUIDA ALLE STAMPANTI 3D - II SEMESTRE 2014
-
- stampanti 3d
- guida alle stampanti 3d
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
Molti di voi ricorderanno il nostro reportage del 3DPrint Hub di Parma. La fiera si è svolta nel mese di marzo e noi di Stampa 3D forum eravamo andati a visitare questo nuovo evento dedicato alla stampa 3D, il quale sta facendo diverse tappe in tutta Italia per poi terminare nel 2015 a Milano. Nella seconda tappa del suo roadshow a Bologna, abbiamo avuto l'onore di partecipare attivamente all'evento facendo parte dello spazio Coworking&Training della fiera in compagnia dei ragazzi di Officina ON/OFF di Parma. Mentre a Parma il 3DPrint Hub era abbinato al Mecspe (fiera della manifattura), a Bologna ci siamo ritrovati nel bel mezzo dell'Exposanità, la fiera più importante a livello nazionale dedicata al settore biomedicale. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/06/3dprint-hub-fiera-stampa-3d-italia.jpg Tra gli espositori della fiera abbiamo trovato Sharebot, WASP, Gimax 3D e una new entry: Btek, la quale ha presentato Strato, la sua stampante 3D. Oltre a loro sono stati presenti i ragazzi di 3D-PR, 3DArcheoLab, il laboratorio CompMech dell'Università di Pavia e, anche se non fisicamente, il Dott. Nicola Bizzotto, il quale ci ha affidato i suoi bellissimi modelli da posizionare nell'area museale della fiera. Nell'area Coworking&Training se ne sono viste delle belle! I ragazzi di 3D-PR hanno messo in funzione la loro stampante iniziando a produrre modelli in altissima definizione dimostrando che, sapendoci mettere le mani (e loro ci sanno fare!), anche una stampante fatta in casa può raggiungere livelli qualitativi notevoli. Giulio Bignardi di 3D ArcheoLab ha posizionato un monitor verso il pubblico e ha iniziato a spiegare in che modo è possibile fare il rilievo di un oggetto fotografandolo per poi produrne un modello tridimensionale. Il modello 3D può essere stampato, riproducendo l'oggetto originario. Il potenziale? Riproduzione di pezzi archeologici, modelli tattili per non vedenti e laboratori didattici. Officina ON/OFF è stata estremamente disponibile con tutti i visitatori: avevano risposta a qualsiasi domanda sulla stampa 3D, dalle stampanti ai software. Ma c'è di più... nel secondo giorno di fiera è stato messo in mostra un'interessantissimo braccio robotico! Grazie al collegamento wireless con un guanto, il quale integra una serie di sensori di movimento sulle dita, la mano del braccio robotico poteva essere mossa a distanza. Il progetto è di Daniele Caltabiano e di Pietro Dioni, e funziona grazie ad Arduino. Lo ammettiamo: è stato il braccio robotico la star dell'intera fiera! Noi di Stampa 3D forum abbiamo fatto parte di tutto questo: avevamo in funzione una Kentstrapper Galileo e una PowerWASP, con le quali è stato possibile spiegare ai visitatori come funziona una stampante 3D e quali sono le differenze tra le tante stampanti. Oltre a questo, abbiamo messo in mostra il modello della frattura di un polso realmente accaduta, prodotta dal modello di una tac gentilmente donataci dal Dott. Nicola Bizzotto. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1752,1753,1754,1755] Abbiamo citato Nicola Bizzotto e questo è il momento giusto per approfondire il suo lavoro. Medico ortopedico presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, il Dott. Bizzotto studia le fratture dei suoi pazienti utilizzando la stampa 3D. Dopo aver rilevato la tac della frattura, viene prodotto un modello tridimensionale al computer, il quale il seguito è elaborato e stampato in 3D. In questo modo il medico può pianificare l'intervento da effettuare sul paziente, oltre che mostrare in modo chiaro al diretto interessato qual'è il suo problema e come va risolto. Oltre alle fratture di ossa, sono stati presentati altri modelli estremamente interessanti: un rene e una parte di cervello, stampati in resina, mostranti entrambi diverse patologie. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1758,1759,1760,1761,1762] Il laboratorio CompMech (Computational Mechanics and Advanced Materials) del Dipartimento di Ingegneria Cicile e Architettura dell'Università di Pavia ci ha spiegato come, grazie a specifici studi con modelli tridimensionali, è possibile studiare materiali avanzati e il funzionamento biomeccanico degli organi umani. Con questi studi è possibile anche preparare dei modelli numerici, utili per fare indagini sulle patologie. Oltre a questo, il laboratorio offre un servizio di prototipazione rapida producendo modelli con materiali trasparenti, simil polipropilene e ben quattro materiali rigidi opachi. Passiamo ora a parlarvi delle aziende: Btek Btek è un'azienda italiana che lavora nel settore dell'automotive e ha scelto di lanciarsi nel mercato delle stampanti 3D in seguito a una necessità logistica interna: l'azienda stessa necessitava della tecnologia della stampa 3D per produrre i propri pezzi e i propri prototipi. Così è nata Strato, la prima stampante 3D dell'azienda. Strato offre un volume di stampa di 28x17x17 centimetri, per una dimensione totale di 59x33x39 centimetri. L'estrusore raggiunge temperature tra i 180 e i 280 °C con diametro da 0,35 / 0,50 / 0,70 millimetri, il quale permette di stampare strati da 0,1 millimetri. La stampante è conforme alla normativa CE e funziona con un processore a 32bit ARM Cortex-M4 F, motori da 1/32 step, hardware e firmware dedicati. I prossimi passi di Btek si indirizzeranno verso una macchina di maggiori dimensioni, con un volume di stampa che si aggira intorno ai 40x40x50 centimetri e la possibilità di avere due estrusori. Non è da dimenticare il progetto di uno scanner 3D, oggetto che sarà di enorme interesse nei prossimi mesi quando ne sarà capito l'enorme potenziale. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1781,1779,1782,1780] Gimax 3D Ci ha stupiti, di nuovo. A Parma avevamo conosciuto le sue macchine, le quali mettono in piena mostra l'elettronica che le fa funzionare, a Bologna abbiamo potuto vedere dei modellini stampati in gomma. Non è stato necessario modificare la stampante e, stando a quanto ci dicono, non ci sono stati problemi: è stato sufficiente capire "come funziona" il materiale per riuscire a stamparlo correttamente. Nelle foto qui sotto potete anche vedere delle piccole forme stampate in gomma e in più colori. Il vecchio metodo per la stampa bicolore, ossia quello del cambio bobina durante la stampa, ha funzionato alla perfezione. Che dire... se la macchina è buona, funziona. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1695,1696,1697,1698,1699,1700,1701,1702,1703] WASP Le macchine le conosciamo tutti, la PowerWASP è un piccolo grande laboratorio e le Delta si rivelano ogni volta molto interessanti grazie al loro particolare movimento. Però anche per WASP ci sono delle novità, soprattutto dal punto di vista dei progetti paralleli dell'azienda. Uno di questi: la realizzazione di Protesi Cranica personalizzata tramite una stampante 3D medicale dedicata. Il progetto è portato avanti insieme a Promev, azienda leader nella progettazione e realizzazione di protesi craniche su misura. In collaborazione con WASP è stata progettata una stampante 3D dedicata in grado di stampare una protesi cranica in meno di 24 ore con materiali compatibili e impiantabili. La stampante medicale può essere usata anche per realizzare strumenti chirurgici su misura, di qualsiasi forma e dimensione. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1715,1714,1713,1712,1711,1710,1709,1708,1707,1706] Sharebot Anche Sharebot e il suo esercito di Kiwi, la mini stampante dedicata al circuito dei FabLab ci ha convinti per la sua versatilità e facilità di costruzione (leggi qui l'articolo su Yatta!). Oltre ad avere in esposizione la Next Generation XXL (molto bella!), una piccola Kiwi customizzata ha attirato la nostra attenzione. Il design esterno della stampantina è stato fatto da MakeInBo (il FabLab di Bologna) e dimostra come sia possibile costruire la propria stampante e poi personalizzarla. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1768,1770,1771,1772,1773,2198,2197,2199,626] La prossima tappa del 3DPrint Hub sarà a Bari, dal 27 al 29 novembre, in contemporanea con Proenergy+Expoedil, un evento dedicato ai temi dell'Edilizia, degli Impianti e del Territorio. Durante questo appuntamento verranno presentate le tematiche della stampa 3D con approfondimenti dedicati alle applicazioni in ambito progettuale, architetturale, design, e per i sistemi costruttivi. Forse saremo presenti anche in questa occasione... vedremo!
-
The Best Computer Science School è riuscito a racchiudere la storia della stampa 3D in un'infografica. Cosa possiamo stampare oggi? Come funziona oggi la stampa 3D? Che materiali possiamo utilizzare? Ecco tutto quello che dovete sapere sulla stampa 3D in un'infografica! Credits: www.bestcomputerscienceschools.net
-
Le stampanti 3D consumer di oggi ci permettono di stampare solo una gamma limitata di materiali. Si parla di plastica, gomma, simil legno e poco altro, senza considerare che la maggior parte delle volte i materiali diversi dai classici ABS e PLA possono essere veramente impegnativi da utilizzare. Se siete interessati a stampare una gamma più ampia di materiali con la stampante 3D che avete in casa, ecco che arriva un grosso aiuto dal Canada. L'azienda canadese Structur3d Printing è riuscita a produrre un estrusore che può essere aggiunto all'attuale estrusore della vostra stampante, aumentandone la gamma di materiali stampabili. L'estrusore Structur3D Discov3ry è un device plug and play che può essere integrato con la maggior parte delle stampanti 3D in commercio, tra la quali MakerBot, RepRap e Ultimaker, permettendovi di stampare materiali come silicone, poliuretano, zucchero a velo, stucco per legno e latex. Seguendo le indicazioni di Structur3D, dovrebbe essere possibile stampare anche ceramica e argilla, semplicemente impostando correttamente i settaggi di stampa. [caption id=attachment_1424" align="aligncenter" width="600]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/05/discov3ry-stampa-3d-silicone.png Silicone[/caption] [caption id=attachment_1425" align="aligncenter" width="600]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/05/discov3ry-stampa-3d-zucchero-filato.png Zucchero a velo[/caption] [caption id=attachment_1426" align="aligncenter" width="600]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/05/discov3ry-stampa-3d-stucco-per-legno.png Stucco per legno[/caption] Aprendo la strada all'utilizzo di questi materiali, sarebbe possibile stampare oggetti flessibili in silicone, creare supporti o stampare forme particolarmente difficili con lo zucchero filato, oppure stampare su misura oggettistica in poliuretano. Le possibilità di utilizzo sarebbero praticamente infinite. L'estrusore dovrebbe essere messo in vendita su Kickstarter il 2 giugno 2014 a prezzo non ancora ben definito, anche se si suppone che sarà intorno ai 350$.
-
- materiali
- structur3d discov3ry
-
(and 4 più)
Taggato come:
-
Mancano ormai pochi giorni a 3DPrint Hub Bologna, la seconda tappa della fiera dedicata al mondo della stampa 3D. Proseguendo sull'onda della prima tappa avvenuta a Parma in occasione della MECSPE, la fiera delle tecnologie innovative per l’industria manifatturiera, l'evento continua a portare l'innovazione della stampa 3D in giro per l'Italia. Nella tappa di Bologna, 3DPrint Hub sarà affiancata a Exposanità, la fiera di livello nazionale al servizio della sanità. Sarà l'occasione giusta per presentare a approfondire le tematiche della stampa 3D in campo biomedicale, protesico e componentistico per dispositivi medici. Exposanità è l'unica fiera italiana dedicata alla sanità e all'assistenza e da 32 anni propone convegni e seminari innovativi, promuovendo la ricerca e attività commerciali. In questa tappa di 3DPrint Hub saremo presenti anche noi di Stampa 3D forum. Ci troverete nell'area Coworking&Training e saremo pronti a rispondere a tutte le domande riguardo le stampanti 3D e i possibili utilizzi in campo medico e non. Potrete vedere in azione le stampanti dei nostri partner, WASP e Kentstrapper, e toccare con mano diversi materiali grazie a PlastInk, il nostro fornitore ufficiale. Inoltre, grazie al Dr. Nicola Bizzotto, medico ortopedico presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, avremo a disposizione alcuni modelli di fratture realmente accadute, scansionate e stampate in 3D, con le relative schede tecniche nelle quali saranno riportati il caso clinico, la TAC e la relativa presentazione al paziente. L'ingresso all'evento è gratuito previa registrazione online a questo link. A questo link trovate la lista dei convegni e delle iniziative speciali. Vi rimane altro da fare che venire a trovarci, dal 21 al 24 maggio, al polo fieristico di Bologna! [gallery link=file" ids="1255,1254,1252] Luogo: Bologna - Quartiere fieristico. Padiglione 26 Data: 21 - 24 Maggio 2014 Orario: dalle 9:00 alle 18:30 i giorni 21/22/23 maggio - dalle 9:00 alle 15:30 il giorno 24 maggio Ingressi: Ovest Costituzione; Nord in prossimità del parcheggio multipiano Michelino In contemporanea con: EXPOSANITA' - la fiera al servizio della Sanità. Padiglioni: 19, 21, 22, 25, 26, Centro Servizi Ingresso omaggio su invito online: per accedere gratuitamente a 3DPrint Hub Bologna è necessario richiedere l'invito online, registrarsi sul sito, stampare e presentarsi all’evento con il biglietto omaggio. Il biglietto e' strettamente personale ed e' valido per i 4 giorni di manifestazione. Presentandosi in reception senza il biglietto omaggio il costo per accedere all'evento è di 20,00 euro Parcheggi a pagamento: Multipiano Est Michelino; Ovest Costituzione. Tariffa unica giornaliera 18,00 euro IVA inclusa. Maggiori info: www.bfparking.it Altre info: per ricevere informazioni su come raggiungere la fiera in aereo, treno, auto o bus visita la pagina dedicata del sito Exposanità
-
- medicina
- 3dprint hub
-
(and 3 più)
Taggato come:
-
di Alessandro Brunello Quando la condivisione, da pulsante sull’interfaccia di un social diventa un incontro live, succede qualcosa. Se non altro si sviluppa in un ambiente tridimensionale e multisensoriale: i neuroni in ballo sono molti di più. Jacques Lecoq ha speso la vita a spiegare che il movimento viene prima della parola e che la parola senza movimento ha un pò meno peso. Ai workshop pratici di crowdfunding gli occhi spalancati dei corsisti comunicano urgenza e apertura anche prima delle loro domande, prima delle loro parole. Urgenza di conoscere strumenti, apertura nel ristrutturare i propri bisogni. Sono responsabili di compagnie teatrali, agricoltori, musicisti, designer, dirigenti di pubbliche amministrazioni. Sono persone di tutte le età, a testimonianza che la necessità di nuove comunità economiche sia davvero qualcosa non solo di multidisciplinare, ma anche di trasversale. Vediamo che il biglietto d’ingresso al giardino del possibile frigge oggi soprattutto tra le mani della generazione alla quale per fatalità appartengo. Quella generazione Bim Bum Bam che contraddicendo qualche pronostico, sta riducendo piuttosto velocemente il gap digitale che ha accumulato in un lustro di comode distrazioni. La maggior parte di chi ha vissuto un’infanzia analogica, per molti anni ha pensato al web come al regno del "virtuale" separato dal mondo così detto "reale". Fino al social network, per molti, la parola programmazione portava ai ricordi vintage del Turbo Pascal versione 3 e 4 ed alla tenerezza del linguaggio Logo col suo esuberante puntatore, la “tartaruga”. Queste donne e uomini sono molti e dopo aver attraversato anni variopinti, popolati da molte tecnologie a vicolo cieco e scanditi dagli input poderosi del main stream mediatico, si ritrovano oggi a vivere in uno scenario dove l'innesto della dinamica economica p2p in rete ha spazzato via il concetto stesso di virtuale e dove, nel contempo, l’indotto economico del prodotto culturale main stream vale un terzo rispetto a cinque o sei anni fa. Oggi cos'è online? E cos'è offline? Viviamo piuttosto in un crossline, dove abbiamo sempre e comunque la disponibilità di un device fra le mani. Di fatto siamo noi stessi un pezzo dell'hardware e le nostre istanze sono un pezzo del software. Su questo terreno il primato del main stream s’impantana forzatamente. Dopo che abbiamo assistito ad anni nei quali l'entertainment ha fagocitato tutto, ora che diminuiscono gli applausi del pubblico pagante, il tendone colorato del circo cade come un velo dietro al quale si dispiegano grandi praterie. Kuniaki Ida dice che “Quando si è arrivati alla cima della montagna, qualcosa cambia”. Non è obbligatorio buttarsi nel vuoto sperando che ci spuntino le ali, o lanciare per forza una start up tecnologica. Il punto non è tanto cercare il finanziamento, ma piuttosto percorrere e condividere nuove strade, dare senza pensare a priori alla ricompensa. Prendere in mano le redini del proprio lavoro e del proprio futuro oggi è una questione di sussistenza. Il concetto di comunità sta acquistando valore perché le alternative individuali sono in esaurimento. Si può dire che gli esseri si evolvano solo quando l'alternativa è estinguersi? Mentre tutte le mura dei feudi che in passato hanno garantito un certo welfare ai cittadini si stanno sgretolando, forse una nuova età comunale è alle porte. Si affacciano sistemi che non si fondano sull’antagonismo e che non hanno manifesti, questi percorsi per molti versi ci sono sempre stati, ma sono sempre stati coperti dal main stream. Ora che il main stream lentamente si alleggerisce e dirada, cominciamo a vedere reti prima sommerse e scopriamo che i punti d’intersezione, di appartenenza e condivisione, per ciascuno di noi, sono facili, accessibili, più vicini di quanto potevamo credere soltanto ieri. Il crescente utilizzo degli strumenti di finanziamento popolare, tra cui il #crowdfunding , si può leggere più come un'innovazione sociale che tecnologica. Non torneremo allo stile di vita ed ai consumi del passato (o del presente-passato per dirla con Attalì) e soprattutto, questo non accadrà attraverso il crowdfunding, che non è l’antidoto alla crisi di sistema. Le pratiche di finanziamento sociale non servono a risolvere la questione economico-finanziaria, ma possono servire a ricollocarla. Con il tempo, questi strumenti, evolvendosi nelle mani delle persone in dinamiche e sistemi che fatichiamo ancora ad immaginare nella loro compiutezza, attraverseranno molteplici esperienze, i successi e soprattutto i fallimenti di ogni singolo progettista e ci permetteranno, di ripensare pezzi di mondo, di guardare alle priorità, alle istanze ed ai bisogni non con lo sguardo verticale del singolo ma con quello orizzontale della comunità. Le parole mature per raccontare e divulgare tutto questo arriveranno dal basso. Arriveranno solo dopo il movimento, quello dentro le persone, dentro i progettisti e dentro le comunità. Arriveranno dopo il lavoro su noi stessi, che ci renderà più umili e disposti a condividere problemi e soluzioni. Solo così l’urgenza e l’apertura troveranno risposte in conferenze, eventi, libri e note, e succederà davvero qualcosa. Alessandro Brunello, @soggettivo su Twitter, di formazione classica, fin dall’infanzia si è appassionato all’informatica e al web. Esperto di media, Storyteller e Art Director, dal 2005 si occupa di comunicazione cross line e dinamiche web. Collabora con Produzioni dal basso. Nel 2009 ha messo il crowdfunding al centro della sua ricerca pubblicando “Crowdfunding, condividere per realizzare” (ed. Bevivino 2011) ; “Crowdfunding, nuove comunità economiche” (Bookrepublic 2013) ; “Il Manuale del Crowdfunding” (Edra edizioni 2014). Dal 2012 cura workshop e attività di formazione ed aiuta aziende, enti pubblici e privati a scegliere l’architettura e i linguaggi più adatti alle nuove esigenze e alle nuove piattaforme.
-
- crowdfunding
- community
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
D-Shape, la stampante 3D italiana che stampa pietra in qualsiasi dimensione
stampa3D ha pubblicato una discussione in Notizie sulla stampa 3D
Visualizza articolo-
- stampanti 3d
- settori
-
(and 3 più)
Taggato come:
-
La coppia edilizia - stampa 3D fa parlare sempre più di sé. Sono numerosi i progetti che arrivano da tutto il mondo e che cercando di rivoluzionare il mondo delle costruzioni. Diverse tecnologie, unico obiettivo: costruire interi edifici in poco tempo e con basse spese. Se in Italia siamo messi male, causa crisi economiche e quant'altro, c'è chi ci ha creduto ed è riuscito a costruire qualcosa di epico. D-Shape è un progetto tutto italiano. Partendo da un file CAD, D-Shape è in grado di stampare forme di qualsiasi dimensione, trasformando la sabbia in roccia e depositandola strato su strato. Il progetto D-Shape è stato messo al mondo dalla mente dell'ingegnere toscano Enrico Dini, con l'intento di rivoluzionare il mondo della progettazione. D-Shape stampa in 3D elementi in scala 1:1 utilizzando semplice sabbia e un secondo componente inorganico ed ecocompatibile che fa solidificare la sabbia o un materiale granulare con stesse caratteristiche in roccia. La stampante 3D è composta da una struttura reticolare in alluminio e 300 ugelli che estrudono il materiale. Gli oggetti stampati possono essere blocchi interi o elementi trasportabili e assemblabili in una seconda sede. Un'altra caratteristica di questa stampante di grandi dimensioni è la capacità di abbinare più materiali scegliendone lo spessore e la distribuzione nell'oggetto. Non servono sostegni, casseforme o stampi. Inoltre, è possibile utilizzare materiali granulari reperibili sul luogo in cui deve essere stampato l'oggetto desiderato senza avere la necessità di trasportare sabbia in giro per il mondo, limitando le emissioni dovute al trasporto. La tecnologia di D-Shape può essere utilizzata in tantissimi settori: edilizia, architettura, design e scultura sono quelli che si prestano meglio. Alcuni esempi? Elementi costruttivi su misura, arredi urbani, strutture per ponti, torri. Insomma, l'Italia si è mossa ben in anticipo rispetto ad altri paesi, considerato che il progetto D-Shape risale al lontano 2006. Un'eccellenza di innovazione e ricerca che ha riscosso interesse anche nell'ESA (European Space Administration), la quale sta valutando la possibilità di stampare in 3D delle basi sulla luna. L'integrazione col materiale roccioso sarebbe totale. Staremo a vedere.
-
- stampanti 3d
- settori
-
(and 3 più)
Taggato come:
-
Siamo in piena rivoluzione industriale e la NASA ha già grandi piani per utilizzare le stampanti 3D in orbita. Non avete idea a cosa potrebbe servire una stampante 3D nello spazio? Per esempio, potrebbe stampare i pezzi di sostituzione della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Infatti, la NASA sta portando avanti un progetto di sviluppo per una stampante 3D che riesca a stampare in un ambiente a gravità zero. In questo modo si eviterebbe di dover far portare oggetti di ricambio agli astronauti che partono per una nuova spedizione, risparmiando spazio per altre strumentazioni... oppure questo progetto in futuro aprirà la strada ad altri progetti più grandi? Vedremo dove riuscirà ad arrivare l'Agenzia Spaziale Americana. Intanto noi rimaniamo in attesa di sapere quando la prima stampante 3D sarà in orbita.
-
#Fuorisalone14: stampa 3D e stampanti 3D, ecco cosa abbiamo visto
stampa3D ha pubblicato un articolo in Stampanti 3D
Dall'8 al 13 aprile la città di Milano è stata sotto i riflettori di tutto il mondo. Per quale motivo? Dai lontani anni '60, Milano ospita il Fuorisalone - chiamato da alcuni anche Milan Design Week - uno degli eventi più importanti al mondo legati al tema del design. L'evento coinvolge interi quartieri della città, da Lambrate a Tortona, e quest'anno ci ha fatti girare parecchio. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/spazio-yatta-fablab-milano-stampa-3d-forum-10.jpg Sì, abbiamo girato parecchio! il nostro obiettivo era quello di andare a visitare tutte quelle esposizioni che avevano un legame con la tecnologia della stampa 3D e con le nostre amate stampanti 3D. L'aria che abbiamo respirato era quella dell'innovazione: italiani e stranieri, designer e maker, architetti e smanettoni. L'unico legame tra le più svariate conoscenze è stato quello dell'interesse verso il movimento dei nuovi artigiani, quelli che si producono le cose in casa sfruttando tecnologie innovative a basso costo. Le stampanti 3D sono sbarcate al Fuorisalone con grande prepotenza, facendosi vedere quasi ovunque. Ogni quartiere ne aveva in mostra almeno una - anzi, erano molte di più! Noi le abbiamo viste e le abbiamo fotografate per voi. Di seguito potrete trovare tutto il materiale che abbiamo raccolto al Fuorisalone riguardo la stampa 3D, le stampanti 3D e il futuro che ci aspetta. WASP al Superstudio Per chi non lo sapesse, WASP (World’s Advanced Saving Project) è un’importante realtà italiana del 3D printing con sede in provincia di Ravenna, più precisamente a Massa Lombarda. WASP è divenuta famosa, oltre che grazie alle sue ricerche e alla produzione e vendita di stampanti 3D, anche grazie allo sviluppo di una stampante 3D dedicata esclusivamente alla produzione di oggetti in argilla. Se ne parla in modo approfondito in questo articolo. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/fuorisalone-stampa-3d-wasp-power-wasp-delta-stampa-3d-forum-14.jpg Hamlet 3D Desktop Printer Economica e posizionata nella grande distribuzione, la stampante Hamlet 3D Desktop Printer era in mostra all'interno della Fabbrica del Vapore. Purtroppo non l'abbiamo vista in azione, quindi ci limitiamo a riportarvi qualche caratteristica tecnica e le fotografie che siamo riusciti a scattare, sperando di poterla vedere (e provare) al più presto: Livello di precisione: ±0.2 mm/100 mm Risoluzione di stampa: 0.15~0.4 mm Diametro dell'ugello di stampa: 0.4 mm Velocità di stampa: 10~120 mm/s, ±24 cc/h Dimensioni massime di stampa: 225 x 145 x 150 mm Temperatura di lavoro estrusore: 180-260 °C Temperatura di lavoro piano: 60-110 °C [gallery columns=4" link="file" ids="929,928,927,926] Da Vinci 1.0 di XYZprinting XYZprinting ha messo in mostra la Da Vinci 1.0, altra stampante low cost che sta tentando di entrare nelle case italiane. Il volume di stampa è di 20x20x20 centimetri, è dotata di un solo nozzle da 0,4 millimetri, per una velocità di stampa di 150mm/s. Il materiale di rivestimento della stampante risulta plasticoso, ma per il prezzo che chiede l'azienda non si può chiedere altro. [gallery columns=4" link="file" ids="925,924,923] Prototyping Future L’evento, organizzato da Deleyva Editore, si è tenuto presso lo Spazio Buttafava, in via Vigevano 33, Milano. I temi di cui si è parlato sono stati molteplici: rivoluzione industriale, makers, economia, crowdfunding, FabLab, condivisione di progetti. Una grande talk con personaggi di spicco che ci hanno permesso di riordinare le idee, delineando la strada per il prossimo futuro. Qui il nostro articolo. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/Prototyping-Future-Fuorisalone-2014-08.jpg Mondopasta: tra foodprinting e hacking di stampanti 3D Subalterno1, in collaborazione con FabLab Milano ha messo in mostra Mondopasta, spazio espositivo dedicato alla sperimentazione di un gruppo di designer. Il loro obiettivo? Quello di produrre pasta in un modo alternativo, hackerando una Sharebot Next Generation, una 3DRag e producendo strumenti per la cucina, ovviamente stampati in 3D. Qui il nostro articolo e tutte le stampanti. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/mondopasta-fuorisalone-2014-03.jpg 3DZ CUBEX al Motorcycle Design Workshop A questo workshop hanno partecipato i migliori studenti dello IED iscritti al corso di Trasportation Design di Torino, i quali dovevano progettare una nuova moto a partire dal modello della Kawasaki W800. La cosa interessante, ovviamente per noi, è stata che ogni progetto finale veniva prototipato in loco grazie ad una stampante 3D 3DZ CubeX. Qui il nostro articolo. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/fuorisalone-stampa-3d-motorcycle-design-contest-stampa-3d-forum-10.jpg YATTA! Non chiamatelo FabLab Nella giornata di sabato dopo aver visitato il MDW organizzato dallo IED di Torino e Mondopasta ci siamo spostati nella zona vicino a Corso Garibaldi, più precisamente in Viale Pasubio 14 e siamo andati a trovare YATTA!, un altro FabLab in quel di Milano? Non proprio… Qui vi spieghiamo cos'è! http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/spazio-yatta-fablab-milano-stampa-3d-forum-3.jpg Sharebot Next Generation Sharebot era ovunque! In tutti i quartieri in cui siamo andati - li abbiamo fatti tutti - Sharebot era sempre presente con la sua Next Generation. In particolare, vi segnaliamo questo interessante progetto in mostra alla Fabbrica del Vapore: incastri per sedie e sgabelli stampati in 3D. Ci sarebbe piaciuto provarli e metterli sotto sforzo, ma non ci siamo azzardati... proveremo a fidarci del designer! [gallery columns=4" link="file" ids="936,935]-
- fuorisalone 2014
- mondopasta
-
(and 2 più)
Taggato come:
-
Una settimana fa, sempre in occasione del Fuorisalone, abbiamo avuto la fortuna di essere media partner di Prototyping Future. L'evento, organizzato da Deleyva Editore, si è tenuto presso lo Spazio Buttafava, in via Vigevano 33, Milano. I temi di cui si è parlato sono stati molteplici: rivoluzione industriale, makers, economia, crowdfunding, FabLab, condivisione di progetti. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/Prototyping-Future-Fuorisalone-2014-05.jpg L'evento è stato aperto da Emmanuele Jonathan Pilia, direttore di Deleyva Editore e autore, insieme a Fabio Fornasari, Francesco Verso e Lucilla Boschi, di Citymakers, il quale ci è stato presentato dallo stesso Pilia e da Fabio Fornasari (in diretta via Skype). Il libro contiene diverse considerazioni riguardo le città di oggi, poste in relazione con l'immaginario fantascientifico. Sono tanti i creativi che immaginano e progettano città, pur non essendo architetti. Grazie alla letteratura e al cinema, queste fantasie ci condizionano, portandoci a immaginare qualcosa che riporta sempre dei legami col reale. Le relazioni tra immaginario fantascientifico e nuovi scenari urbani danno quindi vita ad un dibattito capace di dare avvio a un confronto, il quale permette di trovare nuovi spunti di riflessione sul futuro delle nostre città. Le città sono la nostra casa e grazie alla nascita di nuovi luoghi di aggregazione, come i FabLab, stanno cambiando. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/Prototyping-Future-Fuorisalone-2014-03.jpg Architetto, co-fondatore di Noumena Architecture. Aldo Sollazzo ci ha presentato Reshape, una piattaforma dedicata al dialogo tra visioni e realtà. La mission di Reshape è quella di promuovere idee e progetti innovativi, aiutandoli ad entrare nel modo migliore nel mercato. "Stampa 3D, CNC e robot sono gli strumenti dei nuovi artigiani. Ma la vera capacità sta nel produrre". Infatti è sempre più comune sentire parlare di idee che si fermano alla fase di progetto, limitandosi a rimanere fogli di carta. Reshape intende superare questo limite sfruttando il potere della rete. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/Prototyping-Future-Fuorisalone-2014-06.jpg In diretta dalla Nuova Zelanda, abbiamo assistito all'intervento di Alessandro Melis, professore di Sustainable Design presso la facoltà di Architettura di Auckland. Se con Aldo Sollazzo abbiamo discusso dei progetti di design, con Alessandro Melis il tema è stato quello della grande scala. Il cambiamento sociale di cui i FabLab sono portatori modifica il territorio cambierà il modo in cui vediamo. "L'architettura è piccola rispetto il territorio produttivo. È necessario realizzare comunità autosufficienti". La disponibilità del suolo sarà il tema del futuro. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/Prototyping-Future-Fuorisalone-2014-01.jpg A tutti questi interventi, si è poi unito Francesco Verso, scrittore di fantascienza e direttore della collana Future Fiction. Verso ci ha permesso di capire come vede uno scrittore quello che sta accadendo sotto i nostri occhi. "Ci sono differenze tra i diritti dei cloni e i diritti della matrice originale?". "I tappi nelle orecchie possono migliorare la nostra vita permettendoci di rimanere soli con noi stessi?". Con queste domande il dibattito ci ha portati a capire che le nuove tecnologie ci stanno cambiando. Il futuro è aperto a nuove strade e sono tutte da scrivere. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/Prototyping-Future-Fuorisalone-2014-08.jpg L'ultimo intervento è stato di Angelo Rindone, co-fondatore del portale Produzioni dal Basso. Portavoce del crowdfunding in Italia, Rindone ci ha parlato di quello che questa pratica digitale sta modificando. Fino ad oggi le aziende sono state alla base della produzione, mettendo sul mercato prodotti per la massa. Quello che sta cambiando è la centralità degli individui. Infatti, grazie al crowdfunding sono le singole persone che diventano centrali nella creazione del prodotto. Questa novità sta modificando il mercato, arrivando addirittura alla possibilità di personalizzazione dei singoli prodotti. Le nuove tecnologie, come la stampa 3D, e i nuovi luoghi di sviluppo, come i FabLab, stanno aiutando questa inversione di rotta. Il futuro che ci aspetta è ancora tutto da scoprire e noi saremo pronti a raccontarvelo!
-
Ventura Design District, Lambrate. In tarda mattinata sono tante le persone che si dirigono verso gli espositori, tutti alla ricerca delle ultime novità dal mondo del design. Visto che a noi piace essere alternativi, ci siamo diretti subito in via Conte Rosso 22, dove ci aspettavano degli sperimentatori diversi dal solito. Parola d'ordine: food printing.http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/mondopasta-fuorisalone-2014-01.jpg Subalterno1, in collaborazione col FabLab di Milano ha messo in mostra Mondopasta, spazio espositivo dedicato alla sperimentazione di un gruppo di designer. Il loro obiettivo? Quello di produrre pasta in un modo alternativo, hackerando Sharebot Next Generation, una 3DRag e producendo strumenti per la cucina, ovviamente stampati in 3D. Massimiliano Adami e Francesco Tarantino hanno disegnato Stracottoaldente modificando una vecchia macchina Imperia. I rulli stampati in 3D hanno uno specifico profilo che permette di imprimere agli spaghetti una forma larga e stretta allo stesso momento, permettendo una cottura stracotta e al dente sullo stesso spaghetto. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/mondopasta-fuorisalone-2014-07.jpg Francesco Bombardi e Marcello Ligabue hanno preso una Sharebot Next Generation e sostituito l'estrusore con un coltello. L'obiettivo è quello di disegnare al computer la geometria che la pasta deve avere, essendo in seguito tagliata dalla stampante 3D. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/mondopasta-fuorisalone-2014-05.jpg Lo spachetto più lungo della storia? Lo producono Francesca Lanzavecchia e Hunn Wai grazie alla loro 3DRag modificata. L'estrusore, se così possiamo chiamarlo, fa fuoriuscire l'impasto che viene avvolto su un rullo, arrotolando uno spaghetto potenzialmente infinito. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/mondopasta-fuorisalone-2014-04.jpg Piccole forme stampate in 3D hanno permesso ad Alessandro Stabile di divertirsi tagliando la pasta come desiderava. Le forme di pasta riproducibili sono potenzialmente infinite. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/04/mondopasta-fuorisalone-2014-06.jpg La sperimentazione attraverso la stampa 3D continua nel campo del food, portando avanti novità interessanti. Non si parla solo di stampanti pensate apposta per la stampa di piatti prestabiliti, come nel caso della stampante Foodini, ma si aprono nuovi orizzonti, sia nella modifica di stampanti, sia nella stampa di oggetti utili in tutte le cucine. Alla fine, in molti si sono espressi scettici verso la stampa diretta di cibo. L'approccio che abbiamo visto a Mondopasta è stato più casareccio, più vicino alla vita di tutti i giorni. Il food printing non si fermerà qui, poco ma sicuro!
-
- food printing
- fuorisalone 2014
-
(and 2 più)
Taggato come:
-
Venerdì sera, in occasione del Fuorisalone, saremo presenti all'evento Prototyping Future organizzato da Deleyva Editore. Si parlerà della terza rivoluzione industriale, mettendo in discussione il sistema economico al quale siamo fortemente aggrappati e dando soluzioni in base a fatti reali. Il movimento dei makers, la rivoluzione scientifica del posthuman, nuove forme di economia come il crowdfunding e l'ecologia saranno solo alcuni dei temi trattati nell'evento. Gli interventi saranno tenuti da Nicolò Bongiorno (Incubatore FabLab Milano), Fabio Fornasari (architetto e designer, autore di Citymaker), Alessandro Melis (professore di Soustenable Design presso la facoltà di Architettura di Auckland), Emmanuele Jonathan Pilia (cofondatore di Deleyva Editore e direttore della “Libreria di TransArchitettura"), Angelo Rindone (CEO e sviluppatore di Produzioni Dal Basso), Aldo Sollazzo (RESHAPE e di Noumena Architecture) e Francesco Verso (scrittore di fantascienza e direttore della collana Future Fiction). Vi aspettiamo l'11 aprile alle ore 18 presso lo Spazio Buttafava in via Vigevano 33, Milano.
-
Sta facendo parlare tantissimo di sé... in effetti è rivoluzionaria per davvero. Parliamo di 3Doodler, la prima penna che scrive, disegna e stampa in 3D. 3Doodler estrude un filamento in plastica che si raffredda e solidifica in modo quasi istantaneo, diventando una struttura solida e stabile. Questo permette di costruire una varietà infinita di forme in modo estremamente facile e veloce. Non ci sono software da studiare, non ci sono movimenti particolari da fare. Basta avere un minimo di manualità e il gioco è fatto. Grazie a dei speciali filamenti in PLA o ABS, con 3Doodler si può davvero disegnare (e prototipare) di tutto. I filamenti sono venduti in tantissimi colori, rendendo possibile la stampa in quasi qualsiasi colore. La precisione e le capacità di 3Doodler non sono paragonabili a quelle delle stampanti 3D che tutti conosciamo, bisogna però rendersi conto che il target di clientela al quale si propone è diverso da quello canonico: 3Doodler è per chi ha interesse a fare qualcosa di creativo in modo semplice e veloce. Non pensiamo sia indicata per la stampa di pezzi meccanici ma, se si intende disegnare una prima bozza direttamente in 3D, potrebbe tornare molto utile! La vendita di questa interessante e alternativa stampante 3D è prevista da aprile al costo di 99$, comprensivo di 50 filamenti in PLA o ABS a vostra scelta. Potete fare il preordine a questo link.
-
- stampanti 3d
- 3doodler
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
Come annunciato, venerdì 28 marzo abbiamo visitato la 3DPrint Hub, fiera interamente dedicata alla stampa 3D che culminerà nel 2015 in un grande evento a Milano fiere. Parma è stata la prima tappa del percorso che la fiera farà in Italia nel 2014, passando da Bologna (dal 21 al 24 maggio) a Bari (dal 20 al 22 novembre). Diverse erano le aziende pronte ad accoglierci e a mostrarci i loro prodotti in azione: WASP, Kentstrapper, Sharebot, gli spagnoli di bq e altre realtà più piccole, come Gimax 3D, SDM 3D e 3D-PR, pronte a mostrare i loro prodotti per inserirsi alla grande nel mercato che tutti conosciamo (e che promette bene). Pochi giorni prima della fiera, Sharebot aveva presentato il suo nuovo prodotto, Kiwi 3D, stampante che sarà venduta solo tramite il circuito dei FabLab. La stampante si può costruire seguendo le istruzioni del kit pensato per fare “cultura” intorno al mondo della stampa 3D. L'obiettivo del progetto Kiwi-3D è quello di far conoscere a tutti le fasi e i trucchi di montaggio della propria stampante 3D. Piccola e versatile, potrà funzionare un paio d'ore grazie ad una batteria integrata! [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="626,659,660,635,636,637] WASP ha messo in mostra le sue stampanti 3D Delta in più dimensioni, oltre che l'ormai conosciuta stampante-fresatrice PowerWASP. Non avevamo mai visto in azione la Delta 4060, la più grande da loro prodotta, e bisogna ammettere che ci ha incantati. Il movimento dei bracci durante la stampa è interessante, oltre che bello da vedere. Ideale per le aziende che intendono sviluppare internamente i loro prodotti, questa stampante di 1960x850x850 mm offre un volume di stampa di 400 mm di diametro e 600 mm di altezza. Notevole. Bella da vedere, può essere messa in mostra all'interno della vostra azienda per fare colpo sui vostri clienti. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="663,662,664,665,666] Kenstrapper ha presentato Galileo Smart, la piccola di famiglia. Accessibile, leggera e performante, ci ha colpiti in positivo. Ideale per il grande pubblico per chi non ha grandi pretese, stampa quello che deve facendovi raggiungere velocemente il risultato. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="670,668,669,655,654,653,652,651,648,647,646] bq, colosso spagnolo nella produzione di oggetti elettronici, ha presentato Witbox e ci ha convinti. Le dimensioni abbastanza contenute permettono di stampare 20 cm in altezza, con una superficie A4 (29,7x21 cm), rispettando quindi i formati standard UNI. E' la prima volta che vediamo entrare in gioco i formati europei all'interno di una stampante 3D. Il volume totale di stampa è veramente notevole. Pur essendo in attesa di brevetto, l'aspetto sicurezza non manca: è possibile chiudere a chiave lo sportello di accesso al piano di stampa. Siete un FabLab, necessitate di più stampanti ma non avete spazio? Witbox è impilabile. Potete posizionarne una sopra l'altra per creare una sorta di rete di stampanti. La produzione è propria e avviene completamente in Spagna. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="672,673,674,675,676] Costruita in base al progetto RepRap e modificata secondo il pensiero dell'azienda. SDM 3D produce la sua stampante 3D1 in Italia, gestisce direttamente hardware e software e garantisce supporto tecnico per qualsiasi necessità. SDM 3D organizza anche incontri di divulgazione dei propri prodotti, sempre con grande attenzione all'utenza finale. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="678,679] Buone dimensioni e qualità tecniche: Gimax 3D offre un processo di stampa rapido e semplice , software intuitivo e Open Source , robustezza e capacità elevate. Disponibile anche con doppio estrusore, dispone un volume di stampa di 300x250x250 mm modificabile su richiesta. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="683,682,684] Se la sono giocata in casa i ragazzi di 3D-PR, i quali hanno messo in mostra la loro stampante 3D dedicata alla prototipazione rapida. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="686,687,688] In fiera erano presenti anche i ragazzi del +LAB, laboratorio del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano. La loro visione converge verso materiali nuovi, pensati apposta per la stampa 3D, e alla relativa finitura per dare effetti diversi agli oggetti prodotti. [gallery columns=4" link="file" td_select_gallery_slide="slide" ids="689,690] Rimaniamo in attesa della prossima edizione della fiera (che si terrà a Bologna), sperando di poter vedere anche altre aziende e nuovi interessanti progetti. Qui il sito ufficiale della fiera.
-
In seguito ad una caduta di ben quattro piani, il giovane ventisettenne J.F. si è rotto quasi tutte le ossa della faccia, ritrovandosi con numerose deformazioni e quasi tutte le ossa del viso rotte. La ricostruzione del volto è stata possibile grazie alla costruzione della sua faccia stampata in 3D, realizzata basandosi sulle foto prima dell'incidente. L'operazione è durata 14 ore, ma gli specialisti del Queens Medical Centre di Nottingham hanno potuto rimettere nella posizione corretta le ossa rotte, ripristinando i suoi lineamenti perduti. “Realizziamo il modello in 3D che ci dà la visione esatta di cosa andare a toccare. Da lì siamo in grado di pianificare l’operazione” ha spiegato uno dei medici dell’equipe che ha operato Fenton. Fonte
-
"Progettata per essere semplice, sicura, più precisa, elegante ed economica". E' presentata in questo modo la stampante 3D iNvent One di casa MakerDreams. Il progetto è nato per realizzare un prodotto di qualità con alte caratteristiche tecniche, senza però pregiudicare il prezzo finale, assicurandosi quindi l'obiettivo di portare sul mercato una stampante per tutti. Come se questo non fosse abbastanza, MakerDreams ha cercato di fare di più... ha voluto anche renderla bella, ponendo grande attenzione al design. La struttura della stampante 3D è realizzata in alluminio 6080 T6, con profili in estruso arrotondato e lavorata a macchina utensile con precisione al micron, mentre il sistema X-Y si basa su due stepper nema 17 che controllano una singola cinghia agganciata all'estrusore centrale. Il volume di stampa merita: 280 x 210 x 200 mm, una dimensione notevole, tra le maggiori sul mercato facendo un paragone con le stampanti 3D posizionate nella stessa fascia di prezzo. I profili di scorrimento sono in alluminio anodizzato e retificato, i quali promettono di non necessitare di manutenzione. L'estrusore contiene una ventola di raffreddamento al suo interno ed è stato pensato per essere performante, oltre che gradevole alla vista. La qualità di stampa arriva a 100 micron, inserendosi nella media delle stampanti 3D sul mercato. MakerDreams ha pensato anche alla sicurezza. L'involucro, disponibile in colori bianco e nero, è stato progettato "come un vestito" che assicuri a chiunque la totale sicurezza durante l'uso. I materiali supportati per la stampa sono molteplici, si passa dal PLA al Nylon. Potete trovare questa interessante stampante sul sito di crowdfunding Indiegogo a questo link. Il contributo per avere la stampante è di 999$. Qui il sito ufficiale MakerDreams. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="592,593,594,595,596,597,598,599,600,601]
-
- stampanti 3d
- makerdream
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
Un cuore stampato in 3D salva la vita a un bambino di 14 mesi
stampa3D ha pubblicato un articolo in Stampanti 3D
20 ore di stampa e 600$ di materiali sono bastati per salvare una vita. Il bimbo era nato con una tetralogia di Fallot: una combinazione di quattro malformazioni congenite per i quali è elevato il rischio di non sopravvivere. E' così che il chirurgo di Louisville, nel Kentucky, ha deciso di cercare il modo migliore per operare il bambino, chiedendo consulenza a dei suoi colleghi che hanno riprodotto le immagini bidimensionali della Tac in dati tridimensionali. Il file è stato poi preparato per essere stampato con una stampante 3D capace di stampare con plastiche flessibili chiamate "Ninja Flex", rendendo possibile lo studio di organi e tessuti del corpo umano. Grazie a questo modello, il chirurgo è riuscito a individuare un metodo alternativo di operazione, il quale avrebbe permesso al cuore del bimbo di far circolare il sangue in modo normale, oltre ad assicurare un numero di incisioni limitato e un tempo più rapido di recupero dall'operazione. Si tratta del primo intervento pianificato in seguito allo studio di un organo stampato in 3D.-
- settori
- cuore stampato in 3d
-
(and 3 più)
Taggato come:
-
Domani, in occasione del festeggiamento dei primi 10 anni di vita della schedina di programmazione open source più famosa al mondo, saremo presenti all'evento organizzato dal MUSE FabLab di Trento. L'evento si terrà nell'aula magna del MUSE e sarà gratuito. Non è necessario possedere il biglietto del museo per poter prendere parte alle attività dell'Arduino Day. Sarà possibile vedere diverse stampanti 3D RepRap e relative “filiazioni” in azione, cronometri autocostruiti per gare di downhill, robot comandati da cellulari per intrattenere i padroncini, droni volanti, cronometri digitali, cravatte intelligenti, case domotiche, piccoli seg-way, frutti musicali, ventilatori intelligenti, termostati autocostruiti, data-gloves, sistemi intelligenti d’illuminazione. Tutti sistemi basati sulle schede open source Arduino. Il programma della giornata prevede 3 aree tematiche: - Bring Your Own Device | Nell'area BYOD ogni Arduino User interessato a unirsi, può portare la propria scheda e dialogare con gli altri appassionati, fare dei test e conoscere un pò di più del mondo Open Hardware. Non importa se sei Pro o beginner, bring your own device to the Arduino Day! I tutor ti introdurranno nel mondo della scheda Arduino e la sua programmazione. - Arduino User Exhibition Area | In quest'area tutti i maker e Arduino User interessati a portare il proprio prototipo sono invitati a contattarci! Vi daremo uno spazio, visibilità, una simpatica community di appassionati con cui fare rete e un bel pò di pubblico! - Talking Corner | In quest'area avranno luogo piccole presentazioni e demo di Arduino. Vi aspettiamo domani, dalle 13.30, per passare una giornata di divertimento in compagnia dei nostri oggetti tecnologici preferiti! http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/03/Three-Arduinos.jpg
-
- muse fablab
- trento
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
3DPrint Hub arriva a Parma in occasione della MECSPE, la fiera delle tecnologie innovative per l'industria manifatturiera. 3DPrint Hub è tra i vincitori del Bando Innovafiere indetto da Regione Lombardia, e consiste in un appuntamento internazionale per individuare gli sviluppi della stampa 3D. L'evento farà diverse tappe in tutta Italia, terminando nel 2015 in Fiera Milano. Oltre a permetterci di vedere e toccare con mano oggetti, materiali e stampanti 3D, 3DPrint Hub offre anche una serie di convegni di diverso tipo, ma tutti riguardanti il tema della stampa 3D. L'ingresso alla fiera è gratuito registrandosi online e, se vi presenterete con il logo 3D di 3DPrint Hub stampato, avrete accesso ad un'area esclusiva di coworking e ristoro. Ci vediamo a Parma!