Alep

Si hai ragione,non è semplice ma si può fare, ci vuole solo un pò di perseveranza e i risultati arriveranno presto. Il forum è qui per darti il supporto che ti occorre, ben arrivato 😊

Sull'MK c'è un lungo discorso da fare ma ti rimando ad un mio post di tre mesi fa che rilancia anche ad un altro post sempre mio di un anno e mezzo fa e che ogni tanto devo riesumare ma che resta purtroppo sempre attuale

Hai un pò semplificato troppo il problema. Vediamo se ho capito, hai una stampante e quando la accendi compaiono due righe di quadrati e basta Non hai provato a collegare la stampante ad un pc ed a usare un programma tipo repetier host.e vedere se cosi la stampante risponde Pensi che la colpa sia della sd visto che mettendola nel computer questa viene vista ma non ho ben capito cosa vuol dire che perde i file. Bene veniamo adesso al problema La stampante deve funzionare anche senza sd, La sd viene in genere usata per poter fare delle stampe senza collegarsi al pc. Se la stampante non parte ed ha il cosidetto firmware mancante o installato male devi scaricare dal sito del produttore il firmware per la tua stampante e poi metterlo nella stampante utilizzando un programma come Arduino. Questo per sommi capi, Arduino può essere usato anche per vedere (tramite il monitor seriale) se la stampante si avvia o meno naturalmente sempre collegandola ad un computer. La sd quindi non contiene in genere niente di importante (in genere qualche oggetto demo di stampa), puoi provare a recuperarla con i soliti programmi di recupero da esplora risorse di windows, selezioni il disco, proprietà , strumenti, controlla , mentre per riformattarla da esplora risorse sempre la selezioni col destro e scegli formatta, e li scegli fat32.

Purtroppo tutte queste stampanti non hanno standard definiti e questo è un grosso problema relativamente agli acquisti on line. Come pure sono rari i venditori che forniscono le misure dettagliate, Questo problema non riguarda solo gli ugelli ma riguarda un pò tutti i particolari costruttivi. L'unico standard mi sa che è nei motori che avendo già una lunga storia alle loro spalle hanno già degli standard. Bisogna controllare molto bene le foto ed assicurarsi che la forma sia corretta in ogni dettaglio ma il rischio di comperare materiale inutile è purtroppo sempre dietro l'angolo.

Ben arrivato 😊

Se attacchi una ventola a 24 volt su un alimentatore a 12 volt al massimo gira piano e non rischi niente, mentre il contrario potrebbe danneggiare la ventola ma spesso ottieni una ventola che gira velocissima, Io eviterei comunque di provare in questo caso..

Poi magari potresti dire se usi qualcosa per l'adesione del pezzo, tipo nastro carta(kapton) colla o lacca, e se il piano è vetro, alluminio o altro Sappi che quello dell'adesione del pezzo è un problema che interessa tutti i nuovi, io stesso ho impiegato un giorno a capire come si fa a far attaccare il pezzo al piatto. ps non lo dire a nessuno che qui ho una reputazione da difendere 😊

La gt2560+ è progettata per andare sia a 12 che a 24 volt (a livello di curiosità il problema della doppia tensione riguarda solo il processore e display) quindi non so come sia regolata la tua, lo vedi facilmente dall'alimentatore. Scusa ma cosa sono i due rossi ed i due neri? Hai una ventola con due fili rossi e due neri?

In rari casi questo problema può dipendere anche dai cavi di connessione, fai una prova scambiando i due cavi che sono identici in quando uno serve in via di massima per il display ed uno per la sd e se il problema permane hai escluso questa possibilità. E' altamente improbabile ma non impossibile che sia un problema firmware, sopratutto se la stampante controllata da pc funziona bene, Come giustamente dice @Hinokami il display non è Geeetech che utilizza un display generico e ne esistono in genere di due tipi, quello con 4 pulsanti e quello con l'encoder (la manopolina che puoi girare) a te serve quello con l'encoder come quello mostrato nel precedente post. Assicurati che porti anche il supporto per l'sd come appunto quello in foto. Se hai dei dubbi metti il link di quello che sceglierai che ti controlliamo se è ok.

A parte tutto per prima cosa vi devo informare di una cosa che vi lascerà sconcertati: Contrariamente alle credenze popolari messe in giro da tipacci quale @Marcottt, ma non solo, Alep non è onniscente. Fatta questa premessa come giustamente dice il succitato (non ripeto il nome per non fare spamming) raddoppiando la tensione e dimezzando gli ampere la potenza dissipata resta perfettamente identica. Il vantaggio dei 24 volt rispetto ai 12 volt non sta nella elettronica ma banalmente nei cavi ed in secondo piano nei connettori. I cavi hanno come tutti i materiali normali una loro resistenza che dipende fondamentalmente dalla sezione del cavo e dal materiale. Dovendo restare cavi flessibili si evita di usare cavi di grande sezione che sarebbero inevitabilmente più rigidi e con una resistenza inferiore e quindi si usano cavi relativamente sottili che aggiungono al circuito una caduta di tensione dovuta allo loro resistenza. E' abbastanza semplice, facendo un esempio con i numeri a fantasia ma rispondenti alla realtà, capire che se un cavo ha una sua resistenza da 0.1 hom se ci passano 10 amper a 12 volt di alimentazione per la legge di Hom V=I*R produrrà una caduta di tensione di circa 1 volt, se nello stesso cavo facciamo passare 5 amper a 24 volt (producendo quindi la stessa potenza riscaldante W=V*I) avremo sempre per il caro Hom 0.5 volt di caduta. é facile capire che 1 volt di caduta su 12 volt di alimentazione è circa 1/10 della potenza che va persa nel cavo, ed invece 0.5 di caduta su 24 volt sono circa 1/40 della potenza disponibile che va persa nel cavo e quindi meno potenza riscaldante per il piatto. Questo è il vantaggio reale che ha una stampante a 24 volt o qualsiasi circuito elettrico nel utilizzare tensioni elevate (ridicolmente è lo stesso motivo per cui le linee di trasporto dell'energia elettrica ad alta tensione stanno su voltaggi da 150.000 volt). Ma il punto critico delle nostre stampanti, per cui è bene dotarsi di un mosfet esterno, e che i connettori di alimentazione delle schede elettroniche non sono in grado di sopportare decentemente gli ampere che ci passano. Da nuovi ci riescono ma come degradano anche di poco per l'età (basta un anno) succede il patatrack. Col mosfet esterno nella elettronica passa meno di un amper (se c'è il mosfet anche per l'estrusore) ed i connettori sono felici. Comunque reggono benissimo il carico di un estrusore, E' col piatto che piangono.. A 24 volt le correnti in gioco sono esattamente la metà e i problemi per l'esempio fatto prima sono di 1/4. Ecco perchè nelle schede a 24 volt non è essenziale dotarsi di un mosfet esterno. Contrariamente a quanto si crede i mosfet scaldano molto poco rispetto alle potenze che gestiscono, e quelli presenti nelle nostre elettroniche sono generalmente dimensionati correttamente, A qualcuno sarà anche successo che si guastasse qualche mosfet ma credo che siano casi rarissimi, Da quando sono in questo forum non ho mai sentito di qualcuno a cui si sia guastato un mosfet montato sulla elettronica se non a causa di corti circuiti provocati accidentalmente. Tornando ai driver dei motori la minore corrente che circola dovuta alla tensione più elevata sicuramente fa scaldare meno i driver ma sopratutto incide la tecnica costruttiva del driver stesso. Il driver dal punto della sezione di potenza al suo interno utilizza sempre dei mosfet, per cui il comportamento termico è molto simile a quello di un qualsiasi mosfet. Per chi avesse curiosità utilizza due mosfet per ogni uscita (per poter fare l'inversione di campo elettrico) e dato che il motore ha 4 fili all'interno sono presenti 8 mosfet.

Il disegno della scatola in se a mio parere non è un grosso problema, Il problema sta principalmente, come dice @FoNzY nella robustezza dell'oggetto finito, oltre che non è facile assicurarsi che sia stagna. Gli oggetti costruiti con questa tecnologia non hanno una grande resistenza alla trazione e una scatola del genere se va montata su un traliccio deve essere in grado di reggere venti anche forti, Per poterla utilizzare dovresti comunque fornirla di rinforzi con piastre di metallo all'interno, come pure per la parte rack non puoi assolutamente pensare di realizzare la parte di fissaggio degli apparati con questo materiale, Dovresti in ogni caso realizzare i binari di fissaggio in metallo. Come pure sarebbe abbastanza difficile riuscire artigianalmente a realizzare uno sportello a tenuta dalla pioggia, Come pure la scatola stessa per essere certi che sia stagna sarebbe opportuno rivestirla con una vernice impermeabilizzante, oltre che per esigenze costruttive (il warping) dovresti comunque costruirla a pezzi da incollare poi. Se provi a cercare all'interno della cee trovi diverso materiale del genere con prerogative simili con costi sotto i 200 euro trasporto compreso ed essendo entro la cee non paghi dogana, Se invece ti serve una scatola identica a quella originale il discorso si fa certo più complesso. Sinceramente io non credo che questa possa essere la soluzione ai tuoi problemi.

Ben arrivato, Ti anticipo che non sarà semplice risolvere le tue problematiche,

Ben arrivato in questa valle di lacrime e soddisfazioni 😉

Vero perchè come dice il buon @Marcottt (e come avrebbe voluto dire il buon @Joker78) che dice che tra poco @Alep dirà che il vetro ceramico non è vetro ma ceramica ne approfitto per dire che "il vetro ceramico non è vetro ma ceramica , che per via della trasparenza che ha questo materiale viene denominato vetro ceramico" (mi sembra molto spontanea questa citazione 😊😊😊)

Con la benzina o la trielina lo togli di certo, fai come si fa per gli indumenti, prova prima in un angolo.

Per il gruppo di trascinamento in acrilico anticamente c'era il problema che la vite intorno a cui ruota il leveraggio veniva stretta di fabbrica a morte e questo faceva si che il leveraggio che preme il filamento era leggermente bloccato per cui il tutto funzionava male e si risolveva allentando appena appena (un quarto di giro) la vite. Non so se questo problema sia ancora presente oggi, però controllare costa poco. Allora la vite era l'unica con la testa a croce e comunque c'è poco da sbagliare è quella che fa da perno al leveraggio.

Se nel gcode sono presenti i comandi M190, M104, M109 la stampante utilizzerà quei comandi mentre se non sono presenti devi regolarli tu dalla stampante, aspettare che arrivino in temperatura e poi lanciare la stampa. Il post che riporti era di un annetto fa. Allora c'erano ancora in giro versioni di cura che non impostavano la temperatura per cui citavo la possibilità che non ci fossero nel gcode i comandi di temperatura, mentre oggigiorno tutti gli slicer impostano la temperatura. E' comodo conoscere questi comandi perchè se hai un gcode impostato per pla (come per esempio quelli che danno per test con la stampante) e vuoi stamparlo con abs basta correggere solo le temperature. Visto che parliamo di cgode e temperature ti rimando a questo mio post che ti può essere utile Per la storia della disconnessione prova a tenere la parte restante del cavo usb lontano dall'elettronica della stampante e controlla che la velocità di connessione sia tra 115200 e 250000 e se sei già a 115200 prova a passare a 250000 e viceversa oltre ad usare una diversa porta usb del pc.

Avevo visto tempo addietro la sezione downlad del sito (oggi il mio antivirus non mi ci fa entrare) ed avevo visto che la Geeetech sta riproponendo un suo software PrintRun e dopo averlo abbandonato per qualche anno ( se cerchi bene nel forum Geeetech da qualche parte esiste anche una mia traduzione in italiano di PrintRun di qualche anno fa) adesso lo sta riproponendo e naturalmente da la configurazione per ogni stampante. Che ha appunto anche funzioni di installazione. Non ricordo se installa sorgenti o compilati e purtroppo dato che il mio antivirus ritiene bene che io non possa entrarci non posso vedere prestazioni ha adesso.

Queste cose sono cose a cui pensa lo slicer e non la stampante, In genere modificando l'altezza del layer lo slicer adatta tutto più o meno automaticamente, anche se qualche messa a punto può servire. Questo perchè ricordiamoci che lo slicer non è disegnato per la nostra specifica stampante ma per una stampante generica, quindi non può tenere conto di tutto in assoluto. Pensare di stampare con un ugello da 0,4 abbassando il layer oltre un certo limite non migliorerà di molto la qualità perchè in ogni caso l'ugello è e resta da 0.4. Avrà al massimo una miglior risoluzione rispetto all'asse Z, Dovresti pensare di passare a un ugello da 0.3 per ottenere miglioramenti sensibili.

Ho la sensazione che richiedi a questo tipo di stampante qualcosa di difficilmente realizzabile con le caratteristiche che dici tu, forse più fattibile se utilizzi supporti solubili. E comunque parlare con la stampa fdm di liscio è azzardato. Questo perchè nella parte 'curva', sopratutto alla sommità, quando la curva è molto piana, risalteranno molto i layer in quando anche adottando un layer di 0.2 saranno ben visibili. Sarebbe bene sapere le dimensioni del tappo perchè le problematiche di questo tipo di stampa sono strettamente collegate alle dimensioni dell'oggetto. Se l'oggetto è grande un cm le soluzioni possono essere completamente diverse da quelle possibili nel caso che sia grande 10 cm.. Io lo stamperei cosi come è in foto disegnando dei supporti circolari concentrici (quanti dipende dalla dimensione dell'oggetto) qual tanto che dopo rimossi si notino meno perchè seguono il normale andamento dell'oggetto stesso. Bisognerebbe anche vedere come gli slicer lo lavorano.

Ben arrivato in questo forum 😊

Geeetech rende disponibili tutti i sorgenti a questo link http://www.geeetech.com/forum/viewtopic.php?t=17046 messi in modo abbastanza selvaggio ma c'è tutto Di norma il firmware che è nella stampante è già ok ma occasionalmente capita che forniscono la stampante con il firmware di un altro modello. E quindi barre trapezie invece di normali, motori che girano al contrario, ma problemi facilmente risolvibili mettendo il giusto firmware o comunque essendo sorgenti sono facilmente personalizzabili al massimo.

Spesso questi problemi sono collegati a disturbi elettrici tipo accensione di tubi al neon con starter, motori particolarmente potenti (per esempio condizionatori di grossa portata), vecchie elettropompe con spazzole Corrente elettrica nella zona 'scadente'.

Mamma mia quanta gente che non dorme 😉 Per la storia dei 75 gradi di @iLMario ricordatevi che siamo a fine d'inverno e mi auguro che d'estate stamperete ancora. Non essendo soggetti a ventilazione forzata risentiamo molto della temperatura ambiente, per cui fate una regolazione prudenziale-

io ho due motori, uno fornito da Geeetech 42SHD0217 ed uno fornito da Anycubic 42HD4027 dichiarati entrambi per 1,5 Ampere e sono regolati come vref a 0.85 e funzionano bene Tieni presente che il rischio di una vref troppo alta è di far surriscaldare i motori che sono costruiti per reggere temperature massime di 90 gradi, il che vuol dire che basta tenere sotto controllo i motori le prime volte che si usano dopo aver regolato la vref e se scaldano quel tanto che ci si può tenere una mano sopra vuol dire che non sono affatto al limite. Naturalmente eviterei di farli scaldare di più. Basta controllare nei primi 15 minuti e ci si rende subito conto della situazione termica.