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Alep

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  1. Secondo me non è che incasinano i dati, è che finiscono le schede pronte per quel tipo di stampante e per non fermare la produzione ne mettono una preparata per un altro modello senza stare ad aggiornare il Marlin. Infatti un periodo era frequente di avere la stampante coi motori che andavano nella direzione sbagliata e lo stesso fenomeno lo abbiamo visto con le barre, quando finiscono quelle normali mandano le trapezie, sempre col firmware non regolato di conseguenza.
  2. Come sempre non si può avere la botte piena e la 'gallina' ubriaca, queste stampanti cinesi pur con tutti i loro limiti, difetti ed approssimazioni hanno consentito a un sacco di persone ma davvero tante (me e te compreso penso) di approcciare questo mondo abbastanza complesso investendo cifre tutto sommato molto abbordabili. A titolo di info io per estrarre il filamento utilizzo la procedura di repetier host di ritiro del filamento che almeno per me è abbastanza veloce,.
  3. Il tubetto in ptfe in genere ha un diametro di due millimetri e non di 1.75 come è il filamento , un pò per consentire il passaggio anche di filamenti un pò più grossi del normale sia perchè, cosa più probabile secondo me, non utilizzano tubetti costruiti apposta per questo uso ma usano quello che già trovano in commercio. Il motivo per cui ti raccomandavo di far scaldare bene tutto e di tirare il filamento via non lentamente è proprio che per uscire senza problemi deve arrivare nel punto in cui ti si incastra ancora alla stato morbido e quindi deve potersi adattare al passaggio leggermente più stretto. Questo si ottiene appunto assicurandosi che il tubetto sia più caldo possibile (per ridurre il raffreddamento lungo il percorso, i dieci minuti che hai atteso) ed agendo velocemente nell'estrazione per evitare che abbia il tempo di raffreddarsi troppo lungo il tragitto. Se estraendo velocemente non risolvi non saprei proprio cosa consigliarti.
  4. Non basta che lo porti in temperatura, aspetta qualche minuto che l' intero estrusore arrivi bene in temperatura. E non ritirarlo lentamente.
  5. Si è giusto, anche se penso che lo sai, è importante che monti prima l'ugello e poi avviti il tubetto in modo che arrivi a battuta. Stai attento che esistono degli ugelli (più moderni) che hanno il foro più largo in modo che il tubetto ptfe invece che fermarsi a filo della gola possa arrivare fin dentro l'ugello in modo da evitare qualsiasi scalino tra gola ed ugello. Se hai uno di questi devi sostituire il tubetto in ptfe con uno più lungo. Altra cosa se hai un ugello normale assicurati che il tubetto in ptfe non spunti troppo rispetto alla gola se no come avviti lo comprimi e puoi avere delle strettoie, Di fabbrica i cinesi sono molto approssimativi rispetto ai nostri standard anche casalinghi. Come pure, lo avrai già fatto, controlla che il taglio del tubetto in ptfe sia fatto bene senza riccioli o sbavature.
  6. Significa che non riesce a spedire di dati via usb, prova a farlo a stampante spenta e connessa alla usb. Verifica anche che sia corretto il numero di porta seriale da gestione dispositivi di windows (dentro il pannello di controllo) attaccando e staccando il cavo usb della stampante deve darti delle viste tipo queste da cui rilevi anche il numero di com.
  7. Il primo problema è procurarsi il firmware che dovresti poter trovare nel sito del produttore. Dopo di che lo puoi inserire nella stampante usando il software di Arduino Se ti forniscono i sorgenti avrai una 80ina di file tra cui c'è il file Marlin.ino che è quello che devi caricare oppure la versione compilata che è un unico file con estensione , hex. Se ti danno i sorgenti a seconda della versione del firmware devi utilizzare o una versione di Arduino uguale o precedente alla 1.0.6 oppure l'ultima versione, nel sito di Arduino li trovi facilmente entrambi. Se hai dubbi basta provare prima una versione di arduino e poi l'altra, la prima che funziona è quella giusta. Per la compilazione devi caricare sul pc (lo fa automaticamente cliccandolo) il marlin,ino , devi selezionare in Arduino come processore Atmega2560. dopo di che lanci la compilazione. Eventuali altri programmi di gestione della stampante 3d devono essere chiusi ma se non usi la USB non ne hai..
  8. Io non ho mi usato Petg ma credo che l'origine del male sia nel fatto che i cinesi sono molto approssimativi sia ne dichiarare le specifiche della stampante sia nel dichiarare le compatibilità con i vari materiali per cui quello che leggi nei siti penso sia aria fritta. Semplicemente il Petg è un materiale relativamente nuovo un pò come l'asa, io ti parlo dell'asa, l'asa è meglio (mi si perdoni l'approssimazione) dell'abs eppure nessuno lo cita o ne dichiara la compatibilità, preferiscono citare i diffusi PLA, ABS, e quando si spingono lontani parlano di wood che tutti conoscono e sopratutto quei tutti che non hanno ancora la stampante che sono il loro vero mercato. A proposito di specifiche dichiarate sfido chiunque a capire che tipo di estrusore vi daranno realmente quando parlano per esempio di MK10.
  9. Confermo quello che dice @Hinokami aggiungo solo che il comando gcode che permette di vedere gli step attuali è il M501 mentre quello che permette di impostarli è il M92 poi una volta eseguito il comando M92 se si vuole salvarlo in modo permanente (non sempre funziona dipende dal marlin) bisogna dare un M500 Metto qui una riga di esempio dell'M92 M92 X44.31 Y22.15 Z1600.0 Li puoi inviare alla stampante con un qualsiasi programma che consente l'invio da riga di comando come Repetier Host o Arduino stesso
  10. Potrebbe essere l'alimentatore che si spegne, tieni presente che se sei collegato via usb la corrente che ti da l'usb è sufficiente a tenere acceso il display ed il firmware in funzionamento, verifica se quando capita questo problema continua a scaldare o meno. Tieni presente che questo tipo di problema nel caso che effettivamente ti manchi la corrente può dipendere anche da connettori di alimentazione in cattivo stato. Se invece la mancanza avviene con regolarità (ossa sempre dopo lo stesso tempo esatto) allora il problema è molto probabilmente di firmware.
  11. Per passare al Marlin 1.1.9 devi utilizzare una versione recente di Arduino configurando come processore per Arduino ATMega 2560 ed assicurati che tutti gli altri programmi che accedono alla stampante siano chiusi (verificalo anche da gestione attività di windows). Attento che se hai installato Repetier probabilmente ti ha installato anche Repetier Server. Disinstallalo che per uso casalingo non serve a niente e in queste situazioni può crearti problemi.
  12. L'errore che ti da ti indica che all'interno del firmware non hai attivato o hai disattivato (facendo le modifiche) un #if .... seguito da altro, probabilmente un #if qualcosa in mezzo e poi // __CONFIGURATION_H per cui compilando Arduino trova un #end if al quale non fa capo nessun #if In programmazione l' #if è l'istruzione condizionale che permette di eseguire una parte di programma in funzione di qualche evento (a=b per esempio) e l'#if deve obbligatoriamente essere chiuso da un #endif (che serve a spiegare al compilatore dove finisce la parte di programma condizionale). Ecco tu hai un ordine di 'fine if' (#endif) e non hai attivo il relativo #if Togliere l'ordine #endif farà si che la parte di programma condizionale che dovrebbe essere eseguita solo in particolari condizioni verrà eseguita sempre creando problemi imprevisti che possono essere sia molto secondari che tragici per la stampante. Faccio un esempio per il tragico se questa parte di programma presiede al controllo della temperatura potrebbe portare per assurdo la stampante a prendere letteralmente fuoco 😁😁😁.
  13. Io non ho una esperienza vastissima in questo settore, ma non mi risulta che sia normale che a motori spenti l'asse z possa scendere da solo, il sistema di trascinamento dell'asse z a vite senza fine dovrebbe impedire questo effetto, forse più possibile con le viti trapezie dato il diverso angolo del passo. Per cui sei sicuro che la discesa avvenga davvero a motori spenti? Se sollevi l'asse z e poi spegni la stampante scende da solo ?
  14. Il vero problema è che è difficile acquistare i ricambi corretti, ogni venditore ti vende il suo materiale come se fosse standard, ma cosi non è, nessuno mette qualche misura del cavolo nel sito e basarsi sulle foto (sempre che quello che ti arriva sia quello che era in foto) non è semplicissimo, poi la legge di Murphy rivela tutta la sua potenza e efficienza. Io stesso per stare tranquillo (anticamente avevo un lavoro da fare con la stampante in cui non mi potevo permettere di averla guasta qualche giorno) comperai dalla Cina una vagonata di ricambi, compreso un estrusore completo che sulla carta doveva essere identico a quello che avevo (ed in questi ricambi fa bella mostra anche una cinghia molto bella col passo sbagliato e dei connettori per il ptfe col passo sbagliato). Be, non so perchè (non ne ho avuto voglia di indagare) se inverto il cavo di collegamento del motore dell'estrusore con un altro motore smette di funzionare, mentre l'altro funziona sempre. Mistero della Cina...... Tolto questo è perfetto. La morale penso sia che la stampa 3d è un hobby che non ti consente di annoiarti mai e contribuisce a tenere il fegato gonfio.
  15. La programmazione del bootloader si fa tramite un programmatore (che può essere costituito anche da un comune arduino) e la porta icsp che nella 3dcontr è prevista e il resto della scheda una volta che si utilizza la porta icsp è ininfluente. Quello che potrebbe dare fastidio è il connettore a 18 pin che suppongo serva per collegare display e scheda sd che (non ho lo schema completo) potrebbe dare fastidio in quanto usa gli stessi segnali della porta icsp anche se il select (pin ss) dovrebbe mettere al riparo da questi problemi, io per mettere il bootloader lo staccherei. Per il resto quindi programmare l'atmega2560 montato sulla 3dcontr o su un arduino è esattamente lo stesso. Ossia non c'è nessun motivo valido per non poter metterci direttamente il bootloader ripeto col connettore display e scheda SD staccato.
  16. Teoria: basta che controlli da quanti amper è l'alimentatore (in genere 20 o 30 e la tua presumibilmente dovrebbe averlo da 20) moltiplichi per i volt che dovrebbero essere 12 e hai i watt minimi che ti servono ossia intorno ai 250 watt (20*12=240) ed hai i watt che deve come minimo avere il gruppo di continuità. Pratica: La fabbrica per la precisione la dichiara da 270 watt il che porterebbe a consigliare un gruppo da almeno 300 watt.
  17. Per averla in tempi più brevi puoi provare a fare un tentativo, cerca su ebay chi vende quella stampante con consegna dall'europa e chiedigli se ti vendono la scheda, In genere dietro i venditori Geeetech europei c'è la Geeetech stessa che ha una abbondante dotazione di ricambi per la garanzia e fanno anche vendita fuori garanzia ai loro clienti, essendo in genere la Geeetech stessa sotto falso nome è molto probabile che te la vendano anche se non sei loro cliente. Facci sapere se funziona come trucchetto.
  18. Io come puoi vedere anche nella firma ho una Geeetech i3 pro X modificata a pro X2 , fa il suo lavoro decentemente ma per te è una stampante piccola (20X20) e se vuoi effettivamente fare pezzi grandi punta su una in alluminio come quella che avevi visto. In genere queste stampanti quanto sono più cinesi e meno problemi hanno di ricambi nel senso che viene quasi il dubbio che tutte le marche che vedi in giro alla fine facciano capo a molti meno produttori. Tieni presente che i cinesi sono per lo più assemblatori, ossia di loro non producono quasi niente, ordinano i pezzi qui e li nel loro mercato. Di conseguenza quando stai su Geeetech, Anet, Creality, anycubic ed altre 1000 marche i ricambi sono di facile reperibilità, molto intercambiabili ma anche con una progettazione abbastanza approssimativa. Senti un po tutti i possessori di cinese qui e ti diranno che una volta fatte una serie di piccole (ed economiche) migliorie funzionano abbastanza bene, ma che il loro punto debole resta l'affidabilità. Il loro punto di forza resta, c'è poco da fare, il prezzo che rispetto al mercato europeo è davvero molto basso. La stampante che hai mostrato nel primo post è troppo inscatolata anche come estrusore per capire come sua effettivamente costruita. Io come ho scritto ho fatto un giro nel sito loro e di smontato non fanno vedere proprio niente. Tieni presente che gli oggetti stampati in 3d non brillano di grande robustezza, uno sgabello per un bambino lo puoi fare ma per un adulto di 100 kg ho i miei dubbi che reggerebbe. A compressione funziona molto bene ma a trazione tende facilmente ad avere la separazione degli slicer. Diciamo che funziona un pò come il legno di abete. Io principalmente realizzo questo oggetto che sta in un cubo 12x12x12 e i 4 bracci sono irrobustiti con dei tiranti di acciaio che ci passano dentro e quindi tengono compresso il materiale, se no se prendono un colpo si troncano facilmente.
  19. Se la differenza è il connettore della usb è facilissimo trovare in commercio il cavo corretto. Dalla tua foto non si capisce che connettore utilizza per la usb ma in genere la Geeetech utilizza il connettore usb tipo B mentre probabilmente quella che avevi tu usava il connettore tipo mini-b o micro Qui puoi vedere tutti tipi di connettori che utilizza la usb per individuare la tua https://it.wikipedia.org/wiki/USB e ripeto è più economico e semplice cambiare il cavo che tutta l'elettronica. Dato che parlavi di Gt2560 io su amazon intendevo questa https://www.amazon.it/GT2560-controller-stampante-estrusore-ATmega2560/dp/B016OEQCES/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1541329082&sr=8-1&keywords=gt2560 che è venduta senza accessori (che dovresti avere già tipo stepper driver e display)
  20. Premetto che io non stampo filamenti flessibili, ma ho letto parecchio su questo argomento. La tua stampante è una stampante bowden ossia ha il motore di trascinamento del filamento separato dal corpo estrusore e collegato a questo tramite un tubetto in ptfe. In generale per stampare filamenti flessibili non si utilizzano stampanti bowden ma dirette in quanto è abbastanza difficile spingere un filamento flessibile nel tubetto bowden, quindi dovresti vedere se è possibile modificarla in direct. In genere questa modifica è fattibile dal punto di vista estrusore in quanto le stampanti bowden e dirette hanno una meccanica molto simile (e gli stessi componenti) anche se è più facile modificare una direct in bowden che il contrario (occorre una staffa in più in alluminio per il direct sagomata in modo da permettere l'unione dei due componenti (motore ed ugello) in grado di reggere anche la ventola di raffreddamento della gola, mentre nella modifica inversa basta una staffa ad elle anche autostampabile per reggere il motore. Per non diventare matti la cosa più semplice è dotarsi di un estrusore direct già pronto e fissarlo utilizzando questa staffa https://www.thingiverse.com/thing:2274222 Inoltre bisogna vedere se il carrello regge anche il peso del motore. A questo punto può essere che il motore direct abbia bisogno anche di un guidafilo (autostampabile) da porre tra l'ingranaggio di trascinamento e l'ingresso del filamento nella gola. Esistono anche dei direct già predisposti per i filamenti flessibili quindi senza necessità del guidafilo ma non è facile trovarli in commercio
  21. Quello che tu chiami "tirato e spinto" si chiama sistema Bowden che come tutti i sistemi a pregi e difetti e quindi di base non è un difetto, Per esempio la mia era a trazione diretta e la ho trasformata in Bowden e per i filamenti che utilizzo io che sono come i normalissimi Pla e Abs per me è stato un grande miglioramento per un insieme di fattori. Certo col Bowden ho difficoltà a stampare filamenti flessibili ma chissà se ne stamperò mai e poi ritorno a diretto quando voglio in 30 minuti. Per quanto riguarda la differenza di velocità di stampa è uno specchietto per le allodole. Vuol dire che la stampante Copymaster ha soltanto il firmware regolato barando leggermente sulla velocità generale (che è uno dei parametri più facili da variare al punto che è l'unico parametro che può sempre essere modificato, anche durante la stampa) E' un pò come una nota compagnia aerea low cost a che per ridurre le possibilità di fare ritardi dichiara tutte le durate dei voli 20 minuti più lunghe di quanto effettivamente occorre per fare quella tratta. Gli piace vincere facile. Tolto questo dal video che hai messo sembra ben costruita e solida Tra gli aspetti negativi non forniscono il Marlin in versione sorgente ma solo compilato e quindi sei legato in modo molto stretto ai loro umori. Su questa stampante c'è un altra curiosità a proposito di barare. Dal sito frugando qui e li viene da pensare (pur senza che loro lo affermino) che i costruttori siano dei ragazzi (ingegneri) inglesi appassionati di stampa 3d, Ma ........ C'è una cosa curiosa, se sempre dal loro sito scaricate il firmware ed andate a curiosare le istruzioni per fare l'aggiornamento firmware (file firmware update process.docx) c'è una cosetta molto strana, c'è una bella foto (screenshot) fatta molto bene per facilitare la comprensione di come fare l'aggiornamento ed ha le tooltips (nuvolette esemplificative) in CINESE. che strani inglesi che sono che mettono istruzioni in cinese nelle loro foto...... ps io non ho nulla contro i cinesi e le stampanti cinesi (io ho una cinese di cui sono più che soddisfatto pur coi suoi limiti di stampante low cost) ma non amo molto chi tende a venderti una cosa per un altra, magari mi sbaglio, giudicate voi. .
  22. dipende da che versione vuoi ma guarda anche su amazon comunque
  23. Nel link sotto trovi un stl con i componenti assemblati assieme, cosi come secondo il progettista vanno assemblati, sul davanti sono tenuti dalla ventola e sul retro dal pannello che vedi montato nel mio esempio che lui chiama base posteriore. http://www.pittaluga.net/printer3d/case.stl Non capisco cosa serve il braccio sbagliato, secondo me è in più. Come progetto non mi pare un granchè, il sistema di cerniere per il display è abbastanza fantasioso e dubito che funzioni come pure per l'assemblaggio richiede l'apertura dell'alimentatore che non è un idea saggia, infine il pannello che tiene la presa è troppo sottile e con un fissaggio troppo precario per una parte che contiene tensioni a 220 volt La stabilità del tutto è affidata al peso dell'alimentatore.
  24. Come disse Confucio "tutto si può rompere" Certo è che in genere le resistenze tendono a interrompersi o ad andare parzialmente in corto e quindi surriscaldare, ma non sappiamo come è costruita la resistenza dell'estrusore, Se fosse costruita (data la bassa tensione) con due, tre o più resistenze in parallelo potrebbe effettivamente rovinarsi scaldando di meno per l'interruzione di una parte delle resistenze. Tradotto , tutto è possibile e la cosa più probabile è proprio che sia andata la cartuccia riscaldante. Edit: vista l'esperienza probabilmente lo stringere troppo la vita provoca un falso contatto che blocca parzialmente il riscaldamento, Se fosse cosi la cartuccia non è super affidabile ed è prudente dotarsi con calma di una di scorta.
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