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  1. Caro Marco, L'ansia è quasi implicita e comunque del tutto motivata quando si acquista un oggetto connesso ad una tecnologia "emergente". Per questo motivo ho sempre invitato chiunque fosse in procinto di scegliere una stampante 3D a recarsi presso i rivenditori di riferimento e richiedere una prova dal vivo - in diretta - di tutti i modelli di potenziale interesse. Questo risolve le ansie del "prima", e conduce ad un acquisto convinto e consapevole, quale che sia. Se "dopo" emergono difficoltà, ci si dovrebbe rivolgere al proprio rivenditore, che deve rispondere di quanto ha promesso e concordato, con l'eventuale supporto della casa produttrice. Quello che talvolta accade è diverso. Il rivenditore non è responsabile, a meno che non abbia offerto ed erogato un corso al riguardo, degli errori di modellazione, di orientamento della parte e più in generale del progetto di stampa. Non è neppure responsabile, per quanto possa benevolmente intervenire, di problematiche tecniche evidenziate dopo il collaudo e la consegna della macchina, quando questi vengano effettuati in presenza del cliente. Eppure, spesso proprio quando i rivenditori sono più disponibili, divengono il capro espiatorio di qualsiasi problema dovesse emergere, come fosse colpa loro. Molti anni fa, all'epoca della prima diffusione dei televisori, questi venivano acquistati in un negozio vicino a casa. Il commesso li consegnava nell'appartamento, con tanto di carrello, stabilizzatore e abat-jour, collocata sopra l'apparecchio, che andava guardato in penombra. Nonostante ci fosse un solo canale che trasmetteva qualche programma a settimana, il commesso erogava un paziente corso per la sintonizzazione e la regolazione del cinescopio. Ma un televisore costava un anno di stipendio, e c'era spazio per offrire valore aggiunto. Il rivenditore poteva permettersi di inviare il commesso anche più volte, qualora qualcuno avesse dimenticato le pur semplici istruzioni per l'uso. Oggi i margini sono ben diversi, e spesso erosi da forsennate guerre di prezzi, vendite da paesi stranieri che non pagano tasse o box movers con pochi scrupoli. Non ci sono spazi per gestire, quando non appropriato o concordato, i costi di trasporto per la revisione o messa a punto di un prodotto. Ma spesso, nonostante l'acquirente si renda benissimo conto di aver raschiato il fondo del barile, la pretesa è quella di ricevere un servizio che non è stato pagato, poiché è stato corrisposto spesso anche meno del prezzo del prodotto in se. Eppure, si dovrebbe capire che cenare in un ristorante è diverso rispetto ad acquistare la pastasciutta in un discount alimentare e cucinarsela a casa propria. Nel primo caso è giusto pretendere un cameriere a nostra disposizione. Nel secondo no. Decisamente no. Quanto al tu che diventa lei, mi pare il minimo.
  2. Certo che la gente legge, e proprio perché legge potrà notare che, pur non essendo il rivenditore che le ha fornito le 4 macchine, le ho offerto pieno e incondizionato supporto, non soltanto rispondendo al suo messaggio privato, ma anche (senza alcun riscontro ricevuto da parte sua) scrivendo diversi altri post relativamente al suo problema nel thread. E' perché la gente legge e si fa opinioni che faccio con successo questo lavoro da oltre 42 anni. Ed è perché amo il mio lavoro e la serietà professionale che oltre ad assistere le circa 300 Zortrax vendute da ShareMind supporto anche - gratuitamente - molti clienti che le hanno acquistate altrove, e molti utilizzatori di tutt'altre macchine che non ho mai commercializzato.
  3. Signor DannyFranco, Quando vengo citato è normale che mi esponga, proprio per questioni di chiarezza nei confronti sia dei miei clienti, sia degli altri iscritti al forum. E mi espongo, come sto per fare anche in questa circostanza, con tutta la dovizia di particolari necessaria. Mi pare che sia lei invece, non citato da nessuno, ad introdurre (forse allo scopo di pubblicare link a rivenditori stranieri con i quali ha relazioni, cosa peraltro vietata dal regolamento), a voler poco debitamente intervenire citando su "esperienze". In proposito, sebbene in un suo precedente post abbia sostenuto che generalmente preferisce risolvere i problemi da solo e che avendo acquistato da altri non riteneva corretto chiedere supporto a me, le ricordo che invece in data 2 novembre mi ha scritto in privato: "Salve , ho un problema è spero che tu possa aiutarmi, possiedo 4 zortrax m200, ed una delle 4 sempre la stessa è già la 3° volta che l'ugello mi perfora il piatto, questo succede all'avvio di una stampa qualsiasi, quando ancora si sta per calibrare, ora ho provato momentaneamente ad inserire altri piatti ma non riesce a ricalibrarsi quindi ad ogni lancio stampa mi perfora in piatto rovinando anche l'ugello in ottone, in estremis ho provato a riempire di stagno il foro ma non è servito a molto, perche il problema mi si presenta anche con i piatti nuovi, in pratica la macchina non riesce più a calibrarsi per come la vedo io... mi è stato raccomandato di chiamarti in privato spero che tu possa aiutarmi" messaggio al quale ho prontamente risposto: "Ciao, scusa se lo chiedo, ma sei un nostro cliente? In questo caso, puoi usare la mia email, non frequento sempre Stampa3D forum. In ogni caso, il problema può dipendere (in ordine di probabilità): dal cavo estrusore danneggiato dalla PCB estrusore guasta dal cavetto che collega il piano microforato alla mainboard, o dal connettore piccolo dal cavo termistore guasto dalla mainboard guasta Per evitare di controllare tutti questi componenti, ti consiglio di richiedere l'assistenza al tuo rivenditore. Qualora dovessi avere problemi in tal senso, contattami pure nuovamente, troveremo una soluzione." A questo messaggio non ho ricevuto risposte. Qualche giorno dopo, lei, dichiarando che né Zortrax né il forum le avevano fornito suggerimenti utili, ha magnificato la risolutiva risposta di un utente Portoghese che "individuando immediatamente il problema" le aveva suggerito di collegare con un bypass il blocco hot end con un terminale della PCB. In un altro post, lei sostiene (erroneamente) che tutti i cavi funzionavano egregiamente. Evidentemente al contrario la guaina del termistore/elemento riscaldante non era crimpata bene e non conduceva elettricità. Il problema avrebbe dovuto essere risolto cambiando il cavetto originale (in garanzia), e non effettuando il bypass, che invece la garanzia la invalida, comportando una manipolazione della macchina. In base alle problematiche che lei ha segnalato, la risposta ottenuta da Zortrax, che non aveva potuto esaminare la macchina, appare corretta e comunque l'azienda è sempre disponibile in garanzia a ritirare e riconsegnare riparata o sostituita a proprie spese una macchina difettosa. Rispetto al comportamento che lei sottolinea come munifico del suo rivenditore, che le ha sostituito la piastra forata dall'ugello, le segnalo che Zortrax rifonde i suoi rivenditori delle parti di ricambio che forniscono ai clienti nel caso di guasti dovuti ad errori di montaggio/cablaggio della macchina, quindi ha semplicemente fatto il proprio dovere.
  4. Certo che i pannelli sono stati inseriti nella fattura, essendo stati ordinati. Fattura che lei ha comunque pagato dopo aver ricevuto tutto il materiale, pur avendo acquistato con prezzi riservati agli acquisti on-line, che sono caratterizzati invece da un pagamento anticipato. Non è chiaro perché mai dovesse ricevere una nota credito se non aveva effettuato alcun pagamento.
  5. Sono appena rientrato da un viaggio a Bordeaux, durante il quale non ho potuto rispondere. Il messaggio pubblicato da Leleguerris è sconcertante. Così, a costo di scrivere una bibbia, riporto una parte della cronistoria della relazione con questo signore, in modo che ciascuno si possa fare un'opinione riguardo ai clienti di "serie A e serie B". Con il cliente sono intercorse oltre 50 email. LeleGuerris mi ha richiesto un preventivo (ad Aprile 2015). Gli sono stati proposti quattro diversi prezzi di acquisto, in base ai servizi e al tipo di supporto e assistenza forniti, specificando in modo chiaro quali fossero le differenze: Opzione First Class: 1890€+IVA Opzione Business Class: 1740€+IVA Opzione Economy: 1690+IVA Opzione Best Fare: 1640+IVA LeleGuerris ha richiesto la disponibilità di un usato/ex demo, gli ho risposto che non erano disponibili. Ha richiesto (con svariate e-mail) dettagli tecnici, chiarimenti riguardo ai tipi di filamenti utilizzabili, alle loro caratteristiche e modalità di impiego, informazioni sui nuovi eventuali modelli etc., alle quali sono state fornite esaustive risposte. A Settembre ha inviato un file di prova, con una scala sbagliata e svariati errori topologici (il modello era una superficie aperta con diversi problemi). Tre giorni dopo (a seguito di una serie di interventi migliorativi sul modello) il campione è stato stampato, con un costoso filamento a base marmo, e sono state inviate le immagini relative (una è allegata). LeleGuerris risponde con molto entusiasmo: "Non ho parole! Eccezionale! La ringrazio nuovamente! Vorrei chiederle un'ultima cosa. Se in concomitanza con l'ordine di acquisto della Zortrax, prendessi anche qualche accessorio e filamenti vari è possibile un ulteriore sconto sul totale??" La stampante viene acquistata il 3 Ottobre. Inclusi i “servizi accessori” (collaudo, calibrazione, 4 h di corso individuale e personalizzato, assistenza applicativa a vita, stampa del modello campione ritirato dal cliente) LeleGuerris paga circa 38€ in meno rispetto al semplice acquisto del materiale effettuato sul sito Zortrax. Naturalmente, durante il corso vengono effettuate prove di stampa e la macchina è perfetta. Dopo due giorni (Sabato e Domenica), il cliente segnala che c’è una piccola piega sul cavo, che una cinghia è danneggiata e che la macchina non stampa bene. Chiediamo di rispedircela per un controllo. La macchina viene controllata, e cambiamo (a nostre spese) sia il cavo sia la cinghia, effettuando delle regolazioni che avrebbe potuto effettuare il cliente. Questo è il report dell’intervento: "Ho finito ora di sistemare la parte “stampa” della tua macchina. Ho arretrato il pignone sull’albero del motore dell’estrusore, poiché il grano poteva sfiorare il filamento, e regolata la pressione. Nessuna delle regolazioni effettuate era comunque critica; la macchina estrudeva il filamento comunque bene durante il caricamento. Mi sono accorto solo nell’ultima stampa di prova che il piano era molto fuori planarità (non calibrato), e questo determinava uno sforzo di estrusione eccessivo durante il raft (non potendo uscire il materiale per l’eccessiva vicinanza del piano all’ugello sul lato sinistro. Sforzando, il pignone consumava il filamento, rendendo incerta l’estrusione successiva, anche nelle aree nelle quali il piano era più lontano dall’ugello. Ricordati che il corretto livello del piano è essenziale per una buona stampa, e per evitare fenomeni di deformazione e distacco della parte. Domattina provvederò a cambiare la cinghia dell’asse X. Ci possiamo sentire verso le ore 11 per dirti se è pronta." Nel frattempo, il cliente ordina – con consegna urgentissima – altre bobine di filamento per circa 300€. Le spediamo la mattina stessa senza attendere il bonifico, per agevolarlo il più possibile. Alcuni giorni dopo richiediamo la copia del pagamento, e il cliente candidamente ci dice che “pagherà tra qualche giorno, dopo aver verificato la qualità della macchina”. Nei giorni successivi, il cliente invia l’immagine di un modello che ha stampato, incerto se attribuire i difetti di stampa alla macchina o ai "settaggi". L’immagine è allegata. Questa è la nostra risposta: "Per quanto si può capire dalle immagini, il modello è ancorato alla piattaforma molto male (solo attraverso dei supporti). La superficie di appoggio non è piana ed è molto piccola rispetto al volume del modello. Inoltre il modello appare essere di dimensioni rilevanti, tanto che è stato collocato in diagonale. Quindi la mia risposta (sempre vedendo quello che si può capire dalle foto) è che sono sbagliati non tanto i “settaggi”, quanto il progetto in se. Apparentemente, durante la stampa un supporto ha ceduto o si sono verificate delle crepe, e quindi gli strati successivi si sono trovati a deporre materiale sul nulla, dando luogo ad una matassa di filo. Nella stampa 3D, oltre a parametri adeguati (per fortuna, quelli della Zortrax sono quasi automatici) è determinante sia la collocazione del modello, sia la sua geometria. Indipendentemente dalla macchina, non tutti i modelli possono essere stampati con successo. Nelle parti che come in questo caso presentano una base di appoggio insufficiente è necessario rivedere l’orientamento o creare dei supporti aggiuntivi modellandoli, dividere la parte in due facendo in modo che le metà presentino superfici piane di adesione, etc" Fortunatamente, i filamenti ordinati vengono pagati dopo qualche giorno. Tutta la corrispondenza intercorsa è a disposizione di chiunque abbia interesse ad approfondire l'argomento.
  6. @c10antonio Come ho già esposto più volte nella giornata di ieri, incluso durante una telefonata pervenuta alle 9 di sera, ci sono varie possibilità: richiedere l'intervento della Zortax. La casa produttrice invia un corriere a ritirare la macchina che viene spedita in Polonia, e riconsegnata all'utilizzatore revisionata, riparata o sostituita completamente senza spese. Credo che sia uno dei pochissimi produttori di stampanti 3D ad offrire un servizio completamente gratuito, celere ed efficace. Resta inteso che ove la macchina non risulti guasta, ma semplicemente necessiti di operazioni di messa a punto di normale amministrazione eseguibili dall'utente (es. calibrazione del piano, regolazione della perpendicolarità assi) la casa madre si riserva di addebitare le spese.inviare la stampante in assistenza presso di noi. In questo caso, il cliente fa pervenire a sue spese la macchina, che viene revisionata o calibrata senza alcun costo, e rispedita a nostro carico con corriere espresso assicurato. Questa opzione, non contemplata nelle condizioni di garanzia, viene offerta al solo scopo di ridurre, ove l'utente abbia necessità di riprendere a lavorare quanto prima, i tempi di fermo macchina. Quale che sia il tipo di intervento (anche calibrazioni eseguibili dall'utente), non vengono mai addebitate spese di sorta. Come più volte sottolineato, questa è una opzione, non una modalità obbligatoria.intervenire personalmente nei casi in cui è possibile (come appare in questa circostanza). Rispetto a quanto segnalato, sembra sia stata compromessa - durante il trasporto da Roma a Catanzaro eseguito dal Sig. c10Antonio, la perpendicolarità degli assi. Infatti, durante la consegna la macchina è stata collaudata, calibrata e ha stampato una parte di prova per circa un'ora senza alcun problema. L'operazione di ripristino della perpendicolarità non richiede particolare perizia, si tratta semplicemente di svitare e riavvitare la vite del carrello fuori squadro, ed è documentata da chiare immagini e testi in Italiano che abbiamo fatto pervenire al cliente.per gli utenti professionali che debbono poter contare senza interruzioni sulla operatività delle macchine è possibile infine sottoscrivere un contratto di Hot Swap (a pagamento). Nel caso di malfunzionamenti o guasti di qualsiasi tipo, viene prontamente inviata una unità sostitutiva e ritirata la macchina da revisionare. L'unità sostitutiva resta a disposizione dell'utilizzatore per tutto il tempo necessario alla riparazione, e viene ritirata soltanto dopo la riconsegna della macchina revisionata. Tutti i costi di trasporto rientrano nel contratto.Credo che queste quattro diverse possibilità di risolvere eventuali problemi si adattino a qualsiasi esigenza, anche e soprattutto in quanto l'utilizzatore è libero di scegliere la modalità di intervento che preferisce.
  7. Rispondo solo ora a questo frequentato post semplicemente perché l'acquirente mi ha informato soltanto cinque minuti fa di averlo scritto. C10Antonio ha acquistato la macchina dopo una corrispondenza prevendita di 9 email tra il 30-10 e il 6-11, durante le quali sono state fornite tutte le informazioni tecniche e commerciali richieste, ritirandola direttamente il 6-11 sera. La macchina è stata collaudata e calibrata in sua presenza, non presentava alcun difetto. E' stato erogato un breve corso durante la consegna. Successive richieste e risposte via mail: 9-11 ore 17.19 - risposta 10-11 ore 8.20 - richiesta di collegamento teamviewer - fornita la mia disponibilità per il giorno successivo. 10-11 segnalazione del Sig. C10Antonio che non poteva effettuare la connessione perché fuori sede - comunicazione telefonica da parte mia di disponibilità per un altro giorno. Non ho più ricevuto richieste di collegamento al riguardo. 14-11 (sabato) ore 11.25 e ore 11.29 - risposta 14-11 ore 17.03 telefonata del 16-11 ore 11.13 relativa a possibili problemi di perpendicolarità assi - risposta email ore 11.47 contenente procedura di controllo e modelli delle dime di verifica. Ritengo che i tempi di risposta siano più che accettabili. Per inciso, al Sig. C10Antonio è stata offerta - come facciamo per qualsiasi cliente, l'assistenza applicativa a vita, che presuppone i seguenti servizi: · aspetti operativi della macchina, suggerimenti sul suo utilizzo, sulla calibrazione, messa a punto e manutenzione · aspetti operativi del software: scelta dei parametri più appropriati, orientamento della parte, gestione dei supporti, accorgimenti di impiego etc. · supporto alla modellazione: correzione degli errori più comuni, bonifica della topologia delle mesh, creazione di supporti ausiliari, realizzazione di assemblaggi con riferimenti geometrici per l’accoppiamento delle parti, conversioni di formato tra vari applicativi etc. · supporto per i materiali: selezione dei materiali più appropriati, lavorazioni di post-produzione, finitura, incollaggio, verniciatura etc. · accorgimenti per evitare i problemi più comuni, es. warping, deformazioni, distacco, delaminazione, rottura dei supporti etc. · In alcuni casi, a nostra discrezione e in relazione alle problematiche emerse, effettuiamo interventi in garanzia o meno di calibrazione, messa a punto, sostituzione di componenti, utilizzando componentistica originale che ci viene fatturata, per ridurre i tempi di fermo macchina ed agevolare in tal modo i clienti rispetto ai tempi e alle procedure offerte dalla casa madre. · l’assistenza applicativa viene erogata di caso in caso via telefono, internet o direttamente presso la nostra sede anche attraverso l’invio di documentazioni tradotte (come quella che ha ricevuto oggi), filmati, guide etc. Tale assistenza è stata offerta senza alcun sovrapprezzo, ma anzi con uno sconto di 215,20€ IVA inclusa rispetto al pubblicato sul sito del produttore. Per verificare le eventuali problematiche e risolverle senza dover spedire la macchina in Polonia, al Sig. C10Antonio è stato offerto sin dal 14-11 un controllo completo gratuito della macchina e dei filamenti, naturalmente previo invio presso il nostro laboratorio, con costi di restituzione a nostro carico. Cito testualmente parte della sua risposta, della quale tralascio alcuni toni francamente offensivi: "i miei toni sono quelli di una persona che ha acquistato una macchina spendendo oltre 2000 € non funzionante dal primo giorno e per giunta devo pure rimetterci altri soldi per spedirla indietro." "Non pensavo mai che una macchina nuova coperta sia dall'Garanzia Europea della casa madre che da Assistenza da parte del rivenditore (pagando un extra*) dopo pochissimi giorni di utilizzo non funzioni (e ci può stare) e mi ritrovi a dover sborsare ancora altri soldi per mandarla indietro e spendere tempo ecc ecc.. " La disponibilità ad intervenire con un controllo e a fornire l'assistenza applicativa promessa restano valide, nonostante le modalità di comunicazione del cliente. * Nota: i "costi" extra ai quali si riferisce il Sig. C10Antonio sono relativi a sconti ulteriori che concediamo a chi acquista tramite il nostro eShop o tramite eBay. Tali forme di acquisto non comprendono l'assistenza applicativa citata, come è stato chiaramente illustrato al cliente in forma scritta durante la prevendita.
  8. Perché, l'assistenza era stata consultata? Segnalo che l'assistenza, oltre ad essere molto efficiente, prevede (credo sia l'unica società in tutto il mondo IT che offre questo) l'eventuale ritiro della macchina presso l'utente, la riparazione/sostituzione e riconsegna sempre presso l'utente, senza alcuna spesa di spedizione o di altro genere. Per inciso, in un messaggio privato avevo già da giorni segnalato a dennyfranco il cavo termocoppia/resistenza come una delle possibili cause del problema. Dal momento che il mancato arresto in fase di salita del piatto verso l'ugello è dovuto ad un falso contatto elettrico, le cause dello stesso malfunzionamento possono anche essere a carico del cavo piatto estrusore (o di un montaggio incorretto nel connettore), del cavetto che collega il piano alla mainboard, della PCB alla quale è collegato il cavo estrusore o della mainboard stessa. Infine, come suggerito da FabLab Padova, anche un ugello particolarmente sporco e con importanti residui "isolanti" può determinare il mancato arresto del piano.
  9. Caro Max, Sbagliare è umano... perseverare... per tutto quanto emerge (non soltanto da questo blog), la Fabtotum soffre di gravi problemi progettuali e di un'organizzazione non adeguata a risolverli nel postvendita. Non mi pare abbia molto senso (oltre a costituire un serio precedente in caso di giudizio) minacciare un'azione legale e nel contempo - nella stessa lettera - ordinare ulteriore materiale e parti di ricambio. Pensi che cambiando la "testa" di stampa possa veramente andare tutto a posto?
  10. Penso che la lega da saldatura sia poco adatta per l'anima antiossidante. Sfrigola, goccia, e occupa volume per cui il materiale che finisce per costituire il modello non corrisponde al materiale estruso. Immagino inoltre che data la morbidità dello stagno, sia necessario un pignone a denti dritti molto taglienti e pronunciati per evitare che si impasti. Insomma, nell'insieme non credo che sia poi così facile utilizzare dello stagno in una FDM.
  11. Il problema dell'ugello è che essendo generalmente in ottone, lo stagno si salda sull'ugello e potrebbe intasarlo a fine stampa. In Germania (ma anche su eBay) sono disponibili ugelli con un coating che dovrebbe risolvere questo aspetto. Ma la questione più importante è la sicurezza. I vapori di stagno sono generalmente altamente nocivi.
  12. E' davvero spiacevole che si debba giungere a contrasti così profondi. Del resto mi sembra che un'azione legale sia più che giustificata in queste circostanze. Dato l'importo, probabilmente converrebbe per ridurre costi e attese rivolgersi ad un giudice di pace piuttosto che al tribunale ordinario.
  13. Sabato prossimo a Roma? Si, è possibile. Potresti vedere al lavoro Zortrax, Atom, Mankati e CraftBot plus. Prove dal vivo, naturalmente.
  14. Qualsiasi sia il tuo orientamento, recati da più di un buon rivenditore e chiedi una prova dal vivo. Solo questo ti permetterà di valutare, oltre alla qualità di stampa, le eventuali preparazioni necessarie della macchina (calibrazione, eventuali sostanze adesive necessarie per il piano, tempi necessari per raggiungere le temperature di esercizio etc.), complessità dello slicer proposto, semplicità di distacco dei supporti/finitura etc. Spenderai un po' di tempo, ma comprerai la macchina giusta per te.
  15. @dennyfranco Ti consiglio caldamente di fare la prova che ti ho suggerito prima di effettuarne altre. Tieni conto che insistendo ad effettuare prove con l'avanzamento del piano che non si ferma puoi piegare le guide.
  16. Procurati una scorta di ugelli e tienici informati delle tue prove .
  17. @amazing, A quanto ho capito, desideri una stampante che lavori con vari materiali. Per le mie esperienze, pur con una certa flessibilità, le macchine sono sostanzialmente progettate per lavorare con PLA o con ABS. O meglio, sebbene alcuni modelli possano utilizzare entrambe le famiglie, ottengono risultati ottimali solo con uno o con l'altro polimero. Penso dovresti riflettere su questo aspetto. Quanto alle caratteristiche dei due materiali, il forum è pieno di post al riguardo. Se acquisti una macchina progettata per lavorare con PLA (es. Strato) l'ABS non riuscirai a stamparlo. Se acquisti una macchina progettata per l'ABS (es. Zortrax) il PLA te lo puoi scordare. Se acquisti una macchina con alimentazione Bowden (es. UltiMaker) non potrai stampare con facilità materiali elastici (flex, TPE etc.). Sostanzialmente, a costo di apparire cinico, la prospettiva di stampare "con tutti i materiali" è fondamentalmente illusoria, o quantomeno è illusoria la prospettiva di stampare bene con tutti i materiali. L'estrusore, il piano, l'alimentazione etc. ideali per stampare con un certo filamento non sono ideali affatto per stampare con altri. Quindi più che puntare su macchine di una certa nazionalità o di un'altra, dovresti pensare a quale è il materiale principale con il quale vorresti stampare. Una nota a proposito dei materiali forniti dalla casa madre: in generale, sono ottimizzati per le macchine per le quali vengono forniti, e talvolta non costano più di altri. Quindi rappresentano più una sicurezza che un vincolo, soprattutto se non sono previsti chip o cartridge che impediscono l'uso di altri materiali. Alla fine di questa ennesima pontificazione, se proprio vuoi puntare su una macchina con una buona versatilità senza spendere un patrimonio, considera le CraftBot Plus. Telaio monoblocco in acciaio, elettronica ARM Cortex 32 bit, grande volume di stampa (10 lt), piano riscaldato 110° rimovibile, touch screen a colori, alimentazione diretta con pignone a denti dritti, filamento 1.75, architettura CoreXY, ottimo software proprietario (CraftWare) ma con possibilità di usare software open.
  18. @dennyfranco Una cosa che puoi fare per un check veloce è scambiare la mainboard con quella di un'altra macchina (funzionante). I connettori sono tutti ad innesto rapido e codificati con i colori quindi l'operazione richiede appena 5 minuti. Dopo la sostituzione, prova la macchina usando il piano già perforato; copri il foro in posteriore sinistro con una delle lame di ricambio del bisturi in dotazione, in modo che quando l'ugello scende venga a contatto con la lama. Esegui la calibrazione automatica. Se la macchina rileva il contatto hai risolto. Segnala il problema (e il check che hai effettuato) alla Zortrax. Provvederanno a loro spese a ritirare la scheda guasta e ad inviarti quella nuova.
  19. @dennyfranco Ciao, ho appena risposto al tuo messaggio privato. A proposito di potenza... tempo fa si parlava di coppia insufficiente per il microstep elevato dei motori... La piastra microforata è di vetronite rivestita in metallo... Comunque, per chi dovesse avere problemi simili, controllare il corretto inserimento del cavo estrusore, o che il cavo stesso non risulti danneggiato.
  20. La Zortrax ha appena rilasciato la versione 1.00 del firmware della M200. Il firmware include svariate migliorie: interfaccia grafica totalmente rinnovata supporto caratteri non ASCII nei nomi file allarmi acustici che segnalano lo stato delle varie fasi possibilità di controllare i colori delle luci led possibilità di controllare gli allarmi acustici possibilità di controllare la modalità sleep contaore per segnalare il tempo totale di stampa migliori algoritmi per il controllo della validità file movimento della piattaforma in continuo selezione dei punti di test per la autocalibrazione gestione di diverse lingue* *La versione in Italiano, tradotta da ShareMind, sarà presto disponibile. Il firmware è disponibile per il download sul sito Zortrax, sezione Support. Buone stampe...
  21. Sandretto è un'azienda storica nella progettazione e produzione di sistemi per la stampa ad iniezione, sicuramente con un profondo e consolidato know-how. E come alcune altre aziende con uno storico di competenze in settori della meccanica o elettronica, ha pensato che la stampa 3D fosse la gallina dalle uova d'oro, ed un comparto nel quale era quasi banale farsi strada. Entrambe le cose erano sostanzialmente vere agli albori del fenomeno RepRap: ci si accontentava di sistemi "in grado di estrudere qualcosa", e c'era molto spazio per tutti. Poi il mercato e la qualità dei prodotti si sono evoluti. Molti "piccoli" sono scomparsi, soltanto qualcuno è veramente cresciuto ed ha avuto successo. Le piattaforme crowdfunding sempre più raramente presentano progetti di nuove stampanti, e ancora più raramente quelli presentati vengono finanziati. Le pretese sono (giustamente) diverse, per incidere ci vogliono prodotti originali, ben costruiti, con software innovativi. E questo non si inventa su due piedi; sono necessarie competenze specifiche. Per chi proviene da altri settori il percorso non è poi così facile e scontato.
  22. Grazie per la fiducia. Certo, puoi utilizzare l'eShop, si risparmia.
  23. Ciao Marco, Nell'ambito della V4 (in produzione dal Dicembre 2014) ci sono varie versioni. Le macchine più recenti utilizzano un Hot End V2 (compatibile con i filamenti Z-GLASS, Z-PetG e con in nuovi filamenti che la Zortrax è in procinto di rilasciare), un piano microforato di spessore doppio (V2), un nuovo cavo estrusore e un imballo di nuova progettazione. Se devi acquistare una macchina, accertati che abbia queste caratteristiche; sul mercato ci sono ancora molte M200 delle serie precedenti.
  24. Partecipo alla discussione per fornire qualche chiarimento in più sulla Zortrax e sulle possibilità di stampare vari materiali, argomento più volte dibattuto spesso attraverso lapidarie asserzioni senza fondamento. Premesso che formalmente la garanzia decade nel caso di utilizzo di materiali terze parti o modifiche alla macchina, va immediatamente sottolineata la motivazione di tale scelta da parte del costruttore. Semplice. Fare in modo che gli utenti possano ottenere sempre risultati ottimali, e che il supporto tecnico non sia appesantito da richieste di intervento dovute all'utilizzo di filamenti di scarsa qualità o modifiche hardware approssimate. In sostanza, Zortrax si preoccupa di conservare la ben meritata reputazione di produrre una macchina estremamente affidabile, facile da usare, capace di realizzare stampe con una costante, elevata qualità. I materiali targati Zortrax (Z-ABS, Z-ULTRAT, Z-HIPS, Z-GLASS e Z-PETG) sono offerti a prezzi assolutamente concorrenziali rispetto al livello qualitativo che li contraddistingue. Comparandoli con altri materiali proprietari (es. StrataSys, MakerBot, 3DSystems, XYZ etc.), o con filamenti premium forniti da primari produttori (Orbi-Tech, Taluman, TreeDfilaments) il costo risulta quasi sempre nettamente inferiore. Detto questo, va sottolineato anche che, a differenza di altre stampanti, le bobine non sono protette da dispositivi elettronici (es. chip) o meccanici (es. cartridge), e la stessa macchina è in effetti estremamente accessibile per apportare eventuali modifiche. In pratica, qualsiasi filamento con diametro 1.75 può essere utilizzato. Resta il fatto che la temperatura di estrusione non è regolabile da parte dell'utente attraverso parametri accessibili, ma è legata a profili "fissi" corrispondenti al tipo di materiale utilizzato. Di conseguenza, volendo impiegare un filamento terze parti, è sufficiente accertarsi che la temperatura raccomandata di estrusione sia compatibile con quella di uno dei cinque profili disponibili, e selezionare quest'ultimo per stampare. Non solo. Utilizzando un dispositivo elettronico che può essere interposto tra il gruppo di stampa e il cavo di connessione alla mainboard, la temperatura di esercizio può essere variata sino a +/- 90° rispetto a quella prevista dal profilo corrente. Ciò consente di utilizzare praticamente qualsiasi filamento in commercio, considerando che è possibile sfruttare un range di temperature che va da circa 160 a circa 360°. Unitamente alle peculiari caratteristiche del piano di stampa microforato, che migliora l'adesione del modello in tutte le circostanze, è possibile stampare anche materiali estremamente difficoltosi per altre stampanti, quali poliammidi a catena corta e lunga, materiali caricati, P-Lene etc. L'unico vero rischio reale è quello di intasare l'ugello utilizzando temperature inappropriate, problema facilmente risolvibile pulendolo o nella peggiore delle ipotesi sostituendolo. Questo è quanto. I "detrattori" della M200 si ostinano a sottolineare in ogni circostanza le limitazioni imposte dalla scelta di fornire un sistema chiuso, non riuscendo a trovare nulla da ridire sulla qualità delle stampe. Ma nei fatti praticamente queste limitazioni non esistono. Le mie personali considerazioni Il "sistema chiuso" è a tutti gli effetti una ottima soluzione per garantire una qualità di stampa costante ed ottimale, ottenibile da qualsiasi utente, compresi quelli alle prime esperienze, senza alcuno sforzo e senza la necessità di lunghe e frustranti sperimentazioni. E' di conseguenza di gran lunga da considerare un vantaggio. Un rapido esempio: la possibilità di scegliere valori qualsiasi per lo spessore pareti o l'altezza dei layer offerta dalla maggior parte degli slicer Open Source è in realtà una trappola: i valori dovrebbero essere compatibili con il passo della vite senza fine, i microstep dei motori, il diametro dell'ugello etc. Ovvero, per prestazioni ottimali lo slicer dovrebbe consentire una limitata scelta di parametri specifici per ciascuna particolare macchina, oppure l'utente dovrebbe essere consapevole, a livello "ingegneristico" delle caratteristiche meccaniche ed elettroniche della macchina che sta usando ed impiegare soltanto parametri multipli di particolari valori etc. La gamma di materiali offerti da Zortrax copre tutte le esigenze fondamentali, con costi assolutamente ragionevoli, ed assicura una perfetta finitura, un agevole distacco dei supporti ed un'esperienza di utilizzo della macchina libera da quei noiosi interventi di manutenzione che frequentemente affliggono le macchine Open Source. Usare materiali originali è la scelta che suggerisco a chiunque voglia evitare qualsiasi potenziale problema, contando su una macchina che stampa sempre bene. Per chi non si cura della garanzia, e desidera sfruttare le sue eccellenti prestazioni anche con altri materiali, colori etc., o semplicemente effettuare sperimentazioni, le presunte "limitazioni" sono in ogni caso superabili con estrema facilità.
  25. Esistono versioni più o meno recenti, anche riguardo alla meccanica, elettronica, imballaggio etc. Le variazioni di prezzi sono determinate anche dalle diverse modalità con le quali le macchine vengono commercializzate, e soprattutto dal grado e tipo di supporto post-vendita offerto.
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