Marco-67

mi sembra un po' esagerato... son 5 anni che ho lo stesso bowden e non ho mai avuto problemi di usura e se ticchettava era sempre per alta causa. è positivo però che tu voglia sapere il codice e secondo me è anche giusto conoscerlo. Quindi se un giorno ti annoi e ti vuoi lanciare in questa impresa, prima di tutto con lo slicer fai il file .gcode e lo salvi sul PC, poi ci clicchi con il dx e vai su "apri con" e scegli wordpad (questo per comodità, potresti farlo anche dallo slicer stesso). si aprirà il file e dopo la prima parte, che è il tuo startcode, comincia il codice con tutti gli spostamenti tipo questo G1 F1800 X83.967 Y98.360 E5.04668 G1 X87.176 Y96.677 E5.17738 con l'aiuto di santo google ti vai a cercare"codici gcode" e scopri cosa servono quelle G all'inizio della riga. G1 o G01 (è uguale) dice di fare un movimento ad una determinata velocità, in questo caso ordina di andare dalla quota X83.967 a X87.176 e contemporaneamente a Y98.360 a Y96.677 (quindi ha fatto un movimento in diagonale) alla velocità di F1800 (F non è ripetuto nella seconda linea perchè rimane in memoria l'ultimo F impostato) estrudendo un tot di filamento, in questo caso sarà la differenza tra E5.04668 e E5.17738 quindi gli dice di avanzare 0,13070 mm. Lo spostamento E, a differenza di X Y Z, è un numero progressivo che considera il metraggio totale di filo utilizzato fino ad ora e non per il singolo spostamento. Supponendo che vuoi in quel spostamento una ritrazione (supponiamo di 5mm) scriverai G1 F1800 X83.967 Y98.360 E5.04668 G1 X87.176 Y96.677 E0.04668 ; ritrazione (nella compilazione il ; serve per mettere le note) e considerare poi che nella riga successiva dovrai ridargli il valore "E" precedente alla ritrazione, aggiungendo la riga G0 E5.04668 ; G0 spostamento rapido Capirai bene che modificare 30 o 40 layer sarebbe un impazzimento non da poco.

chissà forse mi avete spiegato perchè mi si fermava la stampante quando accendevo la luce della camera...

possono essere assunte e assicurati ma se gli succede qualcosa e salta fuori che una macchina non aveva i requisiti di sicurezza, che sono strettamente legati alla normativa di sicurezza sul lavoro, ci passa i guai. attenzione pero', se io ti vendo un trasformatore per legge deve essere marchiato CE, se ti vendo una scheda per legge deve essere marchiata CE, se ti vendo un motore deve essere marchiato CE (e tutto passa dalla dogana) ma se ti vendo un trasformatore collegato ad una scheda che è collegata ad un motore, l'insieme di questi componenti è una macchina che deve essere a sua volta marchiata CE, il marchio deve essere esposto ben visibile e indelebile sulla macchina... mai visto un CE sulla struttura di una stampante (parlo sempre di kit). La malafede di grandi esportatori dalla cina è palese. Basta pensare alla "furbata" che saltò fuori alcuni anni fà del CE con una grafica un po' diversa che, per noi compratori era un marchio CE ma in realtà, era la sigla "china export". se si parla esclusivamente delle stampanti 3D potrei essere daccordo, forse rientrano in una fascia di basso rischio lavorando in bassa tensione e con motori di bassa potenza quindi, con un minimo di accortezza sull'alimentazione (vedi i fili a vista che hai nominato) basta quel manualetto d'istruzione e d'uso... altrimenti non dovrebbero vendere nemmeno una lampada da tavolo.

scusa forse ho posto la domanda in maniera sbagliata. Quello che dici tu sull'uso amatoriale in casa è una cosa, anche se metti caso, hai la struttura in metallo e il trasformatore (marcato CE) va in corto sulla struttura (che non ne ho vista una con cavo di terra) e tu prendi la scossa e finisci in ospedale, se hai una assicurazione sanitaria non ti paga. Intendevo le attività come ad esempio una FabLab che la usa un dipendente o viene affittata. Teoricamente dovrebbero comprare stampanti confezionate e se comprano kit mi domando come facciano ad avere l'abilitazione all'utilizzo per non parlare poi di una CNC.

si ok è 1,75... ma realmente quanto è? prendi una metrata e controllala su più punti (se hai il calibro) e poi fai una media. il filo raramente è proprio da 1,75 e può capitare (e anche troppo spesso) che inizio bobina abbia un diametro a metà un'altro e alla fine un'altro ancora o addirittura cambia ogni 3 mt. Ovviamente in questi casi estremi non devi preoccuparti più di tanto se le pareti sono da 0,4 o 0,45

ok ma hai scritto che vedi uno scatto dell'estrusore come mai non c'era quando hai stampato una colonna e due colonne? forse 2 colonne le hai stampate in verticale quindi sull'asse Y? magari se le stampi in orrizzontale quindi sull'asse X ripete quell'errore e quindi dovresti controllare quell'asse... cinghia, cuscinetto e guida

che vuol dire? che prova hai fatto quella delle 4 colonne?

ma il filo che diametro ha? e l'avanzamento E è giusto?

e invece di 2 fanne 4 così muovi tutti gli assi a quadrato ovviamente oddio teoricamente potresti ruotare la stampa delle 2 colonne di 90° e farle sull'asse opposto

finalmente! così ti puoi dedicare alla stampante senza distrazioni!!! 🤣

forse se per una volta la registri lasciando il micro fermo e giochi con le viti del piatto riusciresti a stampare quel pezzo che poi ti aiuterà nella registrazione domani...

è normale la base un po' schiacciata qualcuno ha fatto la spia... ritrazione ed eventualmente tensione cinghie dovrebbe già migliorare di molto e la distanza delle 2 colonne è su per giù la stessa di quella sul pezzo grande? e ovviamente le hai fatte con gli stessi parametri di stampa

non so dove sia il micro della ender, io ho una vite sull'asse Z che tocca il micro avvitandola e svitandola registro la distanza

ehhh non vale così @Killrob 😂 aggiungerei anche una controllata alla tensione della cinghia

cosa c'è di diverso tra le colonne del pezzo e la colonna singola? in alcune foto (ma magari mi sbaglio ed è solo un effetto della foto) sulle 4 faccie di alcune colonne nel pezzo l'errore è meno pronunciato da un lato o sbaglio? l'errore c'è e si vede anche sulla base del pezzo solo che si amplifica sulle colonne

io non lo so ho una geeetech I3 proB e non ho mai messo mano alle Ender. Non so cosa tu voglia fare con la tua stampante ma non credo che ti cambi la vita una o l'altra, forse tra un po' di mesi ( e sottolineo forse) avresti apprezzato l'eventuale differenza. comunque stai facendo delle calibrazioni che proprio non capisco. Il micro è fisso e deve restare fisso... muovi altro per la calibrazione o sei sei abbastanza smanettone ti crei un sistema sicuro di regolazione ma non che sviti e avviti

a dire il vero non ho seguito tutta la discussione ma leggendo questo ultimo post (apparte che le molle le escludo come causa) hai scritto che finita la stampa... quindi mettiamo che fine stampa eri a Z+10mm ridai la home e torna a Z0 ma picchiando sul piatto? quindi a Z-1 ad esempio? Altro esempio: rimetti a Z0 poi manualmente vai a Z+10 o 20 poi ridai Z home e tocca il vetro? di quanto tocca? una prova che puoi fare, dopo che ha toccato il vetro alzi in manuale di 1 mm (se basta) infili il foglietto che hai (forse) usato per il livellamento e ti abbassi 0,1 alla volta finche non sei +o- alla distanza di livellamento precedente... di quanto è la differenza? forse ti sei fermato a Z+0,5 o + 0,6. Ora questa differenza che hai trovato è proporzionale all'altezza di cui ti sei alzato o è fissa? cioè se ti alzi di 10mm troverai +0,6 e se ti alzi di 20 troverai +1,2 (è solo un esempio non prenderlo alla lettera) il pezzo che hai fatto era dimensionalmente giusto in altezza?

non intendevo scontato ma un po' "alleggerito" altrimenti non mi spiego le tante attività che usano queste macchine

no no... intendevo costruirla per poi utilizzarla non a casa ad esempio e magari la usano anche altri. Comunque se la compri cinese il problema resta, è un kit e quindi il problema c'è comunque. Non penso tanto alla stampante che non è complicatissimo renderla a prova di tonto, mi preoccupa di più una fresatrice

forse la risposta (il raggiro) è questa... anzitutto chi vende un kit non deve sottostare alla normativa macchine, è responsabilità di chi l'assembla. Poi, l'articolo 1 punto h della normativa esclude "macchine appositamente progettate e costruite a fini di ricerca per essere temporaneamente utilizzate nei laboratori; “ quindi immagino ci si aggrappi a questo anche se cio' non toglie un minimo di sicurezza che è responsabilità propria.

sono daccordo con entrambi... e quindi? Qualcuno si è informato e ha valutato seriamente se autocostruita dovendola marcare CE, ha un margine di convenienza o meno? eppure vengono utilizzate nei FabLab...

Se hai dubbi sulla planarità del piatto basta che controluce passi sopra una squadretta o una riga e vedi se c'è luce, è facile ed è un controllo veloce. Questa è sempre stata una delle cause che mi hanno fatto perdere un sacco di tempo e materiale... fissarmi! Non te ne accorgi ma quando ti fissi ripeti le stesse cose e rifai le stesse cose nello stesso modo... e ripeti l'errore. Chiudi, prenditi un caffè, fai merenda, fumati una sigaretta... torna alla stampante senza pensare al problema e divertiti e andrà bene.

Ieri mi ero posto un problema... Teoricamente acquistiamo una stampante e ti arriva forse marcata CE (a memoria, la mia non aveva nessun marchio, forse sull'alimentatore e sulla scheda) poi ci smanettiamo, la modifichiamo, cambiamo pezzi... ciao ciao marcatura CE. Poco male siamo in casa nostra (anche se ad essere pignoli non è proprio così) e la stessa cosa succederà all'interno di una attività, una FabLab ad esempio, e le autocostruite? siamo completamente fuori dalla normativa. Per esperienza pregressa so che se assembli componenti tutti marcati CE (seguendo le specifiche di ogni singolo componente) sei nel rispetto della normativa ma la parte meccanica, la struttura? Qualcuno ha avuto occasione/necessità di informarsi in merito?

un po' crudo, ha mancato di tatto... ma come dargli torto? 😂

ecco mi hai risposto... è un Service non un FabLab, un FabLab ha una visione molto più allargata e i MakerSpace, si allargata ma condividono meno. Che poi entrambi facciano Service, immagino che serva solo per avere una entrata e non tenere le stampanti ferme. "I FabLab (Fabrication Laboratory) sono centri d'innovazione, laboratori artigiani, luoghi d'incontro e di relazione tra menti creative." Non ho mai avuto modo di entrare in un FabLab ma, da quello che ho letto nei Vs post e da quei pochi siti in cui ho sbirciato, nulla mi ha dato l'idea che fossero luoghi di ritrovo per maker. é una filosofia che andrebbe presa un po' più seriamente... mi piace.