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invernomuto

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  1. Cinghie sono correttamente in tensione? Non troppo ma neppure devono essere lasche.
  2. Non è male ma che ci sia un problema di vibrazioni / Z wobble si vede non appena la superficie del modello è liscia. C'è qualcosa che non va. In alcuni punti forse sovraestrude un po', ma lascio la parola ai più esperti. Appunto non capivo, mi sono andato a rileggere la discussione prima di scrivere il messaggio ed hai infatti correttamente detto che mettere un vincolo ad una barra che gira storta è peggio ancora, per cui non capivo la direzione in cui stava andando la discussione. Se la barra è storta si cambia con pochi euro, poi si verifica che sia tutto in quadro e tutto scorra bene. E' possibile che sia una somma di problemi, verificherei pure se ci sono vibrazioni (es, qualcosa di non ben fissato) o le cinghie con la giusta tensione. Non è normale che faccia quei segni così marcati. @ing_angelointi94 le calibrazioni di base sono state fatte, specie step/mm estrusore, flusso, ecc?
  3. Se è fatta con uno 0,7mm di nozzle, dire ottimo. Non credo che cambiando stampante otterrai risultati tanto migliori, mi sembra davvero un gran risultato. Proverei però a usare un ugello decente, magari uno 0,4mm, sta stampante almeno quello se lo merita.
  4. Scusami, ma hai visto come stampa una Ender ben configurata e senza upgrade? Hai visto il suo cubo, anche l'ultimo? Il mio punto è che è inutile, al momento, spendere soldi in upgrade. Se la barra è storta, e se lo vede ad occhio, consiglierei per prima cosa di raddrizzarla o di prenderne una nuova, poi rimonta decentemente la macchina in maniera che sia tutto in asse, verificando gli eccentrici ecc, ecc. Quando stamperà in maniera decente con quella macchina, potrà provare a fare upgrade. Se la barra è storta, come è scritto nel post, non è che bloccandola in altro magicamente si raddrizza. Anzi, bloccandola acuisci solo il problema su Z, perché "spancia" e ti sposta X. Mi sembra peraltro che questo sia già venuto fuori nella discussione. Ad ogni modo visti il risultati dei cubi direi di ripartire con calma prima di dedicarsi ad aggiornamenti, forse ci sono diversi problemi, non può stampare così, barre libere o meno.
  5. La stampante base, non modificata, ovvero come tirata fuori dalla scatola e montata. Gli upgrade, se proprio vogliamo farli, facciamoli quando al stampante base almeno funziona, sennò si sommano variabili su variabili e non si viene più a capo dei problemi.
  6. Non sono tanto d'accordo. Il cubo (la cosa più stupida da stampare) è lungi dall'essere decente. Prima di mettersi a fare "upgrade", conviene che sistemi le impostazioni con la stampante "stock".
  7. Sono d'accordo su tutto. Aggiungo qualche considerazione a corredo di quanto dici: anni fa (sarà stato il 2015 o giù di lì) leggevo un articolo (USA) in cui veniva intervistata una ragazzina di 12-13 anni che si progettava le sue costruzioni/giocattoli in CAD e li riproduceva / vendeva con una stampante di quelle piccolo formato a cubo (all'epoca, se ben ricordo, iniziavano a vedersi stampanti 3D FDM in posti tipo Mediaworld a prezzi molto elevati, sui 1500€ ). L'articolo profetizzava la fine di Lego&Co: nell'arco di meno di un decennio, tutti i bambini avrebbero avuto una stampante3d in casa e la possibilità di progettare e produrre a costi irrisori i propri giochi, con l'unico limite rappresentato dalla loro fantasia e la dimensione del piatto della stampante. Sappiamo bene poi com'è andata a finire: Lego gode di una ottima salute, siamo ben lontani dai "replicatori di Star Trek", le macchine consumer sono ben lungi dall'essere plug and play e gli oggetti stampati richiedono tempo e un grosso lavoro di post produzione se li vuoi decenti. In generale, anche dal punto di vista industriale, la stampa 3D ha trovato spazio ma per prototipazione veloce e laddove appunto una produzione in serie non è conveniente / fattibile. Peraltro, l'abbattimento di costi derivante dall'introduzione stampa 3D c'è stato, ma basta farsi un giro su Aliexpress&Co. per vedere che c'è stato pure per i produttori, il che ha reso l'investimento in una stampante 3D (in termini non solo di acquisto della macchina ma anche di acquisto delle competenze) non conveniente.
  8. A me è capitato un PETG amazonbasics dove ho stampato diversi pezzi con problemi di tenuta (gli oggetti erano fragili e si spaccavano facilmente), mai visto un petg che si fessura/spacca nei punti dove passano le viti. Stesso pezzo con petg Sunlu senza problemi. Probabilmente avevo un problema di temperature o impostazioni, non tutti i PETG sono uguali. Con PETG Sunlu, anche colori diversi, mai capitata una cosa del genere. Tendenzialmente il PETG è il materiale delle bottiglie di plastica (in realtà è PET ma il PETG deriva da quello), per cui le proprietà sono quelle che ti ho descritto. Resiste meglio agli urti rispetto al PLA perché è più flessibile, direi che per l'uso che ne vuoi fare tu va bene, la resistenza dipende da diversi fattori, magari hai un filo sfigato o impostazioni sbagliate oppure la geometria del pezzo non va bene per il materiale che vuoi usare. Purtroppo c'è una certa soggettività: come ti ho riportato all'inizio, due fili dello stesso materiale di diverse marche, più o meno stesse impostazioni, uno venuto perfetto e l'altro molti pezzi da buttare. C'è gente che stampa solo con PETG Amazonbasics e lo trova eccellente, purtroppo è impossibile dare un giudizio sui singoli file basandoci sulle poche evidenze che possiamo avere noi stampatori "in casa". L'unica è fare prove e trovare le impostazioni / fili con cui ti trovi meglio e usare solo quelli.
  9. E fai bene, il PETG è più flessibile del PLA e resiste meglio agli urti (il PLA è più duro e tende a rompersi) oltre ad essere più resistente al calore, ma per certe cose (es resistenza alla trazione) va addirittura meglio il PLA. Per componenti soggetti a sollecitazioni servono materiali adatti. Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  10. Io PETG Sunlu lo stampo da diverso tempo e non mi ha mai dato problemi particolari. Certamente non è "finto", non è normale che ti si si spacchi facilmente, è sicuramente più resistente del PLA ma va capito a quali sollecitazioni sono soggetti i tuoi pezzi.
  11. Sì! Immaginavo, platformio si scarica tutte le dipendenze che servono.
  12. In teoria per VScode occorre solo il plugin Platform.io, poi lui si scarica i componenti necessari. Devi solo dirgli la piattaforma target (nel tuo caso ATMega & simili nel file di configurazione). Però NON ho mai provato a compilare una scheda arduino su VS Code quindi non so se serva altro.
  13. Tendenzialmente con gli ultrabase non servirebbe (altrimenti tanto vale un vetro normale, spendendo 1/3), però devi pulirli bene (IPA è il prodotto consigliato), tenere la temperatura alta (ma 65° sono forse addirittura troppi) e comunque dopo un po' - almeno per la mia limitatissima esperienza che ho con il mio - perdono un po' di efficacia a forza di usarli perché il rivestimento che garantisce l'adesione si usura, specie nei punti dove stampi di più (centro). Diventano non tanto diversi da un vetro normale.Mettere la lacca aiuta molto e non ha particolari controindicazioni, anzi, ti consente di tenere la temperatura molto più bassa (40-45°), con risparmio di corrente nel lungo termine. Anche io suggerisco Splend'or classica, 1,30€ a bomboletta, ti dura una vita. Tendenzialmente la lacca quando la rimuovi lascia una patina molto appiccicosa. Puoi usare l'alcool per una prima sgrassata e poi passi acqua tiepida o calda, viene via molto facilmente. Io pulisco solo quando il vetro è molto sporco. In generale NON va spruzzata ad ogni stampa, ti tari sulla base del tuo vetro, generalmente dopo 3-4 stampe ridai una spruzzata, quando il vetro è lurido e ruvido pulisci.
  14. invernomuto

    Sensore di prossimità

    Ma non sarebbe meglio saldare + guaina termorestringente? Rivedi bene le connessioni, ma di che sensore parliamo? Un BL Touch ha 5 fili, questo cos'è? Metti qualche foto perché non si capisce
  15. Secondo me non c'è una risposta univoca a questa domanda. Come già detto altrove, la stampa 3D, purtroppo o per fortuna, richiede molte competenze trasversali: elettroniche, meccaniche, informatiche, modellazione 3D/CAD, artistiche (per le lavorazioni post stampa sui pezzi, dal carteggio alla pittura), ecc. C'è l'appassionato che parte con pochissime competenze oppure uno con anni di esperienza con CNC e macchine simili e magari (cosa da non sottovalutare) un'officina in casa con migliaia di euro di strumenti (e le competenze per usarli). Le stampanti cinesi entry level sono tutte più o meno uguali? Sicuramente sì. Quanto conta la community? Dipende da chi sei e cosa sai. Secondo me per il principiante che si approccia per la prima volta a questo mondo, senza competenze pregresse, moltissimo. Digita Ender 3 su Thingiverse e guarda i risultati. Prova a fare lo stesso con la Longer. Idem sui pezzi di ricambio (li trovo in Cina che mi arrivano dopo 2 mesi o su Amazon con consegna in 1gg?) o "upgrade". Acquisto qualche competenza in più e voglio, chessò, montare le MGN12 sulla mia Ender 3 pro oppure una scheda 32bit perché ho qualche soldo da buttare nell'hobby e voglio provare qualche miglioria: per la Ender 3 pro c'è il kit con le MGN, tutto ben documentato, con le istruzioni da seguire passo passo. Per la scheda, vendono rimpiazzi esattamente identici all'originale con i 32bit e i driver evoluti con già montato il firmware, per cui l'upgrade è una sciocchezza. Se sulla Longer vuoi fare lo stesso trovi meno roba e ti adatti, oltre a magari doverti tu progettare l'upgrade, se ne hai le competenze.
  16. Sì, sono d'accordo! Assolutamente, la Anet A8 plus è tutt'altra stampante. Peccato stiano facendo cazzate con i firmware chiusi, hanno buttato completamente via il vantaggio che avevano ottenuto con i vecchi gloriosi modelli tipo A8 e simili anni addietro. Altrove ho letto che alcuni consigliano una A8 (quella col telaio di legno) per "farsi le ossa, perché ti insegna tanto". E' come imparare a scrivere usando pennino e calamaio invece di una normale matita, oppure imparare a guidare con una Topolino. Per carità imparerai bene ma è anacronistico e il rischio è che ti stufi per la disperazione. Sì, il cavo flat è un punto debole, anche se esteticamente semplifica molto il cablaggio. Avevo letto che comunque c'è assistenza in EU (se non Italia, non vorrei dire fesserie) e quindi per i ricambi, almeno al momento, non c'è problema. Sicuramente ne prenderei qualcuno di scorta.
  17. Diciamo che esiste una via di mezzo, io come detto arrivo da stampanti con telaio in acrilico, era robaccia economica assolutamente non in grado di garantire una consistenza in termini di stampe, ad ogni accensione c'era una sorpresa. La Genius ti elimina buona parte dei problemi. Non credo tuttavia sia plug and play, ha bisogno comunque di manutenzione e di un minimo di calibrazione come ogni altra stampante. Diciamo però che lo fai meno spesso rispetto al resto. L'autolivellamento non lo vedo come un fattore negativo, è qualcosa in meno a cui deve pensare l'utente... Hai fatto benissimo a NON prendere una A8, è un'assurdità nel 2020, e non c'è nessun "farsi le ossa che tenga".
  18. In linea di massima sono d'accordo, con qualche osservazione: una struttura a cubo è sempre meglio di una a portale, per ovvie ragioni: sulla struttura a portale "stile prusa" hai il piatto che scarrella su Y. All'aumentare delle dimensioni del piatto e all'aumentare dell'altezza del pezzo, o abbassi la velocità o non puoi pretendere miracoli. E' vero che con i piatti magnetici i pesi si sono ridotti e alcuni tipo artillery usano espedienti tipo l'incollaggio del piatto alla struttura (non senza inconvenienti), però basta che prendi in mano un piatto 330x330 per accorgerti che non è roba da poco e le vibrazioni, ad alte velocità, sono inevitabili. Con una struttura a cubo aumenti la complessità e i costi ma il piatto si muove su Z ad ogni layer e il tutto rimane più solido e con meno problemi. Ovviamente con piatti piccoli (sotto i 230x230) il problema si pone meno La Artillery al momento, al netto dei problemi noti, mi pare un gradino avanti come semplicità di configurazione rispetto alla concorrenza. Ribadisco il fatto di essere un osservatore esterno, non ho né Ender né Artillery o altro entry level per cui mi baso su quanto letto e visto in giro e non mi frega se è meglio l'una o l'altra. Le Artillery (ho visto una X1) fa tutto lei all'avvio, si livella ed è pronta a stampare: per un neofita è una cosa da tenere in considerazione, ti elimini un bel po' di rotture di scatole iniziali (io arrivo da stampanti tipo Anet A6 con telaio in acrilico e dio solo sa quanto tempo ci ho perso dietro). La Genius al prezzo della Ender è sicuramente da considerare con molta attenzione perché a quanto ho visto è la cosa più vicina al plug and play in questo settore. Parliamo comunque di dettagli: le mani, prima o poi, dovrai mettergliele sopra e sono sicuro che ti farà smadonnare come qualunque altra stampante La community e il supporto fanno certamente la differenza. In questo senso Creality è un gradino sopra il resto, almeno per la famiglia Ender, seguita da Artillery che comunque ha un buon seguito. Vedremo sui nuovi modelli come sarà la situazione.
  19. Provato ieri, mi piace molto a parte qualche dettaglio puramente estetico. Ma andiamo OT, scrivo le impressioni in altra discussione. Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  20. Rispondo a quelli che so: 3) metti foto. Tendenzialmente il piatto deve essere livellato rispetto all'asse X della stampante. Devi fare lo zero in tutti i punti (anche gli angoli) e verificare che - tendenzialmente - il nozzle arrivi a sfiorare il piatto (usa un foglio di carta o spessimetro) 4) molto probabilmente è il sensore fine filo che fa contatto 5) le ventole più famose e silenziose sono le noctua. Ovviamente dovrai sistemare adeguatamente il cablaggio, saldando i fili ad un nuovo connettore se necessario. In alternativa prova a mettere una goccia d'olio per macchine da cucire (o altro olio simile) sul cuscinetto della tua ventola, è sufficiente sollevare l'adesivo. Per un po' non ci sarà più rumore. 6) non dovrebbe cambiare molto ma se non ti fidi fai reso, paghi Amazon apposta. Adesione su vetro: è una delle superfici più semplici dove stampare: sei sicuro di essere all'altezza giusta come primo layer? Eventualmente per misurare l'adesione prova a mettere della colla stick o lacca (splend'or), aumenterai drasticamente l'adesione. Se il vetro è incollato tendenzialmente lascerei perdere al momento tappetini magnetici o sostituzioni del piatto. Comincerei prima a stampare su vetro, funziona bene, specie i recenti Ultrabase e simili.
  21. Ideamaker lo devo ancora provare, leggo sia un giusto bilanciamento fra Cura e Simplify 3D. Lo installerò a breve.
  22. Tanta roba, con possibilità di disegnare nativamente le aree dove mettere i supporti o rimuoverli. Devo provare Ideamaker ma questo sta diventando un gran bello slicer. https://github.com/prusa3d/PrusaSlicer/releases/tag/version_2.3.0-alpha1 Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  23. Premessa: non ne ho nessuna delle tre, per cui prendi le mie considerazioni come spunti di riflessione e nulla più. In linea di massima una stampante a cubo è migliore di una con struttura a portale, il che deporrebbe a favore della Flyingbear 5. Il problema è che questo tipo di stampante è anche più cara e - quindi - meno diffusa. In termini di diffusione l'Ender 3 è tra le stampanti più popolari, come ti ha già detto @Killrob c'è una comunità enorme (almeno per Ender 3, la V2 è appena uscita). La genius è anche molto quotata, secondo alcuni diventerà quello che la Ender è stato nei due - tre anni precedenti. Fra le tre, a quei prezzi, prenderei la FB 5, ma prima mi informerei bene per pregi e difetti.
  24. Ottimo! PS quindi questa è la terza? Le altre due ti sono arrivate nuove già fallate? QC cinese?
  25. Non so quali siano i limiti di range che si riescano a compensare con un BL Touch o simili, ho usato dei numeri di esempio. In estrema sintesi, dopo aver livellato il più possibile il piatto con la sonda vengono misurati, in diversi punti (più sono meglio è) i disallineamenti residui. Se ad esempio sondi il piatto su 9 punti (i bordi e il centro) e le risultanze sono (numeri di nuovo messi a titolo esemplificativo): -0,1 0,0 +0,1 -0,1 0,0 +0,1 -0,1 0,0 +0,1 Il firmware "capisce" che il piatto è più basso a sx rispetto a dx. Sulla base di queste rilevazioni agiscono degli algoritmi, come ad esempio l'interpolazione lineare, attraverso i quali il firmware è in grado di capire cosa compensare per ogni X e Y del piatto (nel nostro caso, nei punti perfettamente a metà fra lo 0,0 e gli +0,1 rilevati, posizionerà il nozzle a +0,5 per lo zero con un'interpolazione lineare. Se hai un piatto piccolo, perfettamente piano (se lo hai concavo, cosa che purtroppo succede con le 4 molle ai lati, il sensore è l'unico modo) e riesci a livellarlo per bene, la struttura della stampante è rigida e non si scalibra spesso il piatto (ma ormai con le stampanti odierne è difficile, era un problema delle stampanti con telaio ballerino di qualche anno fa) è generalmente meglio regolare il piatto a mano. Per alcune stampanti, per dimensioni del piatto o tipologia della struttura (es le Tronxy X5S sono difficili da regolare ma se guardi una foto capisci subito il perché...), non ci riesci, per cui usi questa compensazione via software. Per dirti, ho avuto fra le mani una Anycubic Mega con ultrabase, regolata perfettamente con spessimetro nei vari punti, piazzata la stampante il piatto non lo tocchi più. In sintesi, utile è molto utile, necessario solo in alcuni casi.
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