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invernomuto

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  1. Comincerei a capire se la versione della tua scheda corrisponde a quella degli schemi finora postati. Non puoi smontarla e vedere se c'è scritto da qualche parte di che versione della scheda stiamo parlando?
  2. Powerless recovery ti permette di salvare i dati su SD nel momento in cui manca la corrente, sempre che la scheda la supporti. Se però non muovi la testina della stampante, hai un ugello incandescente, che si raffredderà piano piano, attaccato al pezzo: se sta facendo l'infill poco male, se sta su un perimetro esterno, vedrai il difetto. Per muovere la testina devi comunicare alla scheda della stampante che la corrente principale è mancata e stai andando "a batteria": il firmware sospende la stampa, sposta la testina in un luogo sicuro e attende che la carica si esaurisca, per ripartire nel momento in cui "sente" che la corrente è tornata. Per far sentire alla scheda della stampante che sei passato "a batteria" servono dei collegamenti, altrimenti non è in grado di sapere che è entrato in funzione il gruppo di continuità e continuerà a stampare finché la batteria non si esaurisce: ti salva solo dalle brevi interruzioni di corrente.
  3. Non la vedo così semplice. Dovresti far comunicare il gruppo di continuità con la scheda e in qualche maniera fargli sapere che è entrato in funzione il gruppo di continuità. Dovresti farti un circuito apposito se non lo prevede già l'UPS Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  4. Direi che abbiamo un indiziato con la pistola fumante in mano 🙂
  5. Ciao e benvenuto, per iniziare il mio consiglio è di partire da una stampante per cui ci sia una community dietro. Se non hai esigenze di stampa di pezzi grandi (es, 300x300x300), te la cavi tranquillamente sub 250 €. I kit cinesi entry level sono tutti simili, va molto forte al momento la Creality Ender 3, stampante che ha avuto molto successo e per cui la Creality sta facendo uscire la V2 con qualche aggiornamento. Al momento altra stampante interessante è la Artillery Genius fra le entry level.
  6. invernomuto

    ASA

    Ciao, la formula è che partendo da Jerk desiderato e accelerazioni usate si inserisce una JD adatta. Prendendo i parametri che hai sulla Ender 3 (8 di jerk e 500 di accelerazione) il valore di JD è 0,05.
  7. E' un discorso abbastanza complesso. Personalmente sono il primo a dire di aver fatto tanti upgrade, sicuramente molti inutili oppure fini a se stessi. Ad alcuni amici che mi chiedono a cosa serve una stampante 3D io rispondo con una battuta, che però - almeno per me - nasconde un fondo di verità: "a stampare pezzi di upgrade per stampanti 3D!". A me piace sperimentare. Con la sperimentazione (che comporta una certa percentuale di fallimenti) apprendo. I soldi che tu vedi "buttati" o che avrei fatto meglio a spendere in stampanti di ordine superiore, io li vedo come una sorta di corso accelerato in tutte quelle competenze trasversali (molte) che la stampante richiede: un minimo informatiche, meccaniche, elettroniche, oltre all'inevitabile incontro prima o poi con la progettazione e modellazione 3D. Non ho problemi a dirti che per me la stampante è stata per me una sorta di LEGO Technics o Meccano per adulti. Entro certi limiti (perché quando mi incarto è frustrante), è divertente per il sottoscritto sperimentare. Non è un caso che di stampanti 3D ne ho più di una: una l'ho tenuta sostanzialmente stock, l'altra l'ho completamente smontata e rifatta da zero. Ti dico pure tranquillamente che in questi 2-3 anni in cui l'ho trasformata avrei speso meno a prendere direttamente una Prusa MK3S, ma sicuramente ne saprei molto, moltissimo meno di adesso. Se a te non interessa smanettare, fai benissimo a spendere qualche soldo in più e prenderti una Prusa o altra macchina il più possibile "user friendly". In sintesi, non tutti hanno le stesse aspettative dalla stampa 3D. Per me la modifica / autocostruzione della stampante è parte integrante del divertimento e del processo di apprendimento. NB Aggiungo che io non sono affatto un sostenitore degli "upgrade subito", anche perché un conto è se a farli è uno con 40anni pregressi di elettrotecnica e meccanica applicata, un altro e se li fa uno che ha un passato da ragioniere. Io sono rimasto stock per un bel po' con la mia Anet A6. Apprese le basi, mi sono lanciato nel "modding".
  8. Come misuri gli spostamenti? Potrebbe essere del buon materiale per i tuoi mini tutorial🙂 ! Mi sembra assolutamente corretto, peraltro muovere di 120mm ti permette di identificare meglio gli errori e azzerarli rispetto ad un cubetto 20x20x20. Non a caso anche su Thingiverse, volendo restare sulla regolazione degli step per mm tramite oggetti stampati, trovi molti oggettini che che ti stampano sui 3 assi delle "aste di calibrazione" almeno 100x100x100. Certo sono molto meno pratici del cubetto che stampi in 5 minuti.
  9. Ma poi mettiamoci in testa che per quanto uno possa essere scrupoloso prima o poi della manutenzione la deve fare. Puoi metterci pure i giunti in adamantio, ma avrai pur sempre delle lamelle / fermi che mordono SU UN TUBO DI PLASTICA: prima o poi, causa movimento del filo e specie se uno abbonda con la ritrazione, si creeranno dei giochi. Il PTFE nella gola, la parte a contatto con un ugello incandescente prima o poi si deformerà. Insomma, non te lo deve fare ogni settimana e sicuramente mettere prodotti di qualità aiuta a ridurre il tutto, ma è da mettere in conto nella manutenzione ordinaria. Il tutto a mio modestissimo parere, ovviamente.
  10. Io il filo lo misuro senza farlo passare nel nozzle così evito attriti. Se dico di muovere l'estrusore di 100mm, il motore deve creare un movimento di 100mm del filo se è tutto ok. Se quando passa nel nozzle non mi spinge più 100mm ma 80, non compenso con gli step per mm ma vado a capire dov'è il problema, perché sicuramente c'è qualcosa che non va (nozzle parzialmente otturato, filo che slitta, ecc ecc). A voler essere rigorosi, anche per gli altri assi andrebbero regolati gli step per mm misurando direttamente gli spostamenti della macchina e non inferendoli dalla stampa di un cubo 20x20x20, che ovviamente risente di vibrazioni, ritrazioni della plastica, ecc ecc. E' però più pratico il cubo...
  11. Lo specchio mi pare una ottima idea!
  12. Sì Mi sembrano molto conservativi quei valori, specie se si parla di motori da 1,5A come quelli della ender. Ne saprà comunque sicuramente più lui di me. Io la corrente la calcolo da qui https://wiki.fysetc.com/TMC2208). Ad ogni modo, IN ASSENZA di problemi meccanici, se ti perde passi sull'estrusore anche dopo aver disabilitato lo stealthchop, o aumenti la coppia del motore alzando la corrente (e tenendo sottocontrollo la temperatura del motore e del driver ovviamente) o ti tieni la sottoestrusione. Tertium non datur.
  13. invernomuto

    ASA

    Se vuoi gli stessi valori di jerk della ender e se hai impostato un'accelerazione di 500mm/s, devi inserire 0,0512 di JD. La formula è (0,4 * Jerk^2) / acceleration Nel tuo caso: (0,4 * 64) / 500 = 0,0512 che puoi approssimare a 0,05 Fai una prova con questo valore prima di sbatterti a ricompilare il firmware. NB Mesi fa (dicembre) avevo letto che le ultime versioni del Marlin avevano problemi con la JD e alcuni consigliavano di tornare al jerk, specie se in abbinamento ad altre funzioni, tipo la S-Curve acceleration. Io stampo benone ora con JD e S-Curve attiva (v. 2.5.3).
  14. No. Come ti hanno detto quei motori resistono tranquillamente fino a 90°. E' buona norma comunque evitare che scaldino troppo, per tenerli in salute più a lungo. Finché restano tiepidi, nessun allarme. Il driver piuttosto scalda? Se tocchi con un dito il dissipatore dopo un po' che stai stampando, scotta? Che driver hai che non ricordo? Non vedo motivo per abbassarla.
  15. invernomuto

    ASA

    Se mi dai l'accelerazione che stai usando si fa in fretta a calcolare la junction deviation corretta per la tua macchina.
  16. Yep, tolleranze considerate, lo scasso per la lampada da appoggiare ha 0,5mm di tolleranza. Fra i due disegni, quale dei due secondo voi funziona meglio @Killrob e @Tomto?
  17. Se passi ad altro per il discorso del "problema" dell'hotend M8 della Ender non vedo che vantaggi avresti ad andare su cloni da 20 euro o meno di E3D V6 o analoghi. Oltretutto non vedo come qui magicamente non avresti il difetto: il tubo in PTFE funziona allo stesso modo se hai un bowden e gola passante: il "problema" dipende dalla gola e dalle componenti usate, non certo dall'hotend. In sintesi, se il connettore che regge il tubo è fatto con i piedi, il tubo in PTFE è di pessima qualità ed è tagliato malamente, stai pur certo che ti si intasa perché il materiale fuoriesce fra lo spazio lasciato fra PTFE e nozzle e forma un tappo. Stessa cosa mi è capitata con un E3D V5: non mi è mai però venuta voglia di dare il problema all'estrusore anche perché è lo stesso che NON MI HA MAI DATO PROBLEMI per 1 anno e mezzo: era assemblato a regola d'arte, sono intervenuto io e le cose non erano più a regola d'arte e guarda caso mi ha iniziato a dare problemi (al 99% dovuti al modo in cui tagli il tubo in PTFE), poi risolti. Se viceversa usi componenti di qualità ed assembli con accortezza, il problema non esiste. Peraltro l'hotend della Ender è straconosciuto e stracollaudato: se devi cambiare o vai su cose decisamente migliori o per passare ad un clone sostanzialmente analogo non ne vedo onestamente il vantaggio. Più che altro, se vuoi stampare tutto, come ha detto @Killrob procurati una gola in titanio e mantieni l'hotend originale, spendi meno e stampi tutto. La sottoestrusione dovuta alla ritrazione, a mio personalissimo avviso, è dovuta al fatto che stai usando un TMC2208 in stealthchop sull'estrusore, peraltro aggravato dal fatto che stai dando al motore la metà della corrente stock. Non c'entra l'hotend. Il tutto ovviamente basandosi su questa discussione e non avendo la macchina davanti.
  18. Questo è il wiring della skr 1.3. Ti consiglierei di RIMUOVERE l'endstop di Z e provare i collegamenti senza l'endstop, almeno verifichiamo che funzioni tutto correttamente così, poi si va a complicare. Ammettendo che tu abbia correttamente collegato marrore, rosso e giallo, il bianco è il segnale e il nero il GND che vanno nell'endstop Z. Guarda il tuo endstop Z, il collegamento con il BLTouch deve essere identico (GND su GND e segnale su segnale). Attenzione a non mettere nulla nel +5V della presa dell'endstop (come puoi vedere nell'immagine qui sotto, uno dei 3 pin dell'endstop NON deve essere collegato: è il +5V). Se recuperi un pinout o un wiring diagram della tua scheda è abbastanza semplice. Vedi se così ti funziona l'M43...
  19. Non entro nel merito dei collegamenti perché io ho una stampante autocostruita ed ho collegamenti diretti con la scheda madre. Ad ogni modo il bltouch non sente il trigger. Se ne hai già provati altri ed escludi un problema di sonda, l'unica è rimettersi ad armeggiare con i cavi e verificare dove sbagli. Non hai modo di semplificare i collegamenti andando direttamente sulla mainboard? Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  20. Per la corrente se vuoi mettere i valori stock entri nel menu lcd dove vedi la corrente dei motori e metti quelli che ti ho evidenziato moltiplicati per 1000, per cui 725 sugli assi e 900 su E. Nello stesso menu, imposta stealthchop in OFF su E. Il rumore in teoria aumenta ma nel mio caso è trascurabile. Ad ogni modo prova, ci metti 20 secondi a tornare indietro. In ogni caso l'accoppiata tmc2208 sull'estrusore e stealthchop non è una buona scelta, in tanti hanno avuto problemi, anche qui (io incluso). Ovviamente devi salvare tutte le impostazioni da LCD. Per la mod della Ender, secondo me è più un palliativo che una soluzione del problema. Sono d'accordo con@Killrob che convenga intervenire sostituendo i pezzi giusti con roba di qualità piuttosto che appunto, ricorrere ad un palliativo. Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  21. Se è da 1,5A e gli dai 1/3 della corrente, nessun problema ad aumentare. Edit: ad una rapida ricerca, questi sono le correnti (guarda solo LE CORRENTI, non le Vref che sono per altri driver) stock della Ender 3 (verifica però: fonte: https://gist.github.com/knoopx/e6c40a009e796203b93a75a3ed6a5ab8 X = 0,58v (0,725A) Y = 0,58v (0,725A) Z = 0,58v (0,725A) E = 0,72v (0,900A) Per cui aumenta pure le correnti (io metterei quelle stock!) e sull'estrusore assicurati di avere il TMC2208 in Spreadcycle, non in Stealthchop (cambi sempre da firmware o da LCD)
  22. +Metto qui nella speranza che non sia off topic. Al momento uso una scatola (quella della resina) come UV curing box. Ho ritagliato un foro per appoggiarci sopra questa lampada: https://www.amazon.it/gp/product/B07MXG7VK3/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title_o08_s00?ie=UTF8&psc=1 ed ho rivestito l'interno con il cuki alluminio. Ovviamente è una soluzione temporanea, per cui sto studiando se si trova qualcosa da stampare di più decente. Ho visto diversi progetti, ma sono tutti piuttosto costosi, sia in termini di tempo sia di filamento. Ho pensato quindi di realizzarla in Fusion360, una roba molto contenuta per dimensioni (tanto stampo roba minuscola) e con pochi fronzoli (non perché non li vorrei, ma perché non sono bravo con Fusion360 🙂 ). Ho inizialmente provato la strada del cilindro (diametro 160mm x 100mm di altezza) con tappo superiore in cui si appoggia la lampada in questione. Tempi di stampa enormi solo per la base (14h+ a 0,2). Ho provato a fare una cosa più contenuta, ripiegando su un box 120x80 per 80mm di altezza con interno dal lati stondati e con la lampada UV che ci si appoggia sopra e fa da coperchio. Ho ridotto un po' i tempi di stampa (11h, un po' meno a 0,3mm di layer). In entrambi i casi, ovviamente, l'interno sarebbe rivestito di alluminio. Visto che non si parla di un paio di orette di stampa ma ben di più, con pure un certo investimento di materiale, volevo chiedervi: 1) secondo voi, come UV curing possono funzionare? Qual è la migliore delle due? Il fatto che i raggi UV arrivino dall'alto è un problema? In merito a questo ultimo punto, ho visto un disegno di una camera UV a cilindro con la lampada messa non sopra ma di lato: è scomoda da disegnare ma potrebbe essere la migliore per la rifrazione della luce UV. 2) esiste un sito per capire se un gruppo di pezzi "funziona" prima della stampa in 3D? Es, se gli incastri sono corretti, spessori adeguati, ecc. Ho sentito parlare di pezzi "netfabbed" ma non stampati, è un sito o un programma?
  23. Asp, una cosa per volta. Dal configuration_adv.h setti i milliampere per i TMC settati in UART, te lo assicuro. Per il motore non devi usare un tester ma cercare in rete le specifiche di quello della Ender, si troveranno tranquillamente le specifiche in rete. A me quel mod non piace tanto, ma non ho una Ender3 per cui parlo di impressioni che lasciano il tempo che trovano. Attendiamo qualcuno che abbia una Ender3...
  24. Non la Vref, la Vref la modifichi tramite potenziometro sul driver. La Vref la regoli per settare la corrente dei motori. Se li hai in UART, setti direttamente la CORRENTE (in mA). Da quanti A è il motore che ti scatta? Se sei sicuro che meccanicamente sia tutto a posto (ugello e gola non ostruiti, ruota godronata ok, estrusore con parti tutte a posto, ecc), aumenta di qualcosa la corrente (mA) del motore da LCD. Non saprei, non ho mai verificato, non uso quella funzione. Modifichi la corrente dei motori mA, non la Vref dei driver 🙂.
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