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invernomuto

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  1. invernomuto

    Bowden

    Mi unisco al coro dei sostenitori del BMG. E' veramente un signor estrusore, funziona molto bene.
  2. Io ho preso questa: https://www.3djake.it/stampanti-3d-e-ricambi-creality/ld-002r Non saprei fare un confronto, non avendo mai visto né provato le Mars o le Photon. Mi sembrano tutte uguali comunque, come ti ha detto @Tomto eviterei solo quelle con schermo sotto i 2k...
  3. Se ha il bootloader confermo che su quella scheda puoi montare la 1.9 (la 2.0 non ho provato ma già con la 1.9 non puoi abilitare tutte le funzioni). Alcune non hanno bootloader per cui devi prima installagliene uno per poter caricare un altro firmware: non so quanto sia semplice, non mi sono documentato. Ad ogni modo è una ATmega 8bit con A4988 integrati: la butterei in un cassetto non appena arrivata la stampante, semmai decidessi di acquistarla. Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
  4. Tipo? Sono curioso, personalmente uso vallejo, mi trovo molto bene, pensavo di prendere anche un piccolo aerografo per il primer. Sulle vernici, di solito si ricorre a quelle da modellismo perché hai i colori già pronti (lavaggi, colori per uniformi / mezzi militari, colori metallici, ecc). Ovviamente non hanno senso prodotti così specialistici per pezzi con pochi dettagli o molto grandi.
  5. So che tutte le schede nuove Anet di nuova generazione sono così. E' assurdo ma è così, hanno chiuso tutto, prima - con qualche compromesso - sulla vecchia scheda con ATMega e driver integrati mettevi il marlin 1.9 - pur con qualche limitazione di memoria. La scheda, da quello che ho visto, è la classica scheda Anet rossa che montava già la mia A6 e che montavano le varie A8. Con le ultime revisioni hanno bloccato il bootloader. Poi spero di sbagliarmi: non ho approfondito più di tanto perché se la dovessi prendere sostituirei immediatamente la scheda con una decente.
  6. Stile Ender 3 o con dual Z? Con dual Z hai problemi solo di disallineamento periodico ma parliamo di roba minima se la stampante è ben assemblata. Con le pulegge, da quello che ho visto, devi essere molto rigoroso nel regolare l'eccentrico in modo che tutte le rotelle facciano contatto con il profilo di scorrimento. Qui però passo la palla a chi ha stampanti con tale sistema, io ho tutte le mie stampanti con MGN12.
  7. Stampante che a me piace molto in relazione al prezzo ma l'andazzo che ha preso la Anet (fw chiuso e schede bloccate) mi lascia molto perplesso e ho qualche remora a consigliarle come prima macchina. Tempo fa si trovava a meno rispetto a quello che quota adesso, ipotizzando un upgrade dell'elettronica e firmware era veramente allettante per un utente già un po' scafato... Tra l'altro è una largo formato (300x300x350)!
  8. Se hai escluso motori, driver e cavi, l'unica è la scheda.
  9. Sul PLA "food safe" avrei qualche dubbio, da quello che so le microporosità della stampa 3D portano ad avere cariche batteriche elevate, difficile da sanificare (e il PLA non puoi certo lavarlo a 100°).C Comunque utile sintesi.
  10. intendeva 3mm se parliamo di distanza di ritrazione. Parti da quella e sali, modificando un parametro per volta (velocità, temperatura e distanza di ritrazione).
  11. Non ho una ender 3, è di fatto una SKR a 32bit con lo stesso form factor della scheda originale della Ender 3 con driver 2209 già presaldati per consentire un upgrade pulito. So che ha memoria limitata, ma è tanta roba per il costo (40 euro spedita in pochi gg). PS So che è uscita la V2 in Cina, non stanno ancora spedendo, su amazon si vedrà fra qualche mese COVID permettendo. Non so che cosa abbia in più rispetto a questa.
  12. E allora se sono in UART quella non è la VRef ma la corrente (in milliampere). Quindi probabile problema di driver, cavo o scheda.
  13. Con quella cifra hai diverse opzioni. Ci sono le Alfawise o Longer, cloni Ender. Parlano anche molto bene della Artillery Sidewinder X1 (o la Genius ma è più piccola): per quello che costa è forse al momento quella più convincente. Non mi piacciono però alcune soluzioni proprietarie scelte, tipo il cavo flat: bellissimo da vedere ma se ti si rompe / brucia dei avere il ricambio ufficiale. I primi esemplari inoltre avevano qualche problema, con la V4 dovrebbero aver risolto la maggior parte dei problemi ma ovviamente documentati prima di acquistare, io non ce l'ho. Se non altro è qualcosa di molto diverso dai classici kit entry level che hai citato, è una stampante che a quanto ho visto assembli e lanci i test e si calibra da sola...
  14. Guarda, mi piace talmente tanto che rispondo di nuovo volentieri 🙂. E' la funzionalità Z_STEPPER_AUTO_ALIGN o qualcosa del genere. Servono 2 driver per z separati e una sonda (io ho il BLTouch). In estrema sintesi, scegli due punti del piano da sondare (o 3 se hai 3 Z) e lui li sonda. Calcola la differenza e corregge il disallineamento spostando opportunamente lo stepper, portando X (se parliamo di una cartesiana) perfettamente parallelo rispetto a Y (ovviamente devi avere Y livellato). La precisione a cui vuoi arrivare è definibile così come il numero di tentativi (io ho impostato 0,02mm di differenza max). Si attiva con G34 da terminale (o puoi farlo da LCD). Io lo faccio ovviamente seguire da un G29. Con due comandi da PC stampo perfettamente livellato su tutta la superficie del piatto. E' una funzione esistente da Marlin 1.X ma dalla 2.X l'hanno cambiata, io faccio riferimento a quest'ultima.
  15. Ma sicuro che non sia un problema di Vref? Mettili in UART e parti da una corrente di 0,5A a salire. Io avevo quei motori e non ho avuto problemi di perdite di passi su Z. Sicuro che il motore non si impunti per cause meccaniche (es: l'asse Z non scorre correttamente)? Ogni update comporta dei rischi, i tecnici più esperti sono soliti ripetere: "se funziona non toccarlo!". Vale anche per la stampa 3D.
  16. A mio avviso è importante, non appena si vuole andare su materiali diversi dal PLA. Specie si si vogliono usare superfici diverse dal vetro (es, ultrabase serve più temperatura se vuoi farlo funzionare correttamente). Insomma la Zero è una stampante che non capisco e non capirò mai, un clone della ender 3 al risparmio, potevano farla costare 20 euro in più e dargli tutto... Ti hanno già fatto l'esempio del monozeta su Ender3, stampa bene. E' ovvio che periodicamente andrà controllato che non si formino giochi e che il telaio rimanga in quadro, ma anche le dual Z hanno il problema del disallineamento. Alcuni risolvono disabilitando un motore e sincronizzando i due movimenti di Z con una cinghia chiusa, io ho risolto abilitando l'allineamento automatico su Marlin.
  17. I consigli sono sempre gli stessi: nel bene o nel male questi kit entry level sono più o meno tutti uguali, se consideriamo la classica struttura "a portale" in alluminio. Se sei alla prima stampante conviene andare su un modello collaudato e di successo, possibilmente espandibile (no schede madri bloccate con firmware proprietario) perché trovi di tutto su internet: da guide alle configurazioni a pezzi già pronti per eventuali modifiche che tu voglia fare, oltre ai ricambi magari disponibili con spedizioni veloci in EU. Creality sta rinnovando la linea, stanno ormai uscendo le nuove con delle migliorie sull'elettronica (es, Ender V2), ma bisognerà aspettare almeno un mesetto, COVID19 permettendo. Fra quelle che hai citato andrei sulla Ender 3 pro, se non vuoi aspettare.
  18. No, quella ce l'ho, un teschione bianco 🙂 , perché la stampante 3D un po' tamarra deve esserlo 🙂
  19. Ma è un tuo progetto? Nel caso complimenti, molto ben fatto.
  20. Molto ben fatto, devo provare a vedere quanto materiale mi consuma. Devo rifornirmi di PLA plus blu e in questo periodo i costi sono elevati, appena c'è un'offerta lo provo. Tu l'hai stampato? Foto?
  21. Sì, il telaio è in alluminio. Passa pure, il vantaggio di questa è che di fatto è una "mount" con coperchio, a 0,3 il coperchio si stampa in tempi molto ragionevoli (8 ore).
  22. Ho trovato il mio box ideale, non l'ho ancora montato ma credo che in assoluto sia quello che si adatti di più alle mie esigenze. Quando mi arrivano i nuovi coprifili lo monto, così sistemo definitivamente l'elettronica della mia cartesiana (ora è su una staffa dove davanti ho la SKR e dietro il mosfet e il raspberry Pi). Peccato che questa abbia la ventola da 80, io ne ho una da 120mm ma per questo box è troppo grossa ed era un problema adattarla. Interessante il sistema "a scorrimento", che permette una ottima ispezionabilità (è bloccato da una vite) e fa risparmiare materiale. Per il raspberry Pi userò un box a se stante già stampato per la delta ed avvitabile al telaio. https://www.thingiverse.com/thing:3699676 Disponibile anche nella versione con ventola da 50 laterale, ma preferisco questa
  23. Purtroppo è così, le guide sono importanti ma sono una base di partenza da adattare alla TUA macchina. E' purtroppo molto difficile fare generalizzazioni, ogni configurazione è diversa, ogni filamento, anche della stessa marca, può avere proprietà leggermente differenti, senza contare che il materiale invecchia, si inumidisce, ecc. Io tengo le macchine in un locale abbastanza umido e freddo: anche se uno avesse assemblato una macchina identica alla mia dal punto di vista meccanico, le mie impostazioni non andrebbero bene se lui avesse la macchina, ad esempio, in soffitta... L'unica è fare i test, non impazzire alla ricerca della perfezione (che non è di questo mondo, specialmente per la stampa FDM) e piano piano arrivare ad un livello soddisfacente, stabile nel tempo ed essere in grado di ritarare i parametri alla bisogna (es, in caso di cambio di materiale).
  24. Con il combing disattivato i movimenti di travel sono diretti (in linea d'aria) da un punto all'altro. Per ogni movimento di travel viene fatta una ritrazione del filamento, cosa che richiede tempo. Con combing attivato il movimento non è diretto ma fatto all'interno del perimetro di stampa, eliminando la necessità di ritrazione. L'opzione "not in the skin" permette di ottenere i risultati migliori, è un mix fra le due, se il movimento di travel può essere fatto all'interno dei perimetri disabilita la ritrazione, se il movimento deve passare per una superficie perché non è possibile rimanere "internamente al pezzo" il movimento di travel viene fatto direttamente con ritrazione attiva (come se il combing fosse spento). Ovviamente dipende dalla geometria del pezzo, se hai tanti travel forse conviene attivare almeno "not in the skin" in alternativa puoi pure disabilitarlo. Io uso "not in the skin" perché mi sembra il compromesso migliore, avere troppe ritrazioni specie come me con un bowden significa aumentare la probabilità di avere occlusioni, specie per le geometrie di certi pezzi...
  25. E' una cosa che ho riscontrato anch'io e che non mi spiego più di tanto. La teoria - e pure la logica - dicono che lo stringing dovrebbe crearsi con le alte temperature, per il fenomeno che hai descritto (la plastica è troppo calda e "cola" dal nozzle"), abbassando la temperatura dovresti avere benefici. In realtà con alcuni filamenti anche io ho riscontrato che alzando la temperatura di 10-15° mi ha fatto sparire lo stringing, quasi come se ci fosse una "temperatura ideale" da rispettare. Forse esiste un intervallo di temperatura ottimale dove i parametri di ritrazione sono più efficaci, non saprei. Nel tuo caso direi che la temperatura ideale è 200°, più chiara di così la tower temp non poteva essere, mancava poco che ti configurasse pure cura direttamente lei 🙂
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