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invernomuto

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  1. Se ne è parlato spesso: da punto di vista economico non ha tanto senso: ti compri una nuova stampante con le caratteristiche che cerchi e fai fuori (o usi come backup) quella vecchia. Inoltre, o hai una ottima manualità (NB io non rientro in questo gruppo) oppure il rischio di fare upgrade che peggiorano la situazione invece di migliorarla è reale: ogni volta che tocchi qualcosa che funziona rischi che si rompa qualcosa o che le migliorie non portino i benefici attesi. Le cose però non si fanno solo per convenienza economica ma anche per divertimento/apprendimento: seguire dei progetti che riguardano la propria stampante rientra in questa categoria.
  2. Personalmente non perderei altro tempo e sfrutterei i resi Amazon: impacchi tutto e rimandi indietro, dicendo che la stampante non funziona correttamente. Poi valuta se riordinarla su Amazon (e non disdegnerei la garanzia Amazon in caso di problemi e visto che sei agli inizi) o altrove.
  3. Da quello che ho letto è una funzionalità supportata, poi non ho quella stampante. Verifica magari che non ci sia qualcosa da abilitare nel menu della stampante.
  4. Sì, hai ragione, errore mio, c'è un endstop ottico su Z.
  5. Ergo è un problema di supporti, non di altro. Probabilmente sono troppo sottili rispetto al pezzo sa stampare e il pezzo si stacca con il movimento del piatto.
  6. Dal poco che conosco una stampante a resina di quel tipo, concordo, lato hardware c'è poco da controllare, è più probabile che sia qualcosa software. La stampante fa lo zero sul piatto, sei tu a calibrare quello zero con le relativi viti. Non ci sono finecorsa né sensori. C'è una scheda interna con tutto integrato.
  7. Uno scanner 3d? Da immagini / video non ho idea.
  8. Corretto. Il grosso equivoco è considerare il WD40 un lubrificante, non lo è e fa danni se usato come tale.
  9. Come ti hanno detto, controlla delicatamente che gli assi X e Y della stampante scorrano senza intoppi. Le cinghie sono tese? E' un classico che se non sono tese la cinghia salti e ti faccia uno spostamento di un layer.
  10. Semplicemente fai la classica verifica del piatto con il foglio di carta quando l'ugello è a zero, porti il nozzle più vicino al piatto agendo sulle molle o sui parametri che usi per la calibrazione. Splend'or classica da 1,50 euro bomboletta grande. Perché la stampa 3d non è una scienza esatta, basta che hai scalibrato il piatto staccando i precedenti pezzi e non hai più la situazione di partenza. Oppure piatto sporco, ecc. Con la lacca risolvi, puoi stampare pure a piatto quasi spento (non certo 75° per il PLA). Se è inumidito te ne accorgi perché fa tanti fili e le stampe visivamente sono peggiori. Proverei prima a verificare che il piatto sia livellato e tu sia corretto come altezza del nozzle al primo strato.
  11. O sei alto oppure ti conviene usare uno spruzzo di lacca, fai molto prima con i piatti in vetro.
  12. Se i 3 assi X, Y e Z li calibri con il classico cubo di calibrazione, allora conviene prima step/mm estrusore e flusso. Poi stampi il cubo e vai a calibrare la precisione dimensionale degli assi. Se invece calibri gli assi misurando gli spostamenti, puoi farlo nell'ordine che ti pare. Ovviamente flusso post step / mm dell'estrusore.
  13. Come ti ho detto se stampi miniature è sicuramente utile, si trovano un sacco di pezzi da stampare con molto dettaglio e va ad essere complementare alla stampa FDM: es, per elementi scenici poco dettagliati e grandi, vai di FDM, per cose con molti particolari e piccole, resina. Concordo con te che il post stampa è una rottura, io la uso molto poco, DEVI farti l'angolo del piccolo chimico separato dal resto della casa, una FDM puoi pure tenertela in camera (non salubre ma OK se stampi PLA e non soggiorni quando stampa), una resina per me non puoi tenertela dove stai.
  14. In generale non devi avere punti di sforzo lungo i punti di contatto dei layer se vuoi una stampa più resistente alla sollecitazione, specie per oggetti piccoli dove non puoi più di tanto agire con perimetri e infill. Pertanto se l'oggetto è una colonnina e la colonnina è soggetta ad una trazione lungo la sua verticale o a punti si forzo lungo la verticale (es, una pressione laterale), se la vuoi più resistente ti conviene stamparla in orizzontale.
  15. Non me ne intendo, ma ho sentito in canali di "guru" di stampanti a resina che basta ridurre un po' i tempi in cui il LCD sta acceso per molto tempo (i bottom layer) per avere LCD che durano decisamente di più. Onestamente non ho le competenze per verificare o meno questa affermazione, ma ho ridotto i bottom layer e le stampe vengono molto bene lo stesso. Se non stampi figurini o figure ultra dettagliate, per me la resina è completamente inutile. Io uso decisamente di più la FDM...
  16. Infatti io ho rinunciato all'upgrade dello schermo al mono. Velocità a parte, costano 3 volte tanto rispetto a un normale LCD RGB e anche un normale LCD RGB lo fai durare qualcosa in più se non fai 60s di esposizione per 15 bottom layer. Ti dirò, per l'uso che ne faccio io sono proprio due mondi completamente diversi. Tendenzialmente uso FDM per tutto quello che non sono miniature / figurini. Sì, comunque una Photon S si trova a meno di 200 euro spedita dall'EU. Tornassi indietro prenderei direttamente una wash and cure machine, ormai si trovano sui 110-130 euro.
  17. Premesso che le ultime versione di cura dovrebbero aver implementato delle migliorie sui supporti (custom support), senz'altro se stampi miniature conviene prendersi la resina. Hai risultati nettamente migliori, è MOLTO peggio il post stampa (pulizia con detergenti, polimerizzazione UV, ecc) ma i risultati sono strabilianti. Aggiungo inoltre che hai molti meno problemi di settaggio della stampante, metti quattro parametri in Chitubox e sei a cavallo, una volta trovati i parametri è difficile sbagliare le stampe. Per contro, la manutenzione della macchina è un po' peggiore, fep e resina vanno puliti / cambiati periodicamente, tralasciando il post post stampa citato sopra.
  18. Sicuramente hai una maggiore precisione, al costo di una maggiore frequenza di intasamenti o altro e ovviamente un aumento dei tempi di stampa. Io li ho provati per dei pezzi molto piccoli, ottieni particolari che non riesci a realizzare con un ugello più grande. Il problema non è la marca di stampante (puoi certamente abbassare la velocità per ottenere stampe più precise) ma probabilmente, come ti hanno risposto sopra, di settaggi. Partirei da una classica calibrazione degli assi per vedere che sia tutto OK (in altre parole, se sposti gli assi di 10cm si devono spostare effettivamente di 10 cm, non di più o di meno, altrimenti hai pezzi sballati).
  19. personalmente ho abbandonato le gole all metal, ho provato per un po' quelle in titanio ma avevo problemi con bowden + TPU, materiale che ultimamente sto stampando molto. Nessun problema con quelle al teflon. Ti chiedevo per capire se la situazione era simile. Proverei, se non lo hai già fatto, con la pasta termica da applicare sulla gola, se non funziona è come ti hanno già detto gli altri un problema di estrusore probabilmente non idoneo al modo in cui lo utilizzi (camera termica).
  20. Io con il V6 in mano lo tenevo tranquillamente in mano dal bordo in metallo dove entra il tubo in PTFE con il blocchetto sui 180°, senza ventolina (da 30mm) montata. Ha una ottima dissipazione passiva. Era sicuramente caldo ma non era da ustione. Eh ma appunto. Io ho stampato con 25°-30° di temperatura ambiente con una ventolina da 30mm senza problemi. Se lui ha problemi con la camera termica *spenta* a 35° (e con 15° di temperatura ambiente fuori!) e gli si intasa così spesso il nozzle forse il problema è altrove, non so quanto gli faccia il passaggio ad una 40mm, specie quando accenderà la camera termica o in estate. Se ha questi problemi forse potrebbe valutare una dissipazione a liquido o montare un qualcosa che permetta uno scambio d'aria verso l'esterno, non so. Non sono esperto, ma la sensazione è che ci sia qualcosa che non va, le macchine più professionali sono tutte con camera chiusa e non credo abbiano periodi di fermo così frequenti.
  21. Per caso hai una gola all metal? Per la ventola anche secondo me non deve soffiare ma aspirare, ma se ci sono 35° nella camera di riscaldamento non è che una ventola da 40 mm può fare molto.
  22. Intendiamoci, io non ho nulla contro i kit cinesi, né sto dicendo che il kit Tronxy faccia schifo a tutto campo. Mi limito ad osservare che: 1) come tu dici, il prezzo è certamente un indicatore della qualità: per costruirsi una Voron / BLV Cube / altra stampante 3D CoreXY "conosciuta" ci vogliono 600+ euro, quello della Tronxy costa la metà e qualche compromesso l'hanno sicuramente fatto 2) Tronxy è abbastanza nota, come molti produttori cinesi, per fare prodotti incrementali, assemblando un prodotto magari con difetti evidenti, poi aggiustandolo nelle versioni successive (con tanti saluti a chi ha fatto "l'early adopter"!): i primi kit della X5S (non SA) del 2019 avevano alimentatori da 12V e piatti che a più di 70 gradi difficilmente ci arrivavano, oltre ad avere fili completamente sottodimensionati che arrivavano a 80°+. Quello è un prodotto che nel 2019 non andava venduto. Diciamo che le ultime versioni dei kit sono arrivati a una qualità accettabile, pur con qualche, inevitabile, compromesso. 3) ci sono kit migliori di altri, più semplici se vogliamo ma con componenti migliori e una maggiore attenzione al design. Costano però di più, inutile girarci intorno Qui siamo completamente d'accordo. La domanda è se lo sarà mai. E' più plug 'n play la resina delle FDM. Anche su questo punto io sono d'accordo, ed è pure un "cane che si morde la coda", le Hiwin sono ottime MA UNA ti costa come una Ender 3 completa se presa da rivenditori certificati in EU e quindi non hanno forse tanto senso su macchine "hobbistiche", su quelle cinese è un terno al lotto. L'unica forse è prenderle su amazon e fare resi finché non si ottiene un set di guide lineari decenti.
  23. No. Lascia perdere le specifiche "cinesi". Se guardi le specifiche, in Cina vendono power bank da 30.000 mAh grossi come pacchetti di sigarette. A me sembrano entrambe buone stampanti, la tronxy mi sembra più solida come struttura (la Sapphire in alcuni punti è proprio lamierino, specie la parte in alto). Preferisco le guide lineari della Sapphire al sistema di movimentazione della Tronxy. La V1 della Sapphire si trova ad ottimo prezzo (sotto i 300 euro spedita da EU), non so onestamente se la V1.1 (400+ euro spedita dall'EU) valga i soldi in più richiesti. Su questo non sono tanto d'accordo. Se compro un kit, non devo mettermi a trapanare alcunché sul telaio per montarlo. Non è questione di usare la testa, è questione che per 400+ euro di macchina pretendo che mi fai un kit dove i pezzi sono dimensionalmente accurati. E' un difetto presente nelle recensioni che ho visto, se non l'hanno ancora risolto è grave. Poi sono d'accordo sul resto, la struttura della macchina è solidissima (puoi metterci ancora gli angolari per renderla più solida ma ti ci puoi sedere sopra e non si muove) e la pro è uno step in più rispetto alla SA (che comunque, se uno vuole smanettare, si trova a poco ed è un'ottima base per futuri upgrade).
  24. Diciamo che quando monti i il telaio e poi scopri che devi smontarne un pezzo per montare i carrelli di Y, un dubbio ti viene 🙂
  25. Ottimo, se non hai fretta comincia dallo studio dei progetti. Qui il link alla BLV Cube, puoi guardarti anche come viene la stampante finita, ci sono le rappresentazioni in 3D. https://www.blvprojects.com/ Anche la Voron è un ottimo progetto MOLTO ben documentato (la BLV cube molto meno). https://docs.vorondesign.com/
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