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invernomuto

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  1. Non saprei dirti, le tue esigenze e capacità le puoi conoscere solo tu. Se vuoi imbarcarti in un progetto di costruzione di una stampante da zero ci sono diversi progetti su internet molto conosciuti: BLV Cube, Voron, Hypercube Evolution, Ratrig V-Core e altri che al momento sicuramente dimentico. Sono tutti abbastanza modulari e configurabili a seconda delle esigenze. Partirei dall'analisi di quelli. Tieni conto che una BLV Cube sei sui 600 euro (almeno) per una 330x330 usando roba cinese. Visto che hai già una stampante parti da questi e valuta tu. Tieni conto che fra arrivo dei pezzi e assemblaggio è cosa lunga, ci devi dedicare parecchio tempo.
  2. Non conosco la tua esperienza pregressa con CNC, meccanica ed elettronica in generale, ma confermo che costruirsi da zero una 500x500x500 non è uno scherzo, anche in termini di costi. Non mi convince neppure di fare una cartesiana (specie se avevi in mente la classica cartesiana "stile prusa"), visti dimensioni e pesi del piatto sull'asse Y. Se sei agli inizi personalmente andrei di un kit: ci sono kit che, pur non essendo il massimo non appena tirati fuori dalla scatola sono ottime basi da cui partire per upgrade futuri (es, Tronxy X5SA). Ma sei proprio sicuro di aver bisogno di un volume di stampa del genere?
  3. invernomuto

    BigTreeTech SKR 2

    Segnalo l'uscita di una nuova versione della famosa scheda SKR, con un po' di novità interessanti, specie quella della protezione dai corti del termistore: Costo sempre abbastanza abbordabile (una 30ina di euro) : https://www.youtube.com/watch?v=dLeYnlQ5NtE
  4. Proverei a pulire bene l'ugello, mi sembra ci sia un problema si sottoestrusione di materiale. Te lo fa anche con altro filo (stesso materiale, altra bobina)?
  5. Io ne ho presa una regolabile, con una cartuccia riscaldante di ricambio su Aliexpress. E' questa, l'avevo presa con spedizione dall'EU e mi era arrivata in una settimana, se non ricordo male mi è costata una 30ina di euro più o meno. E' ovviamente un prodotto economico e non professionale, ma fa il suo lavoro, consente anche di dissaldare piccoli componenti elettronici. In alternativa qualcosa di analogo su Amazon. Ci sono quelle con stazioncina dedicata (anche saldante) ma questa rimane abbastanza compatta e va più che bene per uso hobbistico che ne faccio. https://it.aliexpress.com/item/1005002350207714.html?spm=a2g0o.productlist.0.0.6d0043df7IbBgW&algo_pvid=null&algo_expid=null&btsid=2100bdec16188309224654749e691f&ws_ab_test=searchweb0_0,searchweb201602_,searchweb201603_
  6. Confermo, una pistola termica è la soluzione migliore. Ad ogni modo visti i costi esigui valuta un rimpiazzo, se si incrostano troppo il gioco non vale tanto la candela.
  7. Si vede che è molto scesa allora. A quei sono il primo a dire che non ha senso Creality, assolutamente. Mi sembrano anche abbastanza identiche come hardware, la prima LD002R aveva una guida lineare per Z, la Photon no se ricordo bene, ora vedo che la mono l'ha messa. Un vantaggio Creality è che monta hardware Chitu (ultima versione della loro scheda) e sono pienamente compatibili con Chitubox. Credo comunque siano tutte uguali come elettronica quelle di questa fascia di prezzo. Questa però non mi ha mai convinto più di tanto e ormai andrei sulle monocromatiche, le versioni sub 200€ hanno aree di stampa un pelo più grandi delle vecchie generazioni e potendo stampare "in verticale" non è un grosso limite.
  8. No, le serie LD, che vanno in concorrenza con Photon, Mars (e versioni mono) sono molto ben prezzate, costano meno e sulla carta hanno ottime caratteristiche. Io un annetto fa ho preso una LD002R (equivalente di una Photon o di una Mars) e l'ho pagata meno delle concorrenti. La LD002H (mono) si trova a 200 euro spedita dall'EU, poi ho letto del problema allo schermo e la cosa mi ha molto raffreddato. Purtroppo non hai supporto perché la community è molto piccola, il gruppo reddit dedicato alla serie LD ha pochi messaggi. Il supporto Creality lascia a desiderare, anche nel forum ufficiale, i fw usciti per la LD002R non hanno changelog, nessuno risponde se si chiede cosa vanno a correggere. Peccato.
  9. Dipende dagli spessori, non mi farei eccessivi problemi, la durata dei vasi in plastica in generale non è il massimo. Occhio solo se è in un posto eccessivamente caldo, il PLA già a 50-60° si ammolla. Se però deve essere a tenuta stagna ti conviene rivestirlo di qualche resina siliconica. Anche con riempimenti elevati è difficile ottenere la tenuta stagna per un contenitore stampato in 3D, specie se gli spessori non sono proprio elevati.
  10. Sembra una bella macchina ma so che per la LD002H in molti segnalano dei problemi (sovraesposizione del display) che non sono ancora risolti e purtroppo la community per le macchine Creality A RESINA non è affatto numerosa a differenza di Anycubic e Elegoo. Spero che Creality in questa nuova macchina ci investa più risorse in termini di supporto post vendita.
  11. Non sapevo ci fossero soluzioni alternative alla palla a prezzo così basso. Quando mi ero informato, tempo fa, su una soluzione a basso costo, non li avevo visti, e avevo letto che per fare una cosa un minimo decente con un sistema automatizzato avrebbe richiesto un budget decisamente maggiore. Un'alternativa in più, ottimo.
  12. Siamo però su altri livelli di costi. La palla te la blocchi sopra la stampante e dovresti essere a posto con poche decine di euro, un impianto anti incendio automatico sono un po' di soldini in più. Comunque con 10-15 euro consiglio anche un allarme antifumo a batteria, è un prodotto molto economico utile a prevenire problemi (ovviamente se si stampa in presenza). Tendenzialmente con lo smartworking per me è cambiato tutto per cui lancio anche stampe abbastanza lunghe, mi sembra che la più lunga che ho fatto sia durata una quindicina di ore. Mai fatto stampe per più giorni. In generale preferisco stampare in presenza, dove posso intervenire se la stampa va male per non sprecare materiale inutilmente.
  13. Quoto tutti e 3 i punti e ottima idea quella della presa wifi!
  14. Anche io ho acquistato un piccolo alimentatore dedicato con pulsante su Amazon. Considera che nel 90% dei casi un vecchio caricabatterie da cellulare per il Raspberry Pi non va bene, necessita di un alimentatore che eroghi sufficiente corrente, per cui ne ho preso uno su Amazon con interruttore. Io lo lascio quasi sempre acceso, lo spengo solo quando non ho in programma di usare la stampante per un po' di tempo. E' abbastanza indifferente, se lo alimenti da alimentatore della stampante ti dovrai procurare uno step down da 12/24V ai 5V richiesti dal Rasberry Pi. Personalmente, visti i costi, andrei di alimentatore dedicato specifico per Raspberry così non hai problemi.
  15. E' esattamente quello che ho letto io, il problema non è nel filamento ma nel fatto che quando lo stampi inevitabilmente si creano delle microporosità dove possono proliferare i batteri, contaminando il cibo. Dovrebbero esserci in commercio delle resine (tipo silicone liquido) per renderli lisci ed "impermeabili" ed evitare il problema, ma per uso alimentare personalmente eviterei.
  16. Potrebbe essere una vref / corrente settata male per i nuovi stepper?
  17. Concordo. Aggiungo che la scheda NON rende più performante la stampante, se la stampante ha problemi la scheda dovrebbe essere l'ultima degli imputati. Per la scheda, prova a ripartire da zero aggiornando all'ultimo firmware disponibile per la tua macchina sul sito del produttore. Fai un reset della EEPROM e riparti da capo con le calibrazioni.
  18. Ciao, grazie per la spiegazione, molto utile. Quindi una volta che hai curato la resina e che questa si deposita travasi l'IPA altrove e poi pulisci il contenitore? Per me non sarebbe problematico usare più di un contenitore (al momento uso solo resine lavabili in acqua, e come detergente o acqua e sapone per piatti o alcool normale).
  19. Sì su questo sono perfettamente d'accordo, il discorso non vale in assoluto.
  20. Secondo me non ci capiamo. Un conto è una persona che compra singole parti con marchio CE e ci assembla una macchina, su suo progetto. Un conto è vendere un kit progettato da un costruttore con marcatura CE. Nel primo caso, se assembli i singoli pezzi marchiati CE, il prodotto finale, ovviamente, non risulterà necessariamente conforme CE. Se invece il kit ha il marchio CE, una volta assemblato è il prodotto finale ad essere conforme CE. Basta che ci siano le istruzioni di montaggio. Altrimenti non potresti vendere nessun oggetto da assemblare (manco un giocattolo), i pare assurdo. Sono il primo a dire che la Cina se può non rispetta le regole, però vorrei essere sicuro del punto sopra specie per quei kit da assemblare che si trovano spediti da Amazon (Creality, Anycubic). Tutto qui. Se i kit Creality (quelli che vendono direttamente nella UE) hanno la marchiatura CE, il tuo problema per me non si pone. Rimane sicuramente per le macchine autocostruite. In sintesi, mi risulta strano che ci siano prodotti del genere venduti da un colosso dell'ecommerce (americano) che non rispettano le regole di conformità europea. Peraltro non è che il venditore può vendere quello che gli pare senza fare verifiche, gli obblighi della conformità sono in carico anche al distributore e non solo al produttore, per cui se Amazon vende allegramente roba senza marchiatura CE rischia problemi pure lei. Per me non è tanto questione di rischio intrinseco della macchina. Una CNC autocostruita non è certamente poco rischiosa per l'utilizzatore. Mi spieghi però a cosa servirebbe una certificazione volta a dimostrare la sicurezza di un prodotto che assembli tu e che usi solo tu? A chi opporresti tale certificazione (che peraltro non è gratis) in caso di problemi? A te stesso? Ovviamente, nel caso di vendita o nel tuo esempio del FabLab, sono d'accordo con te che tale certificazione (e tutte le altre necessarie) siano invece molto importanti per dormire tranquilli la notte.
  21. Non mi sembra di aver fatto passare un messaggio di spensieratezza, anzi, è esattamente il contrario. Proprio perché te l'assembli tu sei TU responsabile in caso di problemi, a terzi o a cose di terzi, senza poterti rivalere sul produttore (anche perché il produttore sei tu!). Per cui lo fai (legalmente perché non mi sembra che il fai da te sia fuori legge) a tuo rischio e pericolo. Fatta salva responsabilità (civile e penale) in caso di incidente, quello che sto dicendo è che per uso personale ed hobbistico: nessuno si va a far mettere il marchio CE su cose assemblate in casa per uso personale / hobbistico, perché non avrebbe senso (il produttore coincide con l'utilizzatore, certificheresti a te stesso che ritieni l'oggetto sicuro) in ogni caso, un controllo sarebbe impossibile (mi entri in casa per vedere se mi sono assemblato il PC da solo?) Diverso il caso in cui in cui io vendo quello che produco/assemblo a terzi, ma qui esuliamo dall'uso hobbistico e personale, si passa dall'hobby all'artigianato. Per rispondere alla questione del FabLab, siamo sicuri al 100% che un kit per Ender 3 V2 venduto da Amazon non abbia il marchio CE? Mi sembra strano che certi colossi dell'e-commerce si mettano a fare cose borderline con la legge. Chiedo perché kit di prodotti chiaramente NON a norma (anzi, dichiaratamente pericolosi, come ad es, vecchio kit Anet A8 con alimentatore con 220V con fili "a vista") su Amazon non li ho mai visti con prime (solo da venditori terzi cinesi) mentre vedo prodotti Creality o Anycubic che invece certi standard di sicurezza almeno li rispettano.
  22. Qui è un po' difficile da dire, io con le stampanti 3D, specie la resina, vado un po' a momenti, se mi serve un pezzo stampo. Ci sono periodi, come in questo momento, che stampo molto e in effetti la parte di post produzione diventa un po' una noia. Premesso che al momento ho provato solo resine lavabili in acqua, ma non esistono detergenti che siano in qualche maniera "riutilizzabili" più a lungo? Leggevo altrove di qualcuno che usa IPA, fa cristallizzare la resina in esso contenuta mettendolo sotto lampade UV e poi lo riutilizza quasi come nuovo. E' fattibile oppure è una fesseria? Io al momento mi sono attrezzato con un contenitore con alcool rosa e una macchina ad ultrasuoni per una passata finale.
  23. Ne ho viste diverse e i prezzi sono ormai diventati molto interessanti. Una domanda per chi ne possiede, semplificano davvero il processo di post produzione della stampa a resina? Perché io fra guanti e fazzoletti faccio un casino ad ogni stampa e se veramente queste macchine riducono di un minimo il tutto sono tentato di prenderla.
  24. Non sono d'accordo sul termine "raggiro": non tutti i prodotti venduti nella UE necessitano del marchio CE (ignoro se una stampante 3D lo necessiti) sul "fai da te" (che è perfettamente legale) sarebbe assurdo richiedere una marcatura CE: penso a un appassionato di elettrotecnica che si costruisce un robot con Arduino o uno che si autocostruisce qualsiasi cosa invece di comprarla già fatta c'è comunque la libertà di importare prodotti dalla Cina prodotti non marchiati CE (ovviamente nei limiti legali vigenti, no farmaci o merci contraffatte ovviamente), significa che sarai tu importatore a dover rispondere in caso di mancata rispondenza del prodotto alla normativa di riferimento (per cui se mi va a fuoco la TV Samsung comprata nel negozio e brucia il condominio dove abito, posso chiedere i danni a Samsung se non ho manomesso il prodotto, se mi va a fuoco il robot Arduino autoassemblato o il PC cinese senza marchio CE pago io e basta). Non vedo perché io sarei soggetto ad alcunché per uso personale. Io posso assemblarmi un PC in casa mia con i componenti che voglio, non mi risulta debba richiedere marcatura CE. Diverso è il caso di utilizzo dello stesso in un posto di lavoro. Ritorno inoltre al punto 1 scritto sopra.
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