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Signori vi presento, con non poco orgoglio...
Carsco ha risposto a Killrob nella discussione La mia stampante 3D e il mio laboratorio
Stupendo! Io pero' avrei optato per una chiusura "labile", per esempio con una coppia di magneti al neodimio. In questa maniera l'interno sarebbe stato accessibile solo tirando un pomello invece di svitare qualcosa. Per la chiusura anteriore e superiore immagino ti servirai di cerniere. Quello e' policarbonato o plexyglass? Occhio ai graffi con quest'ultimo. -
Heating failed - PRINTER HALTED
Carsco ha risposto a Mimmo82 nella discussione Problemi generici o di qualità di stampa
Il calore dilata i metalli ed e' perfettamente plausibile che il foro dentro cui inserisci la cartuccia diventi lasco al punto da non far toccare piu' la vite che si occupa di tenerla salda. Ipotesi remota, ma plausibile. Ma cosa ci metti a stringere due viti? Fra l'altro se e' uno dei cavi malconci (compresi quelli del piatto) lo scoprirai solo aprendo il fascio di cavi e muovendoli/torcendoli ripetutamente mentre provi col tester. Ecco, questo non l'avevi detto. Solitamente quello che non si tocca non si rompe e viceversa, quindi e' piu' probabile che il problema sia li'. Come giustamente dice Marcott prova a fare una stampa disabilitando il piatto o per lo meno fanne una guardando attentamente il display della Ender dove vengono mostrate le temperature. Li' troverai la causa del problema, se il nozzle o il bed. Se ti scoccia stare a guardare per 30 minuti puoi sempre piazzare una telecamerina (o un cellulare o una webcam col PC) puntata sul display a registrare. -
Alimentatore portatile con batteria Parkside
Carsco ha risposto a Carsco nella discussione Nuove idee e progetti
Grazie mille. No, non ho pubblicato nulla per due motivi. 1) E' fortemente personalizzato, quindi inutile per il 99.9% della gente. Nota i due fori passanti sul dissipatore da dove si regolano V ed A. Il dissipatore a sua volta e' incollato sugli integrati e all'interno non e' rimasto spazio nemmeno per poter estrarre lo strumento senza rompere il guscio in quanto non c'e' fisicamente lo spazio per far scattare indietro le mollette. 2) se serve la base per la batteria e' gia' presente in millemila varianti su Thingiverse. La mia e' stata presa (modificata, corretta, pulita) proprio da questi progetti. -
Alimentatore portatile con batteria Parkside
Carsco ha risposto a Carsco nella discussione Nuove idee e progetti
No: si affloscia 5-10 gradi dopo, non basta. Per lo meno se voglio tirare fuori almeno 2A dal dispositivo oppure usarlo in estate 🙂 Ci vuole ASA/ABS oppure, come dicevo, far sporgere ancora un po' il dissipatore per staccarlo dal guscio, solo che poi si vedrebbe l'interno. -
Alimentatore portatile con batteria Parkside
Carsco ha risposto a Carsco nella discussione Nuove idee e progetti
Credimi, e' davvero banale. Pero' e' solo una specie di esercizio di stile perche' ovviamente in PLA non va bene. Il dissipatore arriva facilmente a 60° e siccome e' a contatto col guscio, questo si rammollisce. O devo ristamparlo in ABS/ASA (non ho il rosso) oppure devo fare in modo di ridisegnarlo in modo che il dissipatore sia sollevato dal guscio almeno 5mm, come il modello che ho fatto per caricare la batteria dell'auto. -
Problema "temperatura fuori controllo piatto "all' accensione
Carsco ha risposto a Nick72 nella discussione Hardware e componenti
Ricorda che hai ancora qualche ora per approfittare dei festeggiamenti: coi botti non si sentira' nulla arrivare in strada 🙂 -
BUONA FINE E MIGLIOR PRINCIPIO...
Carsco ha risposto a Killrob nella discussione La mia prima stampante 3D
Auguri a tutti! -
Alimentatore portatile con batteria Parkside
Carsco ha risposto a Carsco nella discussione Nuove idee e progetti
Grazie mille! 🙂 Il regolatore e' un "semplice" doppio convertitore DC-DC composto da LM2596 ed LM2577 sulla stessa board. Vecchio ma efficace. Era nella scatola ormai da quasi 8 anni. Quella non e' una "Fiesta MK3" ma e' la mia compagna 30enne. Un pochino di rispetto! 🙂 Complimenti per l'occhio. Se lo allunghi ancora un po' vedrai anche il tappo del serbatoio lavavetri stampato in TPU: se ti serve l'ho messo a disposizione su Thingiverse. Fino alla Escort, Focus MK1 e svariati furgoni si usa lo stesso tappo. Col tempo tende a sbriciolarsi. Grazie mille. Cerco solo di riciclare immondizia qua e la' 🙂 -
Alimentatore portatile con batteria Parkside
Carsco ha pubblicato una discussione in Nuove idee e progetti
Le batterie Parkside costano veramente poco e sono ottime, cosi' come tutta la serie di accessori. Ecco l'ultima pazza "creazione": E' un alimentatore stabilizzato con tensione regolabile fra 1 e 27V, con protezione in corrente regolabile fra 0 e 3A. Si puo' usare come powerbank, come caricabatterie per auto, caricabatterie LiPo, alimentatore a batteria per notebook, alimentatore a batteria per router 4G di emergenza, come frullatore. No, come frullatore no. Con un'altra versione ci carico regolarmente la batteria dell'auto quando deve rimetterla in moto dopo il solito mese di fermo. La collego, 10 minuti di carica e metto in moto. -
Scritte con due colori con Ender 3 (e altri stampanti con solo un hot end)
Carsco ha risposto a Davide87 nella discussione Nuove idee e progetti
Tranquillo, e' che non conosco completamente Fusion. Qui sono due click di numero. -
Scritte con due colori con Ender 3 (e altri stampanti con solo un hot end)
Carsco ha risposto a Davide87 nella discussione Nuove idee e progetti
Ma... perche'? Io esporto due STL: uno e' il pezzo inciso e l'altra e' la scritta con cui ho inciso. I due STL li importo in Cura e poi li allineo in pochi secondi. Forse vuoi che siano gia' allineati? -
Scritte con due colori con Ender 3 (e altri stampanti con solo un hot end)
Carsco ha risposto a Davide87 nella discussione Nuove idee e progetti
Posso aggiugere che e' stata piu' laboriosa l'operazione di centratura dei pezzi. che il loro disegno. Se questi non hanno la stessa dimensione (e i miei non l'avevano) non e' cosi' immediato centrare come vuol far credere il tizio (che ha due pezzi garandi uguale, caso raro perche' c'e' la cornice). Basta posizionarsi con la vista sotto al piano e procedere per piccoli passi, manualmente, fino a vedere una sola scritta. Consiglio: avvicinarsi grossolanamente con il mouse e le due frecce X e Y. Appena si e' abbastanza vicini proseguire manualmente inserendo la misura approssimata al primo decimale nelle due caselle in alto a sinistra. Non ho mai visto i pezzi allineati coi "centesimi dispari", ma solo coi decimi. Esempio: se spostandosi col mouse i pezzi sono quasi centrati con X a 8.45239 allora provare 8.4 o 8.5 e avanzare solo di un decimo alla volta. Prima o poi i due pezzi saranno perfettamente centrati. -
Scritte con due colori con Ender 3 (e altri stampanti con solo un hot end)
Carsco ha risposto a Davide87 nella discussione Nuove idee e progetti
Aspetta, che c'entra il CAD? E' Cura che l'ha "fatto"! Io ho solo fatto la scritta alta 4 decimi, l'ho incisa nel pezzo e poi ho stampato prima la scritta e poi il pezzo sopra. Personalmente uso FreeCad anche se molti lo odiano, ma il CAD non c'entra nulla. Segui bene il video nel post di apertura: poi se hai dubbi io sono qui, ma e' piu' semplice vederlo (e farlo) che spiegarlo. -
Scritte con due colori con Ender 3 (e altri stampanti con solo un hot end)
Carsco ha risposto a Davide87 nella discussione Nuove idee e progetti
Allego video: CIMG6273-1.mp4 -
Heating failed - PRINTER HALTED
Carsco ha risposto a Mimmo82 nella discussione Problemi generici o di qualità di stampa
Succede quando il sensore di temperatura non rileva una variazione coerente con l'accensione della cartuccia riscaldante. Controlla che la cartuccia riscaldante e il sensore siano ben inseriti e avvitati sul blocchetto riscandante. Potrebbero anche essere i rirpettivi cavetti che siano da cambiare, magari danneggiati lungo il percorso fino alla scheda madre. -
Scritte con due colori con Ender 3 (e altri stampanti con solo un hot end)
Carsco ha risposto a Davide87 nella discussione Nuove idee e progetti
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Qui puoi trovare un tutorial: anche se non capisci l'inglese e' relativamente semplice: https://www.youtube.com/watch?v=0Sla-vIsvh4
- 11 risposte
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Spegnere il riscaldamento del piatto a stampa iniziata
Carsco ha risposto a Willis nella discussione Problemi generici o di qualità di stampa
Ti linko la discussione da dove e' nata la mia "scelta", cosi' vedi anche i link che nel frattempo magari non funzionano piu'. https://www.stampa3d-forum.it/forum/topic/10777-piatto-magnetico-rovinato/ -
Ma, vedi, il Vinavil in realta' non "incolla" nulla. Se cerchi di incollare due pezzi lisci semplicemente non funziona perche' non e' una "colla". Al massimo aderira' per tensione superficiale, cosi' come l'acqua con due lastre di vetro... Il Vinavil rammollisce la carta, il legno, la stoffa, si insinua fra le fibre e fa presa grazie a questo. La colla a caldo fa la stessa cosa: sulla roba liscia non attacca bene quanto su quella rigata, persino il teflon. Pero' basta irruvidire un po' e poi attacca. Sul PLA funziona per il semplice fatto che si infila alla rugosita' del PLA e quando indurisce fa presa solo su questo. Non e' "incollato". Esattamente come quando si passa la cartavetro sul foglio di PEI affinche' il materiale aderisca meglio ma non si incolla, altrimenti non lo potremmo piu' togliere. Immaginalo come il velcro. Quindi, che sia PLA, ABS, PETG... col vinavil avrai sempre un certo appiglio che e' tanto maggiore quanto piu' porose o ruvide sono le parti. Quindi al massimo dai una passata di 500 (o 320) sulle superfici, senza esagerare, e poi pulisci con alcool per far uscire la segatura dai pori.
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Ah, sempre quelle lampade? 🙂 Allora vai di vinavil, che te devo di'? Purtroppo se la trasparenza e' un problema non puoi far altro.
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Spegnere il riscaldamento del piatto a stampa iniziata
Carsco ha risposto a Willis nella discussione Problemi generici o di qualità di stampa
Aggiungo che proprio con questo PEI (ma anche con quello magnetico Creality) spegnevo il piatto stampando PETG. Semplicemente mi ero accorto che staccare il pezzo era piu' difficile dopo che il piatto si era raffreddato. Da li', ho iniziato a tenere 25° di temperatura dopo i primi 5-10 strati. 25° equivale ad avere il piatto spento... -
Spegnere il riscaldamento del piatto a stampa iniziata
Carsco ha risposto a Willis nella discussione Problemi generici o di qualità di stampa
Ti consiglio un piatto magnetico in acciaio rivestito dal foglio di PEI. Io vengo dal piatto magnetico Creality (originale) e gia' stampavo ABS/ASA a 100-110° senza alcun problema, ma col tempo si e' rovinato (quasi 2 anni). Mai usato lacche ne' camere chiuse ne' nulla con PLA, PETG, ABS, ASA. Dopo aver comprato un altro tappetino magnetico mi sono accorto di aver beccato un clone Creality assolutamente inadatto e l'ho rispedito indietro. Qui sul forum mi hanno consigliato il piatto in acciao armonico con PEI e, con titubanza, l'ho preso. Invece e' fantastico: sono ritornato a fare quello che facevo prima, alcune cose meglio, altre un po' meno. Quello Creality aveva il difetto che la forza del warp era cosi' enorme che il pezzo non si staccava dal piatto ma faceva arricciare il tappetino! Con l'acciaio e' impossibile che avvenga. Di contro, con quest'ultimo sono costretto ad alzare qualche grado in piu' per il PLA rispetto al Creality che grazie alla sua porosita' era una vera e propria base di ancoraggio per il pezzo. Pero' col PEI il primo strato e' pressoche' "liscio" rispetto al Creality. Insomma, pro e contro fra i due ma comunque sempre risultati positivi. Una delle ultime stampe in ABS era un solido grande quanto tutto il piatto, sebbene "alto" solo un paio di cm. Stampato perfettamente senza alcun warp, stando con la porta e la finestra aperta. Te lo straconsiglio. -
Con alcuni PETG l'attack non va. Si deve mettere e fare asciugare a lungo. In questi casi si usa il bicarbonato come ho spiegato tempo fa. Eterno, indivisibile. Negli altri casi, l'attack fa presa regolarmente da solo.
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Spegnere il riscaldamento del piatto a stampa iniziata
Carsco ha risposto a Willis nella discussione Problemi generici o di qualità di stampa
LOL, e torna nella bobina. -
Andiamo OT ma solo per dirti che io non ho mai posseduto un modello a scoppio: li aborro completamente, ma ho sempre aiutato gli amici nelle riparazioni. Sono stato uno dei primi in Italia a girare con i brushless da mezzo cavallo (uhm... 2002?) e uno dei primi ad usare le LiPo. Pensa che compravo le celle (le singole celle!) dal produttore e mi assemblavo il pacco in autonomia. Mi divertivo nel piazzale a vedere le facce di quelli che tiravano 20 minuti una cordicella per girare 5 minuti scarsi e andavano via sporchi come li pejo meccanici, bestemmiando come veneti. Io arrivavo, tiravo fuori il modello, mi ribaltavo una ventina di volte (avevo un modello superentry level) ma facevo 0-60 nel tempo in cui la loro frizione staccava. Il tempo che mettevano la seconda io avevo fatto un giro. Vedessi la faccia di questi quando tiravo fuori il notebook per tarare la curva di accelerazione e frenata con ABS. Intorno al 2004 poi ci fu la mania dell'1:24 e ho assemblato un mostro da 400g con cui facevo acrobazie pazzesche in drift con un motorello brushless 280 che a guardarlo sembrava quello dei giocattoli cinesi. Quelli con l'1:10 elettrico non mi stavano dietro perche' io pesavo 400g mentre loro almeno 2kg. Era qualcosa alla "Automan", per chi ricorda la serie. Ce l'ho ancora. Fine OT, perche' altrimenti mi caccio da solo 🙂 Allego qualche foto della 1:24. Basta vedere i connettori o la radio per capire quanto fosse piccolo il modello. Edit: il motore e' un 2030, piu' piccolo ancora di quelli dei giocattoli col 280 a spazzole. 20mm di diametro e 30mm di lunghezza contro i 28mm del 280 classico.