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Carsco

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  1. Nota che quando alzi la retrazione il pezzo viene sempre peggio, malgrado lo stringing sia minore. Io penso sia dovuto al fatto che hai i connettori pneumatici originali che fanno troppo gioco quando ritrai e reimmetti. E piu' lunga fai la retrazione peggio e'. Potrebbe anche essere sintomo di una cavita' fra la parte terminale del tubo e l'ugello (ma questa e' manutenzione ordinaria). Oltre a tutto questo, nello stringing incide (e tanto) anche l'umidita' raccolta dal filamento. Io ho risolto quasi completamente con questo pezzo per tenere fermo il tubo in posizione. Da quando l'ho montato non ho piu' avuto i classici problemi che si hanno per tubo rovinato o troppo "mobile". Uno dei problemi piu' fastidiosi e' la stampa (con tubo mezzo rovinato e connettori non buoni) di pezzi con centinaia di retrazioni. Si stampa bene per una mezz'oretta e poi si intasa e non esce piu' nulla. Subdolo. Oppure l'intasamento dopo aver stampato ABS/PETG che ti costringe inesorabilmente a smontare per pulire tutto. Trovi qualche riga di descrizione qui: https://www.stampa3d-forum.it/forum/topic/12024-beta-tester-con-ender-3-cercasi/?tab=comments#comment-92785
  2. Non e' ignoranza... ma se una cosa non interessa non vedo perche' uno deve spendere risorse per qualcosa che non usera' mai. Fino a un mese prima di comprare la stampante 3D non sapevo nemmeno come fossero fatte 🙂 Si e' sempre detto: se riesci a spiegare qualcosa affinche' anche tua nonna possa capirlo, allora hai capito l'argomento. Non sarai mia nonna ma va bene uguale. 🤭 Si va a cuculo. A volte lo evinci dal nome della ventola se il costruttore e' "famoso". Le ventole fino a 20 anni fa erano fatte solo da poche case, oggi sono cinesissime. Per esempio, la ventola della Ender ha soltanto l'adesivo Creality sopra ma non la costruisce lei, ne' tantomeno l'adesivo riporta dati reali e veritieri perche' e' incollato da terzi. Tempo fa trovavi persino il diagramma del flusso del fluido spostato anche a diversa densita' di quello dell'aria (azoto, fumi vari etc...). Compravi a colpo sicuro solo leggendo le specifiche dal PDF. A volte trovi la sigla del controller, a volte non c'e' nulla, a volte hai 10 ventole e sali pian piano fino a distruggerne una trovando cosi' il limite. 🙂
  3. In realta' e' un modo geniale per vendere su un sito di ecommerce senza replicare 10 volte lo stesso articolo ma di dimensione diversa.
  4. Intanto grazie. Non avevo bisogno di realizzare cose "morbide" nell'accezione di non geometriche. Non e' nelle mie esigenze ne' mai lo farei. Volevo solo imparare a usare le curve di Bezier perche' ho avuto bisogno di copiare dei profili curvi da cui poi ricavare delle cose geometriche su cui lavorare. Tempo fa avevo iniziato e quasi capito il sistema, poi ho messo da parte per troppo tempo prima ancora di "fissare" le nozioni 🙂 Tutto qui.
  5. Questa per esempio e' una tabella dei famosi Feigao brushless che usavo 20 anni fa. Sono 3 serie (corta, lunga ed extra lunga) per ognuna delle quali il motore veniva fornito in 29 versioni (ben 87 versioni in tutto!). Le versioni corte sono velocistiche, le versioni lunghe sono "di coppia". Poi a seconda della tensione di alimentazione e della corrente a disposizione (e di quanto reggeva il regolatore) dovevi scegliere il numero di spire adatto, da 6 a 34. Nota la casella RPM/V che indica quanti giri fara' il motore per ogni volt fornito. E' chiaro che, non avendo cuscinetti in ceramica, il massimo che potevi ottenere era 25-30k giri. Quindi un 6 spire S (5915 rpm/V) e alimentato a 5 celle (18V) avrebbe girato a centoseimila giri 🙂 facendo fondere letteralmente i cuscinetti. Ammesso che tu avessi avuto una fonte di energia tale da alimentarlo e soprattutto per metterlo sotto sforzo. C'era da fare i conti anche con le temparature raggiunte, infatti i motori erano lisci per montare dissipatori ad aria o acqua. Come vedi, in nessun motore e' indicata la tensione di esercizio. Un motore non ha una tensione di esercizio se preso OEM. Se invece lo prendi come "ricambio di" allora scrivono una tensione precisa per non incappare nell'errore di fuori scala che ho appena fatto come esempio (estremizzato, devo dire). Scusate se ho divagato. 🙂 Voglio pero' che sia chiaro che le ventole non sono proprio "motori" semplici e puri ma sono motori brushless con controller integrato. Li' e' la tensione massima del controller che puo' essere un limite. Se la tensione massima e' per esempio 15V non puoi alimentare tutto a 24V perche' si brucia il controller (la CPU, per intenderci, chiamiamola cosi') per limite progettuale. Se pero' il limite progettuale e' per esempio 60V puoi alimentare la ventola anche a 48V, pero' poi ti ritrovi le pale conficcate nell'occhio 🙂
  6. Va solo piu' veloce, se sei nei limiti del controller della ventola. Quel controller arriva ben oltre i 24V. Per la cronaca, anche i motori "classici" a spazzole e brushless non hanno una tensione di lavoro (sebbene indicata) ma solo un range di rotazione massimo e un limite di temperatura. Infatti i motori "seri" vengono forniti in un grande range e si distinguono dal valore rpm/v, cioe' quanti giri fanno per ogni volt. Puo' servirti un motore veloce o uno piu' lento, oppure andarci al contrario e scegliere quello in base alla tensione che hai a disposizione e al numero di giri massimo che vuoi raggiungere. Praticamente i motori non hanno una tensione di lavoro ma solo limiti meccanici e termici. Allungando il brodo posso dirti che non puoi raggiungere i 25-30mila giri con brushless senza usare cuscinetti in ceramica, oppure non puoi superare 20-25k giri con un brushed perche' i poli esploderebbero sotto la forza centrifuga. A parte questo, ci sono i limiti termici oltre cui non puoi andare: nei brushed perche' ti fonde letteralmente qualsiasi parte in plastica e nei brushless perche' smagnetizzi i magneti al neodimio. Esistono anche limiti di tensione perche' l'isolamento dell'avvolgimento potrebbe non reggere e quindi schioppare, ma se rimaniamo a tensioni sotto i 1000V non ci stanno problemi 🙂 Si'. Anche perche' avevo bisogno dei 12V in loco per alimentare i led che illuminano l'ugello per la telecamera. La tua ventola fa silenzio perche' gira nel range ottimale previsto dal progetto, esattamente come quella originale della Ender se alimentata a 12V. Spostano molto probabilmente la stessa quantita' di aria. Le Noctua a 12V che spesso vedo montare non sono piu' silenziose ma semplicemente hanno un basso rpm/v, quindi girano piu' piano e quindi fanno meno rumore (oltre a spostare meno aria).
  7. Come gia' detto, anche la Sunon originale e' a 12V ma e' alimentata a 24V, per questo sembra il post bruciatore di un Tomcat.
  8. Mi sembra che hai le mani bene in pasta e vado un secondo OT per chiederti/vi una informazione. Sono arrivato a buon punto coi solidi di base e me la cavicchio discretamente. Ora vorrei iniziare a disegnare cose non proprio "geometriche". Un buon corso di base per disegnare con le bezier? Non vorrei allungare qui il discorso quindi chiedo scusa a Heda se rubo il suo spazio.
  9. La linea che hai disegnato non e' piana di proposito oppure l'hai disegnata male?
  10. Dovresti usare la linea come percorso per uno sketch. Disegna la sezione della curva solida, in questo caso un rettangolo. Usa la funzione sketch per far fare al rettangolo il percorso della curva. A questo punto non hai nemmeno bisogno di estrudere: hai gia' finito.
  11. Io ho usato qualcosa di simile, non proprio questo ma di dimensioni simili per poter entrare nella scatolina: https://www.amazon.it/DECARETA-Regolabile-Converter-Alimentazione-Tensione/dp/B07QMCW2LY/ref=sr_1_4?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1 Se lo metti fuori puoi usarne uno classico con l'LM2596S. A tal proposito ho progettato una scatolina per questo convertitore per poter alimentare i led che illumano il piano e con regolazione continua. Lo trovi qui: https://www.thingiverse.com/thing:3950547 La caratteristica e' che si monta sulle guide della stampante con i classici t-nuts (anche di plastica, stampati) e che tramite un potenziometro puoi regolare la luminosita' dei led, da un minimo (appena accesi) fino a 12V circa. Essendo montato sulle guide, i fili vengono nascosti dentro le scanalature e non si vede nulla. Se poi stampi anche le coperture per le scanalature non si vede praticamente niente. https://www.thingiverse.com/thing:832077 E' un progetto abbastanza impegnativo per non ama spippolare col saldatore: se non te la senti puoi comunque riciclare la scatola per usarla senza potenziometro (on-off).
  12. Sono tutti in lega. In titanio non penso che esista (sebbene lo scrivano). Cmq e' proprio un problema della gola metallica: puoi mitigare il problema ma secondo me rimane lo stesso rispetto ad avere direttamente il PTFE fino all'ugello.
  13. Io ho messo un DC DC converter dentro la scatolina dell'hotend, anche perche' ci alimento anche i led che illuminano l'ugello. Se tu non vuoi cimentarti a farlo in questo posto abbastanza scomodo, puoi intercettare il filo 24V prima che entri nel fascio di cavi e mettere il convertitore esternamente, nei pressi dell'alimentatore.
  14. E' per questo sono titubante sull'heatbreak in titanio... Mi deve arrivare, ma mica lo so se faro' il cambio.
  15. 1.37 euro ogni 10cm. Se vuoi un tubo da 40cm devi comprare 4 unita' al prezzo di 5,48 euro.
  16. No. Levi e metti. Personalmente ho abbassato la tensione della ventola frontale da 24V a 12V. La ventola e' comunque una Sunon 12V rimarchiata "24V" da Creality per tre motivi: 1) una ventola 24V costa di piu' 2) overvoltandola spinge piu' aria, quindi e' "meglio" 3) le orecchie degli utenti non valgono niente Per l'alimentatore, se non hai una Ender 3 Pro non serve fare nulla.
  17. Ne senti il bisogno, hai 40 euro e la manualita' per sostituirla? Allora comprala. Non capisco il senso di "vale la pena". Azzera quasi completamente il ronzio dei motori ma se non modifichi anche le ventole non hai fatto niente. Io stavo letteralmente impazzendo per colpa della ventola frontale e di quella dell'alimentatore Meanwell. Adesso tengo la stampante a 1 metro da me senza alcun problema, ma la scheda e' quella originale. Attualmente ti danno piu' fastidio i motori o le ventole?
  18. Anche CAD Exchanger (multipiattaforma) fa questo lavoro, ma non e' gratis. E' comunque freeware per i primi 30 giorni. https://cadexchanger.com Edit: avevo letto X3D, non X3G. No, non c'e'. Rimane comunque un ottimo e valido strumento che ci terrei che conosceste.
  19. Carsco

    Salve a tutti

    Complimenti e benvenuto.
  20. La foto e' piccola per capirlo: non si puo' zummare. E' un incavo? Nell'STL e' cosi? Si manifesta lungo tutto il perimetro?
  21. Idem. L'asse Y addirittura non l'ho mai smontato ed e' come mamma l'ha fatto. Per stampare il cassetto porta attrezzi senza smontare l'Y me lo sono riprogettato apposta.
  22. Stai facendo esattamente lo stesso percorso mentale che ho fatto io 🙂 C'e' il post da qualche parte. Alla fine mi sono svegliato ho preso la gola in titanio 🤭
  23. Ci avevo gia' pensato con l'ottone, ma mi hanno fatto capire che era una strada senza uscita in quanto l'ottone conduce estremamente bene il calore (l'alluminio conduce il DOPPIO dell'ottone). Tantovale usare una gola in titanio da 5-6 euro come consigliato da Killrob.
  24. Anche quello della Ender, appena comprato, e' perfetto. Ed e' cosi' per tutti. Pero' anche la parte terminale del tuo Capricorn pagato il triplo di un comune tubo in teflon durera' fin quando si ammoscera' e perdera' la forma causando ostruzioni, esattamente come tutti gli altri. E' sempre PTFE appoggiato direttamente al nozzle. Inoltre, il tubo della Ender 3 Pro e' inserito con un collante intorno che, dopo un bel po' di tempo, si scioglie rendendo tutto "gommoso". A risentirci fra un anno, col tuo Capricorn. 🙂
  25. Secondo me ti stai facendo influenzare troppo. La stanza in cui userai la stampante ha una porta e una finestra? Se le ha puoi tenerle aperte mentre stampi? Hai gia' abbattuto una buona percentuale di tutto quello che c'e' di "tossico". Conosco persone che usano acetoni e candeggine e poi non aprono le finestre respirando tutto per ore. Pensi che queste persone siano piu' al sicuro di me con la stampante sulla scrivania in una stanza 3x2? Se poi metti la stampante nello sgabuzzino senza finestra e ci dormi pure dentro, allora te le cerchi 🙂. Capisco che l'inverno puo' essere un problema ma basta non soggiornare mentre stampi materiale ad alta temperatura come l'ABS. Questo inverno ho stampato qualcosa in ASA ed entravo in stanza ogni 15-20 minuti solo per vedere se il pezzo era ancora attaccato al piano. Finestra aperta e nessun problema. Il PLA lo stampo anche se sono in stanza ma naturalmente mai con tutto quanto chiuso. Insomma, un minimo di precauzione. Non devi abbandonare l'idea di avere una stampante. Fra l'altro, mica stamperai h24... Forse i primi giorni sara' completamente al centro della tua attenzione ma dopo un po' la userai come si usa qualsiasi elettrodometico: quando serve.
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