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Carsco

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  1. Carsco

    ASA

    Pero' voglio capirne di piu' e magari imparare dalla tua esperienza. E' un problema di altezza del pezzo? E' un problema di superficie alla base? La teca impedisce alla parte superiore del pezzo di raffreddare? Se si', a che temperatura rimane il pezzo dentro la teca: hai mai misurato? O, ancora meglio: che temperatura c'e' mediamente dentro la teca? Questo calore immagino lo fornisca il piatto. Ma dopo un paio d'ore il piatto non cederebbe calore anche a tutta la stampante che, volente o nolente, si verrebbe a trovare dentro la teca? Vorrei capirne di piu' sul fenomeno perche' prima o poi capitera'. Grazie.
  2. Carsco

    ASA

    Ma si imbarca pur rimanendo adeso al piatto? Oppure si stacca dal piatto? Se si stacca e' un altro discorso. E' come dire che il PLA "si imbarca" perche' lo stampo sul vetro senza mettere niente sotto, allora dico che il PLA non si puo' stampare senza bed a 50°. Cmq ripeto: per pezzi grandi hai perfettamente ragione e sono d'accordissimo. Questo manico impiega poco piu' di 2 ore a essere stampato.
  3. Carsco

    ASA

    Secondo me non hai provato abbastanza. Se tu dovessi stampare un modellino della (ex) cattedrale di Notredame da 200x200mm potrei pure essere d'accordo, ma per pezzi medio-piccoli va benissimo cosi'. E i pezzi medio-piccoli sono il 90% di cio' che stampiamo, per lo meno di cio che stampo io. Le uniche accortezze? Un brim piu' largo (almeno 15mm) e un buon piatto (uso il magnetico originale). Il manico di cui parlo e' alquanto ostico: nei primi 3.2mm e' diviso in due pezzi, uno molto largo e una striscia molto sottile. Quest'ultima si imbarcava sempre perche' non aveva abbastanza adesione. Ho messo il brim ed e' rimasto giu'. Certo, si vede il brim "sudare freddo" per lo sforzo e tutto intorno al pezzo e' quasi staccato (ma non sollevato), pero' la parte esterna del brim regge e tiene il pezzo perfettamente orizzontale. Il bed lo tengo appena a 75°. 80° sarebbe meglio per le cose piu' ostiche (in barba a chi dice che sopra i 70° il magnetico si rovina: forse il cinese, non l'originale). Questo e' il printing in progress, qualche layer dopo l'unione dei due pezzi, quindi a pericolo passato. @Killrob fidati, non "puzza" come l'ABS. Basta uno spiffero aperto, anche la sola porta. Ma tu passi il tempo dove hai la stampante o e' un locale a parte? Se e' un locale a parte, chiudi e basta. E' anche meglio.
  4. Carsco

    ASA

    In questi giorni ho disegnato e stampato alcuni "manici" (manopole, presine, maniglie, chiamatele come ve pare) delle pentole. Ho delle vecchie Lagostina trentennali a cui tengo, e tutte con un solo manico. La parte superiore l'ho stampata in PLA (all'inizio per prova), quella inferiore in ASA. Accidenti che materiale... PERFETTO: non gliene frega nulla! Il filo di acciaio da 6mm che regge il manico arriva a circa 60-70° in quel punto e non fa una piega. Il sistema di fissaggio e' vite-dado. Il dado e' affogato nel PLA mentre la vite entra in uno svaso e in un foro dell'ASA (da sotto). Il PLA era una prova dimensionale e all'inizio pensavo che si sarebbe "ammollato" mettendo a nudo il dado invece rimane li'. Si e' solo "adagiato" bene sul filo di acciaio da 6mm, cosa che non ha fatto l'ASA restando impassibile. Ho lasciato quindi la coppia com'e'. Fra l'altro il mio ASA e' bianco e il PLA e' nero. Mi e' bastato appoggiare il marker nero da disegno e si e' dipinto perfettamente. L'ASA ha assorbito come una spugna il colore per almeno 1mm, e si e' asciugato allistante. Credo che farebbe lo stesso con un evidenziatore, il che apre nuovi orizzonti. Se va via... lo vernicio a bomboletta. L'ASA usato e' il FrontierFila, per ora non disponbile su Amazon, preso a 30 euro 1kg.
  5. Come dicevo altrove, ho incassato la stampante nella scrivania a muro e la parte posteriore mi e' inacessibile. CHE ROGNA inserire il filamento, e le ho provate tutte! Taglio a 45°, taglio a cuneo, taglio a Mondovi'... Da quando ho svasato il pezzo posso inserire il filamento MENTRE stampa, aggiungendone altro spingendo il precedente. Vai tranquillo. Se non hai lo svasatore usa una punta di trapano da 6.5-7mm senza pressare troppo fino ad arrivare al filetto ed eliminare il bordo piatto.
  6. Ci provo io, cercando di usare una spiegazione semplice. Il rumore che senti provenire dalla stampante non e' un rumore meccanico. Ci sono cinghie, pulegge e cuscinetti, e sono silenziosissimi di natura. I moderni driver non forniscono una tensione perfettamente continua ma una tensione ad alta frequenza, diciamo di qualche kHz. Viene vista come "continua" dai motori ma in realta', esaminata al "microscopio", non lo e'. Questa frequenza pero' e' resa udibile dalla bobine degli avvolgimenti dei motori che "suonano" perche' vibrano a quella frequenza. Puoi sentire la stessa frequenza azionando per esempio un moderno trapano a batteria, pur usando un normale motore a spazzole e non un passo-passo. Oppure in un'auto radiocomandata con ESC (electronic speed controller): basta premere leggermente l'acceleratore per sentire distintamente la frequenza base del driver anche se il modello e' ancora fermo. Non solo: in quel caso specifico questa frequenza viene usata dal driver come una sorta di allarme sonoro, o un modo per dialogare con l'utente (due bip, una pausa, un bip lungo etc). E' necessario specificare che se si scollega il motore (il vero altoparlante) non si sente piu' nulla! Ora, piu' e' alta la frequenza e piu' preciso e' il pilotaggio, ma piu' costoso il driver e tutto quello che gli gira intorno. I driver silenziosi in realta' fanno lo stesso rumore ma e' cosi' alto di frequenza che l'orecchio umano non lo percepisce piu', o per lo meno e' meno efficiente a quella data frequenza (superiore ai 15-16kHz). Questo video chiarira' meglio le cose 🙂 https://youtu.be/ph5OW9p-GHM
  7. Di nulla, figurati... Se segui un po' l'andazzo capisci come sono finite le cose. L'idea era buona, ma la sua messa in pratica no. Fin da subito mi sono scontrato con queste persone che non avevano idea di come organizzarsi senza "esporsi", pur continuando a farsi pubblicita' l'un con l'altro parlando di fuffa e riportando sempre la stessa identica notizia primordiale di 2 mesi fa.
  8. Questa informazione e' di oltre un mese fa, ed e' fuorviante. Ad oggi, nessun "privato" puo' far nulla (ne' ha potuto far nulla) contro la macchina burocratica italiana. Gli unici autorizzati sono i vari Ferrari, DR, Beretta, etc... E mi sembra pure giusto, visto che in poche ore ne sfornano centinaia, di migliore qualita' e soprattutto tutti uguali. Il fenomeno "FabLab" e relative sovvenzioni e' durato tanto quanto avremmo voluto che fosse durato il Covid-19.
  9. Appena finisce questo teatrino ti invito ad aprire un thread apposito di crowfounding 🙂
  10. C.V.D. Speriamo non ci sia davvero bisogno.
  11. Carsco

    PLA Basicfil

    In realta' quando stampavo ogni tanto sentivo un rumorino tipo "tlac". Stamattina stavo per cominciare una stampa e l'ha fatto di nuovo. Ho fermato tutto e... c'era una spira incrociata. 🙂 Sfilato il filamento e rimossa. Quindi fate attenzione se comprate materiale gia' usato.
  12. Carsco

    PLA Basicfil

    Beh, anche a me se e' un piccolo pezzo, ma un bel pezzo grosso di PLA se piegato si spezza, non si piega/allunga come il PET. Vedi per esempio le prove di resistenza a fatica su YT dove viene tranciato di netto. Erano li', ora non piu'. La partita di materiale con le etichette errate e' terminata a novembre. Adesso, ogni tanto, trovi qualche bobina ma e' davvero "usata". Tutte quelle di ottobre 2019 erano ancora impacchettate perche' comunque inutilizzabili da chi le aveva prese per una stampante da 2.85mm. Le ultime due che ho beccato da poco sono arrivate aperte ma tutto sommato in buone condizioni. Forse ad una ne mancavano 20-30 grammi. Entrambe erano state "camerate" perche' c'erano i segni della ruota godronata e questi cani non hanno manco fissato il filo che era libero di annodarsi come voleva. Per fortuna non l'ha fatto.
  13. Carsco

    PLA Basicfil

    Usato oggi per le primissime volte. Si tratta di roba presa tempo fa "usata", cioe' bobine rispedite indietro dalle persone che avevano fatto un "errato acquisto". Se si cerca fra i commenti il piu' gettonato e' "non aderisce". L'ho usato su tappetino magnetico: non ho mai trovato un filamento in PLA cosi' eccellente dal punto di vista della "colatura" e relativo "stringing". Finalmente un filamento che non ti lascia la traccia di "pisci0" (scusate il termine) di filamento mentre la testina si sposta, rovinando esteticamente un buon layer esterno. E' vero, "aderisce meno" (sembra PET o PETG) ma tiene perfettamente sul tappetino magnetico originale della Ender3 PRO. Il filo di prova che viene stampato a fianco si stacca semplicemente sollevandolo da un lato, senza "incollare". L'adesione su questo piano pero' e' perfetta. Mi rodo ancora le mani quando mi sono fermato mentre le prendevo a 4.80 euro il pezzo (a volte 500g, a volte 1kg). In questo caso, pero', e' stato un errore di Amazon che vendeva filamento dichiariato 1.75 al posto di 2.85, e quindi gli utenti lo rimandavano indietro intonso e cellofanato. Ce n'erano centinaia. Edit: aggiungo alla recensione il fatto che e' "morbido", cioe' non si spezza come tutti i filamenti di PLA che ho usato finora. Sembra PET, quello dei tappi delle bottiglie di plastica.
  14. Ci sono gli appositi mastici/frenafiletti per idraulica, sempre nei negozi che trattano queste cose. Ne ho usato uno rosso per fissare due pezzi: se poi non li scaldi non si staccano piu'. Essendo pastoso, e' buono anche come riempitivo.
  15. GRAN bell'esperimento, tenendo presente che il nylon "da stampa" e' considerato molto difficile da adoperare sia per adesione che per temperatura di esercizio. Che prezzi ha, di solito? Sarebbe bella una prova meccanica, tipo una towertemp classica da spezzare con le pinze alle varie temperature.
  16. L'essiccatore sara' la prossima tappa... per ora soprassediamo.
  17. Ho notato (io che ho una moltitudine di rulle aperte) che comunque la parte di filamento non avvolta, cioe' quella parte inferiore a una spira che fa fissata all'apposito foro, diventa particolarmente fragile gia' dopo 15 giorni, pur trovandosi dentro un sacchetto chiuso o una ciotola stagna. Trovo spesso questa spira spezzata quando prendo la rulla, col rischio di veder formare nodi se non me ne accorgo in tempo. Il sacchetto stagno sottovuoto credo sia da preferire al sacchetto chiuso e basta, sebbene con il silicagel dentro. Ci sono anche le pompette aspiranti manuali al costo di 4-5 euro. Con la dimensione dei sacchetti che ci servono ci si sbrighera' in pochissimo. Io ho solo "sacchetti" da piumone, in casa, ma presto provvedero'.
  18. Posso suggerirti di usare le confezioni di plastica per conservare gli indumenti sottovuoto? Apri la rulla, prendi il filamento che ti serve, la richiudi e con l'aspirapolvere (o l'apposita pompa) aspiri tutta l'aria.
  19. Sai benissimo come funziona 🙂 Non e' che ne prendi 300g e ne paghi 1/3... https://www.amazon.it/Ice-Filaments-ICEFIL1PVA157-Filamento-Naturale/dp/B017HAIPWK https://www.amazon.it/3DZ-75mm-stampante-filamento-campione/dp/B07KNBNK8Z
  20. Si, era "scappato" PLA. Certo che si.
  21. Carsco

    PLA solubile in acqua

    Segnalo questo filamento, buono per chi ha due estrusori. E' solubile in acqua fredda, quindi ottimo per i supporti "invasivi". https://www.amazon.it/Form-Futura-AquaSolve-285AQSOPVA-TRNS-0300-8718924471395/dp/B01A93ZHQY Non e' stato molto gradito, comunque, dall'unico recensore 🙂 Certo pero' che e' un filamento alquanto curioso.
  22. Per la restante parte del messaggio e' evidente che non leggi quello che scrivo, o per lo meno lo fai molto sommariamente e questo mi dispiace. Ad ogni modo, visto che l'emergenza e' finita e non ce ne sono altre (lo dice testualmente il coordinatore di questa emergenza) per me il discorso termina qui.
  23. Non funziona cosi'. Non puoi fare le cose da solo e sperare che li usino. Puoi credere quello che vuoi e passarti il tempo come credi, ma non funziona cosi'. Ad ogni modo, ecco cosa mi hanno risposto recentemente i coordinatori: Una domanda te la devo fare: hai almeno provato a contattare queste persone?
  24. Certo, se ci riesci. Scrivi: ti risponderanno come hanno risposto a me: "non abbiamo bisogno, per ora, deluo aiuto". Se avrai piu' fortuna, sono contento per te. Sul serio. LOL!
  25. Te l'ho spiegato: i FabLab prendono soldi dai comuni (sono sempre, credo, attivita' senza scopo di lucro ma comprano attrezzature). Da quando si e' sparsa la voce c'e' un subbuglio di marketing su Facebook: tutti linkano la notizia dell'inventore della valvola ma nessuno dice da dove e' nato il progetto. Se avete voglia cercate: lo troverete, ma non e' quello che viene pubblicizzato. Ogni FabLab linka l'iniziativa dell'alto FabLab, che a sua volta ne linka un altro fino a risalire a quello di Brescia, vero propotore. Ma se chiedi al FabLab di competenza se hanno bisogno di aiuto ti rispondono: no, grazie, non possiamo fare nulla per ora, ti faremo sapere. Dopo due secondi li vedi postare un'altra richiesta di adesione su FB. Rileggi qualche pagina indietro. Io mi sono informato, ho proposto e ho capito che la facciata di tutta la struttura era finzione. Basterebbe, come ho detto, fare una buona rete (locale!) di ritiro e distribuzione di roba per la protezione, come mascherine e reggi visiera. Costo bassissimo, se ne fanno tante in poce ore (specie le mascherine pieghevoli), e farebbero la differenza per tutti quelli che stanno in strada e rischiano davvero di diffondere il contagio.
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