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Carsco

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  1. Si, ho visto, ma non idea ne' di quanto ci impiega ad arrivare ne' di quanto costino le spedizioni. Il tedesco per me poi e' arabo.
  2. Si, non credo di poterne fare a meno. MAI MAI MAI avuto problemi di adesione, con qualsiasi cosa. Non capisco come facciano gli altri ad andare avanti a lacca, nastro carta etc... Cioe', potrei capirlo... ma siccome mi disegno i pezzi da me inizio una stampa di prova ogni 5 minuti. Solo oggi ne avro' iniziate almeno 40! Ovviamente cerco l'originale... cosi' come si trovano i pezzi creality su Amazon...
  3. A questo punto, visto che magari non sono bravo io a cercare... vorrei chiedere a @Killrob un consiglio sul tappetino magnetico originale Creality che stavo per prendere a 16 euro da UKCOCO. Magari hai un link migliore... 🙂 Il mio e' quello con la linguetta sporgente, con la scritta Ender e il drago sopra.
  4. No, non credo/so se li faccia solo blu: vedo solo che li trovo solo blu ma poi leggendo i commenti ci si lamenta che manca lo sticker che ne dimostri l'originalita'. Quindi, siccome non credo che le mie stampe possano migliorare piu' di tanto (ho sempre un'entry level)... non vedo perche' spendere 17 euro per 1.2m di tubo. In fin dei conti, anche questa volta e' stata colpa mia che ho ritratto un filamento ancora non perfettamente sciolto, e quindi mi e' rimasto un pezzo di 1cm proprio nella parte di teflon dentro il dissipatore della gola. Magari il tubo si e' "ristretto" dentro la gola, dovuto all'alta temperatura che raggiunge ogni tanto, ok... ma il tubo qui c'entra poco. Non so se un Capricorn originale si comporti meglio. Quello che so e' che con 2m di tubo posso cambiarlo almeno 4 volte, e ognuno di questi pezzi posso accorciarlo almeno 2-3 volte (come ho gia' fatto). Insomma, who care... 🙂 Fra l'altro vedo che con 12 euro vengono 2 lotti, quindi 3 euro al metro... e 4 connettori.
  5. Pure i raccordi! Grande! 🙂
  6. Si, anche io vorrei abbandonare l'idea di un tubo blu solo perche' anche il Capricorn lo sia. Alla fine, se non si prendere sicuramente originale, ci sara' sempre il dubbio. E comunque con quel che costa me ne prendo 5 metri "normale" che, diciamolo, l'ho distrutto io 🙂 Infatti non lo prendo "dalla Cina" e vorrei proprio comprarlo su Amazon, magari da un venditore che te ne da' almeno 1.5m (meglio 2.0) e con consegna entro la settimana (cioe' col magazzino in Europa). Mo' mi metto a cercare. Se avete idee... sono sempre ben accette.
  7. Anche io mi sentirei "menomato" senza la trasparenza che ti fa capire dove sei giunto col filamento. Ma quello capricorn e' blu, non trasparente. Che poi, e' da vedere se e' davvero originale o meno.
  8. E' successo un casotto col vecchio bowden della Ender3 e sto ultimando il calendario nel rimetterlo a posto: Purtroppo, accorcia ora accorcia dopo, adesso e' (quasi) troppo corto. Vorrei quindi prendere un tubo migliore, magari piu' resistente a strapazzi (tipo afferrarlo per farlo uscire...). Cosa prendo? Ne ho visto uno generico, blu, da 4mm, lungo 2m a 8 euro (naturalmente solo tubo, senza raccordi) La lunghezza compenserebbe il fatto che se si danneggia semplicemente lo sostituisco di nuovo. Che dite?
  9. La miscelazione non e' immediata, specialmente se l'ugello e' uno soltanto. A meno che tu non voglia stampare con un solo particolare colore magari introvabile e te lo crei cosi'. Se invece vuoi stampare a piu' colori diventa una rogna perche' dovresti estrudere almeno 4-5cm di filamento puro per cambiare colore. Infatti nell'hotend diamond (3 estrusori ma un solo ugello) viene estrusa una colonna usata per pulire l'ugello ogni qualvolta si voglia cambiare colore. Certo, potrebbe essere un'idea ormai consolidata, ma e' uno spreco sia di tempo che di materiale.
  10. Si, ma forse non mi sono spiegato bene: se abbiamo 3 estrusori avremmo la possibilita' di stampare contemporaneamente 3 filamenti diversi fusi insieme, uno ciano, uno giallo e uno magenta. Miscelando opportunamente questi colori potremmo ottenere tutti i colori che vogliamo, come in qualsiasi stampa a colori additiva. Non intendo stampare con 2 o 3 colori, cosa per altro fattibile ancora piu' facilmente con 3 testine separate. E' chiaro che per passare da un colore all'altro si dovrebbe attendere la giusta miscelazione, quindi credo che il top sarebbe proprio 2 o 3 testine diverse alimentate da a loro volta da 3 estrusori diversi.
  11. E posso vedere questo rubinetto? 🙂 Magari un video, qualcosa...
  12. Carsco

    Estrusori multipli

    Ho intravisto la foto di una stampante Geeeteck e sembra che abbia 3 estrusori (motori) ma un solo ugello. Come funzionano nel dettaglio? I filamenti arrivano tutti nella stessa gola e poi avanza solo quello del motore interessato? Se e' cosi', a nessuno e' mai venuto in mente di stampare miscelando i 3 colori CMY? E a sto punto anche CMYK... Ho inventato l'acqua calda?
  13. Saliamo di un livello: in una coppia dentata non conta il numero dei denti ma il diametro delle ruote dentate, sebbene in numero dei denti sia in relazione a tante cose tra cui anche il diametro, ma e' quest'ultimo che conta in realta'. NO, non puo' essere che due coppie di ingranaggi con un determinato pitch e relativo numero di denti siano "diversi". Non si scappa. Immagina una cascata di ingranaggi e uno di questi che sia "diverso"... succede il finimondo tra le valvole e i pistoni, ma non succedera' MAI nella vita di tutto il motore. Ci sono le distribuzioni di alcuni motori Ducati fatte solo con cascate di ingranaggi per evitare l'isteresi delle molle e dei bilancieri e sono veri e propri orologi, solo che girano a 12-14mila giri al minuto. Restiamo coi piedi per terra e parliamo della distribuzione classica a cinghia dentata dei comuni motori? Ti pare che un meccanico si metta a "tarare" la cinghia a seconda del costruttore? O che torni a tararla dopo 10mila km? Ed e' una cinghia! Se si sposta di un paio di mm mandi a donnine allegre le valvole (tranne rari casi ma lasciamo perdere 🙂 ). Quindi se e' quella e' quella, nei secoli dei secoli finche' non cede, altro che 10-20 ore di stampa! ...a meno che non siano stati stampati da una stampante 3d non e' possibile 🙂 🙂 Sara' pure uguale, ma non e' la stessa! Con la stessa pressione della molla, lo stesso grip della ruota godronata etc. Qui SI' che ci possono essere le tolleranze, ed e' l'unico posto in cui ti ho spiegato che e' normale che ci siano. Per fare un paragone possiamo prendere la cinghia dei servizi di un'auto (pompa/alternatore/compressore). Se quella slitta... beh, sticazzi! Puo' slittare eccome ma... who care? Funzionera' tutto ugualmente. Vuoi tagliare la testa all'elfo? 🙂 Scambia i motori e vedi che succede. Ti volevo scrivere proprio di questa evenienza ma poi mi sarei dilungato troppo. Quindi, se puoi, prendi i due/tre motori e li scambi di posto. Ad ogni modo, non essendoci accoppiamenti obbligati nel vero senso della parola (ingranaggi) non possiamo escludere nulla. Magari una ruota godronata scivola un po', non potrai mai saperlo con certezza, al contrario di una coppia di ingranaggi che se "salta" te ne accorgi eccome, cosi' come ti accorgi che un motore perde un passo (TAC TAC TAC).
  14. Allora: se parliamo dei motori con cui avanzi, e' letteralmente impossibile che il mio motore sia diverso dal tuo se sono entrambi (per esempio) da 400 passi per giro. E' impossibile. Fossero anche di marche diverse, di annate diverse... se sono 400 passi per giro quelli sono. Dovrei spiegarti come funziona (ma gia' lo sai, ne sono sicuro) un motore passo passo. Se un motore ha 400 passi per giro e' stato costruito cosi', esattamente come un gruppo pignone corona ha 43/69 denti. Se io e te abbiamo entrambi due gruppi pignone corona da 43/69 essi saranno perfettamente uguali, anche se di marche diverse. Potranno essere piu' o meno "laschi" (la ripetibilità, ricordi?) ma dopo 1 milione di giri di albero motore avrai 1 milione / 0,62319 giri sul differenziale, senza se e senza ma. L'estrusore (se parliamo della ruota godronata, cuscinetto spingiruota etc...) ha altri problemi che non ci sono nelle coppie a ingranaggi. 1) il filamento si schiaccia. Puo' passare piu' o meno filamento a seconda di come tira il motore e di conseguenza affonda la ruota godronata. 2) il driver puo' essere diverso, quindi ci puo' essereun motore che strappa (jerk) di piu'. Non si puo' fare un paragone con la puleggia dentata del piatto e del carrello testina. E infatti e' l'unica cosa che Piraz (ripeto: giustamente!) dice di tarare in funzione di step/mm. E ha ragione. Quindi, se mi dici che sostituendo il motore in un estrusore ti cambia il filamento estruso, allora hai gli elfi che ti danzano nella stanza, perche' e' impossibile. Se pero' mi dici che un altro motore in un altro estrusore con un'altra ruota godronata, un altro cuscinetto, un altro filamento, etc... allora e' normale. Tieni presente che questa prova si fa anche a vuoto (cioe' senza stampare nulla, col filamento che cola dal nozzle) e anche a carico, cioe' con nozzle a contatto col piatto (o il layer precedente). Anche in questo caso avviene un aumento di pressione che fa avanzare il filamento senza uscire nulla, e se noti bene in questo caso il tubo bowden si irrigidisce per compensare questa pressione. Quindi il filamento avanza ma poi non esce nulla, poi l'estrusore si ferma e la pressione scende perche': 1) il filamento cola, 2) il bowden "si rilassa". Sono tutte variabili non discrete, assolutamente assenti nel sistema motore passo passo e pulegge dentate. Infatti se vuoi fare un VERO test (come dice, non finiro' mai di ripeterlo, Piraz) devi prima fare una prova a vuoto per vedere effettivamente (ma non nella realta') se i passi sono giusti. Quello che non puoi sapere e' la forza che incontrera' l'estrusore man mano che stampa e quindi questa rientra nel campo delle tolleranze, cioe' una variabile dentro un certo range. Non ci puoi fare nulla.
  15. Ascolta: io non voglio innescare polemica, ma forse non ti e' chiaro cosa sia la tolleranza e la ripetibilita'. Un motore passo passo non ha problemi di tolleranza: non sa nemmeno cosa sia. Ha dei problemi ripetibilita', ma sono cosi' insignificanti rispetto al passo che non fanno nemmeno testo. La meccanica nelle stampanti come la Ender e' inesistente: e' una puleggia dentata con una cinghia che tira e molla un carrello. Se ci fosse tolleranza in questo punto non avremmo stampe precise al centesimo di millimetro. Avremmo obbrobri. Ma qui non si parla di "tolleranza" ma di precisione dimensionale. La tolleranza e' altro. Segui il discorso: SE una stampante ha tolleranza, ALLORA e' inutile fare una taratura di step/mm. Sara' sempre sballata perche' la tolleranza non e' un valore fisso ma per sua natura varia in un certo range: la tolleranza, appunto. Se cosi' non fosse, non sarebbe "tolleranza". Se qualcuno ha bisogno di settare un valore di step/mm diverso da quello dichiarato dal costruttore allora non c'e' un problema di tolleranza ma e' stata variata per esempio la puleggia con una piu' grande. In quel caso, SI', OVVIAMENTE, devi cambiare gli step/mm ma non si parla di tolleranza perche' tutte le misure saranno sballate di quella percentuale. Ora, siccome i passi del motore sono quelli, il passo (in realta' il diametro) della cinghia e' quello e tutto il resto e cosi' come e' uscito dalla casa, va da se' che non esiste che una stampante magicamente faccia 2.36mm invece di 2.46mm. E' letteralmente impossibile. Se per esempio una coppia di ingranaggi ha un certo numero di denti, anche fra un milione di giri avanti e indietro, se non perdono passi (cioe' sgranano), si potra' sapere esattamente dove si troveranno. E' impossibile che si trovino altrove... meccanicamente impossibile. Devi pensare al motore passo passo come un ingranaggio e saprai esattamente dove si trova anche fra un milione di giri tranne se, come ho premesso, non perdi passi perche' il motore gnafa'. Ci potranno essere 0.001° di errore di "ripetibilità" fra un passo e l'altro, d'accordo ma e' una misura infinitesima rispetto allo spostamento del piatto. E comunque non giustificherebbe il fatto che, per esempio, il mio motore faccia 400 passi per giro mentre il tuo ne fa 402. Semmai si ferma una volta a 2.365 e una volta a 2.366, in maniera random e non sistematica (cioe' prevedibile). Se non e' ripetibile, non la puoi correggere con gli step/mm. In ultima analisi: la tolleranza non ha niente a che vedere con le misure sballate del cubo di test che poi si "dovrebbero" correggere variando gli step/mm. E questo lo dice chiaramente Piraz che ha guadagnato punti col suo "nuovo" video. Piraz dice (giustamente) che se ci sono problemi dimensionali allora sono da attribuirsi ad altro, ma rarissimamente agli step/mm. Un probabile indiziato e' il flusso che puo' farti venire il cubo piu' "cicciotto" ma di sicuro non gli step/mm. Fine discorso fuori topic. Ora invece parlero' del problema del topic, ritornandoci. L'ho promesso sabato. E' stato un MIO errore. Stampando un cubo cavo con spessore delle pareti di 1mm, larghezza linea da 0.4 e riempimento ZERO e' normalissimo che le pareti non siano venute legate insieme. Le due pareti fanno parte di due sistemi distinti: le pareti esterne (una riga) e quelle interne (una riga). Fra queste pareti va il riempimento. Se il riempimento e' zero... e' chiaro che restano 0.2mm di... vuoto. Se avessi fatto le pareti del cubo da 2mm avrei avuto ben 1.2mm di vuoto fra la parete interna ed esterna. ERRORE MIO: MEA CULPA Per quanto riguarda la stampa del mio pezzo (la guancetta della P38) in PET con le pareti che non legano fra loro e' stato anch'esso un mio errore, anzi una mia leggerezza. Avendo dovuto abbassare la temperatura per evitare stringing NON HO abbasato anche la velocita' e quindi le pareti non si sono legate. Adesso ho stampato piu' volte lo stesso pezzo fermandomi a meta', esattamente dove precedentemente ho visto il problema. Stavolta pero' ho abbassato la velocita' e la stampa e' venuta assolutamente perfetta con le pareti ben salde fra loro. Leggerezza mia, come spiegato. Ancora non conosco bene questo filamento in PET e nonostante sembrava apparentemente perfetto su altri pezzi, su questo mostrava le sue pecche. Pecche che ho corretto e che ho salvato su un profilo. Adesso posso dire di non aver piu' problemi ma soprattutto che non c'e' alcun modo di settare la distanza fra riga e riga, ne' serve. Il topic per me e' chiuso. Scusate se vi ho tratto inconsapevolmente in inganno con le mie prove errate. Aggiungo una foto in cui si vede la differenza fra i due pezzi, uguali, uno stampato piu' velocemente e uno piu' lentamente.
  16. Non c'e' alcuna tolleranza meccanica in un motore passo passo e una cinghia dentata ben tesa. Il movimento e' solo frutto di calcoli. Se hai "tolleranze" allora hai dei giochi e non li puoi correggere con gli step/mm. Aggiungo che dentro un motore passo passo non c'e' nulla di "meccanico" che possa variare la tolleranza perche', oggettivamente, non c'e' nulla di meccanico. Questa e' una opinione smentita dai fatti. Non e' che mettendo 0.48 le pareti si sovrappongano. Se stampi il cubo con 3 pareti da 0.48 e misuri bene vedrai che non sono da 1.2mm. Se lo sono... non sono pareti da 0.48. 🙂 Non tirare in ballo l'estrusione grassa/magra: o e' corretta o non lo e': non puo' essere corretta "a seconda di quello che devi stampare".
  17. Ma non c'e' granche' da capire... Il fatto e' che se tu misuri un piccolo cubo fatto con un materiale X, con le tue impostazioni, il tuo slicer... avra' per forza delle imperfezioni dovute alla natura di quello che stai stampando. Queste imperfezioni ti modificano la dimensione di pochissimo (facciamo mezzo decimo?) ma su un cubo di 10 o 20mm e' tantissimo. Quindi quando poi vai a stampare un grande pezzo con le correzioni... quella % di correzione si trasformera' in decimi su decimi di differenza, col risultato che un incastro non verra' mai rispettato. Se stampi un pezzo grande il doppio avrai lo stesso scarto e non il doppio. E questo non lo correggi con gli step/mm. Non solo: se le tue imperfezioni (da cui derivano le correzioni) non sono uguali tra X e Y allora avrai un pezzo deforme e non solo scalato uniformemente. Il risultato e' un pastrocchio che va bene per fare soprammobili ma non per fare pezzi meccanici. Il motore passo passo si muove grazie ad una caratteristica deterministica e soprattutto discreta. Unito al fatto che le cinghie sono dentate, montate su pulegge dentate e senza giochi qua e la' (i motori tirano direttamente il piatto o la testina), allora le posizioni in cui si fermera' il nostro motore sono gia' decise a tavolino e non le possiamo cambiare. SONO quelle. Se un motore decide di fare 1/64 di giro allora fara' esattamente 1/64 di giro. Se la scheda fa dei calcoli per spostare il piatto di 10.56mm il piatto si spostera' di 10.56mm e non di 10.60mm. A meno che, ripeto, tu abbia motori tutti diversi, non adatti all'uso, sottodimensionati, pulegge lisce, cinghie lisce e molle, rinvii fatti con 3-4 pulegge, giochi negli attacchi delle stesse etc. Credo che l'unica cosa che serva per rispettare bene le dimensioni sia una taratura al flusso (thin wall test) e un buono slicer, nonche' sapere "interpretare" ogni filamento che si usa. Per esempio io sto impazzendo con un PET che se lo prendi dalla testa ti scappa dalla coda e viceversa... e non e' falice. Qui il video aggiornato. https://youtu.be/KbxZPZjwaIw
  18. Solo se non sfocia in flame perche' non era questo l'intento. Su youtube ci sono decine e decine di video in cui si consiglia di "calibrare" gli assi della stampante stampando un cubo di dimensione nota, misurandolo e agendo di conseguenza sugli step/mm, come se si trattasse di comuni motori a spazzola su pulegge. Conoscendo "abbastanza bene" i motori passo passo mi e' sempre sembrata una sciocchezza perche' a meno di non avere cinghie elastiche, smollate o motori della mutua, il movimento e' dettato da semplici formule e dalla meccanica. Si tratta di un sistema discreto che non ha niente a che vedere col "caso", considerando anche che le cinghie sono dentate. A quanto pare da qualche mese c'e' stata una inversione di tendenza, per lo meno di un noto divulgatore del settore, il quale ha rilasciato un nuovo video in cui dice che settare gli step/mm in quella maniera non ha assolutamente senso al contrario di quello che diceva prima (sia lui che tutti gli altri). Tutto qui. Avendo una stampante che stampa dimensionalmente corretta pur avendo gli step/mm originali, ho semplicemente fatto notare che non ho difetti di sorta che potrebbero influire sulla cattiva realizzazione delle pareti in cui parlo nel topic. Infatti sia nel primo che nel secondo caso mostrato in foto lo spessore delle pareti e' di 1.00 mm con umana tolleranza.
  19. Si, lo credo anche io.
  20. E io la provero', grazie. Edit: ho visto l'impostazione ma una volta impostata la sua "visibilità" era gia' attiva. Solo nascosta, ma gia' attiva. Dopo una veloce analisi, ho fatto un paragone. E' esattamente a causa di questa impostazione che c'e' questa piccola riga di riempimento a testimonianza che l'impostazione, benche' nascosta, fosse gia' attiva.
  21. Ma io mica sono iscritto da quando ho la stampante, ne' ho mai espresso QUI qualcosa "contro" di lui, ma altrove (con altro nick) e pacificamente. Semplicemente non ero d'accordo. Fatto sta che fino a ottobre non si parlava altro che di stampare un cubo e variare gli step in funzione di come ti era venuto (ci sono tantissimi video identici di vari autori). Conoscendo bene i motori passo passo e vedendo il tipo di cinghie e la banale trasmissione la cosa mi aveva sempre lasciato perplesso. Infatti dopo la prima prova col cubo non mi e' mai piu' venuto bene un solo pezzo ad incastro, e ho rimesso tutto a zero. Cmq torniamo in topic: era solo per dire che la precisione dimensionale che ho per ora (sgrat sgrat) e' piu' che sufficiente per dire che non ho alcun problema. Lungi da me il fatto di voler denigrare il lavoro di chi stampa da mooooolto piu' tempo di me.
  22. 🙂 Cmq si', in entrambi i casi lo spessore e' 1mm perfetto. Non ho mai avuto problemi in questo senso, anzi, sono sempre molto preciso. Sono stato il primo ad andare contro la soluzione di settare (inutilmente) gli step/mm come si faceva fino all'anno scorso, e infatti Piraz poi ha corretto il tiro facendo un altro video in cui smentisce se stesso :), ma questa e' un'altra storia. Pero', a parte il problema di adesione che ho avuto e che forse ho identificato, questo stesso problema si presenta in altri casi. La guancetta di cui parlo ha una forma a cuneo, stretto e affusolato, e le pareti non sono parallele fra di loro, quindi lo spessore cambia man mano e non c'e' una misura multipla della riga. Insomma, un gran casotto... Faro' prove e le postero'.
  23. E quindi... siamo nel campo dell'occulto. 🙂 Allora: iniziamo col dire che ho fatto un errore grave: avendo impostato come riempimento 0% e 2 pareti da 0.4, Cura ha fatto una parete interna e una esterna e fra di queste... il nulla, perche' il riempimento era 0%. Rifacendo lo slice con un cubo pieno effettivamente Cura inserisce una sottile riga di riempimento fra le due pareti, piu' sottile della riga da 0.4 (a vista sull'anteprima). Ristampero' il cubo ASAP. Rimane il fatto che la situazione capita piu' spesso di quanto si creda e infatti mi e' successo l'altro giorno con la guancetta della P38 che ho stampato in PET: le pareti si sfaldavano sull'asse orizzontale, pur rimanendo solidissime fra i layers. C'e' da dire, pero', che forse ho peccato di nuovo io in velocita' e temperatura, non adeguate all'occasione. Il fatto e' che se sono troppo freddo non stringa piu' ma non aderisce bene. Se sono troppo caldo fila e allora devo correre. Insomma, il PET e' una grandissima rogna. Indaghero' domani ristampando la stessa guancetta a velocita' piu' bassa, mantenendo la temperatura. Questo problema non l'ho avuto per esempio col PETG Basicfil o il PLA.
  24. Eccomi di nuovo qui, a chiedere a chi ne sa di piu' 🙂 Uso Cura, quindi e' inutile dire "usa X" perche' e' meglio: lo so ma ho Cura, e questo uso. Non ho assolutamente ben chiara la funzione di "larghezza linea". So che la stampante, nonostante il nozzle da 0.4, puo' fare una linea larga 0.3 o 0.5 o addirittura 1mm semplicemente allontanando o avvicinando l'ugello, schiacciando o allungando il "verme" del filamento. Ci sono tanti video su Youtube su questa eventualita', con tanto di test di robustezza e pare appunto che sia meglio meno pareti ma con linee piu' larghe che viceversa. Il risultato di variare la linea e', appunto, una linea piu' grossa o piu' sottile. Ma chi che gestisce la distanza fra una linea e l'altra? Esempio: ho un nozzle da 0.4, inserisco 0.4 come larghezza linea e automaticamente Cura mi imposta di default 1.2mm di spessore parete e 3 pareti. Fin qui e' tutto chiaro (0.4x3=1.2) Adesso, se cambio manualmente lo spessore linea a 0.5 mi imposta lo spessore parete a 1.5 (3 pareti): chiaro anche questo. Se invece imposto larghezza linea 0.3 Cura mi mette 4 pareti con spessore totale di 1.2mm: e i conti tornano. Effettivamente nell'anteprima vedo le linee piu' "cicciotte" o piu' sottili e occupano piu' o meno spazio (1.5 o 1.2mm) ma lo spazio fra una linea e l'altra e' rimasto uguale. Si puo' settare questo spazio? Perche' lo chiedo? Ho fatto un cubo vuoto di test e senza soffitto con pareti spesse 1mm. Se lo stampo con linee da 0.4 le 2 linee delle pareti non si saldano: riesco a separare le due righe inserendo un cutter e non sono minimamente saldate. Ovviamente 0.4x2 fa 0.8, e non 1mm! Se invece stampo con larghezza linea da 0.5 allora le due linee sono saldamente e perfettamente unite. Inutile dire che le pareti del cubo sono ESATTAMENTE 1.00mm in entrambi i casi, ma il risultato finale e' molto diverso l'uno dall'altro. Quindi con che criterio si deve scegliere la larghezza della linea? Mica posso pretendere che tutte le pareti di un solido complesso siano sempre dello spessore multiplo della larghezza della linea! Ma quello che ancora non capisco e' che non posso settare una specie di sovrapposizione, cioe' un modo per essere sicuri che le linee siano sempre coese l'una con l'altra. Tempo fa credevo di poter far "sovrapporre" a Cura le linee in funzione di questi 3 valori, ma non e' cosi'. L'esperimento del cubo vuoto me lo conferma. Ho spulciato Cura dappertutto e c'e' solo una impostazione che regola la sovrapposizione del rivestimento esterno, cioe' del guscio, cioe' della linea piu' esterna dalle rimanenti linee della parete. E non sembra essere il mio caso. Se facessi un cubi con pareti da 2mm e linee da 0.4 potrei avere il guscio esterno coeso ma non le altre linee interne delle pareti. Insomma... ho un po' di confusione. Prima di dirmi che il problema "e' il flusso", pero', sappiate che le pareti mi vengono esattamente della giusta dimesione come ho dimostrato tempo fa. E ribadisco che i due cubi di cui ho postato le immagini hanno esattamente le pareti dello spessore di 1.00mm: magari sono 0.99 o 1.01 ma il calibro e' quello che e'. Faccio spesso pezzi ad incastro e mai ho avuto problemi dimensionali (per fortuna).
  25. Faronsi. Grazie. Intanto vedo di accomodare con questo.
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