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Salvogi

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  1. La scorsa settimana mi è finalmente arrivato il display touchscreen da 5" per il Raspberry. Ho dovuto idearmi un fissaggio per il display quindi solo oggi ho completato l'installazione. Ho anche sostituito l'alimentazione però ancora non ho provato il funzionamento del Wi-Fi a 2,4GHz. Attualmente per il display sto usando Octoscreen, effettivamente risulta comodo il settaggio dei parametri perchè dispone di una tastiera su schermo. Le notifiche di Octoprint danno un po' fastidio ma si possono chiudere cliccando sulla X in alto a destra, devo vedere se riesco a disattivattare la visualizzazione delle notifiche su Octoscreen.
  2. Esistono stampanti FFF anche casalinghe in grado di arrivare a 50cm, ad esempio la Creality CR-10, bisogna vedere se hai esigenze particolari per cui non puoi utilizzare la tecnologia FFF. La stampa con che materiale deve essere realizzata? Hai esigenze particolari per quanto riguarda la resistenza? Deve essere molto dettagliata?
  3. Ho visto che su Cura c'è la voce "Update firmware" ma io non l'ho mai usato, penso che funzioni solo con le stampanti Ultimaker. Per la Anycubic Zero, ti conviene andare su "Microsoft Store" di Windows 10 ed installare "Arduino IDE". Su Arduino devi scegliere la CPU giusta che nella scheda della Anycubic Zero dovrebbe essere ATMEGA1248 e la porta di comunicazione (se ci clicchi sopra ti suggerisce Arduino IDE quella giusta).
  4. Se il firmware è troppo limitato, puoi provare a sostituirlo. Assicurati prima di avere una copia del firmware originale per poter ritornare indietro. Ti conviene scaricare Marlin 2.0.7.2 da qui https://marlinfw.org/meta/download/ I file di configurazione da qui https://github.com/MarlinFirmware/Configurations/tree/release-2.0.7.2/config/examples/AnyCubic/Mega Zero Poi puoi scegliere tra Installare Arduino IDE da Microsoft Store Installare Vscode da qui https://code.visualstudio.com/ e poi aggiungere il plugin Platform.io Vscode è molto più veloce a compilare Marlin e supporta anche le schede a 32bit. Arduino IDE è più facile da usare.
  5. Se usi Marlin 2.0.7.2 parti da questi https://github.com/MarlinFirmware/Configurations/tree/release-2.0.7.2/config/examples/Geeetech/A20M
  6. Come dice @FoNzY, non puoi partire da un file .hex che è già in linguaggio macchina. Se vuoi apportare modifiche ti servono i sorgenti. Se Geeetech non ti fornisce i sorgenti, dovrai scaricare e configurare Marlin da zero. La procedura non è molto semplice, comunque se cerchi nel forum è spiegato come fare.
  7. L'ondulazione sulle pareti del cubo mi sembra con andamento periodico quasi perfetto, è una cosa molto strana, se era un problema di flusso il problema avrebbe avuto un andamento più random. Mi fa pensare che hai problemi sull'asse Z della stampante, hai provato a mettere un po' di grasso sulle guide e sulle viti trapezoidali?
  8. Penso che @Killrob conosca bene la Ender 3 perchè è un utente molto esperto e mi sembra che sia stata la sua prima stampante. Invence sarebbe opportuno conoscere il tipo di hotend, ovvero nozzle, gola, heatblock e dissipatore impiegati. Le inclusioni solitamente danneggiano l'ugello, in questo caso esistono nozzle in acciaio temperato o nozzle in ottone con punta in rubino. Inoltre è possibile usare gole in titanio, heatblock in rame e dissipatori speciali utili per le plastiche difficili da stampare. Esistono plastiche facili da stampare come PLA e PETG e plastiche difficili come ABS e PP. Alcune plastiche richiedono hotend e piano di stampa in grado di raggingere alte temperature ed eventualmente una camera chiusa per evitare la delaminazione. Questi componenti possono essere installati anche su una Ender 3 ma potrebbe essere necessario riconfiurare il firmware (es. per cambiare la massima temperatura o il tipo di sensore). Poi c'è da dire che ormai i filamenti vengono prodotti da ditte specializzate con un knowhow chimico quindi i filamenti moderni sono realizzati con polimeri specifici per la stampa 3D, ad esempio basso ritiro ed elevata adesione. Un altro parametro importante è la tolleranza del diametro del filalemento che deve essere la più stretta possibile (<±0.1mm). Se non riuscite ad ottenere una diametro sufficientemente costante vi conviene passare agli estrusori per filamenti da 3mm (o 2.85mm) ed utilizzare nozzle di diametro maggiore ed altezza dei layer maggiori. Poi bisognerebbe capire che tipo di problema presentano le stampe, eventualmente postate le foto di qualche stampa.
  9. Quoto e aggiungo che la confezione dei CD è costituita dal coperchio trasparente in polistirene (PS) e dal retro nero in polistirene antiurto (HIPS).
  10. Se il nozzle ti raggiunge 270 °C, puoi provare anche HIPS, è un po' difficile da stampare ma è molto resistente ed è quello che mi piace di più come aspetto delle superfici.
  11. Prima di sostituire la scheda, prova a riflashare il firmware. A me è successo la stessa cosa con una scheda BTT GTR 1.0, ho risolto riflashando il firmware. Da allora sto cercando di evitare di spostare gli assi manualmente. A proposito, cosa ne pensate di questi https://it.aliexpress.com/item/32916832639.html o questi https://it.aliexpress.com/item/32864664427.html secondo voi sono efficaci?
  12. Hai visto se da display hai il menù Configurazione > Impostazioni avanzate > Step/mm ?
  13. Il sito in questione è Arduiner, i prezzi esposti sono senza IVA quindi devi aggiungere il 21% e le spese di spedizione, comunque i prezzi rimangono vantaggiosi. Su Arduiner ho comprato PETG, PLA e PC. Il PETG ha una buona finitura superficiale ed una buona resistenza meccanica per l'adesione al piatto è minore a quella di altri PETG. Di PLA ne ho comprato una sono bobina, ho fatto poche stampe, se non usi una temperatura un po' altina ha probelmi di adesione tra i layer. Il PC a 280°C ha problemi di adesione al tra i layer, a temperature più alte le spogenze vengono terribili, l'adesione perfetta tra i layer si ottiene a 310°C ma, oltre alle sporgenze terribili, le superfici vengono piene di bolle, inoltre il PC non attacca per niente al piatto, l'unica soluzione che ho trovato è fare un raft ti PETG Amazon basic. Un altro sito dove ho trovato buoni filamenti a prezzi bassi e Galaxystampanti3d, li ho comprato HIPS, ABS, PA e TPE e sono andati tutti bene. In particola HIPS, viene molto resistente (più del PETG), le parti sporgenti perfette e le superfici molto belle, però fa sempre un po' di warping.
  14. Comunque gli step/mm della tua stampante dovrebbero essere X=80, Y=80, Z=400, E=415
  15. Dobbiamo fare il punto della situazione. La scheda della Mega Zero dovrebbe essere a 8bit con processore Atmega e, per comunicare via USB, dovrebbe utilizzare un chip tipo FT232 o CH340, per poter collegare la stampante al computer, occorre installare in Windows i driver FT232 o CH340 come dice @FoNzY, se non installi i driver non potrai collegare la stampante a Repetier non riuscirai nemmeno a caricare un altro firmware. Io uso come host Printrun quindi non conosco Repetier, tuttavia hai scelto correttamente la porta e la velocità di comunicazione? Se sei riuscito ad connettere la stampante a Repetier, che comandi gli hai inviato? Di quanto ti vengono sballate le misure? Ovviamente il firmware lo puoi anche sostituire, io sono per configurarlo da zero, si imparano molte cose. Ma se vuoi sostituire il firmware solo perchè non riesci a connettere la stampante al PC, il problema è un altro. Tieni presente che ci sono diversi parametri che incidono sulla dimensione del pezzo. Calibrazioni degli assi X, Y e Z Calibrazione dell'estrusore, se sovraestrudi le misure esterne di vengono maggiori e quelli interne minori, se sottoestrudi le misure esterne di vengono minori e quelli interne maggiori. Questo fenomeno dipende anche dal filamento quindi non conviene cambiare gli step/mm ogni volta che cambi filamento ma puoi variare la percentuale di flusso nello slicer. Dilatazione termica del filamento, se stampi a 220°C, quando la plastica si raffredda a 20°C devi considerare un ritiro di circa 1% (che su 10cm è 1mm). L'incidenza della dilatazione termica forse è l'effetto maggiore ed ogni plastica reagisce in modo diverso. Quindi pensi di calibrare gli assi X ed Y per ogni filamento? O e meglio ingrandire (o ridurre) un po' le dimensioni nello slicer?
  16. Iniziamo bene, hai la stampante nuova da pochi giorni e già vuoi aggiornare il firmware? Che comandi hai dato tramite host?
  17. Molto bella, complimenti. Unica cosa è che penso che si meriti una scheda a 32 bit al posto della RAMPS.
  18. Purtroppo la sigla di questo motore non si trova in rete quindi non si può verificare qual'è la giusta corrente. Forse il 2 dopo 42HN40 è la corrente e 31.5 e la lunghezza motore in mm. In questo caso il motore è da 2A (non vuol dire che è più potente ma che ha un avvolgimento con impedenza minore). In questo caso il driver dovrebbe essere tarato a 1,4A (visto che è usato nell'estrusore anche 1,5A). Quindi la tensione di riferimento dovrebbe essere V = 8 x R x I = 8 x 0.1 x 1,5 = 1.2V Però prima di aumentare la corrente, conviene trovare un datashet dello stepper 42HN40-2-31.5B per essere sicuro che la corrente sia effettivamente 2A altrimenti puoi danneggiare stepper e driver. Puoi chiedere a chi ti ha venduto la stampante, se sa la corrente a cui vanno tarati i driver per gli stepper 42HN40-2-31.5B
  19. Simplify3D è a pagamento quindi non lo conosco (purtroppo sono tirchio). I supporti ad albero li trovi su Cura, e ti permetterebbero di stampare il pezzo senza problemi. Su IdeaMaker puoi aggiungere e rimuovere i supporti, io toglierei quelli nei fori e qualche altro difficile da separare dal pezzo a fine stampa.
  20. Diciamo che non ci siamo capiti bene. Hai misurato le tensioni sui trimmer (che hai indicato con le frecce verde) e questo va bene. Hai misurato le tensioni sulle resistenze (che hai indicato con le frecce rosse) e questo non è utile (e magari hai rischiato di fare qualche cortocircuito). Il valore della resistenza va letto ad occhio, sulla resistenza (il rettangolino nero) c'è stampato una lettera e un numero, ad esempio R10, R100, R05 o R050, dovresti leggerlo ad occhio. Se ad esempio, su quelle resistenze c'è scritto R10 o R100, vuol dire che sono resistenze da 0,1 ohm. In questo caso la corrente è pari a (con la formula inversa) I = V / (8 x R) = 0.926 / (8 x 0,1) = 0.926 / 0,8 = 1.16 A I = V / (8 x R) = 0.918 / (8 x 0,1) = 0.918 / 0,8 = 1.15 A Che sono adatti a motori con correnti nominali di Inominale = I / 70% = 1.16 / 0.7 = 1.66 A Inominale = I / 70% = 1.15 / 0.7 = 1.64 A Che dovrebbero essere valori già abbastanza alti quindi il problema dovrebbe essere l'intasamento Per sicurezza, oltre al valore delle resistenze, posta anche la sigla del motore dell'estrusore (es. 17HS2408S)
  21. Come dice @NicolaP 3A sarebbero tanti ma se usi stepdown cinesi è meglio abbondare, se pigli gli stepdown XL4015 cinesi meglio stepdown da 5A per evitare che si surriscaldano. Volendo non è difficile, bisogna fare un po' di saldature a stagno (se compri gli stepdown senza morsetti a vite) e crimpare quache connettore Dupont (se usi il GPIO del Raspberry). Tuttav Casomai, prima di realizzare il circuito posta uno schizzo dello schema. L'alimentatore da 360W serve principalmente per il piatto, il Raspberry al massimo assorbe 15W durante i picchi di consumo quindi non è un problema. Sull'uscita dell'alimentore ci colleghi anche gli stepdown, molti alimentatori hanno più uscite così eviti di collegare troppi fili sugli stessi morsetti. Sui pin 2 e 6 è più rischioso, ti conviene tramite lo specifico connettore di alimentazione (micro USB per Pi3, USB-C per Pi4) ed in questo caso lo regoli a 5,1V. Come dice @NicolaP è importante regolare le tensioni, poi saranno Raspberry e LED che assorbiranno più o meno corrente. Esistono gli stepdown che consentono di limitare la corrente massima (sono quelli con 2 trimmer), solitamente vengono utilizzati come caricabatteria o come sicurezza ma non è necessario per il Raspberry. Se i LED sono a 12V non è necessario ridurre la tensione, altrimenti occorre anche li uno stepdown. Poi esistono i moduli LED che vanno alimentati a corrente costante ed allora la occorre lo stepdown con la regolazione della corrente ma questo è un altro discorso. Esatto, l'importante è che l'assorbimento complessivo (stampante + LED + Raspberry) non superi 360W e 30A altrimenti l'alimentatore va in sovraccarico.
  22. L'alimentatore può essere unico basta utilizzare i moduli stepdown che servono a ridurre la tensione (ed eventualmente stepup che invece servono ad aumentarla) che costano pochi euro, ovvimente se sbagli qualche collegamento o tari male gli stepdown, rischi di bruciare qualcosa facendo anche grossi danni. Il Raspberry lo puoi alimentare lo puoi alimentare direttamente dai 12V (o anche dai 24V) utilizzando uno stepdown XL4015 (eventualmente piglia quello con un solo trimmer perchè non ti serve regolare anche la corrente, ti basta regolare solo la tensione). Se i led li vuoi sempre accesi, li puoi collegare direttamente all'alimentatore se la tensione è uguale, se la tensione è diversa dovrai usare moduli stepdown o stepup. Se invece vuoi comandare i led tramite il GPIO del Raspberry dovrai utilizzare anche una scheda relè, siccome i pin logici del Raspberry forniscono 3.3V, dovrai utilizzare relè con pilotaggio a 3.3V, se utilizzi relè con pilotaggio a 5V (come quelli per Arduino) potrebbero non riuscire a commutare con solo 3.3V. Ovviamente, per evitare di fare danni (anche costosi) dovrai scegliere i componenti corretti in funzione di tensioni e correnti, dovrai tarare correttamente gli stepdown e dovrai collegare il tutto senza fare errori.
  23. Se i filamenti sono di marca diversa può succedere. Secondo me è come dice @Drvo ogni filamento reagisce in maniera diversa. Il PETG Amazon Basic grigio lo devo stampare con flusso al 97% mentre il PETG Amazon Basic giallo con flusso al 92% per ottenere lo stesso risultato.
  24. Ti capisco, mia moglie mi ha buttato nel garage con tutte le stampanti. Se ti ha fissato un limite 40x40x40cm, puoi provare a procurarti un metro posticcio che 50cm te li misura 40cm 🧐 Di essere è piccola e costa poco ma ha il braccio a sbalzo di cui tu stesso non ti fidi tanto. La differenza con la Prusa Mini originale è che il marchio Prusa è una garanzia di qualità ma costa troppo in funzione di quella che offre. Poi l'alimentatore separato da tutto il resto non è una grande comodità ed è un ulteriore ingombro. Neanche io la comprerei ma è molto meglio della Colido che costa molto di più.
  25. Per sfruttare la corrente in più servono dei motori più grossi. C'è da dire però che un driver che lavora alla sua massima corrente riduce un po' l'affidabilità rispetto ad uno che lavora al 50%. A me non si è mai bruciato un driver durante il normale funzionamento però se lavori con una corrente inferiore alla massima hai una sicurezza in più. Oltretutto, se vedi i vari datasheet, i TMC2130 hanno funzionalità in più (ad esempio coolstep, stallguard, dcstep) quindi il driver riduce la corrente quando il motore e fermo mentre la aumenta sotto sforzo, corregge la posizione angolare sotto carico, permette di utilizzare gli stepper come finecorsa. Comunque penso che sono funzionalità alle quali si può fare a meno.
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