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Otto_969

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  1. Otto_969's messaggio in Prima stampante a resina was marked as the answer   
    😅
     
    Cerco di rispondere, ma ricordati che sono niubbo come e peggio di te...
     
    IMHO la stampa che hai postato è totalmente sballata. Ti avevo suggerito di lasciare stare Chitubox (per ora).
     
    Cmq prendi quello che scriverò con le pinze!
     
    Chitubox non usa gli stessi parametri che trovi nello slicer Anycubic (Workshop), o meglio, i parametri sono gli stessi ma sono divisi in due parti perchè il movimento di salita/discesa del piatto NON è uniforme, ma ha due velocità (e sicuramente due accelerazioni). Quindi i parametri sono 4 (2 per ogni salita + 2 per ogni discesa del piatto).
     
    Più altri 4 perchè i layers sono divisi in "Layers iniziali" (cioè i primi attaccati al piatto, di solito 5/6) e "normali" (quelli successivi al n° impostato di layers iniziali -> dal 5/6 in  poi). Poi ci sono le 4+4 distanze, in totale sono 8+8 parametri (8 per i Bottom Layers + 8 per i Normal Layers).
     
    Partendo dalla posizione di parcheggio (piatto in alto) -> il piatto si sposta velocemente verso lo schermo LCD.
    In prossimità dello schermo LCD (e quì entra in gioco il valore in mm che dai nello Slicer) entra in funzione la seconda velocita - che DEVE essere più lenta della precedente - perchè si deve dare il tempo alla resina di essere "spostata" dal piatto senza creare schizzi o bolle.
     
    A questo punto il piatto è nella posizione più bassa, e comincia la "cura" del film di resina ancora liquida tra piatto e FEP (tempo di cura). Poi lo schermo LCD si spegne per un tempo determinato per dare tempo alla resina di stabilizzarsi (LCD Time Off da impostare, solitamente 0,5sec).
     
    Dopodichè il piatto comincia ad alzarsi di alcuni mm (Bottom Lift Distance) - a velocità relativamente BASSA - (terza velocità Bottom Lift Speed), dopodichè entra la 4a velocità (Lifting Speed) che è abbastanza veloce perchè ormai il piatto è almeno 2/3mm più in alto dello schermo LCD (o cmq dello strato appena stampato)...
    E quindi un altro ciclo... Se clicchi sulle singole caselle si accende una freccia Blu che ti indica di quale movimento si stà cambiando valore.
     
    Posto le mie velocità, lo faccio SOLO perchè hai la mia stessa macchina Stock ed usiamo la stessa resina, MA SONO SETTAGGI DI MASSIMA CHE VANNO (forse...) BENE CON LA MIA MACCHINA, QUINDI PRENDILI SOLO COME SPUNTO PER MODIFICARE I TUOI DATI.
     
    Il "copia & incolla" senza pensare a quello che fai potrebbe portare a risultati catastrofici di cui non mi prendo nessuna responsabilità... Sono un niubbo come te, non dimenticarlo.
     
    Questi sono i miei settaggi:
     
     
     
     
    P.S. - Mi scuso per il maiuscoletto e grassetto, ma non voglio creare casino dove (ancora) non ci sono... 
     
     
     

  2. Otto_969's messaggio in SG20, antagonisti per guide lineari economiche was marked as the answer   
    A meno che tu non sia un paranoico della pulizia, te li sconsiglio.
    Io avevo questi carrelli sulla Tronxy SA5-Pro. Per funzionare funzionano e se settati bene sono molto scorrevoli (dipende anche dalla qualità dei cuscinetti) e precisi nel funzionamento
    Però (c'è sempre un però) funzionano SOLO a patto di tenerli perfettamente puliti ed oleati con olio molto fino (tipo quello Singer) che - ovviamente - a lungo andare attira la polvere che si attacca dappertutto creando dei "microscalini" di sporcizia sulla parte incavata delle ruote e (peggio) sulla barre sagomate tonde. Se la macchina è 1/10mm fuori quadra frenano la stampa e sovraccaricano i motori. Se stampi molto, devi registrare le rotelline spesso.
     
    Se i carrelli restano in vista (pulizia facile) può essere una soluzione valida. Se sono un pò nascosti o è difficile arrivare a pulirli, allora pensaci 2 volte. 🤙
  3. Otto_969's messaggio in Il PETG non è più resistente del PLA+ ne meno fragile D: was marked as the answer   
    Io uso quasi esclusivamente PETG perchè ha un paio di caratteristiche assolutamente uniche tra le materie plastiche:
    1) - è praticamente inattaccabile dalle materie chimiche normalmente in commercio (benzina, trielina, acetone, tutti i solventi per pulizia anche quelli estremamente aggressivi per l'alluminio, solventi nitro vari etc etc...), il suo solvente naturale dovrebbe essere il diclorometano. Io ce l'ho e funziona alla grande, ma è estremamente tossico e pericoloso anche maneggiandolo con tutte le precauzioni possibili!
    2) - Resiste bene alle alte temperature, brevemente anche in acqua bollente ed è facile da carteggiare perchè non fonde subito come altri materiali (PLA in primis...).
     
    Però... Il PETG è un pò str...o da stampare, non tanto perchè fà le ragnatele o "Warpa" di brutto su pezzi grandi, ma perchè le sue caratteristiche meccaniche sono fortemente influenzate dalla temperatura e velocità di stampa...
     
    Di questa "particolarità" nessuno ne parla, ma è abbastanza evidente. Col PLA non succede (se non ad altissime velocità oltre i 150mm/sec).
     
    Per me è un vantaggio: se voglio un pezzo molto rigido (ma più fragile agli urti), allora stampo a 245°C.
     
    Se voglio un pezzo molto resistente agli urti e un pò più flessibile, allora stampo a 225°C. A queste temperature di stampa il pezzo è davvero molto resistente e si rompe davvero con molta difficoltà, anche a martellate... Per contro aumenta la il consumo delle parti in attrito (ad Es. una coppia di ingranaggi).
     
    La stampa a 245°C anche più facile da carteggiare, per contro si graffia più facilmente (il PLA si graffia molto meno...).
     
    Oltretutto la ventola ha un ruolo importantissimo, ben più importante che sul PLA e va a modificare ulteriormente il grado di rigidezza e/o resistenza del pezzo e segue di solito la regola che sparando aria sul pezzo si aumenta la rigidità a scapito della resistenza, e viceversa...
     
    A parità di rigidità il PETG è anche parecchio più leggero del PLA, che vuol dire che si può risparmiare parecchio (il peso specifico del PLA è appena inferiore al PETG).
     
    Doveroso dire, però, che su pezzi molto piccoli (<4/5cm) la ventola deve cmq essere accesa almeno al 30% per evitare che il calore del Nozzle possa fondere i Layers già depositati. In pratica su pezzi piccoli il "Loop" può essere solo di pochi secondi e quando il Nozzle ripassa su un punto per depositare il nuovo materiale, il materiale sottostante è ancora molto caldo ed il calore del Nozzle finisce con scioglierlo definitivamente...
     
    Esempio classico la ciminiera del Benchy... 😁
     
  4. Otto_969's messaggio in Stampante e altro per creare pezzi per motocicletta was marked as the answer   
    Anche io uso talvolta la stampante per le mie due moto, e praticamente ti ha già detto tutto @FoNzY.
     
    Io sarò ancora più netto: scordati di fare qualsiasi cosa che stia dietro o sopra al motore/radiatore... Alla prima giornata di sole troverai una pozza sotto la moto, e non sarà benzina... 😁
     
    Il baffetto della ruota post è ok, il supporto del navigatore pure, ma già la staffa della marmitta sicuramente avrà vita breve. Men che meno le maniglie: si romperanno appena tenti anche solo di issarla sul cavalletto, o di spostarla la mano.
     
    Tieni presente che bene o male tutti i filamenti sono plasticaccia... Anche quelli iper-costosi non hanno minimamente la resistenza, durezza, infrangibilità delle normalissime plastiche per iniezione. Per filamenti "caricati" con carbonio, VTR o quant'altro, si tratta solo di polveri mischiate alla plastica e non spezzoni di carbonio o VTR: dopotutto devono essere estruse da Nozzle principalmente da 0,4/0,6mm!
     
    Questo NON vuol dire che non si possono usare, ma bisogna studiare bene "come e dove".
     
    Es. io sulla TM ho fatto i paramani (che ancora resistono!), i convogliatori (è una 2T, non scalda come un 4T...) ed i parasteli forcella USD, però... Però pesano più di quelli originali, sono più fragili e si graffiano molto più facilmente... Se ho il tempo vorrei fare il faro anteriore a led.
     
    E allora: perchè li ho fatti? Me lo domando spesso... 😂
     
    Cmq io uso principalmente il PETG perchè resiste a praticamente tutti i solventi, benzina compresa. I paramani e convogliatori sono in ABS che resiste meglio alle botte ed alte temperature (ma è più difficile da stampare, e "warpa" di brutto se la stampa è grande).
     
    L'ABS contenendo Stirene dovrebbe essere sensibile pure alla benzina, ma fino ad oggi non mi pare siano emersi problemi (cmq ora vado a guardare meglio: SGRAAAAT!), o forse tengo la moto troppo pulita... 😍
     
    Sulla Buell non ci provo neanche: si scioglierebbero al solo girar del motorino d'avviamento... 😱
  5. Otto_969's messaggio in STAMPA FRAGILE IL PROGETTO was marked as the answer   
    La giusta percentuale di Flow non dipende solo dalla macchina, ma (soprattutto...) dal filamento.
     
    Spesso anche misurando 100 volte il diametro del filamento non si capisce con esattezza il "diametro medio", che invece è facilissimo da trovare col metodo del cubetto 20x20x10, io lo faccio quasi ad ogni nuova stampa! Tanto prende 1min di tempo... 😉
     
    I nozzle vanno si puliti, ma dopo 2/3 puliture è meglio sostituirli . Una macchina ben settata non intasa i Noozle (a me non è mai successo!), e tanto meno li "sporca". Se lo fà, vuol dire che qualche cosa non è a posto.
     
    Cmq se compri i Noozle "cinesi" prima di usarli devi OBBLIGATORIAMENTE pulire il forellino dai residui di lavorazione (nei Noozle "cinesi" ci sono sempre residui perchè risparmiano tempo, solventi e utensili di finitura...) con un set di punte (tipo quelle da trapano) ma del diametro del Noozle.
     
    Se non hai questi kit, comprane uno e - se non cerchi stampa perfette al 1000% - potrai usare i Noozle cinesi che non costano quasi niente.
  6. Otto_969's messaggio in Problemi stampa PETG was marked as the answer   
    Premetto che vedo la foto solo dal cell, peró noto subito diverse cose...
    L'oggetto in foto sembra piccolino, ed usare un nozzle da ben 0,8mm non é il massimo... Tieni conto che la colonna di materiale nel nozzle é quasi doppia che in un canonico 0,4mm, ma nel resto dell'Hot-End é la stessa dello 0,4... Io uso spesso lo 0,8mm ma solo per stampe molto grandi (min 200x200mm).
     
    Se poi vuoi proprio usare lo 0,8mm, allora la larghezza del tratto di stampa dovrebbe essere SEMPRE un pó piú larga del nozzle, ad es. 1mm. Anche 1,2mm é ok, ma occhio che succhia materiale a gogó...
     
    Terzo, il top é abbondantemente sottoestruso... Aumenta il flusso dei top layers (non vedo bene le pareti, e non mi esprimo), almeno del 10% e vedi che succede... Abilita la funzione di riempimento interstizi, anche se ti creerà  qualche imperfezione... Dalla foto non si puó capire ma... Quanti top layers hai messo? Per una macchina perfettamente settata, 3 layers sono il minimo, meglio 4.  5 se il pezzo ha funzioni meccaniche (io faccio sempre le pareti e tops/bottoms dello stesso spessore).
     
    Ritrazione... Non so che macchina hai, ma 45mm/sec con un nozzle da 0,8mm per me sono troppi. Scendi sui 20/25mm/sec e magari passa a 6mm la ritrazione (se é Bowden).
     
    Provare, provare, provare...
     
    P.S. - li hai fatti i test "standard"?
  7. Otto_969's messaggio in Problemi Tronxy X5Sa-2E was marked as the answer   
    Allego la torre per il rilevamento della miglior velocità di retrazione a 190°C e 5mm di retrazione (che dalle foto sembra la migliore): Retracting Speed Tower
     
    Decompatta il file e lancialo senza modifiche e poi al solito, posta le foto...
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