NicoNico

una domanda tanto per.. come sei messo con la dissipazione dell'hotend? non dico il raffreddamento del filamento che esce, proprio la ventolina davanti al dissipatore passivo. Io avevo un problema analogo di intasamento dopo un tot: praticamente il calore risaliva modificando la consistenza del filamento e rendendo lo stesso intampabile BENCHE' non intasasse nulla.

o 2 metà

non sottostimarti giovane Padawan 🙂

Mica male dai! una volta ho visto un video di un'azienda che stampava montature in 3d: per non avere l'onere dei supporti le stampava piatte e poi le andava a riscaldare su una dima per dargli la curvatura (a livello casalingo si potrebbe replicare).

Ciao vinavil o sick base PVA non le ho mai provate, ti direi (perche a me funziona) di provare l'ABSJuice.

Eh sai, a parte essere irritante e anomalo, non vorrei che alla lunga facesse dei danni alla macchina starando qualcosa, non so... Eh.. cambiare scheda madre, quello che non volevo sentire 😭 Grazie comunque, siete stati sicuramente più "sul pezzo" dell'assistenza 😑

Ciao si, in effetti da quello che mi scrivevi mi sembrava avessi frainteso, il problema è proprio quello sopra 😞

Ciao ragazzi ho fatto un piccolo video esplificativo dove si vede bene la faccenda: nessun problema per la stampa iniziale: come si vede la stampante effettua tutti i comandi di rito (autolivellamento ecc..), in fase di chiusura però succede quello che ho descritto precedentemente: l'asse Z continua la sua corsa verso il fondo perchè, per la macchina, l'hotend è molto piu corto e c'è molta più "Z" disponibile. P.S. non badate ai ragazzi dell'officina, appena vedono qualcosa di nuovo son peggio delle api con ll miele :-)

si, anche secondo me potrebbe funzionare, solo che io ho anche (dalle foto non si vede) attaccato la classica ventolina per il raffreddamento attivo -e che qui non ci starebbe. Ciononostante con una ventolina fissata in orizzontale appena sotto gli assi e un sifone si può re-indirizzare l'aria (restando sempre e comunque all'interno dell'ingombro ammissibile del gruppo hotend). .. e tutto sto' casino per non mettere un finecorsa mannagg a loro 😕

Cavolo da LCD della stampante mi suona nuova come cosa, provo appena posso.. Per il fatto della posizione di "stampa" funziona bene, è il processo FINALE della stampa che non risulta giusto, ma.. una cosa alla volta, ti faccio sapere. Nel dubbio grazie, anche solo per il supporto

haha tipo "guarda ti faccio un disegno" 🙂 calibrazione del piatto? aspe, dimmi un po' come si può fare da z-suite?

Ciao ma figurati, anzi grazie. Io sono il primo a darti ragione, le stampanti dovrebbero funzionare tutte così.. il problema è che non avendo un micro che dice al piatto di fermarsi una volta arrivato "in fondo", la stampante crede che lo 0 dell'ugello (che fa il classico procedimento di livellamento) sia quello originale (hotend originale = più corto) e, come dicevo sopra, non avendo uno stop elettro/meccanico, compie la solita procedura di chiusura stampa, andando inevitabilmente oltre lo Z effettivamente utile (ti farei un video ma ora sono impossibilitato). l'hai detto! io sono arrivato fino al V3 🙂 , tante aspettative, poche certezze 😕

Ciao hai ragione, carico le foto tanto per avere le idee chiare. Purtroppo Zortrax (la sua assistenza) nega in maniera categorica -parole loro per carità- l'utilizzo di PVA su macchine M200 e M200+ .. e con dei fondamenti di verità aggiungo io: il fatto di non avere un'adeguata superficie dissipante passiva e attiva, nega l'utilizzo di filamenti che fondono a basse temperature (200°ca) e SOPRATTUTTO rammolliscono a temperature molto basse (causando intasamento) , il tutto aggravato da un hotend ALL METAL. La mia idea quindi è quella di annettere la prolunga dissipante di un normalissimo V6 (+teflon interno), in modo da permettere al filamento una normale erogazione durante tutto il processo di stampa. Lo so che fa molto steampunk e Last of Us, ma non ho trovato altrimenti guardandomi intorno.

Ciao, scusa ma non vedevo la risposta.. eh, se ci fosse un micro di finecorsa che mi indica il "punto di non ritorno" dell'asse Z non ci sarebbero problemi: si trigghera e il piano si ferma. Stessa cosa se la macchia capisse che l'hotend è più "basso": come movimento finale avrebbe l'escursione in Z= alla sua corsa totale - l'altezza dell'hotend. INVECE la signorina non capisce la situazione e sferraglia andando in home sulla Z, e, guardando bene, continua a calare proprio della lunghezza supplementare dell'hotend (la parte aggiunta post modifica). Come dice Truck64 basterebbe implementare il comando giusto per ridefinire la corsa dello Z, ma sembra più segreto del codice Da Vinci.. Sostituire la scheda madre lo prenderò in considerazione, ma vorrei fosse l'ultima spiaggia Grazie mille comunque

Ciao, c'era questo obbligo nei vecchi slicer (la non scelta), nelle nuove versioni puoi scegliere se usare materiali proprietari o uisare gli esterni, e -fortunatamente- il software ti lascia più libertà (temperature varie, velocità di stampa, ecc). Per la questione modifica ho dovuto intervenire personalmente in quanto l'assistenza.. beh diciamo non mi ha assistito. Il nostro obbiettivo era stampare del PVA, e sembro esserci riuscito tranne questa magagna del codice.

Guarda ti dirò.. ho dovuto! 😞 essendo una macchina ad uso aziendale e non trovando altri escamotage ho dovuto modificare meccanicamente un limite fisico della stampante (dichiarato anche dalla casa stessa eh..), quindi fratè sto inguaiat. Addirittura nella trasformazione -tramite Ztool- da .gcode a .zcode il log del programma ti avverte del fatto che alcuni comandi (vedi Z[VALORE] o i vari M[..]) non verranno riconosciuti, parlano proprio un'altra lingua.. Non so proprio dove sbattere la testa.

l'hai presa! purtroppo il firmware è blindatissimo: io definisco la definisco l'I-phone delle stampanti.. nello z-suite c'è la possibilità di settare una stampante esterna solo se LCD, provo a vedere se esistono forme più recenti di questo SLICER ma non ci metto la mano sul fuoco

Ciao, grazie della risposta in realtà la "chiusura" del circuito funziona bene, calcola l'offset e tutto. Il problema sta nel movimento di chiusura: quando la stampa finisce il piatto scende sempre e comunque ad uno Z preimpostato (ovvero l'escursione NOZZLE ORIGINALE / BASE DELLA STAMPANTE) che però, in questo caso, è INFERIORE a quello di default. La mia idea sarebbe quella di sovrascrivere questo comando e dire alla macchina: ok, invece di scendere di (esempio) 200mm , mi scendi a 150mm. Spero di essermi spiegato Grazie

Ciao ragazzi/e! Ho un problema su una ZORTRAX M200 a cui ho dovuto modificare il gruppo hotend, con il risultato di un'allungamento dello stesso di parecchi millimetri. Questo comporta che la macchina (non avendo micro di finecorsa), non riconosca la modifica e mi vada ad impattare il piano oltre il finecorsa della Z (vi lascio immaginare il disagio). Ho provato a creare un gcode da uno slicer esterno (dando una Z più contenuta), ma il problema si ripresenta quando lo devo filtrare tramite ZTool per farlo digerire alla macchina. Sembra che alcuni comandi vengano sovrascritti (perchè non riconosciuti? mah) e venga ripristinato il vecchio "g-code" di chiusura. Non ho trovato una soluzione precisa su internet, quindi penso che il forum sia la piattaforma migliore per scambiarci idee ed ragionarci su Grazie a chiunque vogli aiutarmi Ciao

ciao ti da gli stessi problemi anche con resina lavabile in acqua? non vorrei che l'alcool in qualche modo fosse troppo "aggressivo" e mangiasse più che pulire.

Abs Juice e andare! che poi è "l'anello di congiunzione" tra il BRIM (che viene stampato SOLO nel contorno del pezzo) e la RAFT vero e proprio. Con il tempo ho imparato a "spennerlarlo" abbastanza bene per garantire la presa su tutto il piano ma non così tanto da creare problemi durante la stampa come grumi o imperfezioni della base. P.S. questo metodo lo uso solo su piano in vetro liscio, non microforato o ULTRABASE e simili

Ciao seguo con interesse ogni contributo in quanto sarà la mia prossima spesa (SLA + Resina lav.in acqua). Dalle info che ho raccolto in giro l'esposizione rimane la stessa che usi ora, l'unica differenza sta tra le resine trasparenti e quelle non: la prima meno esposizione, la seconda leggermente maggiore. Chi ha più esperienza scriva pure

Ciao prossimamente mi affaccerò anch'io al mondo della SLA e pensavo, appunto, di utilizzare della resina lavabile in acqua. Curiosando nei vari shop di Aliexpress ho notato che la pagina ELEGOO OFFICIAL STORE propone questo trattamento "pagliativo", ovvero che minimizza ma non risolve completamente la situazione: "The water that washed the water washable resin models can not be poured directly into the sewer or sink. It should be placed under the sunlight to completely cure the remainIng resin in the water before processed to avoid environment pollutioin." Praticamente dice di lasciar solidificare i residui contenenti nell'acqua di risciacquo, così da scindere i due liquidi ed evitare di disperdere acqua contaminata. Diciamo che in mancanza di una regolamentazione sullo smaltimento (ricordo che è molto nebulosa anche la questione PLA e affini), questa è una procedura migliorativa, ma ben lontana da una soluzione dedicata. Ciao

Ciao, hai controllato che lo switch fosse impostato a 220V?

Casomai prova comunque un test termico, magari scopri l'anomalia nell'anomalia.. Potrebbe essere stato uno spiffero? non so sto andando a tentativi, non mi viene in mente altro