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Stampare etichette con scritte: quale software?
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Ciao. Concordo con te sul fatto che la risoluzione elevata la hai in altezza. Non mi piace l'idea di stamparlo in verticale, è poco pratico, ma magari potrebbe succedere il miracolo, data la risoluzione. La stampante è quella che è ma se settata a dovere su normali pezzi strutturali va bene, ossia nella media. Su queste scritte sono lontano dal risultato per una combinazione di motivi, alle volte troppi motivi che si intersecano. Ad esempio la famosa cupoletta da 0,5 mm dopo una settimana di prove l'ho stampata in un modo tale che è risultata persino flessibile, un risultato eccezionale, ma il problema è che non sono più riuscito a ripeterla. Dominare tutte le problematiche alle volte è complicato. Ad esempio il fatto di tenere aperta la finestra (l'appartamento è quasi sempre ventilato, mi ventila la stampante) e il fatto che in poche settimane sia cambiata la temperatura della stanza di 10 gradi circa mi ha cambiato il funzionamento della stampante. Quello che andava bene in Agosto a Settembre è un pò cambiato. Non ho ancora capito se accendere il banco riscaldato può aiutarmi in qualcosa, al momento stampo PLA e con la sola lacca a banco freddo si attacca bene. Con il banco acceso (a 40°) rischio che il pezzo si incolli a morte. Devo ancora imparare come interagire con la ventola e il flusso. La ventola che ho soffia in una sola direzione e alla massima velocità provoca un getto eccessivo, il che alle volte sposta il filamento. Dovrei cambiare il condotto per uno a soffio circolare. Ossia me lo devo stampare. Nella lista delle priorità ho la shell della testina del mio giradischi, fatta quella vedrò la questione della nuova chiocciola di ventilazione. Come dicevo con pezzi strutturali non ho problemi e il PLA che ho (non sono ancora in grado di dire se la qualità del filamento è buona essendo il primo che compro e il secondo che uso - avevo una mezza matassina di verde data con il kit ) si comporta benissimo in pezzi strutturali. Lo carteggio, lo sego, è durissimo. Ma il PLA non doveva essere una cippa? Pensavo pure fosse un ABS ma fattogli il bagno in vapori di acetone anzichè lisciarsi è diventato bianco opaco (ha sviluppato una patina opaca chiara) da nero che è il filamento. Non si capisce che sia, è possibile che abbiano svuotato il magazzino e mi sia capitato qualcosa che non è PLA, ma non ho modo di saperlo. Ad ogni modo bolle non ne fa, mi sono ripromesso che in caso di problemi lo essico al forno domestico. Buffa la vita, in un precedente incarico progettavo le carpenterie di essicatori di polimeri in granulo. Come un Deja vù. Ah, dimenticavo, nella stampa mi abbasso fino a 0.2 mm, se provo il decimo mi si interrompe il filamento (problemi di flowing (di flusso ce l'hanno altre ). A cosa può essere dovuto? -
Stampare etichette con scritte: quale software?
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Ciao. Ho già misurato il filamento e inserito la media (1,73), circa il flow sono al 100%, mentre per il primo layer (che nel caso del bassorilievo è il top) ti confermo che il flow è eccessivo. Il primo layer è settato al 200% (credo il default per il primo layer in Slic3r) ma quello che lo spappola così (che lo dilata) è la vicinanza al vetro. Siccome ho un problema di planarità del piano riscaldato dovuto al fatto che si avvita su una lastra di metacrilato troppo sottile che si imbarca, e siccome fuori da un certo raggio l'ugello comincia a essere troppo alto allora mi tocca tenerlo a 1/10 di mm al centro. Naturalmente non è così dappertutto e tra un piccolo errore di home z e il resto può essere che l'ugello al centro del piano abbia pochi decimi di centesimo di vuoto. Ho notato anch'io che il primo layer tende a dilatarsi troppo, ma a parte adesso che faccio le le scritte la cosa non solo non mi dà fastidio ma è pure vantaggiosa. Concordo con te sul fatto che devo lavorare sul flow, è un aspetto che non ho ancora imparato a manipolare, cioè, manipolarlo è un attimo ma ancora non ne conosco i risultati. Devo sperimentare. Oppure non sto lavorando bene con la ventola. Ho però scoperto che il bridge lo fa bene, senza essermici messo d'impegno (= si può migliorare). -
Stampare etichette con scritte: quale software?
Steelform ha pubblicato una discussione in Software di slicing, firmware e GCode
Ciao a tutti in area. Sto sperimentando la stampa di etichette in PLA. Mi sono imbattuto in una serie di problematiche, vedi foto allegata. Relazione: L'etichetta è in due versioni: stampata in altorilievo e in bassorilievo. Dimensioni etichetta: mm 84x21, spessore 4 mm. La versione in bassorilievo è quella che alla fine è più funzionale (= fa meno schifo), ma sarebbe stato meglio realizzare l'altra che è più conforme alle mie necessità. Nella versione in bassorilievo (stampata a faccia in giù per ottenere l'effetto lisciatura del vetro) le scritte non sono poi male, le geometrie sono abbastanza definite, con l'eccezione delle punte e delle isole interne alle parole come la A, che risultano confuse. Purtroppo le lettere sono sporcate dalle sbavature degli spostamenti rapidi. Sempre nella stessa il logo non è male, è stato stampato tutto nonostante l'esilità, ma è coperto da molte sbavature che richiederanno una mano chirurgica per poterle rimuovere. Il fronte liscio presenta però alcune imperfezioni dettate dal non riempimento. Per quanto abbia smanettato Slic3r non c'è stato verso di fargli completare dei piccoli vuoti. Nella versione in altorilievo le scritte presentano vere e proprie righe mancanti, visibili anche nell'anteprima dello slicer. Abbassare l'altezza del layer non cambia nulla: il problema è orizzontale e non verticale. Ho ovviamente aumentato i perimetri portandoli dagli standard 3 a 5 e le lettere si sono chiuse abbastanza, ma non del tutto. Rimangono interstizi troppo evidenti tra una striciata di filamento e l'altra e non vorrei essere obbligato a cambiare le dimensioni delle lettere per non cambiare le dimensioni dell'etichetta. Sempre sull'altorilievo la grafica è un casino di sbavature e risulta non più visibile. In compenso ho meno bave sulle lettere, e quelle poche si tolgono senza problemi. Ora, per poter avvicinare le strisciate vorrei tentare di impostare un ugello di 0,3 mm (il mio è 0,4) ma sto solo delirando. Mi pare di capire che questo software non è forse adatto a gestire geometrie di piccole dimensioni come queste lettere e non ho modo di poter aumentare la risoluzione orizzontale. Se uso qualcos'altro, tipo Kisslicer cambia qualcosa secondo voi? Grazie! -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Ciao SEM81 e grazie per il contributo. Ho scaricato i 3D dei condotti. Avevo in mente qualcosa di simile. Quella del link è una soluzione 'potente' con due ventoline, francamente mi piace, anche se ingombrante. Prima di tentarla però provo a disegnare un condotto che utilizzi la mia 'chiocciola' e gli attacchi che già ci sono. Questo perchè nella scala delle priorità devo procurarmi un vassoio alluminio per il piatto e 6 cuscinetti a pattino che gli attuali finti già scrocchiano e hanno un gioco di qualche millimetro. Nonostante tutto però la stampante va , ieri mi sono stampato dei centratori adattatori per dischi a 45 giri e adesso sto facendo tarocchi di etichette esoteriche . Se viene fuori qualcosa di buono dal mio condotto lo pubblico. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Approfitto che sono in compagnia per fare alcune domande, scusate se sono fuori tema. Domanda 1: nessuno di voi ha il bench, su cui si avvita il piatto riscaldato, in alluminio o lamiera? Domanda 2: sulla 'capa' dell'estrusore tengo a fare la goccia come il GIM. Ho svitato e riavvitato ma niente, non è una questione di mancato avvitamento, proprio il PLA trafila dai filetti. Roba da poco, per carità, ma siccome lo voglio risolvere mi piaceva sapere se qualcun'altro ha avuto un problema simile. Domanda 3: con la pratica mi sono reso conto che la ventolina di raffreddamento del filo serve. Fino a poc'anzi la tenevo spenta perchè mi sfilaccia il filamento in caduta. Ho scoperto però che fino al 50% non fa danni, anzi raffredda la figura e migliora la definizione. A questo punto ritengo (o meglio mi è stato detto) che la ventilazione ideale deve essere sul filo e non sull'ugello, omnidirezionale e non da una sola direzione (la mia ha questi difetti). Intendo costruirmi un condotto a chiocciola che faccia questo lavoro. Prima che inizi, c'è qualcos'altro che devo sapere? Grazie! -
Sfruttare la propria printer 3D per una riparazione
Steelform ha pubblicato una discussione in Software di slicing, firmware e GCode
Ciao a tutti in area. Stamattina ho fatto una piacevole quanto semplice esperienza che mi ha incoraggiato circa l'effettiva utilità della stampa 3D (voi già lo sapete, manco solo io... un pò di pazienza ). Preambolo. Scambio di santini con mio fratello, io gli passo una coppia di casse acustiche a cui manca il teeter lui mi passa un mini stereo da pulirgli le ottiche/meccaniche. Tiro fuori il mini dal baule dell'auto e lo vedo col coperchio CD alzato, ohibò. Provo a chiuderlo ma niente da fare. Due piccoli pezzettini di plastica mi fanno intuire che il sistema di aggancio/sgancio del coperchio del lettore CD se n'è andato. Lo porto a casa e scopro con rammarico che il sistema di chiusura è stato appositamente smagrito dai progettisti con insensate riduzioni di spessori. Poi il carico di fatica, la snervatura derivante dall'apri e chiudi, la plastica oramai 'cotta'. Era inevitabile, solo una questione di timing. Beh, poco male, metterò una fascetta con un pò di attak. Detto fatto, però fa schifo e in più la fascetta esercita un'eccessiva pressione sui due lati. Che potrebbe causare altre crikke nella plastica. Fossi stato più giovane avrei messo un filino metallico incandescente per ricostruire la chiusura, però c'è poca carne per sostenerlo. A quel punto, forse perchè ci sbatto adosso ogni sempre, mi viene in mente la stampante. Perchè non rifaccio l'aggancio in PLAstica? Calibro alla mano, 5 minuti per disegnare il pezzo, minuscolo, 15x13 mm x 3 di spessore. 7 minuti per stamparlo, altrettanti per dargli colpetti di lima volti a creare piccoli smussi a 45°. Un pò di attak e oplà. Ora il lettore è a posto, chiude meglio di prima e ha un aggancio più robusto di quello in dotazione. Obsolescenza programmata: tiè!! Seguono foto. In quella del coperchio alzato lo sgancio è a dx in alto. Si vede come coperto di schiuma ma sono solo riflessi del flash (è sera). In realta il pezzetto (quello che si può intravedere) ha un aspetto pulito.- 4 risposte
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- riparazione
- stampa piccolo elemento
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Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Eccolo qua il bocchettone fatto. Folgorato sulla via di Damasco ho intuito alcune dozzine di cose che dovevo e non dovevo fare. Stampato in 1h 46' layer 0.3 tutte le velocità 30 tranne infill honeycomb 60, consumo 'soli' 16 mt di bavetta torcigliosa. Il pezzo è robusto, torno ad avere un bidone aspiratutto. Ho letto che molti tengono da parte il PLA di scarto. In che modo potrà tornargli utile? Non vedo all'orizzonte macina-fondi-fila a prezzo abbordabile. Ciao.- 19 risposte
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Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
@AndBag Grazie per l'upgrade sulle SLS. Sono interessanti. Circa la Prusa, ma certamente, dipende però da com'è fatta. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Ok, grazie per avermi aggiornato sul prezzo. 30.000 euro. Quando bazzicavo il sito ancora non si sapeva. C'era da aspettarselo vista l'importanza del prodotto. Se funziona come dovrebbe sono i 30.000 euro meglio investiti, l'FDM uso industriale si potrà archiviare. I 600.000 non sono gettati a caso ma il preventivo fattomi da azienda leader per una macchina specifica per quello che mi serviva. E' quello il mio riferimento, che non mi illudo di sostituire con i 30.000 euro, ma l'importante è che ci si avvicini abbastanza. Certo con quel prezzo l'utenza consumer è tagliata fuori. Vabbè, torniamo all'FDM e al low price. Sem81, non hai capito che la da Vinci non si fa pagare la stampante ma le ricariche, come fanno i giapponesi con le ink jet. Ad ogni modo di montate attorno ai 650 ne ho viste. Il più è capire che meccanica hanno e se sono come il mio kit che quando regolo l'altezza del piano si svirgola il metacrilato che lo sostiene, vanificandone l'operazione. Con macchine così non si può fare strada. Con ciò non dico che non ce ne siano di buone, semplicemente lo ignoro. Circa l'esperienza dell'SLS che mi cita AndBag dico che il suo commento è preoccupante, dagli articoli della carta (troppo) patinata siamo già arrivati sulla luna. Mi risulta però che ci sia gente che fa oreficeria con quelle macchine, e pure ingranaggi di precisione per orologi. O siamo ancora nella mitologia? Ciao a tutti. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Bah, mi aspettavo più attenzione nelle risposte. Allora, stiamo ovviamente 'dentro' il campo della teconologia additiva. Di quello parliamo. La novità cui mi riferivo è la stampa del metallo. Oggi una printer di quel tipo viene 'base' 600.000 euro. Da qualche anno la fanno nelle università (non da noi, USA) con un costo stimato di qualche migliaia di euro. Sul principio della Reprap rispetto alla Statasys, ma non serviva dirlo vero? Sempre da un paio d'anni in una università australiana hanno fatto piccola preserie da 1800 dollari. Ragazzi, parlo di metallo. Non più gnomi elfi e nani ma protesi, ingranaggi, meccanismi, spare parts, elementi di meccanica industriale che oggi escono dai centri di lavoro. In quel campo le prospettive sono a dir poco 'spaventose' e causeranno una rivoluzione (pensate all'indotto ricchissimo che va a intaccare). Gli universitari australiani hanno fatto il sito web, quello che ho indicato. Dapprima solo tre pagine di presentazione, ora un solo link: prenotala. Non mi aspetto che si vestano da babbo natale e la diano per 1800 dollari, ma immagino che appena cade nelle fauci dei cinesi il discorso cambi. Strutturalmente è ancora una CNC, cambia la testa. Quanto venga più o meno lo dirà poi la storia. Ovviamente chi ha ambizioni di imparare qualcosa è meglio si dedichi a quello che già c'è perchè nel caso che cito i tempi sono lunghi. Nel mio commento mi riferivo in realtà alle altre tecnologie additive non FDM, di maggior precisione, che una volta si abbassi il costo immagino prevarranno. C'è chi dice che in rete le prenoti a poche centiniaia di dollari, io se permettete passerei a una di quelle senza alcun dubbio visto che ho mille cose da fare che richiedono QUELLA precisione. Poi ognuno sceglie per sè. Circa il costo dei kit, la risposta è che NO. Il prezzo dei kit non può scendere quando fatti con meccanica di precisione. Che esce dai centri di lavoro. Esistono in vendita mille kit con componentistica FINTA che malgrado tutto d'à l'impressione di fare il suo dovere ma fondamentalmente NON LO FA. Non voglio spiegare il perchè, informatevi. Chi conosce il consumer sa che la riduzione costante dei prezzi si opera a livello di elettronica, non di meccanica. Se fate caso i prodotti più performanti del momento hanno subito negli anni una drastica riduzione della meccanica a fronte di una maggiore complessità circuitale. Questo perchè i costi dell'elettronica si possono comprimere, quelli della meccanica no (a meno di ridurla). E' il motivo perchè in alcuni settori i vecchi apparecchi, chiamati modernariato o vintage (parola francese da non pronunciare in inglese), sono tutt'altra cosa rispetto al corrispondente odierno. Ma qui esco dalla tecnologia additiva; ora rientro. Nonostante tutto, il kit da poche palanche assolve la sua funzione introduttiva permettendo ai più l'ingresso nel mondo della stampa3D e fornendo loro una bella esperienza costruttiva. In cambio però aumenta di molto la difficoltà (=frustrazione, a meno che a uno non piaccia una vita complicata ) e, non ne sono certo (per ora) ma lo immagino come logica conseguenza, presentando poi anche dei limiti. Per chiarire un fraintendimento: concordo sul fatto che chi vuole muovere i primi passi non attenda oltre. Le macchine ci sono, se poi ha un buon budget non esistono più scuse. Il momento è questo. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Mah, quello che dice Kab2002 è sensato. Lui chiede agli esperti (mi chiamo fuori per il momento ) se la tecnologia FDM è matura per il consumer. In senso stretto matura lo è per forza perchè è una tecnologia che ha una base di costruito di più di 20 anni. Anzi, se vogliamo, è talmente matura che ha pochi anni di vita ancora, perchè si profilano all'orizzonte sistemi di migliore qualità. Per questo quando qualcuno chiede se l'artigianato nel settore avrà vita breve io rispondo: dipende dalle sue capacità di cavalcare le tecnologie che verranno. In teoria potrebbe avere vita lunga. Tornando al nocciolo, che è il rapporto col consumer, io credo, ma posso sbagliare, che oramai il grande impatto emotivo dei media sul pubblico si stia esaurendo. I numeri che poteva fare l'FDM ormai sono quelli e non ci dovrebbero essere grandi novità. L'FDM stesso non ha più cartucce da sparare, a parte l'uscita più o meno costante di nuovi filamenti di stampa. A meno che non escano mirabolanti iniziative. Tipo che il governo decida di distribuire incentivi a pioggia per l'acquisto della printer o che la materia non diventi obbligatoria negli istututi scolastici. Torno serio. Il discorso sui kit secondo me non fa una piega, nel senso che il kit è quanto di peggio possa avere una persona che voglia approdare alla stampa digitale in termini ragionevoli e limitandone le difficoltà di apprendimento. Chi sceglie il kit sceglie una strada in salita, in genere lo fa per un motivo prettamente economico (studente, ma anche no). Sa di non avere altra scelta e lancia il cuore oltre l'ostacolo sapendo che non sarà facile. Alcuni si schiantano, altri no. Lode agli altri (la meritano) che oltretutto mettono nel carniere una bella esperrienza meccatronica. Tutto molto più facile invece se uno ha già un budget, magari buono come quello di Kab2002. Mi chiedo perchè non se la compri e basta anzichè farsi tante pare. Però è vero che un buon motivo lo può avere. Si profilano infatti all'orizzonte nuove tecnologie che probabilmente determineranno il futuro della stampa digitale. Quanto si debba aspettare ancora per vederne una preserie in vendita non si sa. Intanto fanno sporadiche apparizioni, fanno capolino dalle riviste scientifiche e universitarie. Per esempio una è questa. E' già in prenotazione: http://auroralabs3d.com/ -
Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Ciao. Ok, per i prossimi pezzi cambio il condotto. Questo che sto facendo è un guaio se accendo la ventola. Quando termino faccio foto e capisci. Grazie per l'incoraggiamento! Sono a metà cammino sul monte Golgota.- 19 risposte
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Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
OK trovato i parametri tassativi: 180° e velocità 10. Ventola muta. Ogni battito di ala di mosca in più o in meno penalizza. Sto modificando la configurazione di Slic3r passo passo guardandomi poi il risultato layer per layer (è palloso ma consiglio a tutti di farlo). Così ho scoperto come fare per evitare percorsi inutili nel mio caso specifico. Mi sto salvando detta configurazione col nome del modello, per poterla poi trovare pronta alla bisogna. Stasera faccio la grande prova, dovrei riuscire a farla completa. Ho la bottiglia nel frigo.- 19 risposte
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Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Grazie per la dritta! Ti confermo che il PLA esce a ricciolo, quindi abbasso la temperatura fino a che esca dritto. Il diffusore nella foto si capisce poco, nella pratica fa il lavoro che dici tu, ossia ha una bocca che lavora in orizzontale con un apertura compatibile con quello che mi dici. Non ha però, se ho capito bene il senso delle tue indicazioni, un'inclinazione di 10/20° ma tende a fare la sua curva di 90° per poi sparare dritto, parallelo al piano, poco sopra l'uccello, pardon, l'ugello. Per inclinarlo un pò senza cambiare l'outlet potrei distanziare la ventolina sotto (il fissaggio è a fascette). Ieri sera ho stampato a 180° a ventolina spenta, quindi con la lettura della temp. corretta. Posso andare ancora più in basso, osservando il ricciolo di cui prima. Ho notato che arrivando alla cima ho uno spot bollente/fondente tipo bocca di vulcano. Certamente, quando avrò finito posto l'immagine. Ciao!- 19 risposte
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Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Ciao. Beh si, il condotto rasenta il piano e si incaglia il più piccolo ricciolo. Posso spostarlo. Circa il termistore la tua è un'ottima indicazione! Farò un rimprovero a chi l'ha montata (io) e lo obbligherò a girare il blocchetto dalla parte opposta così la soffiante non mi va sul termistore. Ieri notte finalmente si è aperta una luce in fondo al tunnel: ho disattivato la ventolina di cui stiamo parlando e miracolosamente il filo ha cominciato a fare il suo lavoro, e pure a farlo bene. In pratica è quell'aggeggio che mi sfilaccia il getto. Adesso mi trovo la mia figura fatta benissimo fino a metà (miracolo, non riuscivo neanche a iniziarla), poi quando il perimetro comincia a essere piccolo ricomincia a fare il filo che non si attacca al layer precedente. Probabilmente, dico io, perchè non fa in tempo a raffreddarsi. Sara cosi? Se è così devo regolare la ventolina perchè parta a quel layer, però non al 100% che fa disastri. Oppure creare una figurina a perdere affiancata, così come mi è stato consigliato, per dare più tempo di raffreddamento al layer. Altra cosa che devo risolvere è che nella costruzione della cuspide il programma mi fa dei getti nel vuoto, è ovvio che cadano. Poi c'è l'opzione spirale, che è fatta apposta per il mio modello e dovrò provare a parte. Insomma, per ogni figurina c'è da lavorare parecchio. Una volta concluso dovrò salvare i settaggi con il nome del modello, per ricaricarli quando lo vorrò riprodurre. Gli attuali sono troppo customizzati. Ciao e grazie!- 19 risposte
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Como posso stampare queso modello?
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Niente, c'ho speso un bel pò di ore ma non mi riesce di stampare nessuna delle 3 versioni (la prima mi pare la meno problematica). Pur con la velocità infima di 5 mm/sec il filamento segue la punta del fusore facendo corde anzichè archi e non si attacca alla figura. Circa lo spessore del layer se vado sotto lo 0,2 smette di uscire il filamento. Che può essere? In un primo momento ho pensato alla temperutura dell'ugello ma anche aumentandola in prove successive da 190° fino a 260° non è cambiato nulla. Com'è che posso arrivare a layer 0.05?- 31 risposte
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- come stampare un modello
- STL
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Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Ciao. Ok, proverò con la stampa autonoma. Cosa cambia? Non ho il pilotaggio da pc e quindi evito la possibile errata comunicazione? Va bene, provo. Certo che la stampa autonoma... Motori sottodimensionati? Mah, sono sempre la solita taglia Nema e non ho parametri nè difetti visivi/acustici per valutare se gli stepper vadano bene o meno, parrebbe che si. Ventilazione? Ho la solita ventolina con un condotto a chiocciola che spara sull'ugello. La vedo uguale in molti kit. Il getto d'aria che fa è buono. Anche qui non so dirti se sia sufficiente, mi manca un elemento di confronto. Mi piacerebbe aumentarne la portata visto che si può sempre parzializzare da software, anche per verificare se davvero ho il filamento d'uscita troppo 'sciolto' per costruire qualcosa. Ho visto in rete filmati di 'bridge' fatti con la 3D: io allo stato attuale non ci posso neanche pensare. Non è che uso una temperatura fusore troppo alta? Sono a 190° col PLA, in teoria dovrebbe andare. O meglio: quali possono essere gli indizi di una temperatura ugello troppo elevata? E troppo bassa? Lo so, sono domande del cavolo, ma mi fa bene ripassare le basi . Filtro ciclonico? Ti mando una foto del mio gruppo, valuta tu se mi può servire. Grazie!- 19 risposte
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Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Ciao admin e grazie per l'attività che hai citato. Cerco di limitarmi perchè non vorrei alimentare flame e anche perchè di stampa 3D so ancora poco. Ho invece cognizioni sul meccanico, e mi sto lamentando del fatto che non vengano sottolineate le visibili carenze qualitative dei kit. A mio avviso bisognerebbe avere la sincerità di ammettere (chi ne ha la competenza) che sotto certi prezzi il calo di qualità causerà non pochi problemi per chi vuole iniziare. Le persone con minore capacità d'acquisto (i più giovani) avranno di conseguenza la peggiore qualità funzionale. Dette carenze possono essere identificate, elencate e costituire così un criterio minimo di scelta e/o proposta del kit medesimo. Nell'ottica di fare chiarezza e limitare la frustrazione di chi inizia. PS anch'io 'diversamente giovane' sono caduto nel kit del cappero. 'Na crisi montando l'accrocco che sapevo già prima di terminarlo che problemi avrebbe avuto, vedendo com'era congegnato. La morale che ne ho derivato è che se spendi poco ottieni di meno. Nel mio caso poco sono 350e di stampante, 49e di importazione (doveva proprio scegliere DHL) e altri 50e per modifiche di primo soccorso da me apportate. Sfioriamo i 500e e devo ancora capire se li ho sprecati. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Ciao immagineecrea, sono solidale con le tue perplessità, per fortuna sto solo curiosando, non sono economicamente impegnato nella cosa. Non ho letto il tread precedente e quindi non so dirti sul fatto dell'artigianato destinato a scomparire. Ma è colpa mia, leggerò i passaggi precedenti per focalizzare il tuo discorso. alessino: se leggevi bene (capita anche a me di leggere distratto) avresti colto che ponevo uno spartiacque in termini di qualità... inferiore alla cifra che hai speso tu. Io mi aspetterei di spendere ancora qualcosina meno. Ma non ho certezze visto che sulla stampa 3D sono un newbye. Se mi dici che con quella che hai lavori bene, sono il primo a crederti: stai sfondando una porta aperta. Ciao. Pondle: il tuo discorso ora è un pò più chiaro. Vi sono cose che dici che posso condividere. La valutazione della qualità è invece un aspetto delicato e mi aspetterei nomi (di stampanti) e cifre anzichè sentirmi dire che: sì esistono. Magari è vero, esistono, ma tu non le citi e io non le ho viste. Che facciamo? Il resto che proponi, la rassegna fotografica, mi pare un'ottima idea, sviluppata nel modo più adeguato (che non saprei dir quale). Ciao. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Ciao Pondle. capiti male perchè sono progettista meccanico. I router da hobbista li progetto e ne ho pure montati. Fare meccatronica è il mio mestiere da tanto tempo. Se vuoi dimostrare di avere ragione fai la distinta delle parti della PrusaI3 (la stessa che ho io) e te le fai quotare presso un distributore specializzato (oppure per non fargli perdere tempo a vuoto fatti spedire listini e cataloghi in PDF). Al posto delle parti stampate in ABS, che sono una collezione di errori di planarità, assialità e quant'altro, ti fai quotare le medesime però ricavate per fresatura di materiali che si prestino meglio, come acetalica o alluminio, eseguite da un centro di lavoro. Arriverai alla verità da solo, senza dovermi dare ascolto. Ti invito, con la massima tranquillità, a non perdere tempo con me. La prova dei fatti sta nella ricerca che ti ho indicato, Tutto il resto è polemica. -
Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Pondle: Non è per offenderti, ma per amore della verità: non c'è una riga di quello che scrivi che corrisponda al vero. E più su nel tread c'è pure uno (non tu) che fa lo spot pubblicitario. Piange il cuore a vedere 'sto campionario. Bah! Sto forum... non so proprio.... -
Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Aggiornamento. Premesso che con Cura non stampo (non ricordo più dove sta il problema del perchè non possa), la cosa più immediata per me è il Repetier che chiama Slic3r. Con altri sistemi, l'idea di salvare in G-code sulla ram per poi lavorare da slot, mi ricordano il portare l'acqua dal mulino usando le orecchie. Cava, metti e prova di stampa, ormai ho un pò famigliarizzato con i parametri di Sli. Lasciamo stare che dopo 2 mesi di stop mi sono trovato il banco sotto di parecchio e l'ho dovuto riallineare (riallineare è una parola grande, visto che il piatto che sostiene il vassoio riscaldato è in metacrilato e quando regoli le viti in realtà modifiche le sue tensioni sui cuscinetti (aaaaargh... devo spaccare sta roba e mettergli una lamiera taglio laser). Il bussolotto che vorrei stampare però mi costerebbe 40-60 mt di filamento per 15-30 ore di spippolamento, con quello che costa faccio prima ad andare al mercatino dell'usato per un altro bidone, o meglio vado al negozio di idraulica e lavoro con due tubi in PVC e colla a caldo. Ho provato a fare qualche prova (circa 8 orette buttate al vento) tra velocità e infill. Sono arrivato alla conclusione che ho una meccanica troppo di mer...aviglia: se lascio le velocità consigliate (dal buon senso, non posso investire 15-30 ore di printer e pc per così poco) l'infelice gestione delle rampe di accelerazione stile 'motopicco' mi sposta progressivamente il banco facendo l'effetto torre di Pisa sul tubo stampato. Portando il tutto a più miti abitudini faccio un numero di ore che faccio prima a costruirla picchettando un blocco di marmo. Devo prendere una decisione. Ho una meccanica CNC che aspetta solo di essere montata (mancano le guide Hiwin, il resto c'è). Potrei fare un Frankenstein utilizzando l'elettronica di questo calvario, ma mi spaventa l'idea di perderci troppo tempo. Vedremo.- 19 risposte
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Deluso e frustrato!!Stampanti 3d destinate a chi?
Steelform ha risposto a Kab2002 nella discussione La mia prima stampante 3D
Comprendo la tua frustrazione. Anch'io sono rimasto un pò perplesso una volta affrontato il tema, visto da fuori sembrava un'altra cosa. Iniziamo dal kit. A dire il vero a 300 euro non ne ho ancora visti, ma non dubito che da qualche parte, magari col piano freddo e quindi già limitato in partenza a poche cose, se ne possano trovare. In genere li vedo attorno ai 500 euro, diciamo base ma con + o - tutto quello che serve. Poi inizi a montarli e vedi che le barre rettificate sono tondini pieni da sedia sdraio, i cuscinetti sono fake prodotti in Cina dal costo di 2-4 euro. Alcune parti meccaniche sono in ABS stampato 3D con ritiri e deformazioni che ne pregiudicano il corretto posizionamento. Insomma, uno schifo. Ottenere precisione da quella roba è illusorio. Ma comunque ci si lavora, e quando diventi bravetto pure con soddisfazione. Circa il prezzo ti confermo che per cominciare a vedere qualcosa di serio devi passare la soglia dei 700-800 euro. Non sono prezzi inventati ma di mercato. Le 3D printer altro non sono che CNC router con l'estrusore al posto della fresa, peraltro quest'ultima più costosa. Se vai a vedere cosa costa una CNC router di analoghe dimensioni vedi che il prezzo è quello che ti ho detto. Giusto questa settimana, grazie alla crisi cinese, alcuni importatori tedeschi stanno importando macchine proponendole a circa 300 euro in meno. Siamo quindi alla soglia (alle volte un pò sotto) dei 500 euro per una 3020. Chissà che la cosa si rifletta anche nelle 3D. Se vuoi fare un'esame dei costi della componentistica, vai a vedere cosa costa una guida lineare a pattini della Hiwin e vedrai che dentro i 300 euro ci stanno solo le guide per cassetti della FGV che vedi in cucina (che per i mobili sono buone, intendiamoci ;-). Un esempio: un cuscinetto LM8 King Kong te lo spedisce a casa per un euro, nel negozio sotto casa una scelta meno disperata viene sui 9 euro, l'analogo italiano di qualità può arrivare a superare i 60 euro. Quello da 1 euro lo scuoti e semini tutte le palline, è delizioso. Quando scorre sulla sua guida in ferro dolce, che si curva con una leggera pressione delle mani, si impunta e fai dei graziosi balzelli. E' tutta una presa per i fondelli. Tutto questo per dire che per comprare una meccanica di precisione devi cacciare tanti soldini, com'è sempre stato, niente di nuovo sotto il sole. La disillusione nasce da una comunicazione multimediale bugiarda, all'italiana. Hanno raccontato per un pò di anni che la gestione di questa tecnologia era alla portata della casalinga e che le stampanti costavano poco. Per un pò ci hanno creduto in molti, adesso che tutto si è sgonfiato e si diradano i fumogeni credo sia il momento per chi si voglia cimentare, alimentato dalla voglia di imparare qualcosa di buono, di mettersi in gioco. La startup può essere fatta con 500 euro, una settimana o due (se ci vuoi ragionare bene sopra) di smaronamento per montarla facendo pure una bella esperienza e 30 euro per un kg di filamento. Il software è free, tutti ti consiglieranno tutto, che magari ti scaricherai e proverai finendo per sposare quello che meglio si addice (a te ma anche alla stampante). Esiste poi un ultimo scoglio che è quello della modellazione. In rete trovi un pò di tutto però è normale che dopo un pò ti venga la voglia di stampare qualcosa che ti serva davvero. Anche qui, se la voglia di fare è quella giusta, affronti l'ultima salita di un rhinoceros (in una versione trial, a dire il vero c'è anche Pro Creo aggratisse ed è professionale) ed è fatta. Il discorso sbagliato è dire: quella più fi*a costa 1200 euro e quindi sono tagliato fuori. Inizi con quella da 500 euro (la cinquecento ) e metti via monete nel porcello, magari stampando manopole di radio vintage a modico prezzo, fino all'agognato acquisto. Che gusto c'è ad avere tutto subito? Tanto non la sapresti usare appieno, ci vuole tempo per imparare. Vogliamo mettere la soddisfazione di conquistarselo un pò alla volta? Ciao. -
Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Ok, verificato. Scaling a posto. Gli stessi parametri su Cura mi danno 3h 41' 20 mt e 60 grammi. Il che mi andrebbe bene. Mi chiedo però perchè la drammatica differenza con Slic3r. Non è che il nostro parco software sia all'insegna dello spannometrico? O che non sia pratico nei settaggi? Propendo per entrambe le cose. Uso filo da 1,75. C'è qualche altro parametro che non ho citato e che potrebbe cambiare di molto il risultato in Slic3r? Ciao.- 19 risposte
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Eccessivo consumo di filamento
Steelform ha risposto a Steelform nella discussione Software di slicing, firmware e GCode
Mi hai messo una pulce nell'orecchio, mò verifico- 19 risposte